3 donne da chenai a bombei
COMMENTI: è la terza volta che vado in india e spero non sia l’ultima, ma ancora mi affascina : 1°) Gli sguardi dolci dei bambini che ti circondano solo per chiederti il nome e farsi fotografare assieme a te senza chiedere niente in cambio.
2°) i coloratissimi Sari delle donne, la gente che ci tiene alla pulizia del corpo ma che vive continuamente in mezzo alla sporcizia.
3°) Gli animali vari : mucche, pecore, maiali, polli, asini, elefanti, che pascolano nelle strade davanti e dentro alle abitazioni in cerca degli avanzi di cibo che gli Indiani buttano per terra dando loro da sopravvivere. In effetti notiamo che sono scheletrici e sfiniti.
4°) Il traffico caotico è dire poco, la guida senza rispetto gli uni con gli altri, i sorpassi da infarto.
5°) La moltitudine di persone che convivono e mi rendo sempre più conto che gli Indiani sono veramente tanti ed in ogni parte dello Stato.
6°) Un’altra cosa veramente meravigliosa e incredibile in India è l’assenza di furti e violenza e il rispetto che ti portano mentre cammini in mezzo a loro.
Quando faccio questi viaggi riprendo con la videocamera soprattutto la vita quotidiana e tanti piccoli particolari che mi affascinano, ma quando rivedo il film rimango delusa perché non recepisco la realtà degli avvenimenti.
______________________________________________________________________________________ DIARIO : LUNEDI 04 FEB. : Ieri sera Ivana e laura sono venute a casa mia a “dormire “, in effetti non abbiamo dormito molto perché eravamo agitate per il viaggio. Soprattutto Laura, che è il suo 1° viaggio in India ed è sempre stato il suo sogno , Ivana è la 5° volta e per me è la 3° volta. Alle 04 mio marito ci accompagna all’aeroporto di Bologna , arriviamo con 2 ore di anticipo, ma non importa infatti cominciamo già a fantasticare. Alle 6.30 partiamo , facciamo scalo a Brussels, poi quando saliamo sul volo per Chennai ci sentiamo già in India sia per il mangiare ( sempre molto speziato) , sia per le persone , infatti seduta di fianco a me c’è una donna che per tutto il tragitto ( ben 9 ore ) continua a ruttare , poi imparo che per loro è come un benvenuto bah VOGLIAMO L’India perciò dobbiamo già adeguarci . Alle 1,40 locali del 5/2/208 arriviamo a Chennai, all’uscita dell’aeroporto facciamo conoscenza del nostro autista GANGA che ci accompagnerà per il tour fino a Goa. Laura ha subito un impatto piuttosto brusco della vita locale e la vedo molto seria e un po’ preoccupata, le spieghiamo che la 1° volta è normale questa reazione, ma puoi venirci anche altre 100 volte che l’impatto è sempre uguale . Raggiungiamo l’hotel e andiamo a dormire .
MARTEDì 05 FEB. : Facciamo colazione fortunatamente alla continentale. Alle 10 ci incontriamo con l’autista e il sig. Basu (titolare dell’agenzia da noi contattato in India), che è venuto da Delhi in aereo per incontrarci e a portarci i vari documenti per il viaggio . Rivedere dopo 2 anni il sig. Basu ci ha reso molto felici e contente , perché è una persona affabile e gioiosa. Dopo tanti abbracci, baci,ricordi , tante fotografie reciproche e scambi di regali, ci salutiamo e iniziamo il nostro tour. In questo viaggio, essendo in 3 persone invece che in 2 abbiamo una Chevrolet fuoristrada molto più grande e comoda , al posto della solita Ambassador , però vedendole per strada ci ricorda molto gli altri viaggi fatti nel 2005 e 2006. Andiamo a circa 50 km da Chennai per incontrarci con un prete cattolico indiano che si prende cura dei bambini poveri aiutandoli a studiare con le offerte delle adozioni a distanza . Assieme a lui andiamo nel suo paese , dove conosciamo Tamil il bambino adottato da Ivana . Ci colpisce molto la dolcezza dei suoi occhi, l’educazione e il rispetto verso gli altri pur avendo solo 7 anni. Ivana non riesce quasi a parlare dall’emozione che prova e la vedo molto commossa. Monsignore ci ospita a pranzo a casa dei suoi genitori e quando gli facciamo i complimenti per il mangiare molto buono , lui molto semplicemente ci dice che ha usato le buste della knorr perché sapendo che noi italiani non amiamo la cucina indiana ha comprato prodotti precucinati . Tamil pranza assieme a noi , ma è molto impacciato ed emozionato, poi assieme a lui andiamo a vedere dove abita . Ci troviamo di fronte ad una brusca realtà, i genitori di Tamil ci fanno accomodare nella loro abitazione , una capanna senza finestre , luce , acqua e nessuna comodità , però hanno uno sguardo che ci fa letteralmente vergognare di tutti gli sprechi di cui abusiamo noi eternamente incontentabili. Nel pomeriggio assieme a Tamil e al Prete, che ci fa da guida perché parla molto bene l’Italiano , andiamo a visitare i templi Induisti di Kanchipuram. All’interno di questo tempio c’è una pianta di mango di 3500 anni e molte coppie appendono ai rami dei pupazzi chiedendo la grazia di avere dei bambini. Accompagniamo a casa il prete e Tamil e salutando il bambino gli diamo un bacino sulla guancia e lui non essendo abituato , si pulisce con la manica della camicia, noi ridiamo colme di contentezza per la meravigliosa giornata trascorsa assieme a loro. Torniamo a Chennai in un traffico caotico, mentre siamo fermi , si affianca a noi un pulman e alcune donne vedendoci ci salutano , io prendo la macchina fotografica e le chiedo se posso farle una foto , loro tutte agitate si mettono in posa , poi quando gli mostro le foto si esaltano come se avessero visto un extraterrestre e mi viene da pensare che si divertono veramente con molto poco , cosa che a noi non succede più da molto tempo. Alle 22,30 siamo già a letto , ma non riusciamo a dormire , ripensando alla giornata ricca di avvenimenti e di emozioni.
