20 giorni in Indonesia: Giava e Sulawesi tra risciò, templi e spiagge

Scritto da: coppiafelice
20 giorni in indonesia: giava e sulawesi tra risciò, templi e spiagge

Quando inizia un viaggio? Il viaggio inizia quando si incomincia ad organizzarlo, inizia con la raccolta di informazioni, con le prenotazioni varie, con la lettura di racconti di altri viaggiatori, quindi nel nostro caso mesi prima della partenza! Più la meta è difficile da raggiungere e più la preparazione è laboriosa, con repentini cambi di destinazioni o tappe. Alla fine il progetto su carta è completato, ora bisogna vivere la meraviglia dell’isola di Giava e Sulawesi.

Diario di viaggio in Indonesia

Giorno 1 – Arrivo a Giacarta

Volo Bologna/Jakarta con Emirates A/R. 1.817 euro per due persone, arriviamo a Bologna con un discreto anticipo e questo ci sarà utile perché al banco check-in abbiamo subito un intoppo. Sembra che da un mese l’Indonesia abbia imposto un E-VISA per l’ingresso con differenze in base alla località di arrivo. Per quanto riguarda Giava il visto è gratuito, da fare on-line scaricando il QR-code da mostrare alla partenza e all’arrivo. Vengono richieste solo informazioni sanitarie, ma senza quello non si parte! Risolto il tutto davanti al banco Check-in con un Tablet, finalmente si parte. Volo discreto e posti al completo, dopo la pandemia è sempre così perché tendono a riempire l’aereo unendo più voli! Stop di qualche ora a Dubai e poi secondo volo ancora più pieno. Arrivati a Jakarta, in orario, andiamo a pagare la tassa d’ingresso. Nei racconti abbiamo letto pareri discordi tra visto gratuito o visto a pagamento, risolto l’enigma. Il visto è a pagamento: 35 dollari a testa, è meglio pagare in euro perché il cambio in dollari è sfavorevole o meglio ancora con la Visa, non fermatevi al primo banco che si incontra dopo il ritiro bagagli ma è meglio andare al banco visti ufficiale! Acquistiamo una sim card della Telcomsel (350000 IDR) e cambiamo denaro in moneta locale, si può contrattare! Usciti dall’aeroporto prendiamo un taxi della Bluebird per l’hotel, prenotato per 30000 IDR per 35 km, l’hotel è Yello Harmony, un palazzo di 30 piani, noi siamo al 27°. Un ambiente giovanile e molto colorato, pulizia discreta, personale molto gentile, camera piccola ma molto funzionale con una bella vetrata sulla rumorosa metropoli che dal 27° piano di notte, offre una vista magnifica della città tutta illuminata. Usciamo per cena, sono le 21 e molti locali hanno già chiuso la cucina, compreso il ristorante dell’hotel. Su consiglio del portiere andiamo in un vicino centro commerciale, il cibo sarà tutto molto piccante!

