15 giorni in Rajastan ad agosto
Abbiamo comunicato sempre e solo via mail, ed è andato tutto perfettamente. Abbiamo proposto noi un itinerario e ci ha messo a disposizione un autista, una bellissima Ambassador bianca (sono le vetture che usano i parlamentari indiani, come per noi italiani le auto blu per intenderci) e ci ha prenotato tutti gli alberghi seguendo le nostre esigenze di budget.
Il volo lo abbiamo prenotato sempre su internet a circa 750 euro a testa.
Noi siamo partiti ad agosto, in india è bassa stagione turistica. Gli alberghi più belli (heritage – resort con piscina e giardino)costano circa 55-60 euro per la camera doppia con prima colazione; si può dormire dignitosamente anche con 30-40 euro, ma un po’ di “lusso” ogni due o tre gg aiuta a riprendersi dalla bassa qualità della vita indiana.
Per i più avventurosi ci teniamo a precisare che anche con 5 euro si può dormire, ma magari in compagnia di topi e naturalmente senza aria condizionata e lenzuole pulite.
Abbiamo pagato tutto una volta giunti a Jaipur, dove si trova l’agenzia, un po’ in contanti e un po’ con carta di credito. 31 luglio PARTENZA DA MILANO MALPENSA Si parte!!! Non ci credo ancora! Voliamo con Aeroflot, quindi faremo scalo a Mosca, destinazione New Delhi.
Partiamo alle 12.10 (ora italiana), arrivo previsto ore 2.00 (ora indiana), ci sono 3,5 ore di fuso orario con Delhi. Saranno 10 ore di volo effettive.
Sul volo da Mosca a Delhi conosciamo una coppia di ragazzi di Milano che intendono fare il nostro stesso giro, ma in senso contrario. Non hanno prenotato nulla, quindi decidiamo di dare loro un passaggio con la nostra auto (munita di autista,che fino all’ultimo non eravamo sicuri di trovare all’aeroporto!), una volta arrivati a Dheli.
Ore 3,00 di mattina, Delhi. Arriviamo con un’ora di ritardo e con nostra grande felicità troviamo Anil (la cui pronuncia è Anel) che ci aspetta! Tutti a 5 ci buttiamo nel traffico di questa grandissima città che neppure a quest’ora è tranquillo; macchine, moto, mucche sacre, bici, tuc tuc…Tutto è in movimento contemporaneamente e non capiamo come sia possibile, ma non ostante la marcia disordinata e senza senso, non avvengono incidenti.
Ci porta all’Hotel Singh Sons (pulito, poco caratteristico, ma con ottimo servizio), diciamo che la stanza non la sfruttiamo molto visto che andiamo a dormire alle 5,30, ma alle 8,30 c’è già la sveglia, che io e Andre prontamente non sentiamo e quindi veniamo svegliati dal countdown per la colazione.
1 agosto Viaggio per MANDAWA Salutiamo i nostri amici milanesi che pensiamo di ritrovare in Italia a vacanze concluse.
9,30. Partiamo sulla nostra Ambassador bianca con la scitta azzurra laterale ‘Tourist’, ne vedremo molte in giro per il Rajastan.
Vediamo delle cose incredibili, le nostre foto racconteranno tanta povertà, sporcizia e moltissime persone…Ma cosa fanno tutte in giro? Sono per strada, ai bordi della strada, negli incroci, fuori dai negozi, ovuque. Sembra che nessuno abbia impegni e che nessuno abbia fretta.
13,30. Ci siamo fermati per mangiare qualcosa, ci troviamo in un ristorante per turisti, a quanto pare di lusso, infatti Anil non è voluto venire con noi a mangiare.
Lungo la strada si vedono le situazioni più disparate: gente che vive sotto una ‘tenda’, cioè un telo di stoffa o platica tenuto su da tre bastoni, al pricipale sono attaccate le loro poche cose e per terra una stuoia.
Ci sono catapecchie con una mucca scura legata fuori con una catena, come i nostri cani. Il nostro autista dice che servono per il latte.
Vediamo tantissime botteghe: meccanici, barbieri, sarti, officine con torni per la pietra e altre che non capiamo di cosa si occupino.
Di tanto in tanto scorgiamo delle fontane con brocche di terracotta appoggiate nelle vicinanze, così chiunque può andare ad attingere l’acqua e portarsela a casa.
