20 città in 10 giorni tra Belgio, Olanda e Germania
HOTEL ASTRID *** : Pulito, economico e funzionale. Vicinissimo alla metro St.Catherine e De Brouckère ma a soli 5 – 10 minuti da Borsa e Grande Place. Consigliato.
A Bruxelles c’eravamo stati, ma ci torniamo come punto d’appoggio.
La città non è poi così insignificante come la descrivono in molti: la Grande Place di sera vale da sola tutto il viaggio. Anche la Cattedrale è bianca candida e vale una visita. Idem per il museo Magritte e, anche se per un salto veloce dall’esterno, per il Parlamento Europeo (con i mezzi, se scendete a Throne arrivate dritto dritto dopo 5 minuti di passeggiata, se scendete alla fermata prima di Schumann si arriva da dietro ed è più scomodo). Cioccolaterie a sbafo aperte ora anche fino alle 23.00 e patatine ad ogni angolo, Bruxelles rimane una città carina.
17/07/2011 BRUGES – GAND Sulla stessa direttrice ferroviaria dalla stazione centrale partono i treni che fermano prima a Gand e poi a Bruges, ma scendiamo prima a Bruges dopo un’ora di treno e al ritorno scenderemo a Gand. Biglietto week-end, tariffa ridotta del 50%. Fanno circa15 € a testa a/r, ma bisogna fare i biglietti separati, prima Bruxelles Gand e poi Gand Bruges se si vuole scendere anche a Gand. L’ufficio del turismo di Bruges è nella stazione, all’uscita e si arriva a piedi ovunque. Inutile dilungarsi su quanto sia carina Bruges (anche con la pioggia). Non è certo la “Venezia del Nord”, ma qualche canale, le case e il beffroi realizzano una cornice graziosa. Si può anche fare il giro in barca, ma si paga per entrare nelle chiese, anche per vedere la statuetta di Michelangelo, e probabilmente non ne vale la pena per chi ha già visto anche solo la Pietà. Riprendiamo il treno verso le 15.30 e arriviamo a Gand alle 16.00. Qui il centro dista 2,5 km dalla stazione e, scegliamo un taxi che per la tariffa fissa di 8 € (2€ a testa in 4) ci porta in centro. Gand ha il centro pedonale più grande del Belgio ed è bella almeno quanto Bruges. Ci troviamo anche durante una festa locale e le strade sono piene zeppe di gente. Non siamo entrati nè nel Beffroi (la torre del municipio), nè in Cattedrale perchè era tardi, ma anche qui canali e casette di mattoni la fanno da padrone. C’è anche un castello circondato dall’acqua. Rientriamo a Bruxelles alle 19.30. Non segnalo nessun posto in cui mangiare.
18/07/2011 AMSTERDAM Treno Thalys ad alta velocità da Midi a Amsterdam Centrale. Dalle 08.50 alle 10.40 in meno di due ore si è ad Amsterdam, anche se il costo non è bassissimo (70 € a testa, sola andata). Ad Amsterdam piove a dirotto. Facciamo un giro largo per l’albergo non avendo una piantina e scopriamo subito che era a 5 minuti dalla stazione, facilissimo da raggiungere in condizioni meteo buone.
HOTEL LUXER*** : rispetto a quello che si dice sugli alberghi di asmterdam, questo sembra ottimo, ma comunque non è niente di che. E’ in pieno centro storico, ma a due traverse dalla zona a luci rosse. In 5 minuti si è a piazza Dam. Discreto, doppia a 80 €/notte, per Amsterdam un affarone.
Decidiamo di fare l’Amsterdam Card per 48 ore (€ 50/testa) ma tranne per i mezzi, che useremo moltissimo, la scelta è forse sostanzialmente sbagliata, perchè include tantissimi musei (tranne la casa di Anna Frank, uno dei migliori) e qualche sconto, ma i musei non sono un granché, fatte le dovute eccezioni. Visto che pioverà tutto il giorno decidiamo di visitare il museo Van Gogh (14 € ingresso, gratis con la card, ma ne vale la pena) e il Rijkmuseum (12,50 € ingresso ,gratis con la card, collezione ridottissima a causa dei lavori al museo, non ne valeva la pena). Ci arriviamo a piedi (pessima idea) ma almeno passeggiamo per la città (anche se sotto la pioggia) e vediamo il mercato dei fiori (molto caratteristico). Alle 18.00 chiudono tutti i negozi e alle 19.00 tutti i centri commerciali. Ci sono un paio d’ore morte e poi inizia la vita notturna. La città è molto trasgressiva e il centro storico è pieno di bar che vendono cannabis ma il tutto è legale (la cocaina no, attenzione!) e in un’altra città sarebbe la malavita. Ad Amsterdam è un’attrazione turistica. Anche il quartiere a luci rosse (visita solitaria mia e di mio fratello) è semplicemente un’attrazione. Le ragazze NON sono nude, assolutamente, c’è un sacco di polizia sui ponti e ci passeggiano persino le coppie e le famiglie. Non si può lasciare la città senza averlo visto.