Giorno 2 – Arrivo a Yogyakarta

La giornata inizia presto, sveglia alle 6.30, riordino dei bagagli e giù al 7° piano per la colazione. Alle 8 siamo davanti all’hotel in attesa del taxi che ci porterà alla stazione dei treni Gambir che dista solo 4 km. La stazione è bella, moderna, all’interno c’è persino un complessino che suona musiche e canzoni italiane! Per accedere ai binari dobbiamo passare la nostra prenotazione fatta a casa, in un lettore QR-code che poi eroga i biglietti veri e propri, prenotazione fatta con Kai Kai Wisata al prezzo di 65,67 euro per due persone. Il treno è bello, vagoni nuovi e sedili molto larghi, reclinabili e con poggiapiedi. Molto comodi per un viaggio di 7 ore verso Yogyakarta. Appena usciti dalla città il panorama cambia, sconfinate risaie intervallate da piccoli centri abitati rurali. Tanti coltivatori e molte donne con i piedi a mollo nell’acqua, con il tipico cappello balinese che qui chiamano douli. All’ora di pranzo ci spostiamo nella carrozza ristorante dove però i tavoli sono tutti occupati, un uomo indonesiano ci offre di sederci al suo tavolo. Si presenta subito, Louis e ci racconta che ha una figlia che è stata in Italia e ci mostra la sua foto, ci racconta che è un regista di serie tv  indonesiane. È una persona molto socievole e ci aiuta anche nella scelta dei piatti da ordinare, mangiamo bene spendendo pochissimo. Arriviamo in perfetto orario alla stazione di Yogyakarta, un po’ datata e priva di sottopassi, si attraversano i binari a piedi, il tutto regolato dal personale ferroviario. Contrattiamo per un taxi verso l’hotel che dista solo 2 km ma non ci accordiamo per il prezzo, così decidiamo di prendere un tuk tuk motorizzato, stiamo un po’ stretti con i bagagli ma il tragitto è breve! L’hotel è il Khas Malioboro, la stanza è piccola senza frigorifero e al 5° piano. Dopo un po’ di riposo usciamo verso le 19 diretti alla famosa via Malioboro, la via principale della città. Decisamente turistica ma di un turismo principalmente asiatico,  negozi di Batik in ogni angolo. Dopo un breve giro a piedi decidiamo di cenare in un ristorante cinese che prepara l’oca, il Mahkota, locale arredato in modo essenziale, pulito, prezzi leggermente più alti ma giustificati e inoltre servono la birra Bintang, qui non è scontato poterla trovare. Alle 21.30 ci portano il conto perché devono chiudere! Giretto per l’affollata via Malioboro dove si trova di tutto da giocolieri, cantanti non vedenti e dimostranti per la pace in Palestina.

Giorno 3 – Yogyakarta, Prambanan

Sveglia con calma, andiamo a fare colazione alle 9, troppo tardi visto che al buffet è rimasto ben poco! Oggi giornata dedicata alla visita della città, prima tappa il palazzo del sultano che raggiungiamo a piedi ( 50000 IDR per due ), purtroppo lo spettacolo di danze tipiche c’è già stato (ricordarsi di verificare il programma prima). Il caldo è opprimente e il palazzo è poco interessante, ma solo perché nulla di non già visto. Seconda tappa il Water Palace che raggiungiamo sempre a piedi. Il palazzo è vistosamente danneggiato (dicono dalla guerra ) ma è comunque bello (50000 IDR per due) C’è tanto turismo locale e pochissimi occidentali. Per pranzo ci fermiamo in un locale che ha tavoli all’interno con l’AC per ristorarci un po’ dal caldo. Dopo pranzo ci incamminiamo verso la fermata dei bus destinazione Prambanan, che raggiungiamo in 1 ora circa ( 7200 IDR per due). Dalla stazione degli autobus ai templi ci arriviamo in tuk tuk ( 30000 IDR ). Arriviamo verso le 16 e il parco chiude alle 18 circa, abbiamo giusto il tempo di visitare il sito, anche se questo è un luogo dove si può rimanere per l’intera giornata perché oltre ai siti archeologici ci sono ampie zone verdi, ristoranti, bici a noleggio per girare nel parco. In una zona del parco stanno allestendo per un matrimonio molto lussuoso, sia come location che come allestimento. Qui ci sono molti turisti sia occidentali che cinesi. Terminiamo il giro verso le 18 e come tanti altri ci incamminiamo verso l’uscita. Il ticket per l’ingresso è 800000 IDR per 2 persone. Rientro in città sempre in bus, per cena ci fermiamo in un warung, i piatti di pesce proposti non ci soddisfano del tutto quindi torniamo al ristorante della sera precedente per due birre e qualche stuzzichino.

