16° USA on the road

su e giù per le strade Americane
Scritto da: moreno65
16° usa on the road
Partenza il: 31/07/2010
Ritorno il: 29/08/2010
Viaggiatori: 02
Spesa: 4000 €
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16° USA on the road Buongiorno America. Dopo un anno e mezzo di assenza (si devono pure visitare anche altre parti del mondo…), eccoci quà per il nostro 16° viaggio sulle strade americane. Si parte il 31 Luglio da Milano Malpensa, fino a Monaco con Lufthansa e poi con United arriviamo a Washington D.C., dove subito ritiriamo l’auto a noleggio; pernottiamo due notti nella bella e storica Alexandria, sul fiume Potomac…siamo in pratica a circa 6 miglia dal centro di Washington, che si riesce a vedere anche dal fiume stesso. Il giorno seguente lo dedichiamo alla visita della città che noi già conosciamo, è sempre piacevole passare una giornata nella “capitale”, così visitiamo alcuni musei che qui sono gratuiti, come anche i parcheggi alla domenica, passando per la “White House”, “U.S. Capital”, la Union Station ed il quartiere storico di Georgetown, mentre per la cena rientriamo nella più tranquilla Alexandria.

02 Agosto 2010 Questa mattina visita allo “Smithsonian Air and Space museum”, non quello in città, ma la sezione distaccata che si trova in aeroporto…e quindi partenza in direzione “Dulles International Airport”. Il museo è gratuito, però si pagano 15$ per il parcheggio…..fra i tanti aerei esposti c’è anche il “Concord” di Air France. Lasciato il museo, entriamo in West Virginia, esattamente ad Harpers Ferry, teatro di battaglie durante la guerra di secessione…il piccolo paese è molto bello, ed è dichiarato “National Park”…non è semplice da trovare se si vuole arrivare con la propria auto come abbiamo fatto noi, altrimenti al Visitor Center ci sono le navette che ti portano. In serata raggiungiamo Baltimora, il tempo di trovare un albergo e poi cena all’Hard Rock Cafè” sulla bella baia e sull’Inner Harbor.

03 Agosto 2010 Oggi si vola, da Baltimora a St. Louis – Missouri – con Southwest, la madre di tutte le low cost….all’arrivo abbiamo subito la bella sorpresa: temperatura 107F = 41,7° per fare i precisi e non ci lascerà per diversi giorni. Ritiriamo la nostra nuova auto, una Chevy Cobalt Coupè rossa, e attraversata St. Louis andiamo in direzione Sud sulla Interstate 44….in realtà anche sulla Route 66, che a volte si sovrappone ed a volte corre a fianco.

Il giorno seguente, superata la città di Springfield, svoltiamo più a Sud ed andiamo a Branson…la strada per arrivarci è bella, questa è una zona di villeggiatura tra le colline e le foreste delle Ozark Mountains…Branson è la cittadina turistica al massimo della sua espressione, ci sono molti motel, parchi di divertimento, casino’ e fast food, molti teatri….è divertente, traffico a parte, attraversare tutto questo e vedere cosa riescono a costruire gli Americani…c’è persino un palazzo costruito…al contrario!!!!!! Lasciata la città, in serata siamo a Joplin, sempre in Missouri. Qui ritroviamo la “Mother Road”, la Route 66 che ci porta per un attimo nello stato del Kansas e poi subito in Oklahoma, il cui nome in lingua Indiana (credo i Choctaw) significa “popolo rosso”…infatti questa è terra di nativi Americani ed ospita diverse tribù riconosciute. Noi lasciamo la “66” per percorrere la “Cherokee Hills Byway” una bella strada panoramica tra alcuni laghi e che costeggia anche il fiume Illinois; poi passiamo per la cittadina di Muskogee ed in serata arriviamo a Tulsa.

06 Agosto 2010 La vecchia Tulsey Town, grazie ai giacimenti di petrolio degli anni venti, si è trasformata nella moderna città di Tulsa, dove ritroviamo la “66”, che in città corrisponde alla 11^ strada, e da questo punto iniziamo a percorrerla in direzione Ovest. Abbiamo una brochure dettagliata presa al Visitor Center che ci indica i posti più caratteristici…..lasciata Tulsa, ci fermiamo a Stroud a visitare il Rock Cafè del 1939, riaperto nel 2009 e ristrutturato dopo un’incendio…perdendo un po’ del suo fascino…facciamo un paio di acquisti riguardanti la “66” nel negozietto di fronte, ed il simpatico signore del negozio ci regala due bellissime penne-biro con i colori degli Stati Uniti. Poi passiamo altre cittadine come Chandler ed Arcadia, sostando per visitare alcuni posti relativi sempre alla “66” segnalati sulla ns. Brochure, fino ad arrivare a Oklahoma City…una visita allo State Capital ed un giro in città….a proposito di temperatura, è sempre di 105F, tanto per non farci mancare nulla. Ci spostiamo leggermente dalla città per visitare “Stockyard City” quella che un tempo era la stazione di carico del bestiame (bovini) fino al 1961, quando gran parte delle aziende si sono trasferite…ora molti edifici sono stati ristrutturati e sembra di vivere nell’antico west, anche se solo per qualche isolato….ci sono negozi che vendono di tutto e di più per andare a cavallo (fantastici gli stivali….) e c’è il ristorante più antico dell’Oklahoma, il “Cattlemen’s Cafè” dal 1910. In serata rientriamo in città nella nuova Bricktown….quelli che un tempo erano magazzini, sono stati restaurati e tutto il quartiere si è trasformato in un sito di intrattenimento con ristoranti e negozi…hanno costruito anche un canale artificiale da percorrere in barca, volendo….

