12 giorni e 5000 km in auto tra la Germania e l’Olanda con il nostro bassotto Guido

5.000 km in auto percorrendo parte della Romantische strasse in Germania e visitando le più belle città tedesche per arrivare in Olanda le più belle città e ritornando in Germania attraversando la foresta nera e la via degli orologi, passando dall'Austria tornando a casa.
Scritto da: GloriaeMarco
12 giorni e 5000 km in auto tra la germania e l'olanda con il nostro bassotto guido
Partenza il: 30/07/2011
Ritorno il: 12/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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La nostra idea era un viaggio di circa 25 gg. in campeggio per spendere di meno, alla fine ne abbiamo fatto 12 gg. in hotel, sistemazione molto più comoda ma un po’ più dispendiosa. Premetto che questo viaggio me lo sono studiata per filo e per segno. Girovagando su internet in cerca di informazioni e luoghi da visitare. Abbiamo visitato molti posti, ma a seconda delle abitudini e dei gusti personali può risultare un viaggio fatto in fretta e furia, a noi piace visitare il centro turistico delle città, quindi nelle grandi città ci soffermiamo massimo un paio di ore per visitare la zona centrale. Non visitiamo musei ma ci piace immortalare con la nostra macchina fotografica i monumenti e gli edifici più caratteristici. Poi viaggiamo con il nostro bassotto Guido, e siamo limitati in tante cose. Ma abbiamo percorso 5005 km in auto, visitando i posti più belli della Germania e dell’Olanda. La Romantische strasse anche se alcuni paesini sono molto belli, nella maggior parte non vale la pena lasciare la macchina per girarli a piedi, ci è risultata un po’ monotona, ma sono gusti personali, ho visto la differenza con la lunga via degli orologi a cuccù e della foresta nera percorsa già anni fa, li c’è tanto da vedere e ammirare. In Olanda purtroppo per percorrerla, bisogna usare l’autostrada, anche se le città sono bellissime ma purtroppo il tempo non è stato mai bello. Il mio consiglio è di tenere conto del tempo che ci si impiega a visitare le città, come ho già detto prima noi il massimo che rimaniamo sono un paio d’ore, ma per chi ama l’arte o visitare i musei consiglierei una giornata totale per ogni città. Sab 30 luglio Partiamo Io, Marco e il nostro cucciolotto Guido da Roma molto presto alle 05.30 del mattino, la nostra prima destinazione è Berwang (Austria) un paesino di montagna subito fuori il confine con l’Italia. Per il piccolo Guido (compie 1 anno il 10 agosto lo festeggeremo in viaggio), è il suo primo viaggio all’estero. Arriviamo alle 17.00, la temperatura che abbiamo lasciato a Roma era di 30° qui appena scendiamo dalla macchina ci accorgiamo subito del cambiamento di temperatura ci sono 15° gradi, fa molto freddo, ma d’altronde siamo in piena montagna Austriaca. Ci abbiamo messo un po’ a trovare la nostra Gästehaus Zugspitzblick prenotata da casa su booking, praticamente i numeri civici sono messi a casaccio, non sono in ordine ed era impossibile trovarlo. Il nostro Tom Tom (Felicetta), ci dava l’arrivo totalmente su un’altra strada. L’hotel è molto semplice ma carino paghiamo € 60 1 notte e prima colazione per 2 e il ragazzo che lo gestisce è molto simpatico parla a stento l’italiano, ma praticamente ci parla solamente di Totti e del calcio (argomento per noi del tutto estraneo non ci piace il calcio). Ci riposiamo un po’ in camera, Guido è felicissimo, comincia a saltare sul letto come un pazzo…è stato un buonissimo viaggiatore, ma anche lui come noi ne risente del cambiamento di temperatura, trema a non finire gli infiliamo il suo maglioncino e usciamo per una bella passeggiata e a respirare aria fresca. Guido si diverte a saltare nell’erba bagnata, ha cominciato a pioviccicare, alle 19 entriamo nel ristorante dell’Hotel, abituati che in Italia i cani non sono ammessi da nessuna parte, stentiamo un po’ ad entrare, alla fine chiediamo alla cameriera se lui può entrare (fa freddo e piove fuori per mangiare all’aperto), ci guarda sbalordita dicendoci che è lui il primo benvenuto, appena entrati tutti lo guardano e lo accarezzano, sembra entrata la star (d’altronde qui sembra non abbiano mai visto un bassotto nero), ci sediamo e Guido si sistema sotto al tavolo con la sua copertina e il suo osso. E’ un angelo, non si vede e non si sente (quando siamo a casa abbaia e cerca di salire sulle