100 euro per londra
Sempre dal sito www.Venere.Com ho prenotato un altro albergo (sempre per una notte) a 30£, sperando che almeno questo accettasse la mia carta di credito.
L’8 febbraio, il giorno di carnevale, io e il mio amico ci mettiamo in macchina per arrivare ad ancona. Mettiamo 10€ di benzina e alle 9 siamo in aeroporto. Facciamo velocemente il check-in (non c’era quasi nessuno…) e direttamente lì compriamo il biglietto (19€) andata e ritorno del pullmann che ci avrebbe portati dall’aeroporto di londra al centro della città. L’aereo parte alle 11 in perfetto orario e alle 13.30 siamo a Londra. Ci ricordiamo di rimettere indietro le lancette di un’ora e saliamo sul pullmann della Terravision (il meno caro rispetto agli altri). Alle 14 ora locale siamo finalmente a Victoria Station, centro di Londra. Per prima cosa dobbiamo cambiare i soldi, cerco un posto dove non si prendano la commissione. Nonostante la mia accortezza, riescono ugualmente a fegarci: non ho capito neanche io come, fatto sta che una volta cambiati i soldi, mi accorgo che ci abbiamo perso un pò…
Comunque ci incamminiamo verso l’albergo e, come prevedibile, qui ci dicono che la mia carta di credito non era stata accettata e che mi avevano mandato un e-mail per avvisarmi (in realtà l’e-mail l’ho trovata due giorni dopo al mio ritorno a casa e risaliva proprio a quel giorno). Ci dicono che volendo la camera c’è ma che dobbiamo pagare 60£!!! A quel punto innervositi decidiamo di andare a provare all’ostello, ma camminando per Belgrave Road proviamo a chiedere ad ogni albergo se hanno una camera a 30£: finalmente ne troviamo uno che ce la vuole fare a 35£, noi trattiamo e scendiamo a 30£ ma senza colazione. E’il St. John’s Hotel, una camera piccolissima ma con televisione e soprattutto bagno! Oltre le migliori aspettative.
Dopo un’oretta di riposo usciamo a ci avviamo verso la metro. Qui scopriamo che i biglietti sono molto cari, per cui ci facciamo la One Day Travel card (4,70£) ma solo per il giorno seguente. Usciamo quindi a piedi e da Victoria Station ci incamminiamo attraverso Buckingham Palace Road fino a Buckingham Palace. Inutile descriverlo, dirò solo che se fosse in Italia sarebbe un palazzone carino, forse un pò pacchiano con quelle sbarre dorate. Ci fermiamo a bere 2 sidri comprati in un market al St. James Park, osservando una bella varietà di uccelli e anche degli scoiattoli. Proseguiamo verso il Tamigi dove ammiriamo il London Eye, il Big Ben, il Parlamento e Westminster. Ci fermiamo in un altro supermercato a comprare panini e birra e torniamo in albergo. La stanchezza si fa sentire e crolliamo presto.
La mattina del 9 febbraio fuori è neanche a dirlo una giornata umida, tipica londinese. Lasciamo l’albergo con gli zaini in spalla e ci avviamo nuovamente verso Buckingham Palace per vedere il cambio della guardia. Quando arriviamo c’è molta gente e numerose macchine di lusso che fanno la fila. Enormi buttafuori fanno aprire i cofani e controllano sotto le vetture, mentre scendono signori, bambini e donne supereleganti (anche troppo, cosa che ci fa capire come mai i più grandi stilisti siano italiani e non inglesi) che si avviano verso le residenze reali. Ci fa sorridere la curiosità morbosa dei turisti che scattano foto, ma annoiati non aspettiamo il cambio della guardia e andiamo sempre a piedi ai magazzini Harrod’s. Anche qui il clima è surreale, io e il mio amico vestiti come viaggiatori improvvisati nella Luxury Room dove si vendono gioielli da migliaia di sterline. In ogni caso è interessante come un centro commerciale possa diventare un’attrazione turistica.
