16 splendidi giorni con due bambini al seguito

Si, è stato un viaggio fantastico con i nostri due bambini di 11 e 4 anni ! Il forum di viaggio turisti per caso e quello americano www.fodors.com sono stati preziosi per la preparazione del viaggio ed il mio ringraziamento va a tutti coloro che lo hanno reso più facile grazie alle varie esperienze ed informazioni pubblicate ! Questo è il vero...
Scritto da: cheetah
16 splendidi giorni con due bambini al seguito
Partenza il: 11/06/2006
Ritorno il: 29/06/2006
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 3500 €
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Si, è stato un viaggio fantastico con i nostri due bambini di 11 e 4 anni ! Il forum di viaggio turisti per caso e quello americano www.Fodors.Com sono stati preziosi per la preparazione del viaggio ed il mio ringraziamento va a tutti coloro che lo hanno reso più facile grazie alle varie esperienze ed informazioni pubblicate ! Questo è il vero spirito dei viaggiatori e spero che con questo mio racconto di viaggio anche altri possano trovare qualcosa di utile al loro programma.

Nonostante siamo da sempre viaggiatori indipendenti, occupandomi di fissare tutti i vari alloggiamenti direttamente da casa, questa volta ho accettato il suggerimento di servirmi di un tour operator locale di Windhoek.

Lilly, della The Cardboard Box Travel Shop (www.Namibian.Org) è stata veramente molto utile ed alla fine, oltre che a fissare anche l’auto a noleggio, abbiamo messo insieme il seguente itinerario di 16 notti (18 giorni in totale), nei vari alloggi: 2 notti a Windhoek, Charlotte’s Guesthouse 2 notti al Kalahari Anib Lodge, vicino Mariental 2 notti al Namib Desert Lodge, zona Dune di Sossusvlei 3 notti a Swakopmund, al Seabreezee Guest House 2 notti all Igowati Lodge di Khorixas, nella regione del Damaraland 3 notti al Parco Etosha, 2 notti a Okaukuejo e una a Namutoni 1 notte nel Waterberg Plateau, al Bernabe De La Bat Rest Camp 1 notte a Windhoek, Charlotte’s Guesthouse 12 giugno, arrivo a Windhoek Siamo arrivati all’aeroporto di Windhoek al mattino e ci siamo resi piacevolmente conto che l’auto prenotata tramite The Cardboard Box, gruppo B, Toyota Corolla 1.6 o simile, era stata nel frattempo sostituita con una di categoria superiore, una Volkswagen Caddy, con l’abitacolo più alto per i passeggeri e molto più spazio per i bagagli. Alla fine del viaggio abbiamo concluso che si è trattata di un’auto perfetta per la famiglia.

Ci siamo quindi diretti alla guesthouse, in località Klein Windhoek, per lasciare i bagagli e dopo esserci rinfrescati siamo subito riusciti per andare in centro.

Per pranzo abbiamo trovato molto accogliente il ristorante The Gourmet, Post Mall, propro accanto all’ufficio The Cardboard Box, dove mi sono affacciato per salutare e ringraziare di persona Lilly.

Siamo poi tornati al The Gourmet anche il giorno successivo.

Nel pomeriggio abbiamo percorso la strada principale per sgranchirci le gambe dal viaggio e per un po’ di shopping, compreso l’adattatore di corrente, di dimensioni ingombrantissime, ma indispensabile per tutti i vari carica batterie: videocamera, 2 fotocamere digitali, 2 telefoni cellulari etc…

Questa volta il fuso orario non ha avuto alcun effetto, in quanto soltanto di un ora indietro rispetto all’Italia. Per cena abbiamo trovato bistecche favolose al ristorante argentino El Gaucho, dove siamo tornati anche la sera successiva.

13 giugno, Parco Daan Viljoen e Windhoek La notte ha fatto discretamente freddo, quasi zero gradi fuori, mentre di giorno la temperatura raggiunge anche i 23-24 gradi ! Siamo a circa 1600m sull’altopiano di Windhoek ! Inoltre siamo in pieno inverno; in compenso c’è sempre uno splendido sole ! Il termosifone elettrico piazzato nel breve corridoio tra la nostra camera e quella dei bambini si è rivelato non sufficiente ! Il nostro primo incontro con gli animali africani è stato al bellissimo Parco Daan Viljoen, appena 18 km ovest da Windhoek. Eravamo molto emozionati di vedere a poca distanza giraffe, zebre e kudu.