nostre gambe quando siamo a tavola), gli portano addirittura una ciotola con dell’acqua. SBALORDITI! E ci chiediamo come mai noi in Italia, con tanto di allarme per gli abbandoni dei cani, siamo ancora così ottusi che non riusciamo a capire che il cane è meglio dell’uomo? Mangiamo dei piatti tipici locali consigliati dal ragazzo, cominciando con due buone zuppe belle calde, Marco ordina una Jagerpfandel (carne di cervo con salsa di mirtilli) buonissima, io una Jungschweinruecken (carne di maiale ricoperta di mozzarella filante su un letto di spaghetti al pesto) una cosa buonissima e i piatti sono enormi. Beviamo della buonissima birra austriaca e io ritrovo la mia tanto amata Redler (birra e sprite). Ce ne andiamo a dormire molto presto sono le 21.00, ma siamo stanchi dal viaggio e domani ci attende una giornata piena di visite e km. Da domani iniziamo il nostro viaggio sulla Romantische Strasse partendo dal castello della Bella addormentata. Dom 31 luglio Ci alziamo alle 07.00 e facciamo una mega colazione, molto ricca, come si usa qui c’è un gran buffet di salumi e marmellate. Il tempo sembra essere migliorato, ci mettiamo in viaggio e ci dirigiamo a SCHWANGAU (Germania) passando per Fussen primo paese di partenza per la Romantische strasse, prima visita allo Schloss Neuschwanstein, parcheggiamo la macchina nel parcheggio a pagamento, ci dirigiamo al botteghino dei ticket, e dopo un’ora di fila per prendere i biglietti per il bus che sale al castello, mi dicono 1° che i biglietti si fanno direttamente sul bus, 2° che i cani non sono ammessi ne a bordo dei bus ne sulle carrozze. Ma io dico volete mettere un cartello informativo che avverte che i biglietti si fanno direttamente sull’autobus? Cmq ci prepariamo a percorrere la salita a piedi che in 40min si raggiunge il castello. Noi ci impieghiamo 1 oretta, Guido non ci dà il tempo di fermarci per respirare un po’, comincia a piangere e a smaniare, lui tanto la fatica non la sente e nel frattempo fa da attrazione turistica, tutti gli stranieri di tutto il mondo si fermano, lo accarezzano e addirittura gli scattano foto o ce lo chiedono per farsele con lui. Arriviamo dopo tanta fatica in cima, la vista è spettacolare ne è valsa veramente la pena, scattiamo foto a non finire, in tutti gli angoli e ci godiamo la vista di tutta la zona sottostante. Peccato è pieno di vespe, ti vengono addosso come impazzite, io e Marco abbiamo il terrore, invece gli altri stranieri sembra come se fosse una cosa normale se le lasciano camminare addosso senza problemi, e ci guardano come se siamo noi gli impazziti.Non ce la faccio ad arrivare al Marienbrucke (ponte sospeso tra due rocce proprio dietro il castello), ma ci vogliono ancora 15 min in salita di strada a piedi, proviamo a fare il primo pezzetto ma mi scoraggio a vedere scale e salita ripida. I miei polmoni proprio non ce la fanno e la paura di un attacco di asma è più forte. Ma è una meta da non perdere per chi non ha problemi di asma. Riscendiamo con tutta calma, il piccolo Guido comincia ad accusare la stanchezza ed ora siamo noi a doverlo tirare. Vediamo che le carrozze che salgono portano anche i cani…..io mi chiedo non era meglio chiedere a un carrozziere invece che al botteghino? Alla fine un cane piccolo come il nostro credo lo avrebbero fatto salire…ce ne sono anche di più grandi..vabbè ormai è andata e devo dire che alla fine la fatica ne è valsa la pena, e ci ha fatto pure bene. Compro ovviamente la mia Snowglobe del luogo e ripartiamo in direzione Augsburg percorrendo tutti i paesini della romantische strasse, ma peccato è domenica ed è tutto chiuso, i paesini sono piccoli e non vale la pena scendere per visitarli, scattiamo delle foto al volo dalla macchina e tiriamo dritto, ma anche ad Augsburg è tutto chiuso in più piena di cantieri aperti, decidiamo di non fermarci sono ormai le 17.00 e dobbiamo trovarci un campeggio per la notte. Ci allontaniamo dalla romatische strasse di 50 km lungo la strada che avremmo dovuto fare domani e ci fermiamo a Gunzburg, (deviazione per visitare Legoland) troviamo un piccolissimo campeggio in città, ci siamo solo noi e altre 3 tende. Paghiamo € 16.00 per la sosta, montiamo la tenda e andiamo a mangiare (qui si mangia alle 19), c’è un ristorante proprio del camping e si mangia benissimo, prendiamo i classici piatti locali pagando € 30.00 e ci prepariamo per la notte.

