2500 km cabrio in Costa Azzurra & Co
Ciao a tutti sono Eleonora, ho 24 anni e questo è il primo viaggio di coppia così lungo che ho fatto con Andrea. Partenza da Porto torres il 7 agosto 2009 con la nave diurna Moby dalle 10 alle 20 (10 ore lunghissime che abbiamo trascorso a prua prendendo il sole nelle sdraio). Arrivo a Genova puntuali e direzione Savona. Abbiamo scelto una meta vicina per passarci la notte in modo da poter iniziare la strada verso la costa azzurra di mattina, alla luce del sole, per poterci godere il panorama. Cenetta e giretto a savona (molto graziosa) e pernottamento.
1° gg direzione Nizza Sotto la pioggia ci dirigiamo verso Menton, città del confine tra Italia e Francia. Superiamo la frontiera senza nessun problema e proseguiamo verso Monaco e Principato di MonteCarlo. Arriviamo a Monaco verso le 12, parcheggiamo in un immenso parcheggio multipiano in cui non circolava aria! Visita al Museo Oceanografico, 15 euro buttate!!! Non c’è nulla di interessante, è solo molto bello il palazzo, ma se avete visto l’acquario di Genova, non andate a buttarci soldi. Proseguiamo a piedi verso il centro storico pieno di bancarelle con oggetti tipici, fino ad arrivare alla piazza del Palazzo Reale. Senza fare fila entriamo (io con lo sconto studenti:D). Tutto molto carino ed interessante, anche se non è accessibile l’intero palazzo, ma solo una piccola parte, perchè il resto è abitato dalla famiglia reale.f Proseguiamo per visitare velocemente qlc frazione come Cap d’Ail e continuiamo verso Nizza. Arrivati, ci sistemiamo in hotel, centralissimo, proprio dietro la Promenade des Angles (hotel : www.kyriad.fr). Ci rinfreschiamo e usciamo per cenare e girare per il centro storico di Nizza. Passeggiata lungo tutta la Promenade affollatissima di turisti e gente ancora in spiaggia, tutto illuminato a giorno.
2° gg direzione Cannes Sotto un caldo afoso arriviamo a Cannes, parcheggio, e giro per la città: Croisette e Place de la Castre; centro storico tutto in salita, tant’è che stavo per rimanere “vedova”, perchè Andrea, con tutto qll caldo e la salita, ha avuto capogiri, ma, dopo un pò d’acqua fresca si è ripreso. Continuiamo il giro perlustrativo e decidiamo di pranzare in un chiosco sul lungo mare (molto caro eh!). Una volta vista la zona centrale non resta molto da vedere, infatti nel pomeriggio decidiamo di andare a Saint raphael, cittadina molto carina e curata nei dettagli. Per cena ci trasferiamo a Grasse. Inizialmente sembrava tutte deserto, finchè non abbiamo trovato una piazza con tanti ristorantini e musica dal vivo; abbiamo mangiato li, un pò di musica e rientro verso Nizza. TRAGICO RIENTRO!!!: Andrea è riuscito a perdere il suo prestigioso cappellino “Mazda”, vinto ad un raduno, per colpa del cabrio; io invece conservo sempre gelosamente il mio!;)
3°gg direzione Port Grimaud – Saint’tropez La mattina ci mettiamo in strada per Saint’tropez, mai l’avessimo fatto!! restiamo incastrati in code di traffico lunghissime! dalla disperazione decidiamo di deviare verso Draguignan. Mah, di qst posto ho poco da raccontare, è una piccola cittadina un pò anonima, la ricordo solo perchè ho ottima memoria visiva, ma non c’è nulla che mi abbia colpito; si poteva benissimo evitare. Pranziamo qui e ritentiamo la strada verso Saint’Tropez. Qst volta è andata meglio, o per lo meno, anche nel pomeriggio c’era molto traffico, quindi abbiamo deciso di saltare per il momento Saint’tropez e proseguire per Port Grimaud: è stata un grandiosa idea! xkè dopo aver girato qst meraviglioso sobborgo, una specie di Little Venice, ricamato all’uncinetto, HO AVUTO la brillante idea di raggiungere la tanto attesa saint’Tropez con il battello che partiva proprio da Port Grimaud ogni 30 minuti.
Arrivati a Saint’tropez, finalmente, tutte le aspettative non sono state tradite, anzi!!! Giretto nel centro storico fino ad arrivare al porto, mentre rientravano dalla faticosa giornata di mare lussuosissimi yatch. Cena in un ristorantino tipico del centro storico e romanticissimo rientro tra fuochi d’artificio e in mezzo alle barche in rada col battello a Port Grimaud. Ritiro della macchina dal “economicissimo” parcheggio e rientro a Nizza.
La nostra costa era finita, il giorno seguente ci attendeva l’entroterra.
4°gg direzione Avignone
Tappa ad Aix-en Provance, città dell principessa Stephanie. Molto carina ed architettonica se non fosse per quel ratto, che ha visto Andrea, uscendo dalle tubature di un negozio! (è ancora sotto shock! e racconta sempre e solo qst fatto di Aix en Provance). Dopo aver mangiato delle belle pesche fresche e aver finito di girare per il centro, riprendiamo la macchina che prima avevamo lasciato nel parcheggio a pagamento e continuiamo la nostra salita in provenza alla volta di MontPellier. Inaspettatamente, ci ritroviamo in una bellissima città, viva e ordinata con prestigiosi palazzi che si affacciano su piazze decorate da diverse fontane. Arriviamo ad Avignone quasi per l’ora di cena e come dei super vips, scopriamo che il nostro hotel, (prenotato dalla sottoscritta via internet anticipatamente) è proprio sulla piazza principale!!! La piazza dell’orologio. Quindi, citofoniamo alla reception e ci aprono x entrare con la macchina nella piazza…wow!!! scarichiamo le valigie e andiamo a parcheggiare dietro la piazza(sempre a pagamento). Prendiamo possesso della stanza, apriamo la finestra e, super visuale: il campanile del Palazzo dei Papi!!!! Usciamo per cena e restiamo vicino all’hotel, dato che si trova sulla piazza principale, scegliamo uno dei tanti ristorantini tipici; poi passeggiata defaticante.