Il percorso del game drive da fare con la propria auto non era asfaltato e presentava a volte buche impegnative da evitare, altre volte salite scalinate miste a sabbia per cui sono dovuto tornare indietro alcuni metri, prendere velocità e superare gli ostacoli, per fortuna senza danni sotto l’auto ! Il pomeriggio siamo tornati in centro per fare altri acquisti. La signora della guesthouse ci ha fornito un secondo termosifone elettrico, quindi uno per stanza e la seconda notte è andata decisamente meglio.

14 giugno, Windhoek – Kalahari Siamo partiti verso le 9, direzione sud, sulla strada B1, che attraversa tutto il paese da nord fino al Sud Africa.

E’ perfettamente asfaltata e dopo una breve sosta per foto al cartello “Tropic of Capricorn”, siamo arrivati al lodge per l’ora di pranzo.

Le due stanze adiacenti 34 e 35 erano veramente molto carine ed i bambini hanno apprezzato l’idea di avere la loro entrata indipendente. Abbiamo fissato subito la gita in 4×4, veicolo aperto senza tetto, con guida dal lodge per il tramonto sulle dune, per circa 2 ore e mezzo.

La guida ci ha spiegato i vari alberi con immensi nidi di uccelli, che arrivano a contenere anche oltre 200 uccellini ciascuno !! Al momento del tramonto eravamo sul dosso di una duna di colore rosso intenso, che non abbiamo più trovato simile nei giorni successivi ! Tanto per restare in tema di freddo e basse temperature, una volta calato il sole, le guide hanno servito bevande fredde a tutti i partecipanti, eravamo in tutto 5 veicoli !! Alcune donne francesi hanno apprezzato più di un gin tonic, dopo aver precisato: “… ma soltanto perché fa veramente troppo freddo”!! Da li in poi, fino al ritorno, è stato tutto un ridere e schiamazzare in francese ! I nostri bambini, oltre che a correre su e giù per le dune, si sono sbizzarriti a raccogliere campioni di sabbia in bottiglie di plastica vuote.

Alla fine del viaggio, al ritorno, abbiamo pesato e contato 14,1 chili di sabbia di diversi colori, distribuiti un po’ in tutti i bagagli. ! 15 giugno, Hardap Dam Non lontano dal lodge si trova questa diga costruita sul Fish River, ed adiacente si trova il percorso in auto “game drive”, simile a quello del parco Daan Viljoen.

Abbiamo visto gli springbok, un tipo di gazzella e poi gli struzzi e alcuni orici.

Gli alberi secchi in mezzo all’acqua, alla fine del “lago” ci ha dato veramente l’idea dell’aridità del posto e del paese Namibia in generale. Veramente molto impressionante.

Abbiamo pranzato al ristorante del posto, che stava per chiudere in quanto eravamo gli unici ospiti ! Nel pomeriggio abbiamo pensato di fare un giro a Mariental ma la cittadina appariva così squallida che non siamo stati neanche incoraggiati ad uscire di macchina. Siamo tornati quindi al nostro bel lodge, dopo aver fatto benzina per il giorno dopo.

16 giugno Kalahari – Deserto Namib Abbiamo viaggiato in direzione ovest. Dopo la cittadina di Maltahoehe, la strada C19 diventa sterrata e polverosa, ma larga ed abbastanza agevole da percorrere a velocità moderata.

Abbiamo passato il passo Zarishoogte, tra scenari molto particolari e suggestivi e poi abbiamo preso il bivio verso nord, in direzione di Sesriem/Sossusvlei.

Abbiamo proseguito oltre il bivio per Sesriem in quanto il Namib Desert Lodge si trova a 45km a nord.

Il lodge si trova a ridosso di dune di sabbia rosse fossilizzate con il passare dei millenni.

Dal lodge parte un piacevolissimo percorso a piedi fino alle dune da dove il panorama è semplicemente stupendo !! Anche qua i bambini hanno raccolto sabbia per la collezione.