19/07/2011 AMSTERDAM Cambiamo zona della città e andiamo a Est. Waterlooplein con il suo mercatino (niente di che), museo dell’Hermitage (12,50€, gratis con la card, ma siamo entrati e usciti perché è un posto moderno dove mandano collezione temporanee di massimo 100 opere da San Pietroburgo e a noi sono toccate opere della Chiesa Ortodossa; è un museo per appassionati della collezione temporanea che si tiene). Da Waterlooplein, due di noi vanno all’Amsterdam Arena (linea gialla, 54 della metro), noi entriamo alla casa di Rembrandt (10€, gratis con la card, abbastanza carina, fanno anche brevi dimostrazioni di litografia e pittura in inglese, spagnolo e fiammingo). Entriamo anche nella sinagoga (8 € mi sembra, gratis con la card) Pomeriggio cambiamo ancora zona e andiamo a Ovest, dove c’è il quartiere Joordan dei canali e le nove strade dei negozi caratteristici (che delusione! Alle 16.00 non c’era anima viva e i negozi chiudono alle 18.00!!) Visitiamo prima la Chiesa Nuova in Piazza Dam, anche questa con la Card, ma ad Amsterdam meglio lasciar perdere le chiese, non sono un granché. Nel Joordan vistiamo il museo del Tulipano, ma non andateci è assolutamente inutile. Alle 18.00 rientro in albergo (ormai è tutto chiuso!) e alle 20.00 giro sui canali (12 €, gratis con la card) partenza dalla stazione con Holland Cruise International. Commento in inglese, francese, fiammingo e tedesco. Giro carino, ma non eccezionale. Cena nella bisteccheria argentina con 25% di sconti grazie alla card.
20/07/2011 AMSTERDAM, VOLENDAM, MARKEN, ZAANSE SCHANS Breve visita al Nemo (opera di Renzo Piano) sul porto, non tanto per il museo, ma per la terrazza panoramica su Amsterdam (10€ ingresso, gratis con la card). La card scade alle tre, prendiamo il treno per Alkmaar scendiamo a Zaandam e arriviamo dall’altro lato dove c’è all’aria aperta una collezione di mulini a vento, pecorelle e fabbriche di formaggio. In alcuni si entra gratis con la card. Si ritorna ad Amsterdam e con i Bus del Waterland Area si arriva a Volendam, carinissimo villaggio di pescatori, ma molto turistico e a Marken con la barca, dove oltre a qualche casa non c’è molto se non pace e tranquillità. Di rientro ad Amsterdam decidiamo di visitare la casa di Anna Frank, l’unico museo non incluso nella card ma ne vale assolutamente la pena. Le file sono di solito chilometriche, ma ci siamo andati alle 20.00 (è aperto fino alle 22.00) e alle 20.15 eravamo già dentro. Costo 8,50 € accettabile.
21/07/2011 COLONIA Si cambia stato, ma ce la prendiamo comoda. Treno alle 10.34 per Colonia, arrivo alle 13.10. Costo 58 € a testa. Anche qui piove, che bellezza! Dalla stazione troviamo l’albergo facilmente, è a 5 minuti a piedi.
HOTEL CLASSIC HARMONIE ***SUPERIOR: Con booking, ottima offerta per 65 € a doppia con colazione molto varia ma non italiana. Personale squisito, mi hanno stampato orari dei treni e dei musei, dato consigli per la cena eccetera. Consigliatissimo.
Il duomo si trova accanto alla stazione centrale. Fuori è sporchissimo, ma è una costruzione maestosa e ne vale la pena. Visitiamo prima la zona moderna di Colonia, in centro, grandi viali pieni di negozi (qui chiudono alle 20.00) ma nulla di che. Al ritorno proviamo ad entrare nella “Casa dell’Acqua di Colonia” ma ci dicono di ritornare il giorno dopo perchè tutto prenotato dai tour. Ripieghiamo allora sul museo del cioccolato (7€ adulti, 4,5€ studenti) un bel museo grande e esaustivo che funziona come fabbrica e dove si vedono tutte le fasi della preparazione dei cioccolatini che regalano all’ingresso. Al ritorno il lungoreno di Colonia è carino, con la Chiesa di San Martino (bella chiesa romanica in cui regna un silenzio sovrumano e in cui pregano frati e suore vestiti di bianco di fronte all’altare) e con le birrerie che si affacciano sul lungoreno e che si snodano dentro i vicoli. Birrerie fantastiche anche per mangiare. Con 17€ a testa arrivano piatti con dentro quasi un chilo di carne, crauti, verdure, patate e si accompagna con la Kolsch, birra alcolica che tradisce chi la beve.