Lun 1 agosto Ci dirigiamo al centro di Gunzburg, molto carina il classico paesino tedesco, con molti negozi, facciamo una bella colazione, una passeggiata e un po’ di shopping e ripartiamo per la visita al parco Legoland. Magnifico, peccato che il piccolo Guido non lo fanno entrare, ci accontentiamo delle foto esterne davanti l’entrata e proseguiamo per Harburg, visitiamo il castello che peccato sia abbandonato, ma è molto bello. Ci fermiamo a Nordlingen paese costruito nel cratere di un meteorite, è molto carino e pieno di gente, passeggiamo lungo la piazza e la via centrale, ci prendiamo un buon mega gelato e ripartiamo percorrendo sempre la romatische strasse e attraversando i paesi principali, sono tutti simili, tutti come bomboniere, ci fermiamo per il pranzo a Donauworth molto carina sembra una bomboniera, case dipinte di rosa e celeste, la via principale piena di negozi e il ponticello con il fiume dove tutta la gente del luogo se ne stà sulle panchine a piedi nudi a leggere dei libri. Rimaniamo un’oretta, abbiamo trovato un parcheggio pubblico a pagamento proprio vicino al centro, su questo il nostro Tomtom è impeccabile, e fino a adesso abbiamo notato che non si pagano eccessivamente come si legge su internet, alla fine un’ora basta per girare queste cittadine e il massimo che si può pagare è € 3.00. Anche qui, come tutta la Germania, è pieno di vespe, quindi velocemente mangiamo un panino e ci rimettiamo in viaggio, attraversando gli altri paesini della mappa arriviamo a Rothenburg ob der tauber, sono ormai le 19.00, ci dirigiamo in pieno centro e ci troviamo una Gasthaus per la notte, l’idea del campeggio non è che ci piaccia molto, certo si risparmia ma la comodità è unica, poi per chi come noi ogni giorno si deve spostare meglio un hotel, montare e smontare la tenda ci fa perdere un bel po’ di tempo, e quando si ha intenzione di percorrere molti km è meglio non perderne. Troviamo una gasthof proprio vicino alla marktplaze, la Gasthof Butz a conduzione familiare, ha un ottimo ristorante, le camere sono molto belle e il servizio ottimo. Anche qui il piccolo Guido è il benvenuto, anche nel ristorante….ceniamo con delle zuppe di Gulasch e Jagerschnitzel vom schwein (scaloppine di maiale con funghi champignon in salsa) e un piatto enorme di Sauerbraten vom rind mit knodel (rostbeef con gnocchi di patate, cipolle e salsa), tutto buonissimo. Ci facciamo un giro nella piazza centrale prima di andare a dormire è tutto bellissimo, un paese spettacolare, tutto medievale. Ci riserviamo la visita a domani mattina.

Mart. 2 agosto Ci alziamo di buon ora, facciamo la nostra super colazione e ci facciamo un bel giro nel centro, il parcheggio per la macchina è proprio davanti l’hotel, ma purtroppo si può pagare solo per un’ora, cosi mettiamo € 1 per la prima ora, ci facciamo un bel giretto ma c’è molto da vedere, allo scadere del parcheggio torniamo a mettere ancora un’altra ora e ci dirigiamo a fare shopping da Kathe Wohlfahrt, il famoso negozio del natale….qualcosa di meraviglioso, appena entrati si viene trasportati al periodo di natale, dove qui l’atmosfera è quella vera natalizia, ci sono tantissimi oggetti da attaccare all’albero, ma i prezzi sono altini, mi comprerei di tutto ma mi accontento di qualche souvenir, ci dirigiamo in un altro negozietto che produce oggetti tipici locali decorati a mano, e qui facciamo la prima vera spesa spendendo un po’ ma ne è valsa la pena, questi oggetti sono bellissimi e di certo da noi non si trovano. Purtroppo tornare ogni ora ad aggiornare il parcheggio non ci conviene tanto meno prendere la macchina e parcheggiarla fuori le mura, cosi decidiamo di proseguire il nostro viaggio, sicuri di tornarci per capodanno e visitare il resto del paese con l’atmosfera invernale del natale. Ci fermiamo a Zirndorf al parco dei Playmobil ma purtroppo nemmeno qui fanno entrare Guido, ma cmq sono parchi giochi per i bambini, chissà un domani….ci torneremo! scattiamo qualche foto, un giro nel negozio originale e ripartiamo dirigendoci a Norimberga. Troviamo un garage proprio vicino al centro, e anche qui non costa molto, una bella passeggiata nel centro con tutti i bei negozi, è molto bella un misto di antico