17 giugno, Sossusvlei L’attrazione principale è riuscire ad essere in cima ad una duna di Sossusvlei per l’alba !! Impresa ardua per noi, in quanto l’entrata di Sesriem al parco apre alle 06:30 e dobbiamo percorrere altri 64km fino a Sossusvlei. Inoltre per essere all’entrata alle 06:30 siamo dovuti partire dal lodge, lontano 60km, alle 05:30 ! Per fortuna o per sfortuna quella mattina era nuvoloso e ventoso per cui non ci siamo persi molto.

Siamo entrati a Sesriem alle 06:45 (il cancello ha aperto 15 minuti di ritardo) abbiamo pagato per i permessi all’ufficio predisposto e ci siamo messi in auto per Sossusvlei.

Per fortuna la strada di 64km è stata asfaltata proprio quest’anno, tra marzo e maggio, quindi l’abbiamo trovata completamente nuova ! Il paesaggio è da fiabe !! Dune a destra e a sinistra di colori diversi, dall’arancione al rosso al rosa al giallo ! Dopo i famosi 64km si arriva all’aera di parcheggio delle auto 2×4, quelle standard berlina come la nostra. I successivi 5 km fino a Sossusvlei possono essere fatti soltanto con una 4×4 in quanto il percorso è sabbioso, oppure a piedi.

Esiste comunque un servizio navetta 4×4 che trasporta da un parcheggio all’altro in continuazione, al costo di dollari namibiani N$ 90 a testa, niente per i bambini.

Dal parcheggio 4×4 è sufficiente scegliere quale duna salire ed iniziare il cammino, faticoso in quanto ripido e con i piedi che affondano nella sabbia fino alle caviglie.

E’ ancora nuvoloso e tira un leggero vento, quindi tutto sommato non ci va neanche male. Occorre la felpa e un leggero kway.

Arriviamo al punto in cui decidiamo che quello sarà il posto dove fermarci per ammirare il panorama e per riposarci. La duna continua in un susseguirsi di saliscendi all’infinito, quindi non avrebbe senso andare oltre.. ! Finalmente alle 09:45 escono i primi raggi di sole. Il gioco luce/ombra sulle dune è spettacolare. Il panorama dall’alto sulla vallata è indimenticabile.

Il vento spazza via tutte le nuvole e comincia veramente a fare caldo, il sole a picchiare sul serio.

I bambini giocano con la sabbia. Alcuni turisti in gruppo fanno sandboarding tra risate collettive.

Una coppia di italiani ci scatta la foto di famiglia e noi facciamo altrettanto.

Verso le 12:30 il caldo è insopportabile e decidiamo di scendere, pensando a come sarebbe stato peggio aver fatto la salita con quel caldo ! Siamo quasi gli ultimi a scendere ! Riprendiamo la navetta per il parcheggio 2×4 e risaliamo in macchina.

Ci fermiamo alla Duna 45 per una foto, troppo caldo per tentare un’altra salita a piedi, mentre una volta a Sesriem, ci accorgiamo che il Sesriem Canyon non è un gran che’, quindi torniamo al lodge per le 14:30.

Alle 16 avevamo fissato la gita in 4×4 con guida dal lodge, come avevamo fatto al Kalahari, che durerà ugualmente fino al tramonto, sulle dune circostanti il lodge.

Quest’anno in Namibia, tra gennaio e maggio, la stagione delle piogge è stata particolarmente intensa. Il risultato è erba alta gialla da tutte le parti, che renderà più difficoltoso vedere gli animali al Parco Etosha, ma in compenso offre immagini per foto indimenticabili.

Il panorama dalle dune del Namib Desert è stupendo. Gli infiniti spazi aperti sono dominati dal contrasto tra il rosso della sabbia, il giallo dell’erba che sembra un tappeto infinito, il verde degli alberi ed il blu intenso del cielo !!! Al drink di bevande fredde ci fa piacere scambiare commenti e opinioni con gli altri ospiti del lodge, in gita con noi.

