1300 km tra Yucatán e Quintana Roo

Da qualche anno io e il mio migliore compagno di avventure (Maurizio, il mio fidanzato) ci ritagliamo alcuni giorni di ferie a gennaio per visitare qualche Paese dei Carabi. Contrariamente al passato la decisione è stata quella di prenotare solo il volo A/R e la prima notte di soggiorno (in realtà ne abbiamo prenotate tre, in quanto con...
Scritto da: laura1977!
1300 km tra yucatán e quintana roo
Partenza il: 10/01/2006
Ritorno il: 15/01/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Da qualche anno io e il mio migliore compagno di avventure (Maurizio, il mio fidanzato) ci ritagliamo alcuni giorni di ferie a gennaio per visitare qualche Paese dei Carabi. Contrariamente al passato la decisione è stata quella di prenotare solo il volo A/R e la prima notte di soggiorno (in realtà ne abbiamo prenotate tre, in quanto con Internet il soggiorno minimo prenotabile è di tre notti). Riesco a prenotare presso la Posada Barrio Latino, situata a Playa del Carmen. Tra le tante alternative ho scelto questa sistemazione in quanto sul sito è scritto chiaramente che la gestione è italiana e che si tratta dell’albergo più tranquillo di Paya del Carmen. E’ un po’ più caro degli altri, ma pazienza, almeno per avere un punto di riferimento il primo giorno, in un Paese apparentemente così lontano.

Ora mi permetto di fare una piccola parentesi che rispecchia la nostra personalissima opinione di questa posada.

Per quanto riguarda la gestione italiana, sin dal primo momento ho avuto seri dubbi: prima della partenza ho telefonato e inviato una e-mail all’hotel, ma ho ricevuto sempre risposta in spagnolo; anche il loco la presenza del proprietario italiano era limitata a qualche raro momento. Gentile, ma poco presente.

Per quanto riguarda la seconda caratteristica, su tre notti, siamo stati disturbati due notti da uno stereo collocato proprio davanti alla nostra camera, in corrispondenza del piccolo cortile in cui viene servita la colazione (se così la si può definire). La vacanza, della durata di quattordici notti, è stata organizzata consultando la mitica Lonely Planet Messico, grazie alla quale ho scelto gli hotel – ad eccezione dell’ Hotel EL ELEFANTE (v. XI giorno) – e alcuni ristoranti.

Tengo a precisare che non abbiamo avuto nessun problema legato né all’alimentazione, né alle forze dell’ordine (inizialmente ne eravamo intimoriti), né alla popolazione. Non ci siamo mai sentiti in pericolo, anzi abbiamo sempre incontrato persone gentili, cordiali e disponibili.

Solo una avvertenza: attenzione al resto che ricevete nei pagamenti, che il totale da pagare corrisponda effettivamente con quello che avete consumato, e soprattutto ai pagamenti con la carta di credito – generalmente non è accettata e dove lo è fate attenzione perchè potrebbero incrementare il conto anche del 17% (10% che rappresenta la propina (mancia o servizio in spagnolo) obbligatoria + 7% per il pagamento tramite carta di credito!) Altro consiglio.

Se volete risparmiare andate al supermercato (Wall Mart Supercenter, Calle 8 y 12 nte y Av. 25 Norte) di Playa in cui è possibile acquistare pane, bibite, cibo cucinato e altro, pagarlo ed immediatamente consumarlo ai tavolini. Si spende pochissimo! Qui di seguito l’itinerario sintetico.

I) Arrivo in hotel in tarda mattinata e piccola visita di Playa. II) Giornata a Cozumel. Noleggiamo un motorino per esplorare l’isola che si presenta ai nostri occhi ancora devastata dagli ultimi uragani: parecchie spiagge danneggiate e chiuse. Ci viene impedito l’ingresso al Parco Chankanaab, perché è in fase di costruzione. III) Visita dei siti archeologici di Tulum e di Cobà. IV) Noleggio dell’automobile con Holiday. Abbiamo confrontato i prezzi e tra le varie società internazionali di autonoleggio c’e uniformità (315 pesos per sette giorni).

Snorkellig presso il Cenote Dos Ojos con guida e attrezzatura a noleggio.

Spettacolo notturno di luci e suoni a Chichén Itzá. Pernottamento a Pisté.

V) L’ingresso al sito al mattino presto ci consente di visitarlo in tutta tranquillità e soprattutto di fare delle splendide fotografie. Partenza per Mérida.