07 Agosto 2010 C’è ancora un posto da visitare in città…il 19 Aprile 1995 ci fu un attentato terroristico all’Alfred P. Murrah Federal Building” e nell’esplosione morirono 168 persone; un monumento ricorda quel brutto giorno e 168 sedie in granito vuote a lato di uno specchio d’acqua onorano i defunti. Lasciata Oklahoma City, continuiamo sempre verso Ovest e sempre sulla “Route 66”, dove a Weatherford facciamo una sosta alla “Lucille Roadhouse” per un caffè ed una meravigliosa fetta di torta…la Roadhouse è moderna ma bella, perché nello stile dei diner anni 50, ed è ispirata alla “Lucille’s Service Station” del 1929 che abbiamo trovato a circa un miglio più indietro. Risaliti in auto, troviamo la cittadina di Clinton con il suo bel museo della “Route 66”, poi circa 60 miglia più avanti l’Oklahoma finisce e siamo in Texas….percorriamo le 100 miglia fino ad Amarillo tutte in autostrada, la I40, perché la “66” da queste parti è rimasta solo per brevi tratti ed è anche piuttosto anonima…al Welcome Center di Amarillo ci dicono che potremmo avere dei problemi a trovare un albergo, complici un rodeo ed una convention e la gentile signora si interessa per trovarci un posto per la notte……andiamo quindi a vedere dov’è….e scappiamo alla ricerca di un Best Western (avevano solo il ns. Nominativo…) e qui troviamo tranquillamente posto…..sentiamo quindi puzza di imbroglio….o no??? Per la cena, siamo in Texas, e quindi…carne!! La Texas Roadhouse ci aspetta per una deliziosa bistecca…. Il giorno seguente siamo nel “Palo Duro Canyon”, secondo canyon più grande degli States, una bella e comoda strada asfaltata porta fino giù nel canyon tra rocce di colore rosso, e volendo partono diversi sentiere da percorrere; nel primo pomeriggio siamo di nuovo ad Amarillo, riprendiamo la “66” e qualche miglia ad Ovest della città troviamo il “Cadillac Ranch”….dieci cadillac immatricolate tra il 1948 ed il 1963 si elevano tutte in fila verso l’alto, con il cofano piantato nel terreno…qui è quasi d’obbligo mettere la propria firma o il proprio disegno con bombolette spray o pennarello sulle loro consumate e stradipinte carrozzerie… Proseguiamo sulla “66” ed arriviamo ad Adrian…questo è il “Midpoint”, cioè siamo esattamente a metà strada tra Chicago e Los Angeles…si deve entrare nel Midpoint Cafè per visitare questo locale caratteristico, ma soprattutto per gustare le famose “Ugly Crust Pies”, torte di diversi gusti fantastiche. Lasciamo il Texas che in questi giorni ha un cielo meraviglioso e siamo in New Mexico…Tucumcari è la cittadina che forse in questo viaggio rappresenta meglio la “Route 66” con motel, pompe di benzina e diner lungo la strada….vediamo lo storico “Blue Swallow Motel” e molti altri, poi proseguiamo ad Ovest verso Santa Rosa, altrettanto bella e con locali ancora anni 50, e ceniamo in uno di questi, al “Comet Diner”.

