3 giorni a barcellona
Comunque i due bellunesi non si scoraggiano, dopo aver appoggiato le valigie, alle 16 circa cominciano la loro esplorazione …E giù per la Rambla!!! Questa città è affollatissima anche in ottobre, dobbiamo quasi sgomitare per farci avanti ma è bellissimo e ci sono un sacco di artisti di strada che si fanno fotografare; ad un certo punto, sulla destra, si apre il Mercat de la Boqueria, che merita una visita perché è uno dei posti più caratteristici della città. Arriviamo in riva al mare e proseguiamo per la Rambla de Mar, la passeggiata che ti porta dritto al Maremagnum, un complesso di negozi, ristorantini, cinema, piacevole da visitare. Abbiamo fatto delle foto meravigliose del lungomare al tramonto proprio da qui. Uscendo dal porto vecchio abbiamo cercato ristorantini alla nostra portata ma sul lungomare gli studentelli come noi hanno poche speranze; torniamo quindi al Maremagnum dove mangiamo al Tapas bar le famose “tapas” che noi pensavamo fossero tartine e invece sono dei piattini con antipasti di vario tipo. Il conto, a nostro parere, è un po’ salato e ci ripromettiamo di stare più attenti. (n.B. Alla fine del conto vi ritroverete con il 7% in più, che per loro è il coperto). Stiamo in giro fino a tardi e torniamo a dormire nel “tugurio” stanchi morti.
DOMENICA 02/10/05 Facciamo colazione in un bar “crema e caffè” dove servono specialità italiane e brioches buonissime e partiamo alla scoperta di Gaudì, che per noi prima del viaggio era un perfetto sconosciuto! La prima tappa è Casa Pedrera, il biglietto costa 8 euro ma ne vale la pena, vi danno l’audioguida e dentro c’è tanto da vedere; cercate di andare con il sole perché il tetto è visitabile e se piove è un macello. Pranziamo in uno dei tanti fast food tipo Pans&Company, si mangia discretamente e si spende poco. Nel pomeriggio visitiamo Casa Batllò, vista dal di fuori è spettacolare, soprattutto di notte, ma anche gli interni hanno un loro fascino. Purtroppo è molto cara, 16 euro sono tanti (sconto studenti 12,80!) ma decidiamo di entrare lo stesso, il tetto è la parte più bella! Dopo ci dirigiamo verso il Barrì Gotic, la parte più vecchia e storica della città dove c’è la cattedrale (nascosta dietro le impalcature) purtroppo in orario di chiusura, allora andiamo a Santa Maria del Mar, chiesa in stile gotico che merita una tappa nel quartiere del Born. Da lì visitiamo il parco della Ciutadella, molto vivace e ricco di vegetazione, c’è anche lo zoo! Ormai si è fatto tardi e seguendo un consiglio trovato su questo sito, ci dirigiamo verso la Rambla a Plaça Reial dove c’è un ristorante molto gettonato, “Le quinze nits”: nome francese, cucina spagnola, gestione indiana e camerieri orientali. Per trovare posto bisogna arrivare massimo alle 19 e 30-20 e si fa la fila fino all’apertura. Vale la pena perché si spende poco e si mangia bene, il servizio è molto veloce vi consigliamo la crema catalana!! Dopo questa giornata torniamo in albergo distrutti, menomale che abbiamo finalmente la camera giusta! LUNEDI’ 03/10/05 Ci svegliamo con una brutta sorpresa: la nostra carta di credito non viene accettata per il pagamento dell’albergo, così ci ritroviamo praticamente con i soldi insufficienti per proseguire il viaggio; per fortuna che in mattinata riusciamo a risolvere il problema chiamando in Italia e facendoci dare gli estremi di un’altra carta di credito, ma all’inizio…Che panico!! Decidiamo di fare i biglietti per il bus turistico, 1 giorno=16 euro, 2 giorni=21 euro costa un po’ ma se lo fate per due giorni conviene, noi abbiamo fatto così; ci sono principalmente due linee di bus, la rossa che ti porta nella zona nord della città, e la blu che si muove nella zona sud. In questa giornata ci muoviamo con la rossa, perché passa per Passeig de Gracia, dove ci sono Casa Battlò e casa Pedrera, e raggiunge la Sagrada Familia e Parc Guell; ogni 10 circa minuti c’è un autobus ma vi conviene prenderlo alle fermate minori, mai in Plaça Catalunya, perchè si fa una fila molto rigorosa per salire. Alla Sagrada Familia ci fermiamo il tempo di fare qualche foto e