MERCOLEDI 06 FEB : Dopo colazione ci ritroviamo con Ganga e il Prete che ci farà da guida anche nella città di Chennai. Andiamo a visitare il FORT-ST-GEORGE costruito dagli inglesi al tempo del colonialismo. Percorriamo poi in auto la strada del lungo mare e ci fanno notare i disastri che ha procurato lo TSUNAMI nel 2005 dove ci sono stati più di 100 morti solo qui a Chennai. Visitiamo la Cattedrale di SAN-THOME che insieme a SAN-PIETRO e SANTIAGO-DE-COMPOSTELA sono le uniche chiese al mondo dove ci sono le spoglie dei Santi Apostoli. Nel pomeriggio andiamo a vedere S. Thomas Mount una chiesa costruita dai Portoghesi sopra un monte che sovrasta Chennai e si gode un bel panorama. Monsignore ci fa visitare anche il convento e mentre ci offrono del the ci raccontano che accudiscono dei bambini dai 0 a 5 anni orfani di genitori. Torniamo in hotel e dopo la cena andiamo nella hall dove io prendo un caffè e Ivana e Laura del the . Quando il cameriere viene a riprendere le tazze , Ivana le dice “ Good- Service” e lui risponde : “ I’m professional “ ma Ivana intendeva il servizio da the in porcellana!!!!!!! A nanna ore 22,30 Hotel Marina voto 8 GIVEDI 07 FEB. : Ci ritroviamo con il prete che ci accompagna a visitare prima un allevamento di coccodrilli che ci lascia abbastanza indifferenti a causa della quantità ammassata in poco spazio di rettili. Andiamo a vedere Mamallapuram con i suoi Templi sulla spiaggia che si distinguono per il fatto che rappresentano la vita quotidiana , ma anche qui lo TSUNAMI ha colpito e ha recato parecchi danni alle sculture in pietra . Conosciamo alcune suore cattoliche che indossano un Sari bianco e azzurro molto carine e gentili . Notiamo che Monsignore Lour spesso e volentieri offre alcune rupie a tutti i poveri che incontra di qualsiasi religioni essi siano. Nel pomeriggio arriviamo a Pondicherry , Monsignore ci invita a casa della sorella e del cognato ,qui conosciamo anche il nonno un ex militare di 80 anni che si mette sull’attenti per salutarci. Alla sorella essendo una dipendente statale non le hanno dato il permesso e perciò ci ha preparato il the e dei biscotti il cognato. Monsignore ci ha rivelato che è la prima volta che mette le mani sui fornelli e ci sentiamo molto onorati per l’ospitalità ricevuta. Salutiamo il Prete molto a malincuore, perché abbiamo trascorso assieme 2 giorni indimenticabili. Torniamo in hotel e Ganga ci dice che ci viene a prendere alle 19 per portarci dal Sig. Basu. Arriviamo a casa della sorella e del cognato di Basu , ci sono anche il fratello e la moglie e cominciamo a parlare addirittura in 5 lingue col fatto che a Pondicherry essendo una ex colonia Francese si parla ancora il francese, poi il fratello parla un po’ di Spagnolo , quindi giù con lo Spagnolo , Basu parla Inglese e noi Italiano , perciò a farla breve c’è un gran casino. Ci offrono continuamente da bere e da mangiare e facciamo foto a ripetizione . Ad un certo punto ci invitano a tavola per cenare , noi essendo già piene siamo rimaste senza parole e loro ci dicono che fino ad ora era solo l’antipasto . Alle 22 torniamo in hotel ubriache per l’allegria e la confusione della serata, ma ci convinciamo sempre di più che Basu è veramente fantastico . Hotel voto 9 VENERDI 08 FEB. : Stamattina ci svegliamo alle 5,30 per andare a vedere l’alba sul lungo mare , ma non la vediamo a causa delle nuvole. Mentre facciamo una bella passeggiata molti ragazzi ci chiedono di fare delle foto con loro e notiamo anche tante persone che fanno jogging , cosa molto rara in India , ma essendo Pondicherry una città turistica naturalmente la gente si adegua alle novità . Arrivate all’auto, oltre a Ganga ritroviamo Basu , che in pantaloncini corti sta facendo anche lui Jogging, ancora molto vivacemente ci scatta delle altre foto e ci salutiamo con tantissimi abbracci e baci. Torniamo in hotel , dopo colazione e caricati i bagagli partiamo per visitare la città , molto interessante l’Ashram SRI AUROBINDO , deliziose anche le vie . Partiamo e mentre siamo in auto, notiamo che Ganga