09 Agosto 2010 Fine della “Route 66”, basta così per noi, tranne forse un centinaio di miglia, potremmo dire di averla percorsa tutta…nei viaggi precedenti abbiamo fatto il tratto da Chicago a St. Louis e da Albuquerque/Santa Fè a Los Angeles….sinceramente dobbiamo dire che questo tratto centrale che abbiamo percorso in questo viaggio ci ha deluso un po’, sicuramente meno spettacolare, ma la “Route 66” rimane sempre la “Main Street of America”. Lasciata Santa Rosa, è ora di rientrare verso Sud-Est verso il Texas…questa mattina abbiamo rischiato di perderci tra le praterie del New Mexico…abbiamo percorso una strada che ad un certo punto è diventata sterrata senza più indicazioni….ci spiaceva ritornare a Santa Rosa, così abbiamo continuato…circa 40 miglia in mezzo al nulla, praterie, un cervo, e qualche bovino al pascolo, guardando la posizione del sole per controllare la giusta direzione….stupendo, adesso che ce l’abbiamo fatta!!! Siamo di nuovo in Texas, passiamo la città di Lubbok e continuiamo verso Sud, ci sono molti pozzi petroliferi ovunque da queste parti, e si sente anche dal forte odore nell’aria…

10 Agosto 2010 Nel primo pomeriggio siamo a Fort Worth, praticamente la città gemella di Dallas…eravamo già stati a Dallas in un precedente viaggio e tralasciato la gemella, pensando a torto, che non ci fosse molto da vedere….invece il centro città è carino e visitabile con una passeggiata, caldo permettendo, poi ci spostiamo leggermente dal centro ed andiamo nello “Stockyard” molto più grande e più bello di quello visto a Oklahoma City….avevamo letto che le mandrie passavano ancora in città ed è vero…per due volte al giorno si può assistere a questo passaggio ed anche se è una cosa turistica, fa un certo effetto vederle. Quà sembra di essere nel West, oltre ai negozi con tutto l’occorrente per essere cowboy, ci sono i saloon e le steakhouse, e così restiamo per la cena…naturalmente bistecche texane….incredibile, dopo cena, alle 22,00 avevamo ancora una temperatura di 102F !!!!

11 Agosto 2010 Lasciamo il nostro buonissimo Holiday Inn Express Downtown di Forth Worth ed andiamo in direzione Dallas, distante 30 miglia ed anche da lontano si vede il suo bellissimo skyline…non era nei nostri piani entrare in città, ma complice un’errore allo svincolo dell’autostrada, ci siamo ritrovati in direzione downtown, poco male, facciamo un giro in centro città e poi ritorniamo sulla I20 in direzione Est….siamo un po’ indecisi, vorremmo andare un paio di giorni a New Orleans, però Weather Channel continua a dire che nel golfo c’è un “tropical storm” che potrebbe arrivare sulla città…ci fermiamo al Welcome Center a chiedere informazioni, e la brillante signora ci rassicura, in Lousiana in questo periodo il tempo è così….ma la tempesta tropicale non arriverà sulla città, quindi la decisione è presa, direzione “the big easy”, come viene chiamata la città.

12 Agosto 2010 Dopo una notte intermedia nella città di Alexandria, questa mattina riprendiamo la I49 verso Sud….bisogna dire che la Interstate 49 è tra le più brutte che abbiamo percorso, molto monotona anche come paesaggio….attraversiamo la città di Lafayette e prendiamo la più bella US90…peccato il tempo piuttosto grigio che non ci consente di apprezzare al meglio questa che è la zona dei “bayou”, dei canali e delle paludi, comuque qualcosa di bello vediamo. Arriviamo a New Orleans, naturalmente piove, sono le tre del pomeriggio ed il cielo è così nero che sembra notte….forse la signora del welcome center è stata un po’ troppo ottimista…però il tempo di arrivare in albergo e sistemarci che smette di piovere. Siamo al Drury Inn, a due passi da Canal Street e dal French Quarter, così usciamo a piedi….la città è sempre bellissima e sembra che l’uragano Katrina non sia nemmeno passato di qua…certo, sappiamo che ci sono ancora quartieri disagiati e con problemi (come il Lower 9th Ward, che non ci è permesso visitare con la ns. Auto, ma solo con un tour organizzato….) però anche arrivando in macchina, sinceramente ci aspettavamo di peggio. Passeggiamo tranquillamente per le vie della città, nel quartiere francese e poi sulla riva del fiume Mississippi, immenso come sempre…troviamo un ristorante per la cena…questa sera gamberetti!!! ; dopo cena si fa un po’ avanti e indietro per “Bourbon Street”, dove quasi tutti i locali offrono musica dal vivo, che và dal jazz al rock, al blues, ma anche sulla strada c’è chi suona e chi balla, è nello spirito della città e della sua gente. Dopo avere assistito quà e là a qualche esibizione, ci fermiamo davanti ad un locale dove suonano blues…il cantante, un vero personaggio, mentre canta e suona la chitarra, esce sulla porta e prende sottobraccio le donne, facendole accomodare all’interno….è successo anche a Marina, così siamo entrati per ascoltare veramente della buona musica fino a tardi….si potrà dire che a New Orleans ci sono tantissimi locali notturni, quindi si beve molto ed è vero (non è il ns. Caso, il massimo della nostra trasgressione è una Coca-Cola..), ma è anche vero che tra polizia in giro ed agenti della security nei locali stessi, ci si sente relativamente tranquilli.