Fa un caldo pazzasco, ci sono circa 40 gradi con un’umidità elevatissima, ma il periodo peggiore va da maggio a giugno, quando infatti le scuole sono chiuse.
Ore 20,30. Arriviamo finalmente a Mandawa, il viaggio è stato lunghissimo, le strade sono inesistenti, soprattutto vicino ai villaggi.
Prendiamo possesso della nostra magnifica stanza dell’hotel Heritage Mandawa, una vecchia haveli ristrutturata. L’hotel è molto carino e curato, ceniamo qui con Anil per festeggire il compleanno di Andre, gli preparano anche una torta, penso sotto suggerimento dell’autista. E’ molto carina,fatta a cuore con la scitta ‘Happy Birthday’! Si mangia vegetariano, dovete sapere che qui tutti gli animali per un motivo o per l’altro sono sacri!!! Scopriremo che solo il pollo e la capra si ‘salvano’ da questo destino.
Fuori la cittadina è piccola,molto sporca, non offre molto; potrebbe essere un gioiello se tutte queste haveli (antiche case di ricchi mercanti) fossero ristrutturate, invece sono abbandonate a se stesse (come molte persone da queste parti) e abitate abusivamente.
E’ pieno di pavoni in giro, si vedono anche sugli alberi! 02 agosto FATHEPUR-BIKANER Giornata iniziata con una lunga colazionee poi partenza per Fathepur, dove troveremo magnifici haveli. Secondo noi è più carian di Mandawa.
Abbimo visitato quello comprato e ristrutturato da Nadine, una pittrice francese.
Si riprende il viaggio per Bikaner, che sarà relativamente breve, circa tre ore.
Mangiamo all’Amber (Station Road, Bikaner), ve lo consigliamo, buono ed economico (9€ in tre)! Provate il Lassì, una magnifica bevanda a base di yogurt, può essere dolce o salata, ma dopo le loro pietanze speziate ve lo consigliamo dolce! E’ rinfrescante! Con lo stomaco pieno ci accingiamo a visitare il Forte Janagarh, fatto erigere dal Maraja Raj Singh. E’ enorme e bello, tenuto molto bene.
Iniziamo il nostro fruttuoso shopping in un bazar convenzionato con le donne delle campagne cirostanti che portano qui i loro lavori di cucito e ricamo. Abbiamo comprato molte cose: sottobicchieri, camicia, borsa, stole…
Nel pomeriggio abbiamo visitato 2 templi: il primo induista Lakshimanath ed il secondo giainista Bhandasar. Uno stormo di bimbi ci ha attorniato per avere delle biro! Questa scena si ripeterà molto spesso, quindi un consiglio che possiamo darvi è di portarvi molte biro e saponette, sono regali che rendono felici i bimbi e le loro mamme! Cena insulla terrazza dell’ Hotel Harasar Haveli; per darvi un’idea di cosa si mangia e di quanto si paghi: pollo al curry (chicken curry) 70 Rp, capra al curry (mutton curry) 60Rp, è tipo il nostro spezzatino, riso in bianco senza sale né condimento (plaine rise) 35Rp, roti (pane non lievitato, tipo piadina) 5Rp, pane con formaggio, tipo piadina con formaggio fresco) 15Rp, sweet Lassì (latte e yogurt dolce) 20Rp…È buonissimo e rinfrescante dopo tutti i loro piatti ultra speziati! 03 agosto RAMDERORA Alle 8,00 partenza per Ramdeora, dove siamo giunti intorno alle 12. E’ un famossissimo tempio induista (Ramdev Mandir Temple) dove viene adorato un santo, Ramdev, ed il suo cavallo. E’ un eroe locale medievale, credeva nell’uguaglianza fra le persone, non condivideva la suddivisione in caste, che tutt’ora invece è praticata e scrupolosamente rispettata. La costruzione è relativamente recente, risale al 1931; è luogo di adorazione sia indù che musulamno. Viene gente da ogni parte del Rajastan; molti vi arrivano a piedi, dopo giorni di cammino, reggendo un bastone a cui è attaccata una bandierina che verrà legata agli alberi del tempio.
Sono le 17 e stiamo sorseggiando un thè nel desrto in attesa della nostra escursione con il cammello.
