2160 Km a Cipro
Sabato 9 giugno Il giorno dopo cominciamo dunque ad esplorare Ayia Napa, un agglomerato vivace e chiassoso di pub, ristoranti e souvenir da credere di trovarsi a gardaland. Cerchiamo il punto informazioni turistiche ma è sabato e lo troviamo chiuso. Andiamo allora a cambiare gli euro in lire cipriote (0,57 il cambio più favorevole)in uno dei change point della città e gironzoliamo osservando gruppi di ragazzi inglesi con bottiglie di birra in mano che ciondolano in giro; il pomeriggio pranziamo in hotel usufruendo di un buono pasto in sostituzione della cena persa all’arrivo e poi usciamo di nuovo per un giretto veloce. Che trasformazione!! Se la mattina è tutto molto tranquillo la sera sembra di essere a Ibiza, con tantissimi disco pub a tema e ragazzi che cercano di convincerti a bere qualcosa ad ogni costo. Noi snobbiamo tutti e ci fermiamo da “eurobaker” dove per 0,70 £ a testa ci prendiamo 2 granite e due dolci tipici a base di mandorle e miele (nonostante l’aspetto non sia dei migliori sono molto buoni). Il posto è carino ma non molto gettonato da inglesi e russi che pensano solamente a cenare alle 19 in punto e poi affogarsi in più pinte di birra nel dopocena. Noi in quanto italiani e in scarsità numerica preferiremo anche in seguito goderci il sole ancora caldo delle 19 e cenare verso le 20/20.30. Torniamo in albergo: qui abbiamo già familiarizzato con due camerieri (saputo che siamo italiani vanno in visibilio) e con le addette alla reception, tutti sempre molto carini e disponibili. Ci avevano pure detto che a Cipro l’italiano non era parlato e invece, sorpresa! C’è chi ne parla solo qualche parola o chi , come il nostro cameriere rumeno lo sa quasi correttamente. Torniamo in camera verso le 23: domani è domenica e si partirà con le escursioni per l’isola!! Domenica 10 giugno La mattina andiamo in un rent a car un po’ fuori dal centro città (abbiamo trovato un opuscolo in hotel) che fa prezzi abbastanza competitivi e noleggiamo l’auto che ci accompagnerà per questa vacanza, una getz 1300 benzina. Partiamo (guida a sinistra!!) e puntiamo verso la cittadina di Deryneia con l’intenzione di vedere la “città fantasma” da una terrazza panoramica. Meglio non fermarsi ad una delle prime indicazioni ma proseguire fino all’annita dove per 0,50 £ a testa si ha diritto ad un cannocchiale e si guarda in fondo oltre il filo spinato. Purtroppo essendo zona militare non si possono fare fotografie .La visita di per se non è particolarmente interessante se non per il fascino di immaginarsi la spettrale città di Varosia, abbandonata dopo l’occupazione turca,che a dire della lonely è abitata solamente da animali selvatici ed invasa dalle erbacce. Riprendiamo l’auto per puntare su alcune spiagge segnalate dalla guida: quella di agia triada non ci entusiasma particolarmente perciò proseguiamo per green bay e anche qui delusione. Ci fermiamo invece alla spiaggia di konnos che la nostra lonely ci descrive “caraibica” ma per chi i carabi li ha visti non lo è molto!! Trascorriamo qui una parte di pomeriggio con qualche nube e poche gocce di pioggia e poi verso le 17 ci dirigiamo verso Capo Greco, un promontorio abbastanza spettacolare se non fosse per la stazione radar inglese messa lì per rovinare il paesaggio. Tornando indietro ci fermiamo ad un’area pic nic dove è possibile vedere un ponticello naturale nella scogliera. Qui le indicazioni non sono molto visibili e in alcuni casi fuorvianti; scendiamo e facciamo qualche foto allo spettacolare tramonto sul mare, estasiati … Lunedì 11 giugno Oggi si parte con destinazione Lefkosia, la capitale divisa in 2 dalla linea verde. Dopo circa 50 minuti di autostrada ( che è gratis) entriamo nel cuore della città e lasciamo la macchina in un parcheggio a pagamento vicino alla porta di pafos. La camminata inizia costeggiando i bastioni per poi immetterci