Giorno 4 – Parangtritis

Sveglia e colazione, in questa nuova giornata il programma prevede l’escursione a due grotte nella periferia di Jogy ma, come a volte accade, i programmi cambiano. I racconti letti di altri viaggiatori sulle grotte non invogliano ad andarci. Decidiamo quindi di andare a visitare la spiaggia più vicina alla città, Parangtritis, a circa 30 km. Con un becak, un risciò motorizzato, raggiungiamo un terminal dei bus a 6 km (4000 IDR) dall’hotel. Arriviamo al terminal, con qualche difficoltà a causa di problemi meccanici del vecchio becak, lì troviamo il bus per la nostra destinazione già in stazione che a detta dei presenti partirà alle 11. Ci sediamo ad aspettare, nel frattempo arriva del personale della Polizia che ci domanda dove siamo diretti, poi parlano con l’autista e dopo averci fatto salire a bordo fanno partire il bus mezz’ora prima dell’orario previsto, facendoci pagare il biglietto direttamente all’autista (50000 IDR) il quale rimane visibilmente contrariato dall’obbligo a lui imposto per noi inspiegabile. Il bus fa molte fermate, l’autista sembra sapere chi deve caricare perché se non sono ancora presenti alla fermata li attende! Arriviamo a Parangtritis verso le 12.30, è un luogo pieno di warung ma non c’è praticamente nessuno! Questa spiaggia è frequentata soprattutto da Indonesiani nei giorni festivi. La spiaggia è ampia, sabbiosa e tira un vento impetuoso, ci sono onde molto alte, nonostante questo la vista e interessante e suggestiva. Cerchiamo un posto dove mangiare ma sembra tutto chiuso, alla fine troviamo un signore che ci fa entrare nel suo warung e ci cucina piatti di pesce, pessima esperienza. Torniamo in spiaggia dove troviamo molte persone, soprattutto ragazzi, sembrano intere classi, tutti in acqua vestiti! Il vento molto forte non permette di sdraiarsi sulla sabbia quindi decidiamo di sederci su delle panchine riparate messe li apposta, infatti sono a pagamento (25000 IDR). Il mare è spettacolare ma il troppo vento non ci farà stare li a lungo! Alle 15 riprendiamo il bus per la città, arriviamo dopo un ora circa al terminal decentrato. Cerchiamo un mezzo per raggiungere Malioboro ma sembra vogliano approfittarsi della situazione e ci chiedono cifre spropositate, ci incamminiamo fino ad una fermata dei bus che portano in centro e per pochi spiccioli raggiungiamo la destinazione Centro. Gli autisti dei bus e i loro aiutanti sono sempre molto gentili e pronti ad aiutarti. Dopo una passeggiata lungo la via Malioboro andiamo a cena in un centro commerciale per mangiare del buon Ramen!

Giorno 5 – Borobudur 

Sveglia alle 7, colazione e alle 9 pronti per andare a Borobudur che dista circa 40 km dalla città, ticket ingresso prenotato on line 56 euro. Il nostro drive, prenotato la sera precedente tramite la reception dell’hotel, ci aspetta fuori dall’hotel ( 23000 IDR solo andata), visto il costo contenuto e la comodità lo ingaggiamo anche per il ritorno! Il drive si ferma nel parcheggio davanti al sito archeologico e ci aspetterà li. Per accedere al sito i turisti vengono portati con mezzi elettrici fino alla biglietteria, per entrare si attende l’orario prenotato. Una volta entrati nel grande parco ci forniscono di ciabattine con suola in gomma, una borsa per riporre le proprie scarpe e ci viene assegnata una guida che ci accompagnerà al grande Stupa, un immensa costruzione in pietra nera. La visita dura circa 1 ora noi abbiamo prenotato l’ingresso dalle 12 alle 13 perché meno affollato ma non abbiamo tenuto conto del caldo infernale! È un sito maestoso ma anche in questo caso per chi ha già visto altri templi come Angkor o in Sri Lanka e Myanmar non è poi così maestoso! All’uscita del parco c’è una zona con tanti ristorantini, alcuni con tavoli in stile occidentale e altri con stuoie in stile indonesiano. Rientriamo in città con il nostro drive con il quale ci accordiamo per farci portare in aeroporto il giorno seguente.