ci giriamo attorno, senza entrare: il biglietto costa 8 euro e ci sembrano tanti per un cantiere. Pranziamo nel Mc Donald’s a fianco e proseguiamo per Parc Guell. Qui vale la pena spendere qualche ora pomeridiana perché il parco è enorme, colorato, ricco di vegetazione e di sentieri per fare piacevoli passeggiate, senza contare che c’è il panorama della città, ti lascia senza fiato…Si può dire che è una tappa obbligata. A metà pomeriggio scendiamo verso la città, dal parco la fermata della metro più vicina è a un chilometro, da qui arriviamo a Passeig de Gracia e prendiamo la linea blu (in alcune fermate le due linee si incrociano così si può trasbordare). La linea blu, che fa la Routa Sud, passa per Plaça d’Espana e arriva a Montjuic (non si può definire “montagna” ma credo che per i barcelloneti sia tale), dove c’è il castello e tante altre attrazioni come lo stadio olimpico, il museo di Mirò e il centro nazionale di arte moderna. Noi non ci siamo soffermati sui musei ma abbiamo preferito visitare i jardins de Mossen Costa i Llobera… Non avremmo mai immaginato un simile spettacolo della natura: un parco enorme di piante grasse, aperto al pubblico, con cactus di 10 metri e specie tropicali viste solo nei documentari…Le nostre foto sembravano dei fotomontaggi! Senza contare che da questi giardini vedi la città dall’alto e si può scendere fino al porto. Noi siamo tornati in centro con il bus arrivando in Plaça Catalunya, ultima fermata. Seguendo un consiglio di TPC ci siamo fiondati alla Taberna Euskal in Passeig de Gracia (è molto vicina alla piazza), dove ci siamo fatti riconoscere per il nostro stomaco senza fondo: qui si mangiano i “pintxos”, tartine-crostini con sopra di tutto, ce ne sono 50 tipi diversi, sono buonissimi e li consigliamo caldamente a chi voglia riempirsi la pancia con 10 euro a testa!! Soddisfatti della cena torniamo in albergo a ronfare.
MARTEDI’ 04/10/05 La mattina prepariamo i nostri bagagli e li lasciamo in albergo; dopo una colazione veloce al “crema e caffè” prendiamo subito la linea rossa del bus turistico per continuare il giro che avevamo interrotto a Parc Guell: facciamo ancora qualche foto alla Sagrada Familia, passiamo per la parte alta della città dove c’è la funicolare che porta alla montagna del Tibidabo, costeggiamo il mitico stadio del Barcellona e torniamo in Plaça Catalunya: da qui facciamo una capatina alla Cattedrale che dentro è meravigliosa, ma ci fermiamo solo 10 minuti, il tempo di fotografare le oche nel chiostro! Poi di corsa al Palau della Musica Catalana, tappa obbligata per gli amanti della musica e della bellezza; il biglietto del bus dà diritto allo sconto (6 euro invece di 8). Becchiamo la guida in spagnolo ma si capisce quasi tutto, è proprio un bel posticino, peccato che non si possa fotografare! Torniamo poi verso l’albergo, prendiamo dei panini al volo da Pans&Company e ci infiliamo nell’aerobus praticamente sotto casa. In mezz’ora siamo all’aeroporto, che a dirla tutta non è organizzato come quello di Venezia e dobbiamo salutare in fretta il sole e la vivacità della Spagna. In un’ora e mezza siamo al Marco Polo e sembra di essere su un altro pianeta…Pioggia e freddo a volontà! La Spagna è già lontana ma mi sa che è stato solo un arrivederci… QUALCHE DRITTA: – Carnet da 10 biglietti della metro, noi ne abbiamo usato uno in due al costo di 6,30 euro.
– Con il biglietto del bus turistico danno un carnet di sconti per mangiare nei fast food e per entrare al Palau della Musica Catalana, Casa Pedrera, all’acquario, Tibidabo, ecc. Quindi alla fine il costo viene un po’ ammortizzato.
– Posti buoni dove cenare: Taberna Euskal in Passeig de Gracia n°8, Le Quinze Nits, Plaça Reial.
– Prendere l’Aerobus dall’aeroporto in centro e viceversa, costa poco più di 3 euro ed è ogni 10 min.
– Una sciarpa per il giro sul bus turistico perché di sopra è più bello ma scoperto. – Chiudete bene gli zainetti, noi usiamo un moschettone, per il resto basta fare un minimo di attenzione quando siete sulla Rambla che è un po’ affollata.
– Un buon paio di scarpe da ginnastica, si cammina tanto!