nella città vera e propria cercando di fuggire il sole che ci martella. Seguendo la dettagliatissima cartina che ci ha dato l’omino del rent a car e la nostra lonely dopo 10 minuti ci troviamo di fronte alla moschea omeriye, un edificio che in origine era una chiesa e poi venne convertito in moschea perché ritenuto luogo di sepoltura di un profeta musulmano.Visitiamo l’interno( io e Daniela ci dobbiamo coprire con un mantello) e scattiamo alcune foto. Dalla moschea ci spostiamo di pochi metri verso l’hammam omeriye ma lo troviamo chiuso! Continuiamo allora il nostro percorso passando per la chiesa di agios antonious , l’arcivescovado con la bellissima chiesetta adiacente e il museo bizantino che però non visitiamo. Proseguiamo per la porta di Famagosta e infine verso la barriera che si trova 500 metri più in fondo (e da dove si vede nella montagna una grande bandiera turca). Rasentando la zona militare che è veramente deprimente con le sue case abbandonate e con tanto filo spinato, i sacchetti di sabbia alle finestre e le feritoie dove si appostano i cecchini ritorniamo al punto di partenza, cioè il centro città. Ci fermiamo a pranzare in un kebab da asporto (2 kebab e 2 coca: 4 £) quindi riprendiamo la macchina e andiamo a visitare il museo di Cipro. Contrariamente a quanto segnala la guida il museo è chiuso! Decidiamo così di prenderci un po’ di fresco nei giardinetti davanti e poi di andare a dare un’occhiata al check-point del Ledra palace hotel; anche qui degrado da paura, c’è pure un cimitero diroccato. Al confine turco gentilissimi addetti al visto ci confermano che per passare è sufficiente la carta di identità, così pensiamo di organizzare una visita al nord per i prossimi giorni. Torniamo ad Ayia Napa dove ci aspetta la cena e il solito consueto giretto per la città.
Martedì 12 giugno Pafos. È questo uno dei siti archeologici più belli dell’isola e che oggi andremo a visitare. Partiti di buon’ora, arriviamo dopo 2 ore a destinazione, zero traffico! Visto che le temperature fin dal mattino presto sono molto alte decidiamo di visitare per primo il sito delle tombe dei re, in modo da godere di sprazzi di frescura(le tombe) in un’ assolata piana (il sito); visitare subito Kato Pafos voleva dire passare qualche ora sotto il sole forte. L’entrata alle tombe dei re costa 1 £ e il giro dura circa un’ oretta e mezza. Una delle più belle e complete è la numero tre, grande e con un bel colonnato sotterraneo; a parte altre 2 quasi simili il resto è composto da tombe più piccole e anonime. Torniamo a Kato Pafos e qui visitiamo la basilica di hrysopolissa, un sito abbastanza grande con i resti della colonna di san paolo,dove secondo la tradizione il santo venne fustigato e dove convertì il proprio carnefice. Carina la basilica e da vedere alcuni grandi mosaici nel piazzale davanti.Stravolti dalla fame e dal caldo andiamo alla ricerca (1 km!!) della” niko taverna fish” che ci consiglia la nostra lonely: per 10£ a persona gustiamo un ottimo meze di pesce( svariati assaggi che vanno dalle salsine al dolce, nel nostro caso 28) .Ci rimettiamo in cammino fermandoci al complesso funerario di agia solomoni segnalato da un grande albero carico di stracci legati gli uni agli altri, (una tradizione di origine pagana); scendiamo nella chiesetta che è molto buia e lugubre, con tante icone e altarini di fortuna. Il tutto è nel complesso un po’ macabro! Usciamo e sulla strada troviamo due grandi caverne rupestri che visitiamo velocemente.Arriviamo quindi a Kato Pafos, visitiamo da fuori il forte sul porticciolo ed entriamo nel sito(2£).Vediamo la casa di Dioniso con il mosaico di Scilla, le quattro stagioni, Narciso, Fedra e Ippolito; la villa di Teseo e la casa di Aion; l’agorà e l’odeon abbastanza ben conservati e la fortezza di saranta kolones. Il sole che picchia senza pietà ci spinge ad accelerare la visita