e moderno. Passiamo qualche ora a camminare per le vie del centro e ci rimettiamo in viaggio verso Frankfurt am main. Si sta facendo tardi, la strada è lunga e la percorriamo tutta lungo la provinciale per godere un po’ del paesaggio e cerchiamo da dormire in qualche paesino, ci fermiamo a Erbach, non c’è un gran che, a parte una specie di castello, troviamo una Gasthof molto carina ma nascosta, il ristorante è in un vagone di un treno, le stanze sono bellissime tutte di colori diversi, la nostra è verde…ceniamo nel giardino esterno con dei piatti buonissimi tipici della zona, a farci compagnia ci sono una tavolata di motociclisti. La signora è molto simpatica ma non parla nemmeno l’inglese, per fortuna il cuoco ne parla un po’ e cerchiamo di capirci al meglio, paghiamo la camera con prima colazione e la cena € 80.00 in due. Ottimo! Merc. 3 agosto Arriviamo a Francoforte e ci accorgiamo subito di quanto è bella questa città, da un lato la zona vecchia fatta di dall’altra parte la città moderna. Rimaniamo circa 2 ore e mezza a visitare la zona centrale, tutti i vicoli e i negozi…anche qui il nostro gps ha fatto il meglio, ci ha diretto proprio nel garage in pieno centro e abbiamo pagato solo 4 €. Certo non basterebbe una giornata intera per visitarla tutta, ma a noi ci basta goderci il centro e la zona più turistica, e soddisfatti della visita ripartiamo dirigendoci a Koln. Seguiamo la nostra guida e usciamo a Koningswinter, il primo paesino dell’Assia lungo il fiume Reno. Molto carino, la vista del Reno è spettacolare, ci facciamo una bella passeggiata lungo il fiume, ma comincia a piovere quindi rimontiamo in macchina e visto che ormai sono già le 19 decidiamo di trovarci un posto per dormire lungo la strada. Dopo vari tentativi arriviamo in una zona desertica e l’unico hotel che c’è fortunatamente ha una camera libera. Non è dei migliori, la pulizia è molto scarsa, ma per fortuna la cena che ci offrono nel pub sottostante è molto buona, sempre con piatti tipici locali, ma per il servizio si paga un po’ troppo. Siamo stanchi e non vediamo l’ora che arrivi domani, anche il piccolo Guido si addormenta sotto il tavolo durante la cena. Giov. 4 Arriviamo a Colonia, anche qui parcheggiamo nel garage proprio sotto il duomo…la città è spettacolare, il duomo è qualcosa di indescrivibile, maestoso, è pieno di turisti si fatica quasi a camminare…ci dirigiamo lungo la via centrale piena di negozi, ci fermiamo all’Hard rock cafè come di rito a comprare la maglietta per Marco, camminando lungo i vicoli arriviamo a Fishmarket, spettacolare le vecchie case a graticcio tutte colorate, la parte della città vecchia con le sue chiese e piazze e dall’altra parte del Reno la città moderna con i suoi ponti che attraversano il fiume e i grattacieli, la vista è spettacolare, passeggiamo lungo il fiume passando per il parco e ci fermiamo un po’ a goderci il panorama, Guido si diverte a correre sul prato e arrotolarsi, tutti lo guardano e sorridono e c’è sempre chi gli scatta foto. Nelle grandi città il caldo è soffocante, davanti ogni negozio ci sono ciotole con dell’acqua per i nostri piccoli amici….l’intera mattinata l’abbiamo passata passeggiando per questa magnifica città, ma anche qui non basterebbe un solo giorno per visitarla tutta, noi ci soffermiamo solo nella parte vecchia, oggi il nostro tragitto prevede l’entrata nei Paesi Bassi, e la strada è lunga, ci rimettiamo in viaggio sull’autostrada e appena entrati in Olanda si vede subito la differenza di paesaggi. Arriviamo ad Arnhem, molto bella ma non è come Amsterdam, è tutta diversa, una piazza centrale da dove si direzionano poi le lunghe vie di negozi, passiamo l’intero pomeriggio a passeggiare in questa città, tra i vecchi edifici e i moderni, facciamo una sosta in un bar a bere qualcosa di fresco, anche qui il caldo è soffocante. Decidiamo per stasera di provare un camping olandese, ci hanno detto che qui in Olanda sono vere città. Ne troviamo uno poco fuori la citta’ il Recreatiepark Arnhem, paghiamo € 40 e per un campeggio mi sembra troppo per una notte, si è vero dentro c’è di tutto, dalla piscina al ristorante, al campo da golf etc…, i bagni sono pulitissimi e spaziosi, ma solo per una