ha il raffreddore starnutisce e sta molto male , speriamo che si rimetta presto. Lungo la strada visitiamo Chidambaram un grande complesso di Templi e qui cominciamo a vedere le prime coloratissime immagini di danzatrici e la Raja Sabha una sala del Re con 1000 pilastri molto bella per la sua maestosità. Arriviamo a Tanjore. A nanna alle 21,30 hotel voto 8 SABATO 09 FEB. : A Tanjore andiamo a vedere il Tempio e forte di Brihadishwara dichiarato patrimonio dell’umanita e dedicato a Shiva Re della danza cosmica. Il complesso è alto 65 m ed è sormontato da un unico blocco di granito che pesa circa 80 tonellate . Prima di mezzogiorno ritiriamo i bagagli e dirigiamo verso Trichy. Facciamo un breve riposino in hotel , anche perché il caldo si fa sentire ,ci saranno circa 35 gradi e molta umidità . Al pomeriggio andiamo al Tempio di Sri-Ranganathaswamy è circondato da 7 muri concentrici forse il più grande dell’India , ottimamente conservato e decorato da splendide sculture. Saliamo poi sopra ai tetti per ammirare la veduta panoramica dell’intero complesso e devo dire che per me sono i più belli del sud India . Assistiamo all’imbrunire ad una cerimonia Induista molto interessante. Mentre torniamo in hotel chiediamo a Ganga dove ci porta a cena e lui senza aspettarselo dice “ no problem” , ma davanti all’hotel ci da appuntamento al giorno dopo alle 9, MAH o non ci facciamo capire o fa l’INDIANO. Ceniamo in hotel e a letto alle 22. Voto hotel 8 DOMENICA 10 FEB. : Oggi andiamo al Tempio di Roch Fort si trova su un grande affioramento roccioso alto 83 m e per raggiungere la cima si devono fare 437 scalini scavati nella roccia . Saliamo piano piano e lungo il percorso ( con la scusa di prendere fiato ) facciamo ancora tante foto con dei bambini. Arrivati in cima, il tempio non merita certo la scarpinata , ma il panorama che si vede della città è molto bello e alla fine non è stato neppure faticoso , con noi è salito anche Ganga che si impadronisce della mia videocamera e comincia a riprendere di tutto e di più . Scendiamo la scalinata , anche abbastanza contenti , perché dopo giorni di sola auto un po’ di esercizio ci ha fatto bene . Riprendiamo l’auto e ci dirigiamo verso Madurai, lungo la strada notiamo che inizia a cambiare il panorama , distese di palme di cocco e le prime montagne coperte di un verde lussureggiante , ma mentre ammiriamo tanta natura il nostro carissimo autista ci molla uno di quei “venticelli turbo” da far perdere tutta la poesia che ci avvolge . Arrivati in città , Ganga chiede aiuto ad un suo amico che con la moto ci guida fino all’hotel , in mezzo ad un traffico caotico e naturalmente senza nessun cartello di indicazioni . Infatti in India gli autisti ( la maggioranza non sanno leggere) ad ogni incrocio si fermano in mezzo alla strada per chiedere informazioni , incuranti del traffico e provocando così strombazzamenti e caos totale, ma anche questa è l’India, noi sicuramente non riusciremmo neppure ad uscire dal cancello di casa perché saremmo subito travolti . Breve sosta in hotel poi via per il tour di Madurai , andiamo subito a vedere il Tempio di Sri Meenakshi veramente enorme e fantastico , ma siamo un po’ stanche di vedere dei templi e lo apprezziamo poco. Assistiamo anche qui ad una cerimonia religiosa dove la musica e la ressa della gente ci coinvolge completamente . Alla fine della visita , la guida ci propone di andare a vedere il Tempio dall’alto sopra ai tetti ( guarda caso ) di un negozio di vari oggetti . Noi accettiamo ma con la riserva che non compriamo niente, lui ci dice ,come al solito , che non ci sono problemi e infatti saliamo , ammiriamo e scendiamo direttamente. Torniamo in hotel e chiediamo a Ganga se alla sera possiamo partecipare ad una cerimonia religiosa , ma lui ci da appuntamento al giorno dopo alle 10 e ci dice “ FULL REST RELAX” , anche questo non ci soddisfa, ma come al solito non sapendo parlare bene inglese , dobbiamo subire. Alla fine stasera riusciamo ugualmente a cenare fuori dall’hotel, infatti il ristorante è a 3 m di