Giorno 6 – Arrivo a Makassar 

Sveglia presto perché il nostro volo per Makassar in Sulawesi è stato anticipato di un’ora! Alle 7.30 siamo già sul taxi (300000 IDR), arrivo in aeroporto di Jogy (nuovo e spazioso) dopo circa 1 ora e trenta. Volo Lion Air (191,40 euro a/r per due persone) pieno e dopo solo 2 ore atterriamo a Makassar con un atterraggio molto complicato, non si è capito se per problemi di pista o di pilota! Usciti dall’aeroporto solito assalto di taxisti abusivi e non. Accettiamo per 205000 IDR che il taxista pubblicizza con un cartello ma poi inspiegabilmente diventeranno 250000 con varie scuse incomprensibili. Lasciamo il driver pagando ma lamentandoci chiaramente della disonestà. L’hotel scelto è il Favel Pantai Losar, ha una bella camera, cambiamo denaro in un ufficio vicino ad un tasso favorevole. Facciamo un tentativo per trovare un bus per Pantai Bira perché da casa le ricerche non ci avevano portato a nulla! Alla fine desistiamo e prenotiamo, tramite l’hotel, un driver privato che per 1.100.000 IDR (si poteva contrattare meglio) l’indomani ci porterà a Pantai Bara. Per cena andiamo alla ricerca di un ristorante di pesce ma nonostante siamo in una località di mare  fatichiamo a trovarlo. Decidiamo per un ristorante cinese molto rinomato, visto l’afflusso effettivamente offre qualcosa di diverso ma lontano anni luce da una discreta cena di pesce. Makassar per quello che abbiamo visto non è una brutta città come letto da altri racconti, ha sicuramente il vantaggio di essere sul mare.

Giorno 7 – Pantai Bara

Oggi ci aspetta una giornata campale, spostamento da Makassar a Pantai Bara e non partiamo con il piede giusto! Dopo una notte un po’ insonne, una colazione appena sufficiente e il driver che arriverà in ritardo oltretutto non parla inglese, non è giovane e non sembra un esperto guidatore! Lo chiameremo signor “Sorry” visto che è l’unica parola che conosce in inglese e che la ripeterà di continuo per tutte le ore di viaggio. Nel cercare di uscire dal traffico congestionato della città ci accorgiamo che l’AC non funziona, questo è un grosso problema perché procediamo a passo d’uomo,  il caldo è infernale e l’inquinamento è tale da non permettere di tenere aperti i finestrini e il sig. Sorry non sa dove mettere le mani. Dopo 40 minuti si ferma ad un distributore per fare rifornimento e per sistemare l’AC che finalmente parte, dopo 10 minuti si ferma di nuovo da un gommista per far riparare la ruota di scorta! Il viaggio proseguirà con solo soste per rifornimento, sia lui che noi abbiamo cibo per il viaggio. Sono già molte ore di viaggio e il driver è sfinito e tende a chiudere gli occhi. Nonostante gli avessimo proposto più volte di fermarsi per una pausa lui ha sempre rifiutato, sta di fatto che per tenerlo sveglio lo chiamiamo continuamente! Arrivati al Bara Beach Bungalow (57 euro a notte) salutiamo “Sorry” assicurandoci che dorma prima di ripartire per Makassar. Al primo impatto il Resort non è dei migliori, l’ingresso sembra fatiscente ma andando verso la reception tutto cambia. Il nostro bungalow è bello, molto grande e vicino al mare. La spiaggia è fantastica, sabbia bianchissima e finissima, sembra borotalco, un po’ di immondizia qua e là e nessuno in costume! Il mare ha dei colori bellissimi e noi ci tuffiamo immediatamente. Alla sera cena nel ristorante del Resort anche perché ha ottime recensioni e al momento non vediamo altre soluzioni, prezzi ovviamente più alti della media e hanno pure la birra.

Giorno 8 – Pantai Bira

Colazione buona e come per la cena con piatti abbondanti. Giornata di spiaggia, sole e mare caldissimo, ci troviamo un angolino un po’ appartato in una spiaggia immensa! Per pranzo prendiamo il piatto di frutta al ristorante del Resort, super abbondante e ottimo, nel tardo pomeriggio facciamo una passeggiata in spiaggia fino a Pantai Bira (3 km) e torniamo che il sole è già tramontato. Dopo cena, sempre nel Resort, perché abbiamo la sensazione che abbiano la miglior cucina e scelta della zona, ai prezzi indicati sul menù viene sempre aggiunto il 10 % per le tasse e il 5% per il servizio.