Aiuto! Sono animali veramente alti, Anil ci ha detto che sono tranquilli, provare per credere! Siamo tornati al nostro lussuosissimo hotel (Rangmahal, Jaisalmer è stupendo!) dopo un pomeriggio fantastico passato nel deserto con i nostri cammelli che in realtà sono veramente mansueti, passati i primi minuti di diffidenza, stare sul loro dorso è veramente divertente. Sono anumali docili e dolci! Il tramonto sulle dune è stato spettacolare, per non parlare della cena a lume di candela e di stelle (l’unico generatore si è rotto), è stata un’esperienza indimenticabile, anche se costosa, 1380 Rp (25€) compresi i balli e musiche di artisti locali. Abbiamo magiato molte specialità locali come i fagiolini del deserto, patate, lenticchie, peperoni e pane dolce. Cielo stupendo,stelle e Via Lattea! Abbiamo passato la serata in compagnia di Mariagrazia e Angelo due simpaticissimi milanesi.
04 agosto JAISALMER Gita al forte: 4 porte d’entrata, tra cui l’ultima del vento, freschissima!! La costruzione è in arenaria gialla, Jaisalmer viene chiamata anche città d’oro, in effetti sssume un colore dorato, stupendo al tramomto. All’interno del forte le case e le haveli sono meravigliosamente scolpite nell’arenaria come se fossero pizzi e merletti. Qui si trovano anche 7 straordinari templi gianisti: intarsi monocolori, silenziosi, tranquilli.
Il tour del forte lo abbiamo fatto insieme ad una giuda del posto (Maendre Diiar) che parla italiano; ci sono dele vedute suggestive, le finestre intagliate e i balconi sono fiabeschi.
Nel pomeriggio ci concediamo un bel bagno nella piscina dell’hotel, ma nel bel mezzo del relax arriva il monsone! Decidiamo allora di farci fare un bel massaggio ayurvedico. Esperienza rilassante e rigenerante, nonché economica, qui costa 10€ l’ora!! Cena al Natraj Restaurant, Salim Singh Ki Haveli, buono ed economico,con tanto di vista sui bastioni del forte, in tre abbiamo speso 13,50€.
05 agosto POKARAN-JODHPUR Prima tappa: il forte di Pokaran, in arenaria rossa. Più piccolo di quello di Jaisalmer, ma molto più tranquillo, all’interno c’è un interessante museo con molti cimeli dei maraja.
Seconda tappa: Osyan dove c’è un tempio giainista bellissimo, con porte d’oro e d’argento ed uno induista, come al solrio molto colorato e caotico.
Siamo arrivati a Jodhpur intormo alle 18, il nostro hotel è Ranbanka: incantevole. Fu la casa del maraja Aijt Singh Ji; la nostra stanza è composta da 2 letti matrimoniali, un salotto, tappeti, pavimento e mobili in legno presumibilmente antico .
Ora swiming pool e sta sera ‘svacco’.
Cena nel ristorante dell’hotel, fuori imperversa di nuovo un monsone; è decisamente buono, un po’ più caro della media (14€ in due), ma ne vale la pena, vi consigliamo Dal Makhani, lenticchie in umido eccezionali! O6 agosto JODHPUR la città blu, infatti le case dei bramini sono dipinte di blu chiaro, anche se ora hanno il permesso di farlo anche gli altri abitanti. In passato si pensava che questo colore proteggesse dal caldo e dagli insetti.
Partiamo alla scoperta di questa frenetica city del deserto con la visita del Meheregarh Fort che è qualcosa di fantastico! E’ tenuto benissimo, pulito e dotato di audioguide del tutto consigliate. E’ in arenaria rossa, brulica di cortili e sale zeppe di abiti preziosi, armi, portantine. Il giro dura circa 2 ore, poi ci rechiamo al cenotafio in marmo bianco, tomba dei maraja, il Jaswant Thada, in alcuni punti è talmente sottile che si intravvede la luce del sole filtrare.
Immancabile giretto al bazar della città (Sadar Market), il più autentico finora e meno turistico. Si possono vedere tutti i tradizionali mestieri, dal calzolaio al cestaio; da menzionare un negozietto di spezie dove una gentile ragazza, dopo averci offerto un thè, ci ha delucidato su tutti i tipi di aromi ed il loro uso in cucina ed in medicina. Neanche a dirlo abbimo fatto incetta di thè, cannella, semi di finocchio, masala…(M.M.Spices).