E’ stata veramente una giornata indimenticabile, forse la migliore di tutto il viaggio, e forse uno de posti più belli che abbiamo visto in assoluto in giro tra i 5 continenti !! E’ impensabile venire in Namibia e non fermarsi a Sossusvlei ! Sarebbe come andare la prima volta a Roma e non vedere il Colosseo ! 18 giugno, Namib Desert – Swakopmund Ancora sulla C19 direzione nord. Passiamo la graziosa stazione di servizio di Solitarie, dove c’è anche un lodge. Poi, sulla C14, decidiamo di fare una deviazione verso nord-est per salire al Spreetshogte Pass da dove si ha una ottima vista del Namib.

Poi indietro nuovamente sulla C14 in direzione di Walvis Bay. Breve sosta per foto alla Dune 7, ai limiti della città, e di colore giallo/beige differente da quelle viste in precedenza. Alla base ci sono alcune palme e ragazzini che fanno sandboarding su e giù.

Andiamo a dare una prima sbirciata alla laguna di Walvis Bay per vedere i fenicotteri ma ne scorgiamo soltanto alcuni e in lontananza. Proseguiamo quindi stanchi per Swakopmund.

Per fortuna i nostri bambini sono abituati a viaggiare molte ore sia in aereo che in auto ! 19 giugno, Swakopmund – Welwitschia Drive La mattina la passiamo a Swakopmund centro, una graziosa cittadina in stile tedesco, che sembra proprio essere la seconda lingua ufficiale ! Fissiamo localmente una gita in 4×4 per il giorno successivo a Sandwich Harbour. Compriamo i permessi per il percorso in auto chiamato Welwitscha Drive, dove la Welwitschia è una pianta tipica che cresce soltanto in Namibia e Angola.

Si passa un paesaggio bellissimo e desolato chiamato non a caso Moon Landscape, paesaggio lunare ! In quel punto, quando usciamo di macchina, ci rendiamo conto che il termometro dell’auto non è impazzito: fuori ci sono 38,5 gradi !!! L’aria è quasi irrespirabile e la reazione del nostro stomaco è messa a dura prova. Poi ci si abitua e riusciamo a scattare alcune foto.

Purtroppo prima di lasciare Swakopmund non avevo controllato il livello del carburante ed il posto è così desolato che decido di non rischiare per arrivare un fondo a vedere la pianta Welwitschia e decidiamo di tornare a Swakopmund per fare il pieno, con l’intenzione di ritornate subito dopo al Welwitschia, ma dopo un ora di auto cambiamo idea: tutta quella strada 2 volte per una pianta !!! Ma chi ce lo fa fare ? La temperatura di Swakopmund è di 24 gradi, ottima, mentre nell’interno, a soltanto 1 ora di distanza avevamo avuto 38,5 ! Incredibile ! Torniamo lungo la laguna di Walvis Bay in un caffè con vista mare e ci rilassiamo fino al tramonto.

Notiamo che in Namibia nessuno passeggia fuori casa, neanche con tempo splendido, per un gelato o per incontrare gente sul lungomare…Niente di niente ! La gente sta in casa alla tv o al computer ! Che tristezza ! 20 giugno, Sandwich Harbour Francois Loubser, pur essendo di Walvis Bay, 30km a sud di Swakopmund, è puntuale e ci viene a prendere alle 9 alla Seabreeze guesthouse, gestita da due italiani, Giancarlo e Oscar.

Passeremo una splendida giornata con lui e con la sua 4×4 Pajero.

Sandwich Harbour si trova a sud di Walvis Bay. Dobbiamo però attendere la bassa marea prima di passare con l’auto sulla battigia, tra l’oceano e le dune di sabbia.

Francois ci spiega che molti turisti, specialmente gli italiani, noleggiano le 4×4 senza conoscerle e senza conoscere il posto e gli orari giusti. Diversi restano quindi bloccati sulla sabbia e poi quando il mare ritorna si porta via le 4×4 !!! Non c’è niente da fare ! Devono ricomprare la 4×4 nuova. Non esiste assicurazione che tenga, in questi casi. Si tratta di guida incauta, spiega ! In attesa dell’attimo giusto, facciamo un giro intorno alla laguna di Walvis Bay, fino all’altro lato, sull’oceano, dove ci sono colonie di foche.

Nostro figlio non perde tempo, come al solito a filmare tutto. Da quest’anno è lui l’operatore del viaggio, mentre io scatto le foto.

