24 ore a Venezia
Siamo partiti alle 10.30 dalla nostra casina e dopo una breve sosta-shopping in un outlet a noi familiare che si trova a Galliate in provincia di Novara, siamo arrivati al parcheggio di Molino Dorino che si trova poco dopo il casello autostradale di Milano proveniendo da Torino! Qui abbiamo lasciato la macchina ed abbiamo proseguito in metro x la stazione centrale (mezzoretta buona x lo spostamento).
Una volta arrivati in stazione, essendo in largo anticipo, abbiamo cambiato il biglietto pagando una piccola penale, ma così abbiamo potuto partire quasi due ore prima! Il viaggio, nonostante un pò di ritardo, è stato veloce, e sono anche riuscito a scorgere lo stadio Bentegodi di Verona e l’Euganeo di Padova nel bel mezzo del caldo derby vinto dai cugini del Vicenza per 1-2..! E x me, vero “collezionista” di stadi di calcio, sembrerà strano, ma è stata una bella soddisfazione!! Quando abbiamo lasciato Mestre, e il treno ha imboccato il lungo ponte che collega la zona industriale-commerciale con la vera Venezia, ti inizi a rendere conto di cosa questa città: un isola, o meglio un insieme di isole, dove le macchine non esistono, e se devi andare a fare la spesa ci vai con la barca, se devi fare un trasloco lo fai con la barca, se sei un turista e hai bisogno di un taxi chiami un… Taxi, che però è sempre una barca! Ma questo ancora non è nulla, perché quando scendi dal treno ed esci dalla stazione di Santa Lucia, scendi qualche scalino, e non trovi una strada con bus, auto.. Ma di fronte a te hai solo il Canal Grande con i vaporetti che lo percorrono avanti e indietro ininterrottamente! Qui abbiamo fatto un abbonamento per 24 ore per poterli utilizzare un numero illimitato di volte! Infatti sono le 17.30 e alle 17.20 del giorno dopo saremmo ripartiti! Lasciata la stazione, abbiamo iniziato a scendere lentamente il canale e poco dopo abbiamo incontrato lo stupendo Ponte di Rialto! L’atmosfera della Venezia notturna, vista x la prima volta dal Canal Grande è stata davvero bella da essere vissuta! Chantal aveva già visto questa città 2 volte, ma io no e ne sono rimasto subito estasiato, forse proprio grazie a quest’impatto forte! Passato il ponte, il vaporetto ha fatto la spola fra le varie fermate da un lato all’altro del canale, e poi, dopo essere passato sotto il Ponte dell’Accedemia, aver costeggiato la stupenda Chiesa della Salute, si è fermato a pochi metri da piazza San Marco, vera perla di Venezia, proprio davanti al famoso Harry’s Bar, che ho letto fu frequentato da Hemingway! Con il nostro piccolo trolley, ci siamo avviati verso l’entrata della piazza e con noi, nel mare, stava arrivando a Venezia una stupenda nave da crociera della Costa! Arrivati davanti al Palazzo Ducale ancora non ti rendi conto di quanto sia grande la piazza, infatti ne vedi solo una parte, perché proprio laddove troneggia il campanile, la piazza continua sulla sinistra formando quindi una specie di L! Cmq sia, piazza San Marco, da qualsiasi angolo la si ammiri è davvero un capolavoro! La Chiesa di San Marco ricorda un po’ le Chiese ortodosse, forse perché riprende lo stile bizantino! Il campanile, che è stato ricostruito dopo il crollo di inizio secolo scorso, è enorme, la Torre dell’orologio decora ulteriormente un ambiente già di suo perfetto, e le Procuratie, che costeggiano piazza San Marco, di notte sono illuminate e non c è foto che gli possa rendere giustizia. Insomma essere in Piazza San Marco sembra di essere in un quadro che va ammirato dal vivo nella sua perfezione, di notte, come di giorno! Nonostante il nostro “assetto” ancora da viaggio non abbiamo resistito e abbiamo iniziato a scattare foto, dopo di che ci siamo addentrati nei vicoli in fondo alla piazza in cerca del nostro hotel! E qui la mia sorpresa nel constatare che orientarsi nel cuore di Venezia è un vero casino! È un labirinto di viuzze più o meno grandi, chiamate calle, di ponti, tutti con un nome, di passaggi (il sottopasso qui è chiamato, o meglio scritto “sotoportego”, siamo in Veneto!!) sotto abitazioni incastonate le une sulle altre! E seguire un itinerario non è per niente semplice! Comunque dopo qualche indecisione siamo arrivati sopra un ponte su un canale e abbiamo visto l’entrata sull’acqua x le gondole e le barche dell’hotel Becher, e poco più in là, sul vicolo l’entrata classica! E qui abbiamo preso possesso della nostra stupenda cameretta! Dopo aver posato i bagagli abbiamo chiesto un consiglio alla ragazza della hall per mangiare e poi siamo scesi in strada e mentre cercavamo il ristorante siamo capitati davanti al Teatro La Fenice, la cui facciata, molto molto piccola, che da su un altrettanto piccola piazzetta, nasconde la grandezza del teatro che si cela dietro di essa.