Se volete fare un pranzo frugale ed economico (una omelette 13rp) passate da Omelette shop dove un signore cucina fino a mille uva al giorno; si trova vicino alla Torre dell’Orologio.
Nei paraggi c’è anche anche Shri Mishrilal hotel dove si può gustare un autentico ed ottimo lassì.
Il traffico è inaudito, gente e mucche ovunque. In chiusura della gioranata turistica saliamo al Umaid bhawan Palace, attualmente è in parte residenza del maraja ed in parte hotel. Suntuoso sulla collina opposta al nostro hotel, è molto suggestivo anche se recente (metà secolo scorso).
07 agosto RANAKPUR-UDAIPUR trasferimento a Udaipur con tappa a Ranakpur dove troviamo tre magnifici trmpli giainisti, di cui quello centrale è più maestoso e spettacolare. E’ il tempio delle 4 faccie, ci sono 1044 colonne intagliate nella roccia, una diversa dall’altra! Nel suo centro si scorge Adinath, una statua nera le cui quattro faccie sono rivolte nord, sud, est, ovest.
E’ attorniato dalla foresta abitata dalle scimmie, il panorama è sublime.
Il viaggio che ci aspetta fino ad Udaipur riserva scorci stupendi, ci troviamo nel paradiso terrestre! Passimo i monti Aravalli: tanto verde, acqua e tranquillità, per qualche ora non ci sembra di essere in India.
Il cibo indiano inizia a darci qualche problema, quindi ricerchiamo qualche alternativa, troviamo la pizza che ci sembra pure buona! Il nostro hotel Ram Pratap Palace si trova vicino al lago Fateh Sagar, è l’unico che non ci è piaciuto molto per colpa del bagno che è vecchio e mal ridotto.
La sera ci avventuriamo in un giro a piedi fino al Pichola Lake insieme a Roberto e Nicoletta, due ragazzi italiani conosciuti nella hall dell’albergo. I vicoli sono bui, sporchi e tortuosi, infatti sbagliamo un po’ di volte strada, sia all’andata che al ritorno, ma alla fine riusciamo ad arrivare al lago. Rimaniamo un po’ delusi perchè non esiste un lungo lago o qualcosa del genere, dobbiamo salire sulla terrazza di un ristorante per ammirare il panorama.
08 agosto UDAIPUR Non ne possiamo più del cibo indiano, il nostro fisico si sta ribellando, l’intestino ha ceduto!!! Il tempo non è un granchè, quindi decidiamo di cominciare con la visita del City Palace che èmolto grande e sfarzoso, ma non tenuto benissimo.
Dopo shopping per la città e mosone!! Ha piovuto moltissimo, ci siamo riparati in un negozio di scarpe, dove sono stati gentilissimi nonostante non avessimo intenzione di comprare. Segue pranzo con…Pizza! Incredibilmente buona, sarà l’astinenza? Siamo tornati qui (hukaram restaurant shaeli marg) anche per cena(6,70€ in tre)… Ma devo avvertirvi che a fine serata ho avvistato un bel topo aggirarsi sopra i tubi dell’aria condizionata! Dopo pranzo il tempo non migliora, decidiamo comunque di salire al Monson Palace, spoglio ma da cui si gode una vista fantastica di Udaipur e dei suoi laghi. Il giardino attorno ospita anche delle scimmie carinissime.
Decidiamo di fare un giro sul lago con la barchetta (325rp a testa), per fortuna non ricomincia a piovere. E’ un’esperienza molto turistica, ma ci stava. Abbimo assaporato un po’ di tranquillità lontano dal solito trambusto e caos. In più si può ammirare da vicino il famossissimo Lake Palace Hotel e visitare Jagmandir Island; si dice che l’imperatore moghul Shan Jahan abbia tr atto da questo edificio alcune idee per la costruzione del Taj Mahal.
09 agosto PUSHKAR Si parte alle 9 per Pushkar; la prima parte di viaggio è stata molto bella, lo scenario era paradisiaco, valli tranquille e verdi contornate da tanti laghetti.