che sarà di due ore in tutto. Usciamo e riprendiamo la via di Ayia Napa con due soste: la prima per vedere il santuario di Afrodite (una perdita di tempo, il sito è chiuso e in ogni caso non rimane molto) e la graziosa chiesetta davanti, con un simpatico vecchietto che in un inglese stentato ci spiega le raffigurazioni delle icone e dona a me e Daniela un mazzolino di fiori; la seconda per ammirare Petra toi romiou, il luogo di nascita di Venere, una bellissima spiaggia di ciottoli con spettacolari faraglioni: dalla strada ci si ferma al chiosco e con un sottopassaggio la si raggiunge. Da qui torniamo definitivamente alla base, belli cotti e stanchi. La visita è faticosa specialmente con il caldo ma nel complesso ne valeva proprio la pena! Mercoledì 13 giugno La mattina partiamo con destinazione Larnaka. Passando per il lago salato con i fenicotteri (che è davanti all’aereoporto e non è un bel vedere) e imbocchiamo la strada che ci porta alla grande moschea hala sultan tekkesi. L’ingresso è libero ma con una piccola offerta il custode (in inglese) ci spiega a grandi linee la storia e per chi fu costruita. Dinanzi al parcheggio troviamo un altro vecchietto e..Alè, altra spiegazione altra donazione! Dopo la moschea ci avviamo verso la zona portuale per ammirare la bella chiesa di Agios Lazarios, notevole la teca con la reliquia del cranio di san Lazzaro. Dopo qualche spesuccia nel ben fornito ed economico mercato coperto lì vicino passiamo il pomeriggio alla mckenzie beach che però non ci soddisfa: mare poco pulito e sabbia scura che si appiccica e non si toglie. Non c’è dubbio: le spiagge più belle sono solo quelle verso Capo Greco.Solo nel tardo pomeriggio torniamo sui nostri passi con una piccola deviazione per Pyla, piccolo agglomerato di case dove vivono greco-ciprioti e turco-ciprioti (chiesa a destra e moschea a sinistra, un bar cipriota di quà e quello turco di là). Controllato dall’onnipresente gruppetto di militari delle nazioni unite e con il divieto di fotografare. Particolarità del villaggio sono i tetti delle case: invece che piatti sono tutti spioventi con lucide tegole rosse: sembra quasi di stare in Italia! Giovedì 14 giugno Partiamo la mattina per l’escursione a Chockotikia un antico insediamento neolitico vicino a Larnaka, a circa 1 ora da Ayia Napa e vicino all’autostrada .Il sito(1£) consta di una parte bassa con la ricostruzione di un antico villaggio; con una lunga scalinata si sale poi la collina sovrastante e si vedono le forme circolari delle antiche capanne. Naturalmente è tutto sotto al sole ma fortunatamente il posto è piccolo e ci si mette poco per visitarlo. Siamo così pronti per ripartire verso Lefkara la cittadina dei pizzi. In realtà sono due, Kato lefkara e Pato lefkara, e ci arriviamo dopo 10 km di tornanti in montagna. Purtroppo ( e noi lo sapevamo perché lo riportava la lonely) è una mezza trappola per turisti: ci sono decine di negozietti per le viuzze del paese e tutti espongono le stesse cose, neanche troppo economiche e originali. Noi siamo incappati in una vecchietta che voleva venderci qualcosa ad ogni costo e ci ha portato a scappare dallo sfinimento! Gironzoliamo per la cittadella , riprendiamo la macchina e ci dirigiamo al monastero di Stavrovouni, il più antico di Cipro e che se ne stà a più di 600 metri. Mentre saliamo per i tornanti ci accorgiamo che sotto è zona militare e infatti poco dopo vediamo dei ragazzi camuffati che salgono verso l’alto, probabilmente per delle esercitazioni. Arriviamo al monastero e rimaniamo senza fiato, è veramente sul cocuzzolo della montagna; però è da poco passato mezzogiorno e quindi siamo fuori orario!! In ogni caso l’ingresso era riservato solamente agli uomini (coperti dalla testa ai piedi); scendendo dal monastero ci si può fermare in uno slargo con una cappelletta per ammirare il panorama e scattare qualche