notte è eccessivo, solo per Guido abbiamo pagato € 7, dovrebbero fare delle tariffe più economiche per chi come noi deve solo dormire. Qui tutti passeggiano in bicicletta, noi piantiamo la tenda e andiamo a prenderci qualcosa da mangiare per la cena, purtroppo improvvisamente comincia a diluviare, corriamo in tenda e con la pioggia che scende ininterrottamente mangiamo della buona pizza margherita e andiamo a dormire. Il piccolo Guido sembra svenuto, coperto con la sua copertina in pile preferita si è addormentato senza cenare, è stanco e infreddolito. Ven. 5 agosto Le temperature sono cambiate, stamattina fa freddino, ha piovuto tutta la notte e la tenda è zuppa e piena di sabbia…ci mettiamo quasi un’ora per chiudere e pulire tutto! Bella esperienza ma da oggi nuovamente in hotel. Ci dirigiamo a Utrecht, abbiamo scoperto che in Olanda come in Germania ci sono diversi tipi di parcheggi pubblici a strisce blu, di diversa tariffa, noi parcheggiamo lungo il fiume, € 10 per 5 ore, qui in Olanda costano di più, ma almeno si trovano sempre i parcheggi e si arriva vicino al centro e si pagano con la carta di credito. Passeggiamo tutta la mattinata lungo le vie di Utrecht, penso che dopo Amsterdam questa sia la città più bella dell’Olanda, sono molto simili con tanto da fotografare e vedere, soltanto la vista dei lunghi canali ti lascia sognare per ore. Guido è stanco e vuole venire sempre in braccio, ci diamo il cambio per portarlo, è piccolino ma pesa cmq 6 kg., oggi lo abbiamo fatto camminare tanto e stiamo solamente a metà giornata. Abbiamo notato che qui in Olanda è come in Italia, i cani non sono bene accetti, per lo meno nei ristoranti e nei negozi di souvenir. Troviamo una connessione gratuita e sbirciamo per vedere degli hotel dove accettano i cani, e ce ne sono veramente pochi, così ce ne prenotiamo per 2gg. uno a Delft l’Hotel Campanile. Ripartiamo arrivando direttamente in hotel visto che accettano i cani chiediamo direttamente se per il ristorante lui può entrare…purtroppo no, può solo stare in camera e non nei luoghi comuni. Posiamo le valigie e di corsa a visitare Delft, molto carina, la piazza centrale è molto bella e piena di ristoranti, anche qui è simile ad Amsterdam con i canali che corrono lungo la città…facciamo un po’ di shopping e ci fermiamo per la cena in un ristorante in piena piazza, ma appena seduti all’esterno, ci guardano tutti a noi e ad un’altra coppia con un chiwawa, ci dicono che non servono più la cena….Ma come? Sono solamente le 19? Ci chiedono scusa e ci invitano ad alzarci…haaaaaa! Capito! I cani non sono i benvenuti nemmeno all’esterno! Difatti per tutta la serata fino alle 23 hanno continuato a ricevere gente e soprattutto a servire cena, ma per noi non era possibile… Facciamo qualche metro più in la e ci sediamo in un altro ristorante, chiedo subito se Guido può stare e mi dicono certamente nessun problema, difatti mi accorgo che non è l’unico cane. Mangiamo con dell’ottimo pesce e carne. Proseguiamo con una passeggiata serale e dritti in albergo a dormire. Sab. 6 agosto Oggi abbiamo un bel giro da fare, e decidiamo di non percorrere l’autostrada, ma ci accorgiamo presto che è impossibile fare la statale….in certi punti non esiste e l’autostrada per spostarsi è l’unico percorso, poi per passare da paese in paese ci vuole troppo tempo, ci sono molti semafori e strade troppo strette, però non si trova tutto il grande traffico segnalato dalle guide turistiche, ma l’autostrada è l’unica alternativa per muoversi velocemente. Passiamo dentro Den Helder (l’Aja), ma non ci attira in particolar modo così proseguiamo per Scheveningen la nostra idea era quella di farci una passeggiata sulla spiaggia, ma è impossibile, l’hanno tutta abbattuta e la stanno ricostruendo…forse qui in agosto non è il periodo di mare, sarà come la nostra fine stagione, ci rimettiamo in viaggio e ci fermiamo a visitare Leida, molto bella e caratteristica anche qui la classica città Olandese, dopo un’oretta il tempo peggiora, ci rimettiamo in macchina e ci fermiamo ad Haarlem, molto carina, ma siamo in piena festa o manifestazione, la gente è tanta e non si riesce nemmeno a camminare, per lo più comincia a diluviare, finiamo il giro