13 Agosto 2010 Siamo sempre a New Orleans, sembra una buona giornata con sole e nuvole… facciamo colazione ed usciamo in macchina….a casa avevamo pensato di scendere a Sud fino al delta del Mississippi, fino a Venice….poi c’è stato il problema petrolio della BP, e poi il tempo non è così buono e la strada è lunga, così decidiamo di uscire dalla città e di trovare un posto per uno swamp tour…..Dopo poco inizia a diluviare, piove così tanto che sulla strada iniziamo a formarsi i floodway, e siamo costretti a rientrare in albergo; nel pomeriggio è come ieri, passa tutto ed esce un bel sole, così torniamo a passeggiare per la città, che con il sole è tutta un’altra cosa…per cena questa sera cucina cajun, molto buono e speziato, un’occhiata alla “Preservation Hall” dove si ascolta jazz, ma c’è troppa fila per entrare, così andiamo a vedere qualche altro locale per terminare la serata.

14 Agosto 2010 Lasciamo New Orleans con qualche rimpianto…..è la seconda volta che veniamo da queste parti con l’intenzione di visitare le zone qua intorno, ed ancora una volta il tempo molto variabile non ci ha permesso di fare quello che volevamo….pazienza, torneremo una terza volta!!! Con la città alle spalle, percorrendo la I10 Nord ad un certo punto si costeggia il Lake Pontchartrain, responsabile del disastro insieme a Katrina, ed immediatamente si capisce quanta paura può fare questo lago alla città di New Orleans…è immenso, e bisogna considerare che dall’altra parte della città c’è il fiume Mississippi….Lasciamo quasi subito la I10 per viaggiare a fianco del fiume Mississippi…questa è zona di piantagioni e case padronali, visitabili con tour a pagamento…ne vediamo alcune ma solo all’esterno…a nostro avviso chiedere in media dai 18$ ai 24$ a persona per l’ingresso ci sembra eccessivo….pochi anni fa abbiamo visitato la Oak Alley, quella famosa per il meraviglioso viale di querce a 10$…ora costa 18$ !!!! Arriviamo a Baton Rouge, capitale dello stato della Lousiana…non c’è moltissimo da vedere, ma lo State Capital attuale e quello più antico meritano una visita; continuiamo verso Nord ed entriamo nello stato del Mississippi, arriviamo a Natchez, tra le città più ricche d’America prima della guerra di secessione, e si nota ancora dalle molte case storiche…c’è tempo per un bel tramonto sul fiume Mississippi “Ol’ Man River” con un caratteristico battello a ruota, poi cena e pernottamento al Best Western River Inn sul fiume. 15 Agosto 2010 A Natchez inizia la “Natchez Trace”, un’antica pista indiana tra Nashville e Natchez, utilizzata poi dai coloni che si spingevano verso Ovest ed infine resa importante dai commercianti del Nord che si dirigevano verso Natchez e New Orleans per via fluviale…al ritorno, vista l’impossibilità di risalire il fiume controcorrente, vendevano le loro chiatte e tornavano a piedi o a cavallo sulla Natchez Trace, appunto. Oggi la strada è una bella parkway chiusa ai veicoli commerciali, da percorrere con calma ed in alcuni posti si può ancora vedere qualche traccia dell’antico sentiero; noi ne percorriamo un pezzo, poi svoltiamo verso la città di Vicksburg e nel pomeriggio visitiamo il Vicksburg Nat’l Military Park, tra i più grandi luoghi di battaglia della guerra di Secessione, e per noi che un po’ siamo documentati sull’argomento è molto bello…c’è un lungo percorso interno da fare in macchina ed un museo con i resti della nave corazzata Nordista Uss Cairo. Oggi fa un caldo esagerato, 100F con la tipica umidità del Sud, si suda ache solo a respirare…poi facciamo un giro in città e cena al Riverfront Ameristar Casinò sul Mississippi.

16 Agosto 2010 Salutiamo il fiume Mississippi che non incontreremo più e ci spostiamo a Jackson, capitale dello Stato…facciamo visita allo State Capital e poi non c’è molto altro da vedere, così riprendiamo la “Natchez Trace Parkway” che a Nord della città costeggia la Ross Barnett Reservoir in mezzo a foreste, querce ed un lago; arriviamo fino al Cypress Swamp, una zona con sentieri tra felci, piante acquatiche e cipressi, praticamente una delle tipiche paludi del Sud…ci sono anche tartarughe e piccoli coccodrilli. Nel pomeriggio lasciamo definitivamente la Natchez Trace ed andiamo in direzione Est, facciamo un po’ di strada, lasciamo lo Stato del Mississippi per entrare nella bella Alabama, ed in serata siamo a Selma.