foto. Torniamo ad Ayia Napa e passiamo il pomeriggio nella spiaggia sotto il Grecian sands. Anche qui una mezza delusione: alghe ovunque e qualche rifiuto che galleggia nel mare. Purtroppo a Cipro tutte le spiagge sono di proprietà statale e non privata quindi la pulizia viene fatta sommariamente. Dobbiamo però dire che i turisti inglesi fanno egregiamente la loro parte per sporcare in ogni modo con bottiglie (di vetro!!quelle della birra!) e quant’altro : se tutti fossero più civili le spiagge sarebbero migliori. La sera decidiamo di cenare fuori, in un locale vicino all’hotel di nome “Petino”, un posto molto carino all’aperto, cameriere cortesissime e cibo molto buono, in particolare le salsine che accompagnano i meze. Evitare la moussaka (è un mattone!). Prezzo per persona 11£. Giro veloce e rientro in albergo Venerdi 15 giugno Partiamo sempre al mattina per Lefkosia, scopo:visita alla parte turca della città. Parcheggiamo l’auto e andiamo al punto informazioni del Ledra palace hotel dove ci consegnano un libriccino con i principali punti di interesse, mentre la mappa la troveremo al check-point. Mediante cartine dislocate in vari punti della città è stato creato un percorso e se si è in dubbio basta cercare la cartina e la dicitura “voi siete qui”. Iniziamo dalla camminata sui bastioni ovverossia il punto dove i greco e i turco-ciprioti si possono guardare da vicino quindi ci inoltriamo nelle strette viuzze che ad un certo punto si trasformano in un grande market all’aperto: ovunque negozi di vestiti firmati (contraffatti!) a prezzi stracciati .Guardiamo qualcosa ma alla fine non compriamo niente. Andiamo a visitare il caravanserraglio con tutti i suoi negozietti,la moschea di Selimye ex chiesa di Agia Sofia, il mercato e infine la porta di kyrenya e la piazza con la colonna veneziana. Cerchiamo di fare tutto il più velocemente possibile perché come la prima volta in città si muore dal caldo! Torniamo indietro ed andiamo a mangiare al kebab della scorsa volta, poi, confortati dall’aria condizionata, visitiamo finalmente il museo di Cipro in cui sono conservati reperti ritrovati nei più importanti siti dell’isola, alcuni li abbiamo già visti altri come Salamina li dovremo saltare. Si passa dagli albori della storia dell’uomo fino all’età ellenistica. Prezzo del biglietto:£ 2. Dopo questo tour de force preferiamo tornare a casa e rilassarci in piscina! Sabato 16 giugno La mattina si riparte per un’altra gita, questa volta tocca a Kourion, sito archeologico tra i più affascinanti. Dopo circa 1 ora e mezza siamo a destinazione ed entriamo nel sito (£1). Già i primi scavi, protetti da grandi teli bianchi lasciano stupefatti – finisce il mosaico e inizia il mare – poi siamo in alto con vista panoramica sulla spiaggia. Scendiamo a vedere il teatro, la basilica, la casa dei gladiatori .Fà molto caldo ma essendo ventilato non soffriamo più di tanto. Dopo Kourion andiamo 2 km circa a sud per vedere il santuario di Apollo (£1)e lo stadio, dopodichè scendiamo nella spiaggia a ciottoli che vedevamo dalla collina, ma è ventosissimo e ci spazza via l’ombrellone, il mare è a cavalloni. Qui restiamo 2 ore poi decidiamo di trovarci un’altra spiaggia. Passiamo dal castello di Kolossi ma facciamo una breve sosta per fare qualche fotografia e da lì scendiamo nella penisola di Akrotiri fino al posto di blocco degli inglesi che ci controllano i documenti e ci invitano a fare dietro front. Decidiamo di prendere uno sterrato visto in precedenza che costeggia il monastero di San Nicola dei gatti finchè all’improvviso sbuchiamo in un enorme spazio bianco che altri non è che un lago salato asciutto: lì davanti c’è la Lady’s mile beach che nonostante le acque basse e cristalline è spazzata da un vento furioso .Riprendiamo la strada e finiamo alla spiaggia del Governatore, sabbia nera su scogliere bianche, mare pulito ma un po’ freddino.Lì finiamo la giornata per poi tornare verso sera ad Ayia Napa.