Una volta passato il punto critico, Francois parcheggia l’auto e iniziamo una camminata infinita su una spiaggia molto larga, verso sud. A destra il mare; a sinistra alte dune di sabbia gialla. Ai piedi di alcune dune ci sono piccoli stagni con papere e pellicani. Non resistiamo alla tentazione di provocare l’alzata in volo tutti insieme spaventandoli, per filmare il tutto ! Anche questo posto è particolarissimo. Potremmo camminare per giorni interi e non c’è nessuno !! Altra giornata memorabile ! Il tempo è sempre splendido e resterà così fino alla fine ! 21 giugno, Swakopmund – Cape Cross – Khorixas Al mattino ancora in centro di Swakopmund per gli ultimi acquisti.

Dopo alcuni casi di polio avuti ad inizio giungo con alcune persone decedute, il governo namibiano ha deciso di rivaccinare gratuitamente tutta la popolazione, nonostante la polio fosse scomparsa da oltre 15 anni, come anche del resto in Italia ! Il 21 giugno era il primo giorno di vaccinazione nazionale. Abbiamo visto gente in coda in una farmacia ed abbiamo deciso di aggregarci. In meno di 5 minuti avevamo preso tutti e 4 le nostre due brave gocce amare di vaccino sulla lingua ! Sarebbe infatti stato ancora attivo il vaccino che abbiamo fatto noi adulti quasi 40 anni fa ?? E i bambini ? Si, anche loro sono vaccinati, ma visto che anche i locali vaccinavano grandi e piccini abbiamo detto: rifacciamolo tutti e non se ne parla più ! Non ci sono effetti collaterali a farlo due volte nella vita, quindi perché rischiare ? Quindi in auto, direzione nord al Cape Cross Seal colony.

Le foche sulla scogliera saranno più di 100 mila !!! Aperta la portiera dell’auto il fetore è insopportabile e nuovamente lo stomaco viene messo a dura prova. Riusciamo a controllarci e ci abituiamo con qualche difficoltà. Lo spettacolo è impressionante: foche che giocano, nuotano, si beccano, si spingono si tuffano. E sono così vicine… !!! Restiamo circa mezz’ora, poi riprendiamo la lunga strada per Khorixas.

La strada C35 da nord di Henties Bay fino a Uis offre il panorama più arido desolato e piatto che abbia mai visto! In lontananza, sulla destra, scorgiamo la sagoma del monte Spitzkoppe.

Ci fermiamo a Uis per un caffè e poi arriviamo a Khorixas, deviando sulla D2319 per Sorris Sorris.

La family room del lodge Igowati è graziosa e disposta su due livelli; il soppalco ospita i due letti dei bambini. La struttura e’ tutta di legno e il tetto impagliato.

Si trova proprio sulla strada principale C39, dove la sera gruppi di giovani suonano musica dalle radio a volume altissimo fino a oltre la mezzanotte e questo è l’unico difetto di quell’alloggio.

D’altra parte è una sistemazione ottima e comoda come base per esplorare la zona.

22 giugno, Petrified Forest e Twyfelfontein La foresta pietrificata è costituita da tronchi di alberi vecchi di oltre 250 milioni di anni scesi a valle da preistoriche inondazioni. Il processo di pietrificazione del legno è simile a quello della Petrified Forest in Arizona. Tra i vari legni vi sono alcune piante di Welwitschia, quelle a cui avevamo rinunciato da Swakopmund, quindi ci liberiamo allegramente del rimpianto di non averle viste al Welwitschia Drive.

Nella stessa mattina riusciamo a fare anche visita al sito di Twyfelfontein, dove ci sono le incisioni rupestri sulla roccia dei vecchi bushmen di oltre 3000 anni fa.

Ci eravamo fatti preparare dal lodge i lunch boxes, pranzi preconfezionati, ordinati la sera prima.

Tutti i lodges offrono questo servizio, che aiuta a non dover rientrare per pranzo quando ci troviamo lontani in posti dove non ci sono altre alternative per mangiare ! Di regola consistono in sanwich, carne fredda, succhi di frutta e frutta.

Prima di rientrare ci fermiamo alla località Burnt Mountain che però non ci ispira più di tanto..