17 Agosto 2010 Qui si trova un pezzo di storia degli Stati Uniti, la lotta per i diritti civile e l’uguaglianza tra bianchi e neri alla metà degli anni 50 e 60…..tutto iniziò quando la Sig.ra Rosa Parks si rifiutò di cedere il proprio posto sull’autobus ed un bianco, fu arrestata e da qui scoppiò la rivolta…i neri per quasi un anno boicottarono gli autobus, ci furono scontri con la polizia e marce di protesta. Da Selma dove siamo oggi, partì la marcia per l’uguaglianza ed il diritto di voto, fino alla Capitale Montgomery, ben 54 miglia, dove ci furono scontri con la polizia e morti. Selma oggi è una bella cittadina, noi visitiamo un po’ il centro città ed il museo sui diritti di voto, poi andiamo verso la capitale Montgomery percorrendo la Us 80, la stessa strada della marcia di protesta, dichiarata oggi National Historic Trail. A Montgomery visitiamo lo State Capital e vicino si trova la Casa Bianca degli Stati Confederati del Sud (poi spostatasi a Richmond – Virginia)….la casa contiene i ricordi del primo ed unico presidente dei Confederati, Jefferson Davis. Lasciata la capitale dell’Alabama, prendiamo la I65 Nord ed in serata siamo a Birmingham, la città più grande dell’Alabama, troviamo un Best Western Suites ad un prezzo veramente stracciato, con tanto di happy hour serale e colazione, poi facciamo un giro in città, anche se non è eccezionale.

18 Agosto 2010 Il viaggio continua, giriamo attorno a Birmingham e questa volta andiamo in direzione Est e prima di lasciare l’Alabama ci fermiamo a Talladega, che oltre a montagne e foreste, ospita il Talladega Superspeedway e noi appassionati di gare automobilistiche di Nascar, lo andiamo a visitare; acquistiamo il loro tour con minibus che ci ha portato a visitare l’interno della pista, con tanto di giro sul tracciato….con curve sopraelevate veramente impressionanti. Nel pomeriggio entriamo nello Stato della Georgia, giriamo attorno alla bella città di Atlanta con il traffico esagerato dell’ora di punta e ci troviamo un albergo nella parte Nord della città, poi cena con pesce da “Red Lobster” ottima come sempre e poi a nanna.

19 Agosto 2010 Questa mattina ce la prendiamo un po’ comoda, facciamo un po’ di strada, e poi ci fermiamo al “Tanger Outlet” dove facciamo qualche acquisto e poi si riparte, andiamo verso le montagne a Nord, attraversiamo alcune foreste e ci fermiamo in un grazioso paese, “Clayton”, per un caffè ed un dolce, poi ripartiamo, la strada è bella e panoramica e ci porta in North Carolina. Per questa sera e domani sera abbiamo due alberghi già prenotati prima della partenza, siamo ai piedi dello Smoky Mountain N.P. E siamo verso il fine settimana, quindi abbiamo preferito non correre rischi….infatti per sera il nostro bell’albergo sul fiume è “sold out”…..Il posto dove siamo si chiama Dillsboro NC., una graziosa zona di montagna…ci sono due alberghi e due ristoranti, dove in uno di questi noi ceniamo sul patio esterno, e sembra di essere fuori dal mondo.

20 Agosto 2010 Lasciamo Dillsboro ed entriamo della riserva indiana Cherokee….anche la cittadina che visitiamo porta lo stesso nome, è un po’ turistica, con alberghi e negozi di manufatti indiani…anche se molti dei negozi non sono gestiti da nativi americani, comunque girando un po’ per la cittadina, si incontrano anche loro. Entriamo nello Smoky Mountain N.P…..c’è una strada, la US441 che lo attraversa da Sud a Nord, nel nostro caso, per circa 30 miglia…ci sono molte aree dove parcheggiare e partire con sentieri a piedi; noi arriviamo ad un parcheggio e dopo una bella camminata in salita, si arriva ad un’osservatorio da dove si ha una vista a 360° di laghi e montagne intorno…siamo riusciti a vedere mamma cervo con due piccoli…facciamo poi più avanti un altro sentiero, dove bisognava fare molta attenzione agli orsi….bene, anzi no, male, ne avessimo visto uno!!!! Usciamo poi dal parco nella parte Nord e siamo nello stato del Tennessee….questo parco, nonostante sia il più visitato dagli Americani, ci ha deluso un po’….la strada che lo attraversa è una strada normale e molto trafficata, e quindi è quasi un miracolo vedere gli animali…sicuramente gli Americani la pensano in modo diverso, con un po’ di giorni a disposizione e vista la scelta di parchi di divertimento nelle cittadine vicino, specialmente in Tennesse, ne fà per loro sicuramente un luogo ideale per una vacanza. Ora siamo in Tennessee, e troviamo le cittadine di Gatlinburg, Pigeon Forge e Sevierville, che sono turistiche al massimo dell’espressione….ci sono negozi, ristoranti, fast food, hotel, motel e parchi di divertimento (alcuni anche un po’ assurdi se vogliamo)…quindi arriviamo al nostro albergo prenotato, siamo a Pigeon Forge, dove dopo cena assistiamo ad un’esibizione dal vivo di un sosia di Elvis che canta su un palco allestito all’aperto di fronte ad un’hotel.