Finalmente basta camminare e prendiamo la metro. Arriviamo a St. Paul ma in realtà quello che si erige davanti a noi è più un cantiere: la cattedrale è chiusa e i palazzi attorno sono in restauro. Saliamo su uno dei famosi autobus a due piani (insieme ai taxi neri sono la cosa più caratteristica di Londra) e arriviamo al London Tower. Questo castello è davvero bello, anche se sembra costruito apposta per Gardaland. Mangiamo gli ultimi panini che ci sono rimasti e sorseggiamo una birra su una panchina osservando il Tower Bridge.
Riprendiamo la metro e scendiamo a Covent Garden: ci aspettavamo un mercato, invece è l’ennesima attrazione turistica, alquanto cara e noiosa. A piedi arriviamo a Trafalgar Square che invece è una gran bella piazza, con tanto di statua del colonello Nelson (credo che sia colonnello, non vorrei sbagliarmi…), megafontana al centro e National Gallery davanti. Ci riposiamo un pò e poi riprendiamo la marcia fino a Piccadilly Circus. Eccola, la capitale del capitalismo è tutta qua, il regno della pubblicità. Viene da chiedersi perche tutte le persone (comprese noi, sia chiaro…) si ostinano a fotografare COCA-COLA, TDK, SANYO, BURGERKING…
Quanta pubblicità! Entriamo nel Virgin Megastore e qui c’è una bella sorpresa: si possono ascoltare tutti i dischi presenti, anche se solo una ventina di secondi a canzone. I dischi qua costano leggermente meno che in Italia (14,99£).
Proseguiamo per Regent’s Street, facciamo una capatina nel famoso negozio di giocattoli Hameley’s (anche qui vale lo stesso discorso per Harrod’s: immaginate due visi stravolti da viaggiatori improvvisati in un negozio di giocattoli che costano anche 5000£…), poi Carnaby Street (altra delusione, uno si aspetta di scivolare nella Londra rockettara degli anni ’60 e invece si trova in una via piena di negozi di abbigliamento e souvenir), Oxford Circus, Oxford Street e, finalmente Soho.
E’ proprio a Soho infatti che capiamo perchè Londra è la meta di tanti giovani, qui tutto è a misura d’uomo, caratteristico, un sacco di negozi di dischi (anche in vinile), mercati (veri, non come Covent Garden), locali. A Soho si trova di tutto, proprio di tutto! E, per smaltire l’ondata improvvisa di psichedelia londinese, dopo un hamburger and chips (il fish and chips costava troppo per i nostri budget, risotti ormai a 7£ in totale) andiamo a riposarci al Green Park. In realtà andiamo prima ad Hyde Park, ma lì è tutto buio, sono solo le 6 di pomeriggio ma fa veramente paura (sarà il nome…).
Decidiamo di vedere anche il Regent’s Park, prendiamo la metro fino a Baker Streets (la via di Sherlock Holmes, e infatti sotto la stazione della metro ci sono numerose immagini del detective), passiamo davanti Madame Tussaud’s e al Planetario, finchè non arriviamo in questo grande parco che purtroppo è chiuso! Torniamo a Piccadilly Circus, ci riposiamo ai piedi della fontana ma ormai sono già le 9, è tempo di ripartire. Torniamo a Victoria Station, il pullmann per l’aeroporto è puntuale e alle 11 e mezza siamo lì. L’aereo parte alle 7 ma la notte in aeroprto scorre veloce, anche perchè è pieno di ragazzi come noi che deve prendere il volo per le vaie parti d’Europa. Le nostre tasche alla fine erano vuote ma i nostri bagagli di esperienze un pò più pieni.
Ricordate che in Inghilterra si guida a sinistra e questo non so spiegarvi perchè ma cambia tutta la visione del mondo. L’importante comunque è che ve lo ricordiate quando attraversate la strada! In Inghilterra le prese della corrente sono diverse dalle nostre, il mio amico non ha potuto ricaricare la sua supermacchina digitale e così le foto le ho fatte solo io, ultimo fedele della pellicola! Alla prossima.