Arrivati al ristorante consigliato, abbiamo però scoperto che non c’era posto, e così siamo andati in quello di fronte, che si chiama “Al Vaporetto” e che si trova in Calle della Mandola a San Marco 3726, e dove abbiamo mangiato un antipasto e un primo di pesce, non troppo abbondante ma comunque buono e abbiamo pagato una cifra onesta.
Dopo cena siamo andati fino al Ponte di Rialto che di notte è davvero molto suggestivo, e poi siamo scesi piano piano verso piazza San Marco per poi rientrare in albergo per la nanna! Domenica 29 novembre 2009.
Ci siamo svegliati alle 8, per ottimizzare il poco tempo a disposizione per visitare questa stupenda città italiana (e lo dico con piacere, sto scoprendo sempre di più che non occorre andare molto lontano per vedere posti meravigliosi, il nostro paese ne possiede una concentrazione come forse non ve ne è in nessun altro luogo al mondo)! E’ stato bellissimo tirare la tendina della nostra finestra e vedere che il nostro albergo si immergeva nell’acqua del canale (non è vero, forse però perché siamo nella brutta stagione che i canali puzzano, e, almeno noi, non abbiamo visto nessun topo!!) e che sotto la nostra finestra c’era parcheggiata una barca!! Dopo una buona colazione abbiamo fatto il check-out e lasciato la valigia nella hall per poi dirigerci in Piazza San Marco attraverso le strette calle veneziane ancora praticamente spopolate! Il tempo era abbastanza bello, con qualche nuvola (sarebbe poi diventato nel corso della giornata tutto sereno, per poi riannuvolarsi verso sera con qualche goccia prima della partenza).
Arrivati nell’enorme Piazza San Marco abbiamo scattato decine di fotografie alla Piazza, alle Procuratie, alla Torre dell’Orologio, alla Basilica, al Campanile e al Palazzo Ducale, e abbiamo cercato di immaginare come possa essere quello stesso luogo, quando viene ricoperto dall’acqua alta.
Abbiamo poi fatto qualche passo sulla Riva degli Schiavoni e a un certo punto ecco il Ponte dei Sospiri, quasi interamente coperto dai pannelli che ne coprivano il restauro, se non per una piccola porzione lasciata scoperta per permettere ai turisti di poterla fotografare! Da li abbiamo preso il battello per andare a vedere la stupenda Chiesa di Santa Maria della Salute che si trova più o meno di fronte a piazza San Marco, sul lato opposto dello sbocco in mare del Canal Grande. Dal vaporetto, in quel tratto di strada, si gode di una delle più belle visuali della Piazza e dei suoi monumenti… Fotooooo! Arrivati alla Chiesa, siamo entrati e abbiamo capito che è praticamente rotonda e non così capiente come la sua imponenza esterna suggerirebbe! Una volta usciti, siamo andati poco più in la sulla Punta della Dogana, dove abbiamo scattato la più classica delle foto di Venezia! Ci siamo quindi diretti per i vicoli verso il Ponte dell’Accademia, che è completamente in legno ed è uno dei più famosi di Venezia! Lì Chantal si è fatta fare una foto con un Gondoliere, e poi abbiamo proseguito per un paio di fermate con il Vaporetto, per andare nel Sestiere di Dorsoduro. Qui la nostra meta è stata la Chiesa di San Barnaba, che generalmente è al di fuori degli itinerari turistici, ma che è l’ambientazione della Biblioteca del film Indiana Jones e l’ultima crociata, uno dei miei preferiti!! Il giorno prima di andare a Venezia mi ero riguardato il film, e effettivamente tutto è esattamente identico, se non fosse per il tombino sulla piazza dal quale spunta il protagonista! A questo punto siamo