21 Agosto 2010 Il motivo della notte prenotata a Pigeon Forge, era la relativa vicinanza, circa 100 miglia, alla cittadina di Bristol, dove questa sera assisteremo ad una gara di Nascar, la serie automobilistica più importante e spettacolare degli Stati Uniti….quindi la mattinata è di avvicinamento, questa notte dormiremo in macchina, visto che la gara finirà tardi e quindi visti i prezzi assurdi che applicano in queste occasioni ed il poco tempo che staremmo in albergo…facciamo comunque un paio di tentativi…i motel sono tutti pieni…troviamo posto in un Super 8 alla modica cifra di 250$….motel che se si prende 60$ a notte è già un successo….quindi lasciamo perdere….e sia notte in macchina. Questa gara è il regalo di compleanno, che sarà fra due giorni, il 23, e che mia moglie Marina mi ha fatto, ha cercato lei la possibilità dei biglietti e tutto il resto della prenotazione, così una volta arrivati parcheggiamo ed andiamo a ritirare i nostri biglietti; questa è la nostra 4^ gara di Nascar che riusciamo a vedere, dopo avere visto quelle di Darlington SC, Indianapolis IN e Pocono PA. Nel pomeriggio giriamo un po’ tra i vari stand e spettacoli di intrattenimento, poi verso le 18 entriamo nello speedway che è bellissimo, grande circa poco più di uno stadio di calcio…la cerimonia di apertura è come sempre un’insieme di divertimento ed emozioni da brivido…dopo essersi presentati ad uno ad uno i 42 piloti, i paracadutisti che dal cielo hanno portato una enorme bandiera Americana la srotolano sulla pista tra gli applausi e poi tutti in piedi, mano sul petto ed inno nazionale rigorosamente cantato dal vivo…è sempre incredibile vedere quanto gli Americani siano attaccati alla Nazione ed alla loro bandiera…poi quattro passaggi di aerei militari a bassa quota. Lo speaker chiede ai piloti di accendere i motori e lo spettacolo della gara, la “Irwin Tools 500” inizia…500 giri di pista meravigliosi e sempre emozionanti, ed alla fine della gara fuochi d’artificio a non finire; usciti dallo speedway facciamo ancora un giro tra i banchetti che vendono magliette, cappellini, etc., e poi raggiungiamo la nostra macchina…c’è tanta gente ancora in giro, e mentre Marina si addormenta quasi subito, io mi diverto a guardarmi intorno…c’è chi attende che si smaltisca un po’ il traffico per uscire, chi ascolta musica e balla, chi si prepara qualcosa da mangiare, chi dorme qualche ora prima di partire e chi dorme in macchina e si sveglia il mattino seguente.

22 Agosto 2010 Ci risvegliamo dopo la notte in macchina, attorno a noi qualcuno è partito e qualcuno stà ancora dormendo…ci sistemiamo un po’ per renderci presentabili e termina questa bellissima esperienza di Bristol…un grazie veramente di cuore per questo regalo di compleanno. Lasciamo Bristol ed anche la cittadina che visitiamo in mattinata non è male, divisa a metà tra Tennessee e Virginia, poi facciamo un giro un po’ strano, andiamo in montagna su una bella strada panoramica anche se un po’ impegnativa da guidare tra le nuvole basse del mattino, e dal Tennessee torniamo nel North Carolina, sosta nella piccola cittadina di Broone, dove in un bel locale con bancone all’aperto sulla strada facciamo colazione, o forse meglio pranzo, visto che è mezzogiorno passato, però è domenica, e si può quindi definire brunch….troviamo in giro gente che come noi ha visto la gara, riconoscibili dalle magliette. Qui incontriamo la “Blue Ridge Parkway”, la bellissima strada panoramica tra foreste, colline e paesaggi meravigliosi che cambiano continuamente…noi la percorriamo in direzione Nord, entriamo nello stato della Virginia e la sera siamo nella città di Roanoke.