Prima tappa a circa 20 km da Udaipur, dove abbiamo visitato 2 templi antichissimi: Sas (suocera, il più importante) e Bahu (nuora), dedicati a Shiva. Sono in arenaria scolpita, alcune scene sono tratte dal famoso kamasutra. Il viaggio continua tra le valli dei monti Aravalli, la temperatura è ottima e per la prima volta possiamo viaggiare senza aria condizionata. Il trasferimento vale mille templi visitati! Per strada incrociamo moltissimi tracks che trasportano enormi massi di marmo bianco.
Appena arrivati a Pushkar prendiamo possesso della camera al Jagat Palace hotel, carino, con arredo un po’ pesante.
Mi raccomando: non date retta a nessun santone, bramino, gente che vi offre dei fiori, etc. Sono tutti impostori pronti solo ad estrorcervi del denaro.
La cittadina che si affacia sul lago è molto caratteristica, il suo bazar molto ricco e si trovano molte occasioni! A cena…Pizza al Moondance! Era anche buona, non ce la facciamo più a mangiare cibo indiano. Iniziamo ad essere stanchi anche della sporcizia e della gente che non si scolla di dosso e vuole venderti di tutto o semplicemente chiede soldi.
Domani ci aspetta Jaipur, la città di Anel, che si è rivelato una grande persona, deve essere difficile per lui vivere all’occidentale. Non ci fa mancare nulla, è accomodante, sempre pronto a chiaccherare e darci consigli.
10 agosto JAIPUR Ci arriviamo in poche ore di autostrada, circa 3,5, dove comunque ci sono mucche e pedoni.
L’hotel è bellissimo, Hotel Shahpura House.
Si parte per visitare il palazzo dei venti (Hawa mahal), che però è chiuso per ristrutturazione. Mille persone, mentre tenetiamo di fare le foto, ci chiedono l’elemosina, ci vuol vendere merce varia, dare informazioni…Basta!!! Ci diamo allo shopping ala grande: citar, scarpe, sari, incensi…Abbimo girato mezza città, empori e bazar.
Abbimo percorso anche un tratto di strada sul risciò! Abbiamo cenao da Kanij, buono e non caro, ha anche la pasticceria annessa.
Domani sveglia presto per andare a dorso dell’elefante! 11 agosto JAIPUR Alle 8 si parte per raggiungere il forte di Amber che raggiungiamo a dorso di elefante per 550 rp. Tutto da valutare visto come vengono trattati questi poveri animali! Dopo circa 10 minuti siamo all’interno del forte, è bello e imponente. Si visita per prima la sala delle udienze pubbliche e poi quella più maestosa per quelle private. Infine lo zenana, appartamenti per le 12 mogli, naturalmente più spogli di quelli del maraja.
Ci rituffiamo nalla caotica città per l’ultimo shopping. Pezzo forte è stato il City Palace, attuale residenza del maraja;è molto grande e all’interno vanta parecchi musei: armi, vestiti, portantine, tappeti, libri.
Abbiamo incontrato i nostri amici di Milano, incredibile! Così si cena tutti insieme.
12 agosto FATHERPUR SIKRI e AGRA La famosa città abbondonata, tutta in arenaria rossa. E’ molto grande e ben tenuta, la porta per accedere alla maoschea è enorme, maestosa.
E poi Agra! Il Taj Mahal, sublime gioiello di marmo bianca perfettamente conservato, oasi di pace e bellezza. Lo spettacolo è mozzafiato, non gli stacchi gli occhi di dosso! Abbimo fatto un giro all’interno del mausoleo, ma è buoi e caldissimo, manca l’aria.
Fuori il tramonto e il marmo acquisisce mille sfumature, fantastico! Alloggiamo al Clarks Shiraz, hotel continentale, poco caratteristico, ma va bene così. In compenso qui troviamo carne bovina, quindi bistecca per cena!!!! 13 agosto New Delhi Ultimo giorno. Ci spiace molto lasciare Anil che è veramente gentile e premuroso. Necessitiamo però di cibo italiano, i nostri stomaci hanno ceduto. Per ora siamo bloccati nel traffico allucinante di Agra, letteralmente imbottigliati. Ore 21.30 dopo una giornata estenuante, caldissima, siamo giunti in aereoporto, il volo parte alle 2.00.
Siamo in volo per Milano Malpensa sopra un magnifico letto di nuvole, abbiamo fatto le ultime foto, le batterie sono scariche, ma poco importa, il viaggio è giunto al termine. Ci aspetta ancora il pullman per Torino…Dove avremo i piedi per terra!!!