VI) Visita della città. E’ domenica e la città si veste a festa. Ogni sette giorni nella Plaza Grande viene allestito per i turisti provenienti con i pullman da Cancan un mercato con bancarelle che vendono artigianato e cibo (tortillas, tacos, banane fritte..). Durante il pomeriggio la città è piena di turisti e il mercato pare fatto apposta per essi. La qualità e i prezzi dei prodotti è mediocre e sembra di essere in una festa organizzata in un villaggio all inclusive. Appena tramonta il sole la città pare trasformarsi: le bancarelle di artigianato e i pullman di turisti spariscono lasciando il posto a danze di ballerini di giovane età prima e poi di adulti, in una strada chiusa al traffico delimitata da file di seggiole occupate da messicani in attesa da ore. Dopo aver riposato qualche ora in albergo (Hotel Trinidad Galeria, lo sconsiglio, stanza piccola, senza finestre, definita da Maury loculo, piena di mosquitos e al mattino priva di acqua corrente) si esce. Ormai è calata la notte e la città è una nuova sorpresa: le vie del centro sono piene di persone (e i turisti rimasti sono veramente pochi!) che ballano “la salsa” sulle note di gruppi musicali sparsi qua e là in corrispondenza dei vari locali. E’ meraviglioso vedere anziani e giovani danzare un unico ritmo.

VII) La mattinata è dedicata all’acquisto di vari souvenir con visita ad una fabbrichetta familiare di amache gestita da un energico, anziano signore Maya.

VIII) Celestun. Pernottamento presso un grazioso hotel in riva al Golfo del Messico. Mezza giornata di sole e passeggiata lungo mare. Le spiagge, così come l’acqua non sono insuperabili, ma qui regna una pace e una tranquillità impossibile da trovare lungo le coste caraibiche. La quasi totale assenza di turisti e la natura incontaminata rendono questo luogo assolutamente piacevole e rilassante.

IX) Visita della Riserva della Biosfera Ria Celestun. L’escursione è stata fatta in un modo insolito, cioè a bordo di una piccola barca di un giovane Messicano che ci ha notato mentre facevamo colazione sulla piazza principale. L’escursione è durata circa due ore e mezza. Durante tutto in tempo il ragazzo ha remato e ci ha fatto da cicerone. Lo spettacolo è stato unico: la natura in primo piano e noi eravamo gli unici spettatori e intrusi. Al termine di questa escursione ci incamminiamo verso sud e pernottiamo nei pressi di Santa Elena, a pochi km da Uxmal, con l’intenzione di visitarla l’indomani.

X) Cambiamo progetto e decidiamo di percorrere la Ruta Puuc, fermandoci a Labnà per la visita del sito. Siamo stati preceduti sola da una coppia di francesi e questo ci permette ancora una volta di sentirci come tra i pochi privilegiati di ammirare tali meraviglie. Visita delle Grutas de Loltun a circa 15 km da Labnà. La stanchezza inizia a farsi sentire e così decidiamo di rientrare a Playa.

XI) Arrivati a Playa cerchiamo una sistemazione adeguata e la troviamo a pochi passi dalla Quinta Avenida, ma in un hotel economico assolutamente tranquillo e silenzioso, con parcheggio privato, camere spaziose e pulite in cui rimaniamo per cinque notti (Hotel EL ELEFANTE: 10 Av. Norte No. 206 Lote Esquina con 10 Norte. Costo della stanza a notte: 350 pesos). XII) Spiaggia di Tulum, visita della città e acquisto di souvenir. XIII) Consegna della macchina. Km percorsi in totale: 1300. XIV) Spiaggia.

XV) Partenza per Cancun e pernottamento presso un ostello. Che brutta parola ostello, Maurizio prima di allora pensava che non avremmo mai alloggiato in un ostello. Che schifo, dormire con altre persone, mai e poi mai! Eppure gli eventi gli hanno fatto cambiare idea (anzi la prossima vacanza la vuole fare all’avventura in giro per l’Europa, dormire negli ostelli e mangiare economico!!!). La partenza dell’aereo per il rientro in Italia è previsto per le sette del mattino, così speriamo di trovare una stanza per dormire qualche ora a poco prezzo. Appena arrivati a Cancun, usciti dalla stazione degli autobus della Ado, un signore si avvicina e ci propone da dormire per 100 pesos a testa. Ci guardiamo negli occhi e decidiamo di seguirlo. La stanza che ci troviamo di fronte accoglie sei letti, ma è ordinata, pulita e conveniente e decidiamo di accettare. Pensiamo: “ci serve solo per lasciare i bagagli durante la giornata, fare una doccia e dormire qualche ora. Inoltre la stazione dell’Ado è così vicina che ci consente di prendere facilmente l’autobus che ci porterà direttamente all’aeroporto per pochi pesos”. Visitiamo la Zona Hotelera. Una delusione. Anche qui spiagge distrutte e hotel semi-deserti in fase di ricostruzione. Ci sono pochissimi turisti.

Rientro all’ostello e sorpresa: la camerata è tutta per noi!.

La mattina dopo si parte, il rientro è traumatizzante, siamo passati da una temperatura di 28/30° C ai -11° C e sorpresa delle sorprese i giorni seguenti… NEVICATA RECORD!!!!!! Un altro stupendo viaggio da aggiungere alla lista e che non dimenticheremo mai.



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