23 Agosto 2010 Giorno del mio compleanno, riprendiamo la Blue Ridge Parkway ed andiamo sempre più a Nord, con molta calma e qualche sosta per goderci in pieno questa strada e lo stato della Virginia, che già avevamo avuto modo di apprezzare anche in viaggi precedenti, per i paesaggi e per i contenuti storici. Ci fermiamo nella bella città di Lexington, e la prima sosta è al cimitero, dove riposano il Generale Confederato Thomas “Stonewall” Jackson ed altri soldati, mentre all’Università visitiamo la cappella con la tomba del Generale Confederato Robert Lee….poi visto che compio gli anni, si festeggia in una bakery con torta e caffè buonissimi. Lasciamo Lexington e percorriamo l’ultimo tratto della Blue Ridge fino a Charlottesville….Allora, tra il parco delle Smoky Mtn e la Blue Ridge, ci dovrebbero essere circa 1600 orsi….purtroppo non ne abbiamo visto nemmeno uno, pazienza, ci vuole fortuna….due anni fa, poco più avanti da quà sulla “Skyline Drive” nello Shenandoah N.P. Abbiamo avuto la bella ed inaspettata sorpresa di incontrarli e vederli così bene come mai ci era capitato. Proseguiamo ancora un po’ verso Nord e notte nella cittadina di Culpeper, sempre Virginia.

24 Agosto 2010 Ripartiamo, direzione Washington D.C., giriamo attorno alla Capitale, facendo il giro più stretto, così riusciamo ad intravedere ancora l’obelisco e la cupola del Congresso, poi siamo nel Maryland, superiamo la sua Capitale, la bella Annapolis e percorriamo il Bay Bridge che attraversa la Chesapeake Bay. Siamo un po’ in ritardo sulla nostra tabella di marcia, e così decidiamo di ritardare ancora di più….sappiamo di alcuni paesini costieri quà nella baia che dicono assomigliare a quelli del New England e noi andiamo a vedere, quindi US50 in direzione Sud fino al piccolo paese di St. Michaels, con le case tutte colorate e ben tenute, i negozi, il porto ed i ristoranti, bellissimo…..continuando ci sarebbero molti altri paesini così, ma purtroppo è veramente tardi per noi, quindi lasciamo perdere questa bella zona e ci rimettiamo in direzione Nord. Prima di entrare in Delaware, c’è un altro meraviglioso paesino che noi già conosciamo, e ci fermiamo ancora un attimo…è Chesapeake City e si trova in riva al “Chesapeake and Delaware Canal”….siamo quasi tentati di dormire quà, ma poi ne approfittiamo per fare ancora un po’ di strada così attraversiamo un attimo il Delaware e siamo in New Jersey, dove pernottiamo sulla I295 nei pressi di Mont Laurel, con ottima cena in un ristorante messicano consigliato dall’albergo e tanto di sconto finale visto che il ristorante era convenzionato con il nostro Wingate Hotel. Siamo nel New Jersey ma di fronte, oltre il fiume, c’è la Pennsylvania e la città di Philadelphia.

25 Agosto 2010 Non abbiamo tempo per la bella città di Philly, quindi proseguiamo verso Nord, oggi dobbiamo riconsegnare l’auto all’aeroporto di Newark, e poi gli ultimi giorni di vacanza saranno a New York. La mattinata la passiamo in trasferimento a Newark sotto una pioggerella fastidiosa, poi ci separiamo dalla nostra bella Chevy rossa, compagna di viaggio per 22 giorni; per il trasferimento in città diamo un’occhiata ai taxi….prezzo $ 60 + mancia….cambiamo idea, quindi navetta fino a Port Authority e taxi fino all’albergo…spesa totale $ 36. Con l’albergo siamo messi bene, Hampton Inn Manhattan sull’ottava Avenue e 51^, a due passi da Time Square con colazione inclusa, forse un po’ caro ma comunque soldi ben spesi per questa sistemazione…intanto ha smesso di piovere e dal pomeriggio fino a notte siamo in giro per la città. New York è stata per noi il primo contatto con gli Stati Uniti nel 1995, dove la visitammo in lungo ed in largo per una intera settimana, con la crociera serale e anche dall’elicottero…da allora, nonostante le tante volte che siamo tornati negli Stati Uniti, da New York non siamo più ripassati, quindi siamo curiosi di riscoprirla ancora.