passando nella piazza del market prefissandoci di prenderci le mega patate fritte tipiche di qui, ma il negozio è chiuso….strano ma vero! Come noi altra gente ci rimane male, soprattutto i turisti…con l’acquolina in bocca decidiamo di metterci in macchina e farci un giro turistico in auto. Il tempo peggiora sempre di più e non smette di piovere…Decidiamo di passare ad Amsterdam, e rimaniamo colpiti dalla totale assenza di macchine, ci salutiamo con un’altra auto italiana che ovviamente come noi fa inversione sulle rotaie, pensiamo di lasciare la macchina nel garage e farci un giro a piedi nonostante la pioggia, ma poi vediamo che sulla damrak c’è una marea di gente, non si vede nemmeno un pezzo di strada, sembrano tante formiche che camminano…con Guido sarebbe impossibile camminare in mezzo alla massa, cosi decidiamo di farci un bel giro in auto per tutta la città…ad un certo punto giriamo lungo il singel per passare dove anni prima avevamo soggiornato in hotel ma rimaniamo bloccati in mezzo ad una massa indescrivibile di persone che beve e balla lungo il canale….si sente della musica forte provenire dal fiume, sbircio un po’ e mi accorgo che siamo capitati in piena giornata del gaypride, ci saranno migliaia di persone che festeggiano, ci mettiamo quasi 30 minuti per fare 100 metri, i tram sono tutti bloccati, davanti a noi c’è anche un taxi nella nostra stessa situazione, lo seguiamo e fortunatamente siamo fuori dall’ingorgo…per fortuna non ci ha visti la polizia. Percorriamo la zona più in periferia e ci accorgiamo che praticamente la conosciamo a memoria, usciamo dalla città e ci dirigiamo verso gli zaanse shanse, piove piove piove, non possiamo scendere dalla macchina, arriviamo vicino al museo dei mulini a vento, ma ci siamo stati qualche anno fa spettacolari veramente per chi non c’è mai stato ne vale la pena. Percorriamo la lunga strada panoramica che passa in mezzo ai campi e ai paesini più sperduti e ritorniamo in hotel, stasera cena da McDonald’s. Dom. 7 agosto Oggi decidiamo di percorrere la lunga strada che porta a Marken il paesino dei pescatori, attraversando il mare del Nord, ci fermiamo lungo un area di sosta a scattare delle foto, il vento è fortissimo non riusciamo a stare immobili, a Guido si aprono le gigantesche orecchie da bassotto sembra che plani….non ci fermiamo a Marken perché l’abbiamo visitata anni prima, ma è una meta da non perdere. Proseguiamo verso Volendam, parcheggiamo la macchina con disco orario per 1 ora e mezza gratuita e ci facciamo una bella passeggiata lungo il porto. Anche Volendam avevamo già visitato, ma si sa con le guide turistiche si vede tutto in fretta, ci è piaciuta tantissimo e abbiamo deciso di godercela con calma. Pranziamo con del pesce fresco fritto in uno dei famosi Fish and Chips, ricomincia a piovere, ci rimettiamo in macchina dirigendoci verso Edam (dove fanno il famoso formaggio Edammer), ci fermiamo nel negozio dove fabbricano gli zoccoli e ci scattiamo la foto di rito nello zoccolo gigante. Proseguiamo attraversando i vari paesini, questa a mio parere è la zona più bella dell’Olanda, le casette in riva ai canali ognuna con barchetta privata e tanto di mulino in miniatura fuori al giardino (sarà mio, anche io lo voglio), arriviamo a Hoorn, ma è in piena festa, le strade sono tutte chiuse, come al solito piove quindi decidiamo di proseguire il viaggio, passiamo attraverso Blokker e troviamo un monumento ai Beatles una musicassetta gigante, a quanto ho capito hanno girato qualche video in questa zona. Arriviamo a Enkuizen, paesino di mare turistico, sostiamo al parcheggio gratuito della stazione e ci facciamo una bella passeggiata. Ci fermiamo a mangiare un buon gelato, non piove ma fa molto freddo e c’è un vento bestiale, ripartiamo e notiamo che ci sono delle persone rinchiuse in delle bolle gigantesche che rotolano sul mare….stupendo! Ripartiamo in direzione Lelystad, passando dalla lunga autostrada che attraversa il mare, qualcosa di indescrivibile, la vista è mozza fiato, la macchina fotografica impazzisce per tutte le foto che scatta. Arriviamo al porto di Lelystad dove c’è ancorata la Batavia (riproduzione dimensioni reali del galeone), spettacolare anche se sappiamo che