5°gg Palazzo dei Papi
Visita al Palazzo con audio guida. Il biglietto della visita comprende palazzo+Ponte d’Avignone, quindi, per completare la visita, serve l’intera mattinata. Pranziamo in un ristorantino della parte bassa di Avignone. Poi, visto che cmq è tutte centrale, abbiamo fatto tappa in hotel per un riposino. La sera ancora giro x la città con un po’ di shopping e souvenirs; cena e magnifica ruota panoramica (…..) con una spettacolare visuale del Palazzo dei Papi illuminato a giorno.
6°gg direzione Grenoble
Per non fare tutti i km insieme abbiamo deciso di fare tappa a Gap. Quindi in mezzo a quei paesaggi da cartolina deviamo per Gap. È una città medioevale con un posizione strategica tra la Provenza e la montagna. Dopo aver girato per le curiose vie, ci siamo concessi per pranzo un mega dolce tipico grande più di una mano! Ottimoooo! Riprendiamo la strada verso Grenoble,mancavano appena un centinaio di km. Quando siamo arrivati, eravamo spaesati perché è una città indusriale, molto diversa da tutte quelle visitare in precedenza, e ci siamo anche persi col navigatore! Alla fine abbiamo trovato parcheggio, a pagamento, e abbiamo girato al centro. Un po’ deludente: la città era vuota, di sicuro non è una meta turistica, forse è stata la scelta meno azzeccata di tutto il viaggio. Comunque, senza perderci d’animo a fine serata, cerchiamo l’hotel che ci consiglia un posto molto carino dove cenare, “Buffalo Grill”. Andrea sembrava in paradiso! Bistecche in ogni dove! Infatti dopo una bella abbuffata di carne arrosto, rientriamo in hotel per riposare, visto che il gg dopo ci attendevano 300 km.
7°gg direzione Italia
Visto che l’8° gg dovevamo imbarcare per la Sardegna da Livorno, mi sembrava giusto iniziare ad avvicinarsi in Italia con la dovuta calma, e con l’intenzione di fare qlc tappa anche in Italia. Avevamo pensato a Courmayer, tant’è che avevamo prenotato un hotel proprio ad Ivrea per passare l’ultima notte del viaggio. Quindi, sveglia a Grenoble, direzione Italy!!! Se non che, ad Andrea, non si sa né come ne perché, viene la brillante idea di deviare per Ginevra!! Non ho osato contraddirlo :D, dopo un’ora circa eravamo a Ginevra! Non contraddirlo è stata una grande idea perché è una bellissima città, super pulita ed ordinata! L’unico problema, (che mi vergogno nel raccontare) è stato quando dopo aver messo la macchina nell’ennesimo parcheggio a pagamento, andiamo a pagare e la macchinetta ci diceva “1” e noi mettevamo 1 euro, senza sapere che in Svizzera nn c’è l’unione monetaria! Alla fine abbiamo dovuto pagare 1 franco con la carta di credito. In più io avevo trovato un negozio super chic di foulards, ne avevo comprato un paio pagando in euro, ma mi hanno dato tutto il resto in franchi; non avendo altro da spendere, alla fine li ho dovuti ricambiare al change! Non potete capire quanto ci ho perso! Ci rimettiamo in macchina alla volta di Courmayer. Diversamente da tutte le nostre aspettative, la città era colma di gente. Anche qui giretto per il centro fino alla sera per poi proseguire v/s Ivrea passando dal “Traforo del Monte Bianco”e, voi non ci crederete, MA ANDREA HA FATTO GUIDARE ME!!;-) forse perché era ancora stordito dalla cifra che abbiamo dovuto pagare per attraversare il traforo. A mio avviso è troppo costoso, se non ricordo male abbiamo pagato 37 euro solo andata. Per chi deve fare andata e ritorno è il doppio!
Arrivati ad Ivrea, dopo esserci sistemati in hotel, cerchiamo una trattoria in centro per mangiare qcl di tipico. 25 euro menu fisso e ci hanno portato di tutto, anche le rane fritte, che logicamente ha mangiato solo Andrea perché io non ne ho avuto il coraggio!
8°gg direzione Livorno
Ci mettiamo in viaggio con l’idea di fare tutta la costa v/s Livorno passando dalle 5 terre. Ci fermiamo a Rapallo per mangiare dell’ottimo pesto genovese e una montagna di calamari fritti. Rimessi in strada ci rendiamo conto che, essendo il 15 di agosto, sarebbe stato pressochè impossibile passare dalle 5 terre, anche perché non potevamo richiare di perdere la nave con tt quel traffico. Infatti dopo Riomaggiore siamo tornati indietro. Sosta per bibita rinfrescante al porto di LaSpezia e altri 100 km per Livorno. La vacanza era quasi finita, quindi, presi dallo sconforto ci siamo abbuffati con delle buonissime focacce salate appena sfornate. Imbarco per Olbia e rientro.
Ps: non credete a chi dice che i posti della Costa Azzurra sono inavvicinabili perché molto cari, bisogna saper scegliere e adattarsi, ovunque si trovano i menu turistici. Ma non vi aspettate pulizia! Io sono molto schizzinosa, ma li ho dovuto chiudere gli occhi più volte perché non sanno cosa sia l’igene, soprattutto nei ristoranti! Anche nei più chic!