distanza . Mentre ceniamo conosciamo 2 ragazze di Torino e anche loro si lamentano che l’autista, anche litigando , fa quello che gli pare. Prima di dormire leggiamo un diario di viaggio copiato da internet e ridiamo pensando a come far passare 14 ore che ci dividono per le 10 di domani e non abbiamo la chitarra, ma basta non lavarsi!!!!!! Poi viene fuori la battuta del figlio Bergamasco . Inoltre abbiamo notato che Ganga non si cambia da ben 4 giorni e con tutti gli starnuti e scatarrate varie non vi dico come è ridotto!!!!!!! Alla fine tra battute e risate varie ci addormentiamo alle 2 . lunedi 11 feb. : Alzate naturalmente senza sveglia e la prima frase della giornata “ ragazze stanotte ho fatto una bella cacca e ho il raffreddore “. Partiamo verso Perigyar, lungo la strada ci fermiamo spesso per fare foto alle distese di coltivazioni di the . Arriviamo in un hotel molto carino in mezzo al verde con tante palazzine dove ci sono le camere , inoltre c’è più fresco e si sta molto bene. Al pomeriggio andiamo a fare un giro di 2 ore in battello sul lago , dove dovremmo vedere elefanti , tigri e leopardi , ma come ci aspettavamo essendo molto turistico , vediamo solo lontre , bisonti e qualche antilope, ma almeno per oggi non vediamo Templi. Ganga ci chiede se stasera prima di andare a cena beviamo un drink assieme e accettando l’offerta , si ferma in una catapecchia per comprare dei liquori , Ivana e Laura vanno con lui e gli altri clienti le fanno passare perché è raro vedere delle donne dentro a certi locali. Siamo in camera praticamente mezze svestite per fare la doccia , quando bussano alla porta e tutte e 3 corriamo in bagno , ci guardiamo e diciamo che una di noi deve andare ad aprire , perciò Laura si veste e apre agli inservienti che ci portano gli asciugamani . Ci troviamo con Ganga per bere un drink assieme e poi andiamo a cena nel ristorante dell’hotel dove conosciamo una coppia Italiana e scambiamo qualche chiacchiera. Stanotte dormiamo vicine vicine in un solo letto matrimoniale molto grande e chiacchieriamo degli avvenimenti successi durante la giornata . Hotel molto bello voto 9 MARTEDI 12 FEB. : Alle 9 andiamo a fare 1 ora di massaggi ayurvedici moto rilassanti , poi ritiriamo i bagagli all’hotel e proseguiamo il nostro tour , attraversiamo delle montagne abbastanza alte e completamente coltivate a the e vediamo anche alberi di caucciù. Siamo nel Kerala uno stato abbastanza ricco rispetto agli altri , infatti notiamo abitazioni di lusso , molta più pulizia e città moderne . Arriviamo ad Aleppy dove ci imbarchiamo sulle famose House-Boat , sono antiche chiatte lunghe circa 15 m per il trasporto del riso trasformate in case galleggianti da 2/4/6 posti letto per turisti, che attraversano la laguna . Appena saliamo ci sentiamo delle Regine , abbiamo a nostra disposizione il capitano che guida con vera maestria, il secondo che fa un po’ di tutto e il cuoco che ci vizia con prelibati piatti . Nel pomeriggio ci accomodiamo su delle fantastiche poltrone e mentre navighiamo attraverso canali e laghi bordati di palmizi fantastichiamo e ridiamo sperando che il viaggio continui ancora per molto tempo . Ivana esercitandosi nel suo inglese dice: ” we are down the house boat “ e ridendo dice “ sono proprio DOWN”. Alle 19 circa ci fermiamo a riva dove fotografiamo per non so quante volte delle stupende palme che si specchiano sulla laguna . Ceniamo , ma siamo completamente divorate dalle zanzare e perciò dobbiamo rifugiarci in camera molto presto , perdendo così lo spettacolare cielo stellato e il silenzio che ci avvolge . Barca voto 10 e lode MERCOLEDI 13 FEB. : Ci alziamo alle 7 per vedere l’alba ma ancora una volta è nuvolo , rimaniamo ugualmente sul ponte per gustarci l’atmosfera che regna intorno a noi e vediamo passare dei ragazzi che mentre si esercitano remando su delle lunghe piroghe, ci salutano e ridono felici , iniziamo così una splendida giornata . Alle 8 ,mentre facciamo colazione , la barca ci trasporta con un lieve dondolio in mezzo a magnifici canali pieni di