22/07/2011 AQUISGRANA, BONN Biglietto “Have a nice day” con 36€ possiamo viaggiare massimo in 5 in tutta la regione tutta la giornata. Ci spostiamo per un’escursione a Aquisgrana (Aachen in tedesco) dove visitiamo il municipio (10€ family ticket) con il nucleo originario del palazzo di Carlo Magno e il Duomo (gratuito) con la cappella palatina, i mosaici e le vetrate. Bellissimo posto. Per vedere il trono di Carlo Magno bisogna fare un tour organizzato e ce n’era solo uno in inglese alle 14.00. I miei l’inglese non lo capiscono e allora addio trono. Rientriamo a Colonia, proviamo a visitare la Casa dell’Acqua di Colonia e ci dicono di nuovo che è tutto prenotato!! Uffa! Allora per farsi perdonare ci regalano un libro con tutta la storia e noi sentendoci in colpa compriamo tre campioncini del profumo. La fragranza è fresca e agrumata. Buonissima. Con altri venti minuti di treno siamo a Bonn, l’antica capitale che di capitale non ha assolutamente nulla. Visitiamo la Casa di Beethoven (è più che altro l’emozione del luogo, ma la casa in se non è un granchè), anche qui family ticket 10 €. In centro c’è un mercato, un bel municipio rococò, l’Hofgarten, ma la pioggia e il cielo plumbeo rendono tutto spento e bruttino. Rientriamo a Colonia alle 20.00 e andiamo a cenare in una bella birreria caratteristica “Peters”. Migliore quella della sera prima, ma ci accontentiamo.
23/07/2011 MAGONZA, FRANCOFORTE Costi più ridotti per il treno Colonia – Magonza, 1 ora e 45 minuti. La ferrovia è panoramica perché costeggia la riva sinistra del Reno e dal treno si vedono già tutti i castelli. Arriviamo a Magonza con il sole e con l’albergo proprio fuori dalla stazione.
HOTEL INTERCITY MAINZ****: semplicemente perfetto. Ottima occasione su expedia che mi ha garantito un appartamento con letto e divano smontabile e due bagni, ma senza colazione al modico prezzo di 100 €/notte. Inoltre l’abergo fornisce la carta trasporti per bus, tram e treni locali tra Magonza e Wiesbaden.
Prendiamo il bus e arriviamo in centro dopo 3 fermate. In piazza c’è il grande mercato del Sabato dove mangiamo un ottimo wurstel con senape e beviamo un bicchiere di bianco e uno di rosato. Entriamo in Cattedrale, carina, ma la chiesa con le vetrate di Chagall è un’altra e si può visitare solo il martedì e il giovedì pomeriggio alle 13.45 = non la visiteremo. Che peccato. In compenso scegliamo un treno locale per Francoforte a 40 minuti e con 25 € a/r ci siamo. Meglio non scendere alla Hbf se si è interessati al centro, ma alla Hauptwarche (due fermate dopo) e si scende in centrassimo). Francoforte è piena di grattacieli bancari, c’è anche la Banca Centrale Europea con tanto di monumento a forma di Euro, la borsa con l’orso e il toro e i soliti viali larghi e pieni di negozi. Il centro storico è piccolo e insignificante, tra l’altro abbruttito dalla preparazione della Maratona. La Cattedrale non vale proprio la pena (come tutte le Chiese della zona, dentro rosse, ma con i mattoni disegnati con qualcosa che ricorda un gessetto). Visitiamo la casa di Goethe (molto più bella di quella di Beethoven) con il solito family ticket 10€ e approfittiamo della bancarella che vende carne e wurstel per un’ottima cena tedesca. Andate sul ponte che porta all’altra riva perché si gode del bellissimo skyline della città che (vagamente) assomiglia a quello di qualche città americana. Rientriamo a Magonza per la cena e la troviamo deserta sia il sabato che la domenica sera. Scopriremo che di fronte Wiesbaden è molto più movimentata.