Giorno 9 – Pantai Bira

Oggi altra giornata dedicata al mare ma ci accampiamo alla fine della spiaggia verso Pantai Bira perché, essendo sabato la nostra spiaggia è affollata da turisti indonesiani del fine settimana, sono tantissimi, chiassosi, tutti vestiti e visto che noi siamo gli unici in costume cerchiamo un tratto di spiaggia più solitaria per evitare di essere al centro dell’attenzione ma soprattutto per evitare di essere il soggetto principale delle loro tante foto! Cena in hotel e due birre ghiacciate gustate nella veranda del nostro bungalow.

Giorno 10 – Tana Beru

Oggi è domenica e la spiaggia è ancora più affollata quindi decidiamo di noleggiare uno scooter direttamente in hotel per 40000 IDR al giorno. Prima tappa raggiungiamo il porto per avere informazioni su un ipotetico bus per Makassar e su orari dei traghetti per l’isola di Selayar, ci dovrebbe essere anche un bus che parte da Selayar che si imbarca per poi proseguire fino a Makassar, ci sono perché li vediamo passare (pieni) ma alla biglietteria del porto non sanno darci informazioni su come e dove acquistare i biglietti e orari. Proseguiamo con il nostro giro arrivando a Tana Beru un paesino di pescatori del popolo dei Bugis, famoso per la costruzione delle tipiche barche in legno, i Phinisi, costruite a mano, molto bello! Per il pranzo ci fermiamo a mangiare pesce e verdure, molto buono. Riprendiamo la strada, c’è poco traffico e si tiene la sinistra. Per entrare e uscire a Bira c’è una specie di casello dove bisogna mostrare il ticket d’ingresso che si compra il primo giorno all’arrivo e dura una settimana. Prima di cena ci prendiamo del tempo per pianificare la prossima tappa, da programma era previsto il trasferimento all’isola di Selayar ma, complici le scarse informazioni per il rientro dall’isola con traghetto più bus per Makassar e poi le previsioni meteo avverse e soprattutto il paradiso in cui ci troviamo ora decidiamo di allungare il soggiorno al Bara Beach Bungalow di altre 4 notti. Cena in hotel, ormai abbiamo provato tutto quello che offre il menù! Prenotiamo direttamente con la reception l’escursione di una giornata all’isola di Liukangloe per fare snorkeling.

Giorni 11-15 – Pantai Bara, Liukangloe

Sveglia, colazione e alle 10 siamo pronti per l’escursione, ci vengono a prendere in hotel due barcaioli che ci conducono alla loro barca tipica del posto. In 20 minuti ci portano sull’isola, un altro angolo di paradiso, spiaggia bianchissima e mare cristallino con una barriera corallina intatta a pochi passi dalla spiaggia. Sbarca solo il capo che poi scopriamo essere il proprietario della Homestay sull’isola, noi proseguiamo per fare snorkeling. L’esperienza è bellissima, tanti pesci colorati, tantissime stelle marine, coralli colorati e anche tartarughe ! Terminato lo snorkeling rientriamo sull’isola dove il capo ci fa visitare la sua homestay e cerca di convincerci a soggiornare li per un paio di giorni. Ci riposiamo su comodi lettini in spiaggia fino all’ora di pranzo, mangiamo pesce e verdure cucinate dalla moglie, tutto discreto. Poi in spiaggia fino alle 15  quando  si torna in mare per una seconda uscita per snorkeling. Per barca e snorkeling abbiamo pagato 450.000 IDR per il pranzo e la birra 210.000 IDR. Verso le 17 ripartiamo per fare rientro a Pantai Bara ma prima prendiamo accordi con il Capo per un’altra giornata all’isola e anche per ingaggiare un suo parente per il trasferimento a Makassar la domenica successiva. Passano così altre belle giornate di sole, spiaggia, mare, come è giusto che sia in ogni vacanza che si rispetti.