vegetazione con dei fior di loto che galleggiano intorno a noi e lungo le rive notiamo la popolazione nei loro vari lavori quotidiani. . Ci sentiamo talmente bene che non vorremmo finisse mai, ma purtroppo alle 9 arriviamo in porto e ritroviamo Ganga. Lasciamo a malincuore il battello e i suoi componenti veramente preziosi e disponibili e continuiamo in auto per Cochin . Arrivati in hotel una deliziosa ragazza ci accompagna alla nostra camera . Al pomeriggio andiamo a visitare la città dove vediamo le famose reti da pesca cinesi , la Sinagoga Ebraica , la Chiesa di San Francesco . Verso le 17 andiamo a vedere la danza del Kathakali , lo spettacolo inizia prima con il trucco che è veramente interessante , poi 2 giovani artisti truccati e vestiti propongono uno spettacolo di arte popolare abbastanza bello. Torniamo in hotel e andiamo a cena nel ristorante dove siamo servite e riverite da tutti i camerieri, tra questi c’è un cuoco che molto discretamente e timidamente osserva Laura e perciò le diciamo scherzosamente che sarà il suo futuro marito. A mezzanotte riceviamo un sms dai nostri mariti per gli auguri di San Valentino .Hotel voto10
GIOVEDI 14 FEB. : Stamattina partiamo verso Coimbatore , ci aspettano 5 ore di auto però il paesaggio è molto verde con tantissime palme . Traffico come al solito caotico, ma il nostro autista non ci fa una piega. Noi invece anche se sono già 3 viaggi che facciamo in India non riusciamo ancora ad abituarci al loro modo spericolato ed indescrivibile di guidare. Arrivati in Hotel, Ganga ci accompagna ad un telefono pubblico, dove telefoniamo a casa per scambiarci i vari auguri di San Valentino. Telefono anche a Paolo e lo sento stupito della telefonata , inoltre ci dice che in Italia alla notte gela e di giorno ci sono al massimo 7/8 gradi, mentre invece noi abbiamo circa 35/40 gradi e l’80% di umidità. Chiediamo poi a Ganga di andare a mangiare assieme un gelato , si sente un po’ a disagio poi insistendo andiamo in un negozio di frutta e gelati confezionati . Non sono molto buoni , ma abbiamo passato un’oretta in compagnia. Compriamo anche 2 melograni e ce li mettono in un sacchettino che assomiglia molto a quando andavamo alla fiera del paese e vincevamo il pesciolino rosso. In tutto 5 gelati e 2 melograni € 1.30 ci siamo rovinate!!!!! Coimbatore non offre niente da visitare perciò rimaniamo in camera. Hotel voto 8 VENERDI 15 FEB. : Partenza ore 9 attraversiamo montagne alte e molto belle e la temperatura comincia ad abbassarsi. Arriviamo ad Ooty altezza 2300 m . Mentre siamo in camera Ivana telefona per chiedere della frutta e in quel momento si ricorda solo il nome apple e ridendo diciamo che d’ora in poi mangeremo solo mele. In effetti quando arriva la frutta ( non avendo specificato che era per 3 persone ) ci portano una misera coppetta con dentro una misera macedonia. Scendiamo a fare alcune foto nel giardino dell’hotel che è molto bello e isolato in cima ad una montagna. Ritroviamo Ganga e assieme ad una guida andiamo a visitare la città . Ci portano in un bel laghetto, dove prendiamo una barca a remi per fare un giro , poi vediamo un trenino e decidiamo di provare anche quello , ci sentiamo molto infantili e ridendo e scherzando assieme alla guida e a Ganga pensiamo che ogni tanto è bello tornare bambini. Visitiamo anche una fabbrica di the , dove compriamo del the al cioccolato e al cardamomo. Andiamo anche al un museo delle cere, al Rose-Garden, e al giardino Botanico. Dopo la cena andiamo a letto contente di aver passato una giornata intensa anche se faticosa . Hotel voto 9 SABATO 16 FEB. : Come sempre per noi partiamo molto tardi , ma non riusciamo a far cambiare idea al nostro autista, infatti arriviamo al Bandipur National Parck in ritardo di un’ora per fare il safari delle 11 e decidiamo, molto arrabbiate, di aspettare quello delle ore 16. Mentre aspettiamo andiamo a fare una passeggiata, saliamo sui rami di un albero e ci sentiamo delle tigri. Più tardi andiamo in bagno e mentre Ivana si china sulla turca le cadono gli occhiali