è solamente una riproduzione, guardare una simile bellezza è qualcosa di indescrivibile. Marco è impazzito, con la sua macchina fotografica immortala ogni minimo particolare di questa bellezza. Decidiamo di farci un giro dentro l’outlet ma purtroppo anche se è all’aperto, Guido non può entrare….assurdo! Riprendiamo la macchina e arriviamo ad Amerfoort dove abbiamo prenotato in precedenza tramite booking il nostro hotel sempre marchio Al Campanile. Usciamo per la cena dirigendoci nel centro di Amerfoort, le guide non parlano di questo paesino, invece ne vale veramente la pena, è molto bello e caratteristico, con la porta vecchia proprio sopra il canale del fiume. Ceniamo in un risto al centro con degli ottimi piatti tipici olandesi, ci godiamo la musica di sottofondo, un’altra passeggiata serale lungo i canali e torniamo in hotel a dormire. Domani torniamo in Germania, con Guido purtroppo qui in Olanda siamo limitati, e per lo più piove di continuo. Lun. 8 agosto Dopo 600 km rientriamo in Germania, siamo nella Black forest (già visitata nel 2009 in moto), ci fermiamo a Kniebis in piena montagna, in una pension Klosterhof, molto carina. I proprietari, due anziani signori sono simpaticissimi, hanno un jackrussel che all’entrata si mette in finestra dalla reception, Guido all’inizio non se ne era accorto, poi ha cominciato a piangere a tutto spiano per giocarci. Notiamo che tutti gli ospiti dell’hotel hanno i cani….si vede che siamo tornati in Germania! Guido qui in Germania lo chiamano the Baby! Quindi per noi da oggi sarà el Baby! Usciamo per una bella passeggiata all’aria aperta su questa meravigliosa montagna, sbalorditi da quello che troviamo….una dogstation! Con tanto di sacchetti e secchio per raccogliere i bisognini del nostro piccolo Guido! Ceniamo nel ristorante dell’Hotel e Guido è il maggior benvenuto! Ci lasciamo consigliare dal titolare il piatto tipico e devo dire che era veramente squisito. Mart. 9 agosto Ripartiamo in direzione Triberg, percorrendo la famosa B500, panoramica e spettacolare, passiamo attraverso Fraudenstadt e proseguiamo verso Wolfach. E’ un tratto di strada spettacolare immerso in piena foresta nera. Sosta a Glasgowsee con l’intenzione di percorrere 1 km a piedi nel bosco per andare a vedere il lago naturale. ma anche qui pioviccica, abbandoniamo l’idea a malincuore e ci rimettiamo in viaggio passando attraverso Schabach, dove c’è un ponte su un fiumiciattolo molto carino, degno di una sosta per fotografie. Ci fermiamo per il pranzo a Triberg sulla lunga via degli orologi a cuccù, anche questa zona non ci è nuova, l’abbiamo percorsa tutta nel 2009 con la moto, spettacolare la parte più bella della Germania. Ci siamo tornati soprattutto perché in auto è più facile riportarsi dei souvenir, così decidiamo di comprarci il tanto sognato vero orologio a cuccù a carica. Bellissimo! La spesa maggiore di tutto il viaggio, ma è anche una spesa che si fa una sola volta, poi resta per sempre! Pranziamo in un ristorante “dicono italiano”, ma non lo parlano per niente con dell’ottima pizza, e ripartiamo in direzione Titisee passando per la montagna, per cercare un negozietto tipico montano dove fanno tutto con il legno, dove anni prima mi ero fermata a comprare dei souvenir, stavolta faccio rifornimento di cose tipiche per il giardino. Soddisfatta ci rimettiamo in viaggio e arriviamo sul lago Titisee chiamato la perla della foresta nera. Ed è veramente bellissimo. Pieno di negozietti lungo la riva e tanti fiori colorati. Troviamo una Gasthof Rehwinkel a conduzione familiare a € 75 a camera con colazione, il ristorante è chiuso cosi andiamo a cena in riva al lago, in un ristorante italiano, di veri italiani pugliesi, mangiamo dell’ottima e vera pizza italiana, riusciamo e ci prende il diluvio universale. Abbiamo da fare 600 metri prima di arrivare in hotel, attrezziamo il piccolo Guido con il suo impermeabile, i proprietari del risto si fermano a chiacchierare un po’ con noi, mentre aspettiamo che spiova un pochino, ma nulla la situazione peggiora. Arriviamo in hotel completamente zuppi, a saperlo prima andavamo in macchina, il ristorante aveva anche il parcheggio gratuito. Guido ci fa una pena……lo asciugo per bene