Torniamo così sull’isola di Liukangloe, ancora tanto meraviglioso snorkeling con avvistamento di tante tartarughe. Pranzo abbondante con ottimi noodles e ottimo pesce. Durante il viaggio in barca di ritorno facciamo un fantastico avvistamento di delfini che ci affiancheranno in branco per un po’, tante foto e video, bellissima giornata. Dopo cena facciamo una bella passeggiata in spiaggia, ci sono tanti giovani accampati con le tende intorno a falò.

Oggi solita giornata in spiaggia e pranzo in un piccolo Resort con pochi bungalow e un ristorante con una bellissima veranda sul mare, ci siamo solo noi e un’altra coppia di occidentali, sicuramente i proprietari di questo piccolo Resort. Ci godiamo il tramonto in spiaggia e poi cena nel nostro hotel dove siamo solo noi e tre francesi appena arrivati. Altra giornata di mare e pranzo in un altro ristorante sulla spiaggia, frequentato soprattutto da sub, quindi con prezzi un po’ più alti ma maggior qualità nel prodotto. Nel frattempo stiamo contrattando via whats app con una guida a Tana Toraya, la prossima tappa, per dei tour nel periodo che saremo li. E’ una guida che parla italiano trovata seguendo un gruppo su FB del Sulawesi.

Ultimo giorno di mare meraviglioso, pranzo in un altro ristorante sulla spiaggia che abbiamo chiamato “an sa capem” ( non ci capiamo in Romagnolo ) perché tutto quello che ordiniamo non arriva ma sostituito da quello che la cameriera ha capito o ha a disposizione! E’ sabato e nel pomeriggio la spiaggia si affolla di nuovo di tanti turisti indonesiani, tanti bambini, tutti fotografano tutto ma soprattutto il tramonto  come fosse un evento rarissimo! Per l’orario di cena abbiamo appuntamento con il driver, per conoscerlo,  ci porterà lui l’indomani a Makassar.

Giorno 16 – Makassar, Bira

Si riparte, dopo colazione finiamo di chiudere gli zaini, abbiamo appuntamento con il driver alle 11.30, Anjas una brava persona di 45 anni che oltre ad essere un driver è anche una guida molto preparata della zona di Bira e dell’isola di Selayar. Come per l’andata il viaggio è molto lungo, facciamo un paio di fermate, una anche in una moschea per far pregare Anjas. NB i bagni pubblici delle moschee sono pulitissimi! Anjas, durante il viaggio, ci spiega le attrattive di Bira, alcune viste altre perse perché la LP non ne parla! Arriviamo alla stazione dei bus LITHA di Makassar verso le 18, Anjas ci accompagna fino alla biglietteria e ci fa lasciare i bagagli in sicurezza all’interno dei locali della biglietteria così siamo liberi di andare a cercare un locale per cenare, lo sleeper bus partirà alle 21.30. Salutoni e foto di rito con il super efficiente Anjas, con la promessa di consigliarlo ad altri che verranno a Bira. Ci allontaniamo dalla stazione per cercare un ristorante, decidiamo di fermarci in un localino per lo più frequentato da giovani collegati al pc. Alle 21.30 puntuale lo sleeper bus parte, le cuccette sono comode, si ballonzola un po’ ma ti forniscono un cuscinone che ti avvolge e attutisce gli scossoni! Un buon modo di viaggiare per noi, in asia lo utilizziamo sempre. I biglietti li abbiamo prenotati tramite TRAVELOKA. Il bus fa una sosta bagni verso le 3, arriviamo alla stazione bus Lithia in anticipo, alle 5.30 del mattino. L’hotel Marika, prenotato, dista 3 km dalla stazione chiamiamo un taxi (50000 IDR) purtroppo piove! Nonostante l’orario in hotel ci danno comunque la camera, per noi è una manna perché abbiamo il tempo di fare una doccia e la colazione prima dell’appuntamento con la guida per il primo giorno di tour prenotato. Purtroppo dobbiamo fare una nota negativa all’hotel: pessima camera, pessima colazione e personale totalmente impreparato ma gentile. Alle 9 puntualissimo arriva Usmann, la nostra guida che parla bene italiano, un uomo simpatico, ci spiega tutto quello che vediamo e ci condurrà a partecipare ad un funerale di una famiglia Toraya. Questi funerali sono il motivo di questa tappa, i riti funebri del popolo di Tana Toraya sono molto suggestivi e ormai molto famosi. Su questa incredibile esperienza non mi dilungo perché dovrei scrivere per ore, dico solo che è un pazzesco modo di rappresentare la morte e il funerale del proprio caro. Assistiamo anche al tremendo rito finale del sacrificio di due bufali, sgozzati davanti a noi! Pranzo in un ristorante tipico poi il tour continua con la visita di altre tombe antiche e nuove e delle loro tipiche abitazioni con tetti a forma di nave. Verso le 17 rientriamo in hotel sotto una pioggia battente. Per cena, dopo aver girato un po’ tra le vie del paese, decidiamo di mangiare in un ristorante vicino all’hotel con lo stesso nome dell’hotel “ Marika” mangiamo bene!