Domenica 17 giugno L’escursione di oggi ci occuperà l’intera giornata: i monti Troodos! Partiamo verso le 8.30 e prendiamo l’autostrada per Lefkosia e da lì proseguiamo seguendo le indicazioni, anche in montagna sono molto dettagliate .Visiteremo le stupende chiesette bizantine patrimonio dell’Unesco. Alla fine ne vedremo 5 ma entreremo solo in 4 perché alcune chiese sono chiuse e bisogna andare a cercare il prete o chi ne ha in consegna le chiavi; nel caso della pelagia forviotissa il paese è un po’ distante quindi decidiamo di andare avanti. Da Asinou ci spostiamo quindi a sud per arrivare alla panagia tou araka dove riusciamo ad entrare. La particolarità di queste chiesette è che da fuori sembrano fienili o comuni caseggiati con il tetto spiovente; in questo caso l’edificio è chiuso con delle grate di legno e dentro è decorato solo per metà( è gradita l’offerta). Inutile dire che all’interno non si può fotografare!! Nei dintorni di Kakopetria dopo esserci macinati svariati km di tornanti e almeno 5 km di sterrato sul fianco della montagna( senza protezioni e franato in qualche punto che però ci ha fatto risparmiare un po’ di strada)ci fermiamo ad agios nikolaos stegis che da lontano ci sembra proprio un fienile ma che da quanto dice la lonely è tra i più famosi e meglio raggiungibili; da qui ci spostiamo a Pedoulas per vedre la chiesa di arhangelos mihail e un’altra più piccola che non riusciamo ad identificare. Seguendo il consiglio della guida ci fermiamo a pranzo da” Platanos”, una taverna rustica con terrazzo sotto gli alberi, prezzi contenuti e un ottimo antipasto con halloumi(il formaggio) e loutza grigliati, braciole e spiedini di maiale con verdure fresche e patatine. La cucina è a vista e possiamo vedere tutti i passaggi dal nostro tavolo mentre la carne viene cotta nel braciere sul terrazzo. Evitare però il caffè locale che ha molto fondo e sa di bruciato!ottime le ciliegie fresche appena colte e naturalmente la cortesia del simpatico proprietario. L’ultima chiesetta che visiteremo è agios ioannis lambadistis nei dintorni di Kalopanayiotis anche questa molto bella e con annesso un piccolo museo bizantino. Dopodichè ci rimettiamo in viaggio passando per Troodos dove non ci fermiamo e per Platres dove abbiamo in programma di visitare “cleopatra’s shop”, un negozio di originali cianfrusaglie segnalato dalla guida; peccato però che il negozio non sia solo chiuso ma anche in stato di abbandono. Giriamo per la cittadina che è ottima per fuggire la calura e torniamo ad Ayia Napa.
Lunedi 18 giugno La giornata di oggi è all’insegna del relax perché la mattina ci precipitiamo subito in spiaggia, in questo caso vicino a Capo Kiti. Anche qui alghe e un po’ di sporcizia in giro e il mare è tipo adriatico. Qui sostiamo due ore dopodichè andiamo a Larnaka per acquisti nel mercato comunale(quello vicino ad agios lazarios) che è molto meno caro dei market di Ayia Napa. I souvenir non sono molto originali, classici bicchierini oggetti in legno e vetro, argento e naturalmente i pizzi. Il pomeriggio ci istalliamo nella bella nissi beach di Ayia Napa e questa meno male ci soddisfa! Trascorriamo qui il resto del pomeriggio riposandoci perché domani ci aspetta la nostra ultima grande fatica (o mazzata): il nord!! Martedi 19 giugno Attualmente per passare nella zona turca è sufficiente la carta di identità. Come la scorsa volta ci fanno compilare il visto che verrà poi timbrato in entrata ed uscita. Seguendo i consigli della lonely abbiamo preferito evitare di spendere 45£ con il viaggio organizzato( poi abbiamo saputo per caso da una turista italiana che la visita comprendeva solo un giretto a Lefkosia e una capatina a Kyrenya) contrattando con uno dei tassisti che sostano proprio al check point. Il nostro ci chiede 40£ (10 