da sole nel buco, Li raccoglie, li lava e noi le chiediamo se puzzano visto che sono così vicini al naso !!!!! Partiamo per fare il safari con un bus fuoristrada insieme a turisti indiani tutti entusiasti e confusionari solo nel vedere 2/3 cerbiatti e una famiglia di elefanti, mentre noi rimaniamo un po’ deluse , abituate come siamo , a tutt’altri incontri. Riprendiamo l’auto e prima di tornare in hotel a Mysore andiamo al Brindavan Garden dove assistiamo allo spettacolo di luci e suoni che c’è ogni sera, è molto bella , ma come sempre la folla è tanta. L’hotel non è molto bello, soprattutto per la pulizia . Voto 6 DOMENICA 17 FEB. : Al mattino visitiamo il Palazzo dove ancora risiede il Maharagia fuori è incredibilmente maestoso e l’interno è un caleidoscopio di vetrate colorate, specchi, cornici dorate e colori sgargianti da togliere il fiato. In auto saliamo su una montagna per visitare il Tempio di Chamundi Hill e tra fiori da offrire a Shiva, statuine e benedizioni varie, riescono a fregarci ben 1.000 rupie. Torniamo da Ganga e gli spieghiamo cosa è successo e lui in parole povere ci dice che siamo dei polli da spennare e decide che da ora in poi verrà con noi. Andiamo anche a vedere la statua del Toro di Shiva Nandi alta 5 m. E mentre facciamo delle foto, ridiamo perché Ganga si mette sull’attenti come uno scolaretto. Proseguiamo in auto, ad un certo punto , lasciate le scarpe in deposito, saliamo sulla cima di una montagna rocciosa facendo ben 700 scalini ripidi e bollenti. Lungo il percorso ci chiedono se vogliamo usare delle specie di poltrone portate a spalla da 4 ragazzi, ma noi per non sembrare andicappate e a costo di un infarto , saliamo con molta difficoltà anche a causa del gran caldo. Arrivate in cima, ci aspetta la gigantesca statua monolitica di Bahubali completamente nudo più alta al mondo ben 17 m. Sinceramente devo fare i complimenti ai vari Dei Indiani perché ho notato che pur facendo molta fatica ad arrivare ai vari templi , hanno moltissimi fedeli. Alla sera nel ristorante dell’hotel conosciamo 2 ragazze Torinesi ed anche loro si lamentano perché al mattini partono sempre tardi. Hotel voto 8 LUNEDI 18 FEB. : mattinata dedicata alla visita di Hassam, dei templi Stellati di Halebid e Belur. Ogni centimetro di questi Templi sono ricoperti da infinite varietà di Divinità, Saggi, animali ed uccelli stilizzati, sono molto belli. Risaliamo in auto ed affrontiamo il percorso più lungo del tour, ben 7/8 ore di macchina. Cominciamo anche a vedere come gli Indiani guidano di sera e garantisco che se di giorno può venire un infarto, alla sera è morte certa. Tutti usano sempre gli abbaglianti e ognuno pensa per sé. Noi che ad ogni sorpasso o curva gridiamo MAMMA MIA e l’autista ridendo ripete “MAMA MIA”. Arriviamo in hotel a Hospet stravolte e stanchissime ma contente di essere ancora vive . Ritroviamo le 2 Torinesi anche loro spappolate. Nella hall dell’hotel notiamo un cartello con i nostri nomi che ci danno il benvenuto e andiamo a letto contente e felici. martedi 19 feb. : Al mattini andiamo a vedere i Templi di Hampi abbiamo una guida che parla benissimo e molto chiaramente l’Inglese e trascorriamo 3 ore piacevolmente in sua compagnia. Mentre andiamo verso Badami in auto ascoltiamo dei CD che ho portato da casa e tutti cantiamo e balliamo, ad un certo punto Ganga ci fa notare che al lato della strada c’è Monsignore Lourdsamy , noi molto frettolosamente ci ricomponiamo e torniamo serie. Ci dicono poi che Ganga e Monsignore si erano sentiti per telefono e si erano messi d’accordo di trovarci lungo il tour vicino alla sua Missione . Ci invita a bere un the in un collegio gestito da suore e mentre visitiamo la chiesa notiamo una targa con scritto che il 70% dei fondi per costruire la Missione è stato donato dal Vaticano e ci sentiamo meglio pensando che alla fine i nostri soldi vanno a buon fine. Il Padre inoltre ci accompagna fino a Badami pensando che debba andarci per motivi suoi , ma ci dice che ci accompagna perché l’autista non conosce la strada e che poi