26 Agosto 2010 Dopo l’ottima colazione in albergo, è ora di uscire per le strade della città, c’è il sole e la giornata è bellissima, confessiamo che da subito sentiamo la mancanza della nostra auto a noleggio, ma la frenesia e la voglia di vedere la città ci prendono completamente. Time Square, sempre bellissima, ma a nostro parere più caratteristica quando non era chiusa al traffico, ora è solo tanto turistica…poi iniziamo la nostra bella camminata verso Sud, dove attraverso i “district” di Garment, Flower e Flatiron arriviamo nel Greenwich Village, e poi continuiamo fino a Soho, dove il “Cast Iron Historic District” e la Greene Street sono meravigliosi, con edifici risalenti al periodo 1869 – 1895 con le facciate in ghisa e scale esterne. Pranziamo in uno dei vari punti di ristoro che incontriamo sulla Broadway, dove trovi qualunque cosa da mangiare, dalle insalate self-service o preparate da loro al momento, alla pasta, la carne, il dolce, poi paghi tutto alla cassa e mangi. Nel pomeriggio siamo al “World Trade Center” o “Ground Zero”…..è un’enorme cantiere che stà procedendo…..la mente inevitabilmente torna a quel brutto giorno di nove anni fa, gli aerei, le torri gemelle, dove noi nel 1995 eravamo saliti fino al 107° piano per goderci il panorama …ora non c’è più niente…rimaniamo per un po’ in silenzio, senza parole. La sera siamo al South Street Seaport o “Pier 17”, con ristoranti e musica, ed una bella vista del ponte di Brooklyn, poi metropolitana e ritorno in albergo.

27 Agosto 2010 Un’altra bella giornata di sole, colazione il albergo e poi metropolitana, ancora nel Financial District, giriamo un po’ da queste parti, anche a Wall Street, poi abbiamo appuntamento per una visita guidata alla “Federal Reserve Bank of New York”…dopo un accurato controllo della prenotazione e dei passaporti, ci fanno entrare per circa un’oretta di visita guidata, con molte spiegazioni, un paio di brevi filmati…ma come spesso accade, di concreto non ti fanno vedere nulla di quello che speri di vedere…al termine della tour, ci omaggiano di un piccolo sacchetto con dollari sbriciolati, a ricordo di questa visita. Nel pomeriggio decidiamo di prendere il traghetto gratuito per Staten Island, che in andata passa molto vicino alla statua della libertà, ed al ritorno si ha una meravigliosa vista della baia e dello skyline di Lower Manhattan….una volta rientrati, costeggiamo l’Hudson River attraversando il Battery Park con la bella passeggiata pedonale fino al Winter Garden, con sosta per un caffè e un dolce…da queste vetrate, completamente distrutte nell’attentato alle torri, si ha un’ampia veduta del cantiere di Ground Zero; ripartiamo per un’altra bella camminata, attraversiamo il ponte di Brooklyn, sosta per ammirare la città dalla Brooklyn Heights Promenade e ritorno sempre a piedi al tramonto, poi metropolitana per rientrare il albergo e metterci un po’ in ordine per uscire a cena.

28 Agosto 2010 Ancora una bella giornata per ciò che riguarda il tempo, purtroppo è l’ultimo giorno di vacanza…..dopo colazione, metropolitana ed andiamo a Chinatown e Little Italy, che non ricordavamo così bella….Mulberry Street, chiusa al traffico, mentre i vari ristoranti aprono per il pranzo; lasciata Little Italy percorriamo un pezzo di Lafayette Street con l’intenzione di vedere “Colors”, un ristorante fondato in cooperativa tra tutti i cuochi ed inservienti che lavoravano nelle torri gemelle e che fortunatamente quel giorno non erano di turno al lavoro…lo troviamo ma purtroppo oggi è chiuso, allora andiamo un po’ in giro sulla Fifth Avenue, ed arriviamo a Central Park. Seduto di fronte al negozio di giocattoli F.A.O. Schwarz, con davanti il Central Park ed il traffico di auto e persone della Fifth Avenue, ripenso a tutto questo bel viaggio che stà per finire, ed il pensiero di lasciare tutto questo mi fa scendere qualche lacrima…..è sempre così difficile per me quando arriva il momento di lasciare questo grande Paese, grazie ancora una volta all’America ed agli Americani per quanto ci hanno dato in questo mese trascorso con loro. Nel pomeriggio torniamo al nostro Hampton Inn a riprenderci i bagagli, fermiamo un taxi e chiediamo la tariffa migliore per Newark……bene, sono $ 75 + mancia perché oggi è sabato e sono passate le ore 16….quindi cambiamo idea, cioè taxi fino a Port Authority e poi navetta fino a Newark Airport, totale $ 36 come all’arrivo. Alle 20,30 il nostro volo Lufthansa decolla da Newark per Monaco e poi Milano Malpensa. Conclusione: ancora un bellissimo viaggio sulle strade Americane, alla fine abbiamo percorso 5609 miglia (km. 9.025) attraverso 18 Stati, e nemmeno un attimo di stanchezza…..ma tanta esperienza ed emozioni vissute, che nemmeno un diario di viaggio è in grado di esprimere completamente. Arrivederci al prossimo viaggio. Moreno e Marina



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