e dritto a dormire. E’ infreddolito e stanco! Merc. 10 agosto La famiglia che gestisce la Gasthof è molto simpatica, la figlia si è innamorata di Guido e per colazione gli porta addirittura uno stek di carne proprio per i cani. Passiamo lungo il lago per comprare finalmente il mitico mulino a vento da giardino….tutto in legno è bellissimo! Guido ha una faccia arrabbiata, purtroppo gli devo occupare mezzo sedile con il mulino. Ma pazienza non potevo lasciarlo in quel negozio! Oggi è il suo compleanno compie 1 anno. Tantissimi auguri baby! Ripartiamo percorrendo il resto della B500, facciamo sosta a Schluchsee un altro lago bellissimo, facciamo qualche foto e di nuovo in viaggio direzione Tiengen, oggi c’è il sole e il paesaggio è stupendo. Ci fermiamo a Waldshut a farci una passeggiata nel piccolo centro storico, anche qui una signora tedesca non ci da tregua e vuole Guido! Lo accarezza, lo bacia e lui dopo un po’ scocciato la snobba. Ci fa troppo ridere. Arriviamo ad Eggingen al confine con la Svizzera, ma non siamo intenzionati a passare da qui, le vignette costano troppo e non vale la pena per pochi km, quindi giriamo e percorriamo la Panoramicstrasse che va da Eggingen a Wellendingen molto lunga, passa in mezzo a montagne e campi, i colori della natura sono spettacolari. L’idea era di fermarci a Kostanz, ma è in Svizzera, ci andremo un’altra volta, ci fermiamo a Uberlingen sempre sul lago Bodensee, dopo aver parcheggiato la macchina in un garage, ci facciamo una bella passeggiata lungo il lago. Anche qui magnifico il colore del lago, e la magnifica armonia dei colori dei fiori, sembra di essere in una cartolina. Ci dirigiamo verso Lindau, lo attraversiamo con la macchina, si fa a fatica a camminare, è pieno di gente, siamo in piena stagione, ci fermiamo in vari hotel per cercare un posto per la notte, ma sono tutti al completo. Si è fatto tardi sono le 20.30, proviamo l’ultimo hotel che troviamo sulla strada a Lindenberg, ma non ha posto, gentilmente ci prenota una camera in un paesino vicino a Manzen 25 km da Lindau. La signora è molto gentile e parla un po’ l’italiano, ci prepara una cena favolosa con il mio piatto preferito di schnitzel e spatzle (braciola di maiale con funghi champignon con salsa e gnocchetti di farina e uova). Da quassù la vista delle montagne è spettacolare, il nostro balcone si affaccia proprio sulla vallata. Dobbiamo festeggiare il piccolo Guido, per lui gli abbiamo comprato una candelina a forma di macchinetta con scritto 1 e un mega wurstel. E’ contentissimo. Giov. 11 Ci alziamo presto e andiamo subito a visitare il famoso porto di Lindau, molto bello! Anche qui le foto si sprecano, fortunatamente siamo usciti presto e abbiamo trovato un parcheggio proprio sul porto a 50 cent per mezz’ora e ci basta per scattare le foto. Ripartiamo oggi andiamo in Austria ultima meta del viaggio, ci siamo prenotati un hotel a Schwaz. Dopo 230 km arriviamo e andiamo subito a farci una foto tutti e 3 insieme davanti alla mega faccia del museo degli swarovski. Ci rimettiamo in viaggio e percorriamo la bellissima strada panoramica Alpenstrasse che attraversa la montagna austriaca. Ci fermiamo in un’area panoramica proprio sulla montagna ad ammirare un bellissimo lago visto dall’alto in direzione Krimml, non so di preciso in che punto siamo, arriviamo a Wald im Pinzgau, dove c’è il mio negozio preferito di sculture in legno. Ci siamo stati nel 2007 e dopo 4 anni ci ritorniamo a comprarci un’altra maschera da appendere. Anche questa zona è per me la più bella dell’Austria. Le cascate di Krimml sono qualcosa di meraviglioso. E’ qui che si ammirano le più belle meraviglie della natura. Andiamo in hotel si è fatto tardi e siamo molto stanchi domani ci dobbiamo fare molti km per tornare a casa. L’hotel è molto bello e le persone sono molto gentili nella stanza addirittura troviamo una mega cuccia per il piccolo Guido, lui ne approfitta subito per arrotolarsi dentro. Scendiamo a cenare nel loro ristorante sempre con dei magnifici piatti tipici. Al piccolo Guido portano la ciotolina con dell’acqua fresca. Poi tutti a dormire. Il nostro viaggio è finito, domani si torna a casa.

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