lui tornerà alla sua Missione facendo ben 8 ore di bus . Arrivate in hotel ringraziamo e salutiamo Monsignore . andiamo a letto ripensando alla gentilezza e disponibilità che il Prete ha avuto nei nostri riguardi. Hotel voto 7 MERCOLEDI 20 FEB. : Mentre visitiamo i Templi di Badami ci ricordiamo del film “ Passaggio in India” . Siamo circondate e letteralmente osservate da un gruppo di Mussulmani e non ci piace per niente. Saliamo sulla cima di una montagna attraverso delle fenditure nella roccia di veri colori molto belli. In cima , oltre al Tempio, c’è anche un set cinematografico. Ganga è tutto emozionato, chiede al protagonista se si fa fotografare con lui, ma come tutte le “prime donne” glielo nega. Glielo chiedono Ivana e Laura e lui molto “stronzo” vedendo delle turiste Italiane ci concede una foto assieme a lui. Decidiamo di rinunciare alla visita di Ayole perché sono armai le 11 , inoltre di Templi siamo ormai colmi e poi ci aspettano 350 km per arrivare a Goa. Lungo la strada ascoltiamo ancora i Cd e mentre suona la colonna sonora di 007 noi facciamo le Charlie’s Angels e ridiamo. Mentre attraversiamo le montagne che dividono il Karnataka da Goa, Ganga, essendo tardi , guida molto spericolatamente e suona spesso il clacson, io dico che mi sembra di correre verso il Pronto Soccorso. Ivana ad ogni sorpasso grida e le dico di non guardare la strada, ma di osservare il tramonto così almeno si calma. Arriviamo alle 22 in hotel, stravolte e stanchissime e mano male che non siamo andate ad Ayole, altrimenti arrivavamo alle 2 di notte. Hotel scarso voto 7 GIOVEDI 23 FEB. : Finalmente una mattina senza dover preparare i bagagli. Sono le 10 e fa già molto caldo, andiamo a fare una passeggiata sulla spiaggia, gironzoliamo un po’ per i negozi e poi torniamo in hotel perché siamo ancora un po’ stanche a causa degli ultimi 2/3 giorni intensi. Al pomeriggio andiamo a fare Chopin e Laura si sente come Julia Roberts in Pretty Women con tutte le borse in mano . Per festeggiare l’ultima sera con Ganga andiamo assieme a mangiare in un ristorante vicino al mare dove ordiniamo aragoste e gamberoni, buoni ma non come in Madagascar. Spendiamo 10 € a testa , Ganga ci voleva offrire la cena , ma quando legge il conto , capiamo che per lui equivale allo stipendio di un mese di lavoro , perciò paghiamo noi. Torniamo nel parcheggio dell’hotel e mentre facciamo delle foto si uniscono a noi anche alcune guardie notturne dell’Hotel . Salutiamo Ganga perché lui stanotte tornerà a Chenai .
VENRDI 24 FEB. : Stamattina contrattiamo il prezzo con un taxista per portarci a vedere la più bella spiaggia di goa , palolem Beach. Arriviamo dopo 2 ore di auto e rimaniamo un po’ deluse perché ci aspettavamo una spiaggia deserta con le palme che si specchiano nel mare, invece ci si presenta un litorale pieno di baracche, negozi di souvenir, mucche e barche di pescatori ridimensionate per turisti. Cerchiamo di raggiungere il punto meno affollato e Laura ed io andiamo subito a fare un bagno rigenerante in un mare dall’acqua limpida e calda. Sarebbe tutto bello se non fosse per le migliaia di turisti ed i vucumpra che assillano come lungo la riviera Italiana. Circa alle ore 14 , decidiamo di raggiungere un isolotto che con la bassa marea ci si può arrivare a piedi. Dobbiamo però guadare un ruscello e a causa del risucchio , Ivana cade e l’acqua le arriva alla gola. Molto spaventata perché non sa nuotare , mi chiede aiuto. Corro da lei e l’aiuto a risalire , poi decide di tornare indietro, è molto arrabbiata perché ha tutta la roba dentro allo zaino completamente bagnata , compreso il cellulare. Alle 16 ritroviamo il taxista e torniamo in hotel, tutte e tre arrostite dal sole. Torniamo a cena nello stesso ristorante della sera prima e il cameriere riconoscendoci , ci accoglie con una rosa rossa, l’India oltre a tante cose , offre anche queste delicatezze. Torniamo in hotel a piedi in mezzo ad un traffico pazzesco. Mentre siamo a letto diciamo che Goa non fa per noi , troppo turistica, amiamo più la tranquillità.