tornati in Piazza San Marco e dopo 15 minuti di coda con turisti di ogni nazionalità (penso fossimo gli unici italiani a Venezia tanto che quando entravamo in un negozio spesso ci sentivamo dire “Good morning”!) siamo saliti con l’ascensore sul campanile (costo 8 € a testa). La vista da lassù è eccezionale, e nonostante una leggere nebbiolina, si riuscivano a scorgere persino le isole della laguna! Ho anche intravisto lo stadio Penzo (HIHI!!). Ma è la Piazza sottostante che, vista dall’alto, è assolutamente fra le cose da vedere se si va a Venezia!! Una volta scesi ci siamo addentrati di nuovo nei vicoletti e arrivati su un piccolo ponte abbiamo visto delle persone che scendevano da una gondola e abbiamo detto: “ci proviamo”!! Chantal ci teneva tantissimo, e poi, non si può andare a Venezia e non salire sulla gondola!! Sarebbe come andare a New York e non fare un giro su un taxi giallo!! Il gondoliere ci ha chiesto 80 € per un giro di ¾ d’ora, e noi abbiamo chiesto se era possibile farlo più corto! E così per 60 € (tariffa studenti, ha detto lui!) ci ha fatto fare un bellissimo giro che poi più o meno è durato i ¾ d’ora del giro “normale”, tra numerosi canaletti (abbiamo visto la Casa di Marco Polo e quella di Casanova), con sbocco sul Canal Grande e passaggio sotto il Ponte di Rialto! La cosa che più ci ha colpito è il fatto che da ogni ponte, da ogni barca, o marciapiede, eravamo oggetto di decine di fotografie di turisti!! Inoltre è incredibile la precisione con la quale i gondolieri conducono la stretta e lunga barchetta che passa sotto i ponti per pochi centimetri! E’ stata un’esperienza bellissima che rifarei assolutamente!! Siamo poi tornati a Rialto entrando e uscendo da numerosi negozietti nei pressi e sul ponte e poi, su consiglio della ragazza della sera prima siamo andati per pranzo al self service “Chat qui rit”, letteralmente gatto che ride, che si trova in Frezzeria San Marco 1131 (ci è stato consigliato perché a Venezia in moltissimi posti si paga, oltre al coperto anche il servizio). Un self service decisamente anomalo data l’alta qualità del cibo (quasi tutto pesce), ma anche l’alto prezzo. Abbiamo speso infatti 30 € a testa, mangiando tanto e bene, ma spendendo comunque una bella cifretta… Siamo poi tornati in Riva degli Schiavoni in attesa che la Basilica di San Marco aprisse al pubblico (alle 14) e dopo averne visto l’interno, siamo tornati a Rialto e abbiamo preso il vaporetto per la Stazione di Santa Lucia e qui, una volta scesi, dopo aver fotografato il Ponte degli Scalzi, abbiamo disceso tutta la città a piedi fino a Piazza San Marco, tra vicoli e ponti, entrando nei negozi (è pieno di oggetti in vetro di Murano) e fotografando alcune Chiese, come San Geremia e San Giovanni e Paolo. Siamo quindi tornati in hotel a ritirare la nostra valigia e poi ci siamo incamminati per l’ultima volta verso il Ponte di Rialto per prendere il battello per la stazione dalla quale alle 17.20, esattamente 24 ore dopo il nostro arrivo, siamo partiti con il nostro treno. E così, poco dopo aver lasciato Venezia, mentre la pioggia aumentava mano a mano che ci avvicinavamo a Milano, ho iniziato a scrivere questa recensione ripensando a tutte le belle emozioni che questo fine settimana ci aveva regalato, senza ancora sapere, che l’indomani, al telegiornale, avrebbero passato un servizio dove Piazza San Marco alle 9 di mattina era completamente coperta da mezzo metro d’acqua!! Davide Bazzani 3 dicembre 2009 Per info: d.B@aol.It