Giorno 17 – Risaie

Secondo giorno di tour con Usmann, partenza alle 9 e prima tappa al mercato dei bufali molto interessante, poi andiamo al mercato generale. Proseguiamo il tour visitando altri siti di tombe, ce ne sono tante e molto diverse tra loro, Usmann ci aiuta a capire bene le abitudini di questo popolo particolare. Si prosegue su e giù per la collina visitando piccoli villaggi e paesaggi bellissimi, facciamo anche un breve trekking di qualche chilometro tra le risaie- Pranziamo in un ristorante sulla collina. Suggestiva la visita all’albero utilizzato come tomba per i bambini deceduti entro il primo anno di vita. Rientro in hotel verso le 17, un attimo prima di un temporale Salutiamo la guida e l’autista, un giovane ragazzo silenzioso e molto educato. Il tour di due giorni è costato 230 euro più mancia data con il cuore che Usmann gira subito all’autista. Usmann, che è anche proprietario di una homestay, è veramente un ottima guida e molto preparato e avere una guida è indispensabile per capire appieno questo strano popolo e le sue millenarie tradizioni, lo consigliamo sinceramente. Cena al Aras cafè, bel locale dove mangiamo molto bene, verso le 21.30 rientriamo in hotel a piedi, le strade sono deserte.

Giorno 18 – Toraja

Da programma è previsto un’altra giornata a Toraja ma visto che non c’è più nulla da visitare e l’hotel è veramente pessimo decidiamo di cercare di modificare la prenotazione dello sleeper bus prevista per l’indomani sera a questa sera. Dopo aver consultato diverse biglietterie di compagnie di bus e non riuscendo a partire con un bus notturno acquistiamo due biglietti per il bus diurno del giorno seguente con partenza alle 8  e un viaggio di 8 ore, mi viene fornito anche un contatto telefonico per richiedere il rimborso dei biglietti del bus inutilizzato. Nb ci verranno rimborsati in seguito direttamente da Traveloka! Dopo un giro al mercato rientriamo in hotel dove tentiamo, tramite la reception, di prenotare un taxi per l’indomani mattina per raggiungere la stazione dei bus ma persiste la totale incompetenza del personale dell’hotel e quindi ci accordiamo per due risciò, uno non è sufficiente per due persone e due bagagli, al costo di 100000 IDR. Siamo sicuri che in questa cifra è compresa una commissione per la padrona dell’hotel. Usciamo per pranzo ma visto che piove non ci allontaniamo molto. Per cena invece torniamo all’Aras Cafè, in realtà sono due i locali con lo stesso nome, noi andiamo in quello più grande. Buona cena con piatti particolari, rientro in hotel a piedi sotto una pioggerellina.