Allora decidiamo per un caffè e cheesecake al Twyfelfontein Country Lodge.

23 giugno, Khorixas – Parco Etosha, fino al 26 Abbiamo atteso questo giorno per molti mesi, quindi siamo partiti già alle 8 ed alle 11 eravamo già all’ingresso del parco, Andersson Gate.

Abbiamo pagato i permessi per tutti e 3 i giorni di permanenza nel parco. Le regole sono poche e semplici. Alcune sono: non superare mai la velocità di 60km orari non circolare in auto nel parco prima dell’alba e dopo il tramonto. non uscire MAI dall’auto all’interno del parco All’ingresso dei 3 camps c’è il cartello con gli orari, che in questo periodo prevedono il rientro al camp entro e non oltre le 17:25 I 3 campi di Okaukuejo, Halali e Namutoni, da ovest verso est, sono distanti 75km l’uno dall’altro e sono recintati quindi all’interno del camp possiamo girare liberamente a piedi. Paradossalmente siamo noi ad essere chiusi in gabbia mentre gli animali fuori sono liberi.. ! L’attrazione principale di ciascun campo è la pozza d’acqua adiacente al muretto di recinzione dove vengono ad abbeverarsi ogni tipo di animale, secondo le loro diverse abitudini. Al di qua del muretto, neanche poi tanto alto, ci sono delle panchine che consentono agli ospiti del camp di osservare gli animali che vengono a bere in tutta sicurezza. Di notte la pozza d’acqua viene illuminata ed è possibile trascorrere anche tutta la notte in osservazione, muniti di piumini, coperte e buon caffè caldo ! Il bungalow circolare in muratura che ci viene assegnato per le nostre prime due notti a Okaukuejo è il n. 8, non in prima fila rispetto alla pozza, ma subito dietro.

E’ l’ora di pranzo e la pozza d’acqua è affolatissima di innumerevoli zebre, springboks, qualche gnu ed alcuni sciacalli. I bambini sono affascinati da tanti animali tutti insieme ed è stupefacente vedere come gli animali interagiscono tra di loro ! Facciamo le prime foto e poi al ristorante per il pranzo a buffet con selvaggina locale, filetto di kudu, orice, struzzo, manzo etc…Alcune carni sono tenere e saporite, come lo struzzo, altre decisamente dure e insipide. ! Non è che ci sia poi tutta questa scelta.. ! Insalate, formaggi e dolci completano il pasto.

All’uscita de ristorante trovo la gomma posteriore destra a terra: oh no.. !!! Dico io ! Ma poi cambio subito idea e penso: beh’ meglio qui ed ora che dopo, in mezzo al parco, dove non posso neanche scendere di macchina ! Cambio la ruota, raggiungo il distributore del camp a 100m ed il tizio mi ripara la gomma bucata in meno di 5 minuti. Si trattava di una piccola vite. Ora possiamo partire! Abbiamo la cartina del parco ed un libro della fauna locale per individuare il percorso da fare con la nostra auto all’interno del parco, andando da una pozza d’acqua all’altra. Ogni pozza ha il proprio nome ed è più o meno caratteristica per il tipo di animali che più facilmente sono avvistabili. Ad esempio Olifantsbad è la pozza degli elefanti. Quando arriviamo ci sono altre 4 macchine in osservazione ed almeno 20 elefanti immersi nell’acqua o al bordo della pozza ! Uno spettacolo indescrivibile: adulti e cuccioli che giocano tra loro, si spingono; un adulto che cerca di allontanarne un altro dal gruppo… e così via…! Ad un certo momento dal nostro lato destro compare un’altra fila di 10 elefanti che in fila indiana vanno a raggiungere velocemente gli altri e il numero sale a una trentina ! Altre pozze sono deserte. A Goas troviamo soltanto una giraffa solitaria che beve con le zampe anteriori divaricate “a spaccata” per avvicinarsi più facilmente all’acqua.

A Ombika vediamo anche alcuni facoceri, il famoso Pumba dei cartoni animati, anche se non riusciremo a trovare l’amico Timon, il suricato, nonostante anche loro siano presenti nel parco, ma dove ? Per tenere alta l’attenzione dei bambini, soprattutto la più piccola, facciamo un gioco, che prevede una monetina namibiana in premio per chi avvista qualche animale per primo. Non valgono gli springboks , le zebre e le giraffe, che sono da tutte le parti, ma animali o uccelli insoliti.