SABATO 25 FEB. : Ci alziamo alle 6,30 per prepararci a partire alla ore 10 con il treno per Bombai. Un pulmino dell’hotel ci accompagna in stazione , saliamo davanti e dietro di noi c’è una coppia di Indiani. Il tragitto dura circa un’ora, ma 5 minuti prima di arrivare in stazione la donna indiana beve dell’acqua e subito dopo ci investe un getto di vomito. L’autista impreca tutti i suoi santi contro la donna ( anche se parlavano indiano l’abbiamo capito ugualmente. Arrivati in stazione , andiamo nei bagni a cambiarci, ma l’odore ci rimarrà per tutta la giornata. Il treno arriva con un’ora di ritardo, saliamo e Basu ci ha prenotato 3 posti nel vagone letto con aria condizionata, perciò non possiamo provare l’esperienza di viaggiare nei famosi vagoni tra polli, pecore, conigli ed altro. Però sinceramente dopo l’esperienza del pulmino di stamattina, non ne sentiamo la mancanza. Sono passati solo 30 minuti ed abbiamo aperto il portafogli ben 5 volte, tra sendwic, bibite, caffè, the ed altro ancora, di questo passo quando arriveremo a Bombai( 10 ore ) avremo venduto anche le mutande. Naturalmente daremo la precedenza ai vestiti sporchi di vomito. Al nostro arrivo a Bombai alle 22 (con 1,30 ora di ritardo), troviamo ad accoglierci un’autista e il titolare dell’agenzia del posto che ci accompagnano in hotel. Ci facciamo subito una doccia per toglierci l’odore acre, poi ci addormentiamo, sempre però senza prima fare i vari commenti della giornata trascorsa. Hotel vecchio ma le camere nuove e confortevoli. Voto 8 DOMENICA 24 FEB. : Facciamo colazione sulla terrazza in cima all’hotel assieme a centinaia di cornacchie che non aspettano altro che ci togliamo dai piedi per poter mangiare i nostri avanzi. Alle 8,30 ci incontriamo nella holl con la guida che ci “illustrerà” la città, ho messo tra virgolette perché : 1° non ci spiegherà niente , 2° sarà sempre stanca, 3° insofferente e ci riprenderà come delle scolarette quando non siamo attente, 4° rimprovererà con molta arroganza l’autista, che invece è molto affabile ed educato, perciò quando la lascieremo, non le la mancia. Andiamo con un battello all’isola Elephanta dove vediamo dei Templi scavati nella roccia. Ci fermiamo a pranzo sull’isola, poi torniamo col battello e ci fermiamo ad ammirare il Gateway of India ( porta dell’India ) e il Tai-Mahal-Hotel uno degli hotel più belli e famosi al mondo. Al pomeriggio andiamo a fare un giro per i vari mercati, sono abbastanza interessanti , ma sono pieni di mussulmani. Mentre l’autista ci accompagna in hotel, gli chiediamo se ci fa vedere la città di notte e lui acconsente volentieri. Alle ore 19 ci ritroviamo e prima ci fa percorrere il lungomare , poi ci porta in un ristorante , però essendo gestito da Mussulmani, non lo fanno entrare perché è Induista, perciò decidiamo di cambiare ed andiamo in un ristorante cinese dove può cenare assieme a noi. Dopo cena in auto percorriamo la via a luci rosse, notiamo le strade stracolme di gente, donnine in esposizione e tanta tanta sporcizia. Torniamo in hotel stanche ma contente di aver passato una bella serata.
LUNEDI 25 FEB. : Stamattina sempre con lo stesso autista andiamo al Sanjay-Gandhi National Parch, si trova poco dopo la periferia di Bombai. Quando arriviamo ci dicono che essendo lunedì , gran parte del parco è chiusa ai turisti, perciò un po’ deluse non potendo vedere neppure qui la tigre, decidiamo ugualmente di visitare quel che si può vedere. La guida ci porta a vedere delle grotte allineate lungo il fianco di una gola e mentre ci spiega che erano fatte le antiche abitazioni, io gli dico che sembra un agente immobiliare. Entriamo anche in un monastero Buddista e la guida emettendo con la bocca suoni prolungati si può sentire l’eco sia vicino che in lontananza. Andiamo a vedere anche 2 leopardi, ma essendo in gabbia non ci entusiasmano molto. Torniamo a Bombai e andiamo a pranzo al ristorante Churchill ( menzionato dalla Lonely Planet) Mangiamo all’Europea e sinceramente cominciamo a sentire la mancanza di cibo nostrano. Torniamo in hotel e salutiamo Vijay l’autista di soli 24 anni che ha dimostrato molta maturità ed educazione e ci ha fatto trascorrere felicemente gli ultimi 2 giorni in India. Nel pomeriggio andiamo a fare gli ultimi acquisti in un negozio vicino all’hotel, poi ci fermiamo a bere l’ultimo the in un bellissimo locale. Tornate in hotel ci prepariamo per il viaggio di ritorno. Alle 21 ci accompagnano all’aeroporto dove alle 2,15 ci imbarchiamo per l’Italia. Siamo tutte tristi, soprattutto Laura, che in questo viaggio ha potuto assaporare cose che Ivana ed io ormai conosciamo e sarebbe troppo lungo e difficoltoso da descrivere. fine del tour