Giorno 19 – Rantepao, Makassar

Alle 7 siamo già a bordo dei due risciò direzione fermata dei bus della compagnia Metro Permai, ogni compagnia ha la sua stazione di partenza e di arrivo, appena fuori Rantepao. Un piazzale sterrato con una baracca con tavoli e sedie che vende acqua bibite e biscotti. Appena scendiamo dai risciò i due driver vengono fermati dalla polizia locale e sgridati, probabilmente non potevano fare quel tipo di trasporto. Partiamo puntuali ma il viaggio sarà lungo, troppo lungo, intervallato da fermate per toilette e una per il pranzo in un locale lungo la strada discreto e ben organizzato. Mangiamo un pesce e del riso e della zuppa piccante, il tutto per 3 euro a testa. L’arrivo era previsto alle 16 ma arriveremo al terminal di Makassar alle 19. Dal terminal con un taxi raggiungiamo il centro città in 30 minuti. Finalmente in Hotel Ibis Style dove ceniamo perché troppo stanchi per cercare altro!

Giorno 20 – Rientro a Jakarta

Sveglia alle 7, raggiungiamo in taxi ( 250000 IDR) l’aeroporto di Makassar, bello e nuovo, dove mangiamo dell’oca in un ristorante all’interno. Volo tranquillo, aereo pieno, atterriamo in orario alle 14 a Jakarta e con un taxi prepagato (300000 IDR) arriviamo all’ Hotel Aryaduta Menteng, un 4 stelle ma solo in apparenza, ingresso faraonico ma con camere minimal! Usciamo per cena e ci imbattiamo in una manifestazione con corteo pro Palestina davanti all’ambasciata USA, cerchiamo di starne alla larga e decidiamo di fermarci in un ristorante giapponese, buono ma caro. Rientriamo in hotel per un drink a bordo piscina.

Giorno 21 – Jakarta

Dopo colazione in hotel partiamo per visitare la città di Jakarta, prima però passiamo dalla stazione dei treni Gambir per richiedere il rimborso dei biglietti del treno non utilizzati all’inizio del viaggio causa la modifica del programma. Ci rimborsano cash meno il 25 %. A piedi raggiungiamo Monas Merdeka che, con il suo obelisco alto 137 metri, rappresenta il centro della città e commemora l’indipendenza dell’Indonesia. C’è tanta gente, tanti mezzi militari e anche due elicotteri nel piazzale. Visitiamo il museo, prenotiamo la visita all’obelisco e poi dopo una lunga attesa in fila raggiungiamo la cima dove è godibile il panorama sull’intera città ( ticket 50000 IDR). Con un Bajas, risciò motorizzato, raggiungiamo un grosso centro commerciale  “ Grand Indonesia” d’altra parte Jakarta non offre molto altro da visitare.

Giorno 22 – Rientro in Italia

Dopo colazione risolviamo il problema della nostra richiesta di later check out acquistando un’altra notte su booking e accordandoci con la reception per rimanere nella stessa camera ( 730000 IDR). Abbiamo l’aereo per il rientro a casa questa sera quindi dobbiamo sfruttare la giornata. Iniziamo con un giro alla piscina dell’hotel ma visto che tutti sono in acqua vestiti non restiamo molto. Per pranzo raggiungiamo a piedi un mercato cittadino, dove pranziamo con pietanze sconosciute spendendo 3,50 euro in due, una cliente che parla inglese cerca di spiegarci cosa stiamo mangiando, pare sia lo stomaco di qualche animale! Con un Bajas, cerchiamo di raggiungere un centro commerciale di grandi firme ma l’immensa Via del Centro è chiusa perché c’è in corso una grande festa con musica e migliaia di persone che ballano, cantano e festeggiano il passaggio del Presidente neoeletto dell’Indonesia, Probova Subianto, che vedremo passare in auto seguito da una lunga scorta. Facciamo un giro all’interno del mega centro commerciale “Plaza Indonesia”. Rientro in hotel, mangiamo qualcosa nel ristorante e poi in camera a preparare i bagagli, alle 19.30 ci viene a prendere il taxi per portarci in aeroporto. Si torna a casa!

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