Rientriamo verso le 17 e ci rendiamo subito conto che la pozza d’acqua più attiva come presenza di animali è proprio quella del nostro camp Okaukuejo. Al tramonto arrivano 2 elefanti a bere e verso le 20 3 rinoceronti neri, di cui un cucciolo. La differenza tra black e white rhinos non è nel colore, come si potrebbe pensare, ma nella larghezza della mandibola. La parola wide, largo, è stata nel tempo convertita in white e per differenziare quel tipo di rinoceronte dall’altro tipo, a mandibola più stretta, è stata usata la parola opposta, cioè black ! Verso le 21 siamo ancora sulle panchine a ridosso del muretto a vedere chi/cosa arriva etc… Ad un certo punto vediamo che i rinoceronti scompaiono di tutta fretta ! Il motivo è che volevano proteggere il cucciolo dall’arrivo di leone e leonessa, che vediamo apparire e dirigersi al bordo della pozza a bere ! Mio figlio comincia subito a riprendere il video. Io non riesco a scattare foto decenti a causa del buio; inoltre non ho il treppiede e i pochi scatti di prova col flash vengono tutti mossi.

Il leone tenta un attacco ad una gazzella (springbok) ma è piuttosto pigro ed è comico vedere come si arrende facilmente all’inseguimento.. !! La sera successiva, possiamo vedere 6 black rhinos contemporaneamente alla nostra pozza di Okaukuejo ed anche qualche giraffa, oltre agli springboks e un orice.

La comitiva se ne va e la pozza resta quasi deserta. Andiamo a cena al ristorante e torniamo subito dopo, verso le 20. Ci sono 2 rinoceronti che si puntano a vicenda con il corno e poi torna la coppia leone e leonessa della sera prima. I rinoceronti adulti non temono i leoni, quando non hanno i cuccioli da proteggere, quindi tutti convivono a poca distanza.

Il leone e la leonessa si mettono in disparte, nell’oscurità ed a distanza dall’acqua.

Il povero springbok di turno beve ingenuamente e non si accorge che la leonessa, molto più intraprendente ed attiva del leone, si avvicina da dietro a passi lenti e quasi sdraiata su se stessa per non farsi notare. Improvvisamente scatta l’attacco a sorpresa, da dietro ! Lo springbok non ha via di scampo frontalmente in quanto c’è l’acqua, quindi può soltanto scappare a destra o a sinistra. Decide per la sinistra e corre verso di noi. La leonessa, da dietro, gli taglia la strada e con un salto decisivo la afferra alla zampa posteriore !!! Assistiamo increduli a questo evento e all’uccisione dello springbok, a cui partecipa anche il leone, giunto subito dopo l’attacco a reclamare la sua immeritata parte di pasto ! Riesco a filmare veramente tutto ! I due predatori decidono di completare l’uccisione e il pasto proprio davanti a noi, ad una distanza di non più di 20 metri ed il tutto dura quasi un’ora.

Devo spiegare ai bambini che la natura è fatta anche di uccisioni tra animali, sia per sfamarsi che per sfamare i cuccioli. I bambini restano impressionati ma non scioccati ! E’ veramente insolito vedere uccisioni proprio davanti alla pozza di Okaukuejo. Dal punto di vista scenico abbiamo quindi avuto fortuna, anche se lo springbok non la deve aver pensata allo stesso modo ! Il giorno successivo giriamo ancora con l’auto per il parco, incontriamo tanti animali e la terza notte la passiamo al campo più a est, Namutoni, un fortino tedesco bianco del 1903.

La stanza a 4 letti singoli è veramente spartana e si trova proprio nella torre, al secondo piano, sotto la terrazza panoramica. Per fortuna che il lusso non è tra le nostre priorità ! 26 giugno, Parco Etosha – Waterberg Plateau Anziché uscire dal parco dalla parte est, vcina a Namutoni, decidiamo di ripercorrere tutto il parco ancora una volta, passando per il campo centrale di Halali, dove pranziamo e poi uscendo dalla parte ovest, dopo Okaukuejo, da dove eravamo arrivati tre giorni prima.