a testa) per il percorso Lefkosia-castello di sant’ilarione-Bellapais-Kyrenya-Lefkosia. Ok, affare fatto! In 15 minuti dopo essersi arrampicato su selvaggi crinali il taxi si ferma nello spiazzo sottostante il Castello di sant’ Ilarione, una delle antiche roccaforti dei Lusignano. Arroccato in cima alla montagna pare che abbia ispirato Walt Disney per il suo Biancaneve come cita l’opuscolo che consegnano all’entrata. Noi avevamo in programma una visita anche al castello di Buffavento ma dopo questo abbiamo velocemente cambiato idea( è ancora più ripido e abitato da vipere). In un’ora e mezza abbondante visitiamo le sale e la chiesetta dei primi due livelli, in alcune stanze ci sono ricostruzioni di come si viveva all’epoca, il tutto salendo una ripida, lunghissima e faticosissima scalinata a tratti scivolosa( ma c’è il corrimano) e naturalmente sotto il sole che non perdona!! Noi tre arriviamo fino alla torre del principe Giovanni mentre solo Daniele si spinge fino al picco dove trova un cartello con scritto più o meno “complimenti per essere riuscito ad arrivare fin qui”. Moltissimi gli angoli da fotografare con vista mozzafiato su Kyrenya e il mare! Dopo tale paesaggio l’abbazia di Bellapais che è la nostra tappa successiva ci delude un po’; viene descritta dalla lonely come bellissima e con un panorama mozzafiato che però sfigura a confronto di quello del castello appena visitato. L’abbazia è comunque magnifica nella sua decadenza, si visitano la chiesa, il chiostro e una sala concerti. Belli e curati i giardini che la circondano. Un po’ stanchi per la mattinata tutta passata a camminare ci spostiamo infine a Kyrenya dove visitiamo l’imponente castello-fortezza che stà direttamente sul mare. Anche qui visitiamo la chiesetta, la torre dei Lusignano e quella veneziana ( e fa un caldo terribile, ci sono 40 gradi) un relitto marino conservato in un piccolo museo insieme al suo carico, le prigioni. Verso le 14 ci troviamo un posto all’ombra per uno spuntino e dopo un oretta il nostro tassista viene a riprenderci per riportarci a Lefkosia ( a proposito, al nord sono accettate sia le lire cipriote che gli euro). È la nostra ultima fatica qui a Cipro perché i prossimi due giorni saranno dedicati al più totale relax in spiaggia prima del ritorno in Italia e al lavoro. Il giorno prima della partenza decidiamo di fare la nostra ultima cena fuori a base di meze .Infatti Alberto ha notato un posticino davanti alla gelateria napolèa sempre molto affollato di nome” tony’s tavern”, molto spartano, con un bel pergolato e dipinto esclusivamente di bianco e azzurro. Studiamo il menù esposto e a differenza delle altre “finte” taverne cipriote che propongono principalmente fish&chips qui hanno solo specialità locali. Visto che fino ad adesso abbiamo provato meze di pesce qui decidiamo per un buonissimo meze di carne e del pesce alla griglia per me e Daniela, il tutto per circa 12 £ a persona, ottimo il vino della casa che è prodotto da loro . Il giorno dopo, venerdi, salutati i nostri amici dell’albergo a cui dobbiamo spedire le foto e i numerosi gatti che stanno nello spiazzo davanti (e ce ne sono veramente tantissimi) riprendiamo l’aereo e torniamo in Italia! Che dire infine? Non vorremmo usare dei luoghi comuni per descrivere questa vacanza tipo ” è stato bellissimo, andateci!” perché dipende dai punti di vista. Se cercate un luogo ricco di storia e cultura a cui associare rapidi blitz in spiaggia( in estate dopo le 4 del pomeriggio!) allora è l’isola che fa per voi. Sarebbe sbagliato ridurla ad una vacanza totalmente balneare perché come abbiamo spesso accennato le spiagge a volte non sono bellissime. E poi, sinceramente, essere nella magica isola di Cipro sacra agli antichi, che trasuda storia da ogni pietra e da ogni zolla di terra…Che peccato non visitarla! A voi la scelta! Veronica Alberto Daniela Daniele