24/07/2011 COBLENZA, BOPPARD, BACHARACH, BINGEN Treno MittleRhein che costeggia il fiume tra Coblenza e Magonza con il solito biglietto 39 € per massimo 5 persone per muoversi in tutta la regione (in settimana dalle 09.00, sabato e domenica dalle 00.00). Facciamo biglietto combinato per l’esposizione floreale di Coblenza (fino a Ottobre 2011), la cabinovia (fino al 2014, poi la smantellano perché rovina i patrimoni UNESCO) e la crociera panoramica di un’ora. L’esposizione non è un granché, la cabinovia è già meglio, la città senza l’esposizione sarebbe deserta. La crociera sarebbe stata bella più lunga, ma il tempo è brutto, c’è vento e sul ponte si gela, quindi alla fine meglio così. Da Coblenza, alla confluenza tra Reno e Mosella scendiamo col treno nei paesini caratteristici sul Reno. Le stazioni sono in centro, i paesi minuscoli e il treno passa ogni ora, quindi scendiamo un’ora per paese e riprendiamo il treno successivo. Boppard è il centro più turistico forse, i bar e i negozi sono aperti (che rarità di Domenica) e c’è un discreto affollamento. Bacharach è veramente molto più bella. Il centro è pieno di case a graticcio, ci sono ancora le mura medievali percorribili e c’è un sentiero che sale fino al castello e alla torre in mezzo ai vigneti. Ci sono anche delle scale a sinistra sulla strada centrale del paese. E’ fantastico. Un rudere gotico sovrasta la città e si gode di un bel panorama sul Reno. Riprendiamo il treno e scendiamo a Bingen, completamente deserta forse anche data l’ora e il giorno (sono già le 19.00). Il tempo di farci dare qualche indicazione sbagliata da un gruppo di ciclisti tedeschi scortesi che si fanno beffe di noi e riprendiamo il treno andando via da quel deserto. Scendiamo a Magonza e ceniamo vicino alla Maison de France in un bel ristorante consigliato dall’albergo, ma siamo solo noi e un’altra coppia. Niente, in Germania la domenica muore tutto.
25/07/2011 HEIDELBERG, WORMS, WIESBADEN Nonostante dobbiamo cambiare regione (dalla Renania al Baden-Wurttenberg) decidiamo di andare ad Heidelberg al costo di 40 € a/r a testa. Ma ne è valsa la pena. La città è bellissima. Dalla stazione meglio prendere un mezzo per il centro. Il centro è quello pedonale più lungo della Germania: 1,6 km la strada principale. C’è l’università antica con la biblioteca (si entra gratis), la prigione dello studente, una Cattedrale già meglio di quella di Francoforte, una piazza del municipio con un bellissimo Carillon che suona a mezzogiorno. Facciamo il combi ticket funivia – castello per 5 € a testa. Si sale con la funicolare e si arriva al castello. Panorami fantastici su tutta la città e sul Neckar. Con il biglietto si ha accesso al cortile rinascimentale, al museo della farmacia, alla sala della botte più grande del mondo e ai giardini. Si può fare il tour dentro il castello ma si paga a parte e forse non ne vale la pena. Scendiamo dal castello, attraversiamo il ponte e saliamo al sentiero dei filosofi. Siate consapevoli che i gradini per arrivare su sono tanti e i miei hanno fatto fatica. Però il sentiero su è piacevole e il gradiente molto meno ripido. Le viste sulla città poi sono meravigliose. Si arriva al giardino dei filosofi e si fa tappa e si riscende al livello della strada. Ovviamente si può fare il sentiero al contrario e al posto dei gradini c’è un salita in asfalto che può essere un po’ ripida in alcuni punti. Al ritorno non prendiamo l’intercity diretto, ma fermiamo a Worms spinti dalla curiosità per la Chiesa su cui Lutero ha affisso le sue tesi. La città ne è impregnata. C’è un grande memoriale in suo onore al centro del paese e la cattedrale è molto particolare con quattro rosoni sull’abside e solo un’entrata laterale, quella delle tesi. Ci sono anche resti di mura romane e qualche graziosa chiesa romanica. La Cattedrale chiude alle 17.45 e noi l’abbiamo vista per un pelo alle 17.30. Rientriamo quindi a Magonza alle 20.00 e andiamo a cena a Wiesbaden sull’altra riva con il bus che ferma di fronte all’albergo e con il loro biglietto. La città è movimentata e elegante. Nelle piazze sgorgano i vapori delle famose fonti termali e i locali sono moltissimi.
26/07/2011 MAGONZA In mattinata visitiamo il museo Gutenberg con le bibbie originali del XV secolo, dimostrazioni della stampa e altri preziosissimi manoscritti dal Medio Evo ai giorni nostri. Prendiamo alle 12.00 la navetta per l’aereoporto di Hahn e alle 15.40 riprendiamo il volo per Bari.
In conclusione vacanza ricca e movimentata. Itinerario insolito ma consigliato.