La mattina alle 07:20 andiamo alla pozza di Klein Namutoni come prima sosta, vicino al camp e vediamo una leonessa che si sposta verso una zona d’ombra sotto un albero. Guardando meglio vediamo che già altre 2 leonesse erano li a riposare, quindi in tutto sono tre. La pozza successiva, Kalkeuwel, ci fa trovare un’intera famiglia di leoni, 3 adulti e 4 cuccioli che bevono tutti insieme! Siamo gli unici con l’auto a quella pozza a quell’ora. Per prendere foto migliori mi decido ad abbassare almeno il finestrino ! La distanza direi che è ragionevolmente sicura ! L’adrenalina è al massimo: 10 leoni un meno di mezz’ora. I bimbi sono increduli ! La famigliola lascia la pozza e noi facciamo altrettanto. Dopo 20 minuti alcune auto sono ferme al bordo della strada. Capiamo subito il motivo: 2 altri leoni si stanno muovendo proprio dal bordo della strada verso l’interno ! E’ incredibile: tanti leoni proprio l’ultimo giorno !!!! Meno male che abbiamo deciso di rifare tutto il parco in senso contrario e non siamo usciti ad est ! Ma la strada per Waterberg Plateau è lunga oltre 300km e non vorrei poi arrivarci a buio, in mezzo a tutto quello sterrato. Ma non riusciamo a venir via se non prima delle 16:30.

Quasi in prossimità dell’uscita Andersson altre auto ferme a bordo strada ! Un gigantesco leone ha appena ucciso uno springbok e se lo porta a giro in bocca come un trofeo ! Si ferma sotto un albero e guarda nella nostra direzione: è veramente gigantesco ed ha ancora tutto il muso rosso di sangue. Restiamo mezz’ora a guardarlo. Poi decide di spostarsi. Nostra figlia ha bisogno del bagno ma non possiamo scendere dall’auto ! Alle 17 raggiungiamo l’uscita e prendiamo direzione sud, su strada asfaltata, finalmente, fino al bivio per Waterberg, dove arriviamo alle 20. Per fortuna riesco a non sbagliare strada, al buio completo e con il rischio e timore di poter nuovamente forare, in condizioni decisamente peggiori, ma questo non succede.

27 giugno Waterberg Plateau – Windhoek Facciamo l’escursione mattiniera in 4×4 sulla cima del Plateau. Freddo indescrivibile su quell’auto aperta alle 6 di mattina ! Il panorama dall’alto del Plateau è moto bello, ma per quanto riguarda l’avvistamento di animali la nostra guida aveva ragione: chi viene dal Parco Etosha rimarrà deluso.

Rientriamo alle 10 e partiamo subito per Windhoek. Il nostro ristorantino Gourmet ci aspetta e arrviamo verso le 13. Il pomeriggio, ultimo shopping e poi cena a El Gaucho, come avevamo programmato sin dall’inizio. 28 giugno, Windhoek – Italia Lasciamo l’auto in aeroporto e voliamo Windhoek-Johannesburg-Francoforte-Italia.

Nostra figlia a Windhoek si mette a piangere e non capiamo il motivo, che lei spiega così: “voglio restare ancora con gli animali.. !” Cosa altro aggiungere quindi ? Un’esperienza indimenticabile che ci serve da stimolo a mantenere la promessa che ci siamo fatti di tornare da quelle parti.

Abbiamo dovuto saltare alcune parti del paese più remote e fuori mano. Direi che come primo viaggio in Namibia non possiamo lamentarci affatto ! I bambini porteranno con se esperienze e ricordi unici. Questa è la vera motivazione per cui non abbiamo mai smesso di viaggiare, una volta avuto i figli e speriamo di essere di incoraggiamento a coloro che sono dubbiosi se partire o meno per viaggi simili ! Quello che posso dire è che la maggior parte delle volte sono gli adulti ad autocrearsi problemi inesistenti, mentre i figli sono più resistenti di quanto non si pensi.. ! Cosa aspettate, quindi, a fare le valigie ? Questo il link ad alcune foto del nostro viaggio.



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