10 giormi e 7000 Km. nel West
A proposito di mangiare, se ci si toglie dalla testa il nostro pranzo tradizionale (primo, secondo, contorno e magari anche antipasto, dessert) non ci sono problemi e tutti sono in grado di sopravvivere anche più di 15 giorni, magari scoprendo quanto è buona la carne delle Steak House (ma non solo di quelle) o quanto sono buoni certi dolci e certi gelati (abbondanti e molto meno cari dei nostri). Anche il pesce ed il pollo sono ottimi e per i ristoranti non c’è che l’imbarazzo della scelta; in genere viene proposto un piatto unico. Dimenticavo di dire che, ancor più dei nostri pasti tradizionali, si deve saper dimenticare il nostro CAFFÈ’ Il costo del pranzo non nasconde sorprese ed è sempre corrispondente a quello scritto sulla lista al quale, però, va tassativamente aggiunto il servizio del 10/15%.
Per quanto riguarda il dormire faccio qui riferimento alle molte catene di Motels che offrono la possibilità di dormire in modo più che confortevole e con costi certamente inferiori a quelli dei grandi alberghi. Questi, in più, offrono unicamente l’esteriorità perchè quando si è nella camera di un buon motel non si ha nulla di meno di quanto si potrebbe avere in una camera di un Grand Hotel, dal televisore al telefono, dai servizi in camera ad un’ottima pulizia. Quasi tutti i Motels sono forniti di piscina, piccola ma sufficiente per il numero dei clienti che ne usufruiscono.
Si deve tener presente che le camere dei Motels sono quasi esclusivamente a due letti matrimoniali e che il costo varia pochissimo se sono occupate da una o da quattro persone; quindi è conveniente, dal punto di vista economico, che siano occupate da almeno due persone ( a titolo indicativo il costo della camera varia fra i 40 e i 100 dollari a seconda della catena che si sceglie, della località in cui è ubicato il motel e, in piccola parte, dalla stagione più o meno turistica e dal periodo della settimana). Per la mia esperienza è consigliabile non prendere in considerazione motel che abbiano un costo inferiore ai 40 dollari fuori dalle grandi città ed i 60/80 nelle città perchè si rischierebbe di non avere quelle garanzie di sicurezza e di igiene che gli altri possono dare. In ogni caso è prassi corrente, prima di decidere se fermarsi o no, chiedere di vedere la camera; “l’office” del motel non avrà nulla in contrario a dare la chiave e non creerà problemi ad una eventuale decisione negativa.
Se la camera va bene si paga subito (preferibilmente con carta di credito) stabilendo le notti che si desidera rimanere ( se in seguito si decide di rimanere più a lungo in genere non ci sono problemi ). Alla partenza si consegna la chiave e si ritira la memoria di spesa della carta di credito e la fattura.
La macchina, o il minivan se si è in più di quattro, (o meglio di tre) si noleggia all’arrivo all’aeroporto e si consegna al momento del volo di ritorno. Il costo del noleggio è decisamente inferiore a quello italiano e nella scelta dell’auto non và dimenticato che i bagagliai delle auto americane sono, in genere, meno capienti di quelle italiane e difficilmente, anche quelli delle auto più grandi, sono in grado di contenere i bagagli di più di tre turisti. Nessun problema per il noleggio anche se non si è provveduto a prenotare dall’Italia. Basta sostare sul marciapiede all’uscita dall’aeroporto ed individuare il punto di fermata del Bus della compagnia di noleggio prescelta (Hertz, Alamo ecc,), raggiungerlo e salire con i bagagli sul Bus; questo vi porterà direttamente agli uffici dove, con carta di credito e patente alla mano si provvederà senza problemi al noleggio. Dopo pochi minuti si è già al volante pronti a partire.
Spesso nell’ufficio dove si svolgono le pratiche per il noleggio (alla Hertz di Los Angeles c’è) si trova un computer che, se ben interpellato, ci scriverà su un foglio, in italiano, l’itinerario da percorrere per andare dall’aeroporto al Motel che abbiamo prescelto.
Da queste premesse è evidente che quello che propongo non è il viaggio giusto per chi pretende alberghi di prima categoria e pranzi con caviale ed aragosta ma per chi, pur viaggiando con le giuste comodità sà rinunciare al superfluo (anche se gli strappi alla regola sono sempre ammessi !!!!!!). Rispetto ai viaggi organizzati, oltre ad un minor costo, un viaggio all’insegna dei “fai da te” ha, a mio modesto avviso, l’impagabile vantaggio di consentire di conoscere gli usi e le abitudini del posto che si sta visitando, di scegliere di fermarsi più o meno a lungo in una località a seconda del maggior o minor interesse che presenta e, magari, di sbagliare in qualche cosa ma proprio da qui trarre una esperienza utile per un’altra volta.
LA CRONACA PRIMO GIORNO – MARTEDÌ 23 APRILE – IL VIAGGIO Siamo partiti alle ore 8,40 dall’aeroporto di Genova con un aereo della BRITISH AIRWAYS diretto all’aeroporto Gatwick di Londra dove siamo giunti alle 9,45 locali. Con un Bus della società aerea ci siamo trasferiti all’aeroporto di Heathrow da dove alle 12,15, con un Boeing 747 della Compagnia di bandiera inglese siamo decollati per Los Angeles. Dopo 10 ore di volo siamo giunti a L.A. Alle ore 15 locali. Dopo il disbrigo delle pratiche doganali ed il ritiro dell’auto (una Toyota Corolla) abbiamo raggiunto ad Anaheim il previsto Motel Travelodge Convention Side al 733 W Katella Ave lungo il perimetro di Disneyland. (n.D.R. Oggi non esiste più ed è stato inglobato dal parcheg-gio di Disneyland ma in zona ci sono altri mille Motel e c’è solo l’imbarazzo della scelta) SECONDO GIORNO – MERCOLEDÌ 24 APRILE – LOS ANGELES Al mattino iniziamo un giro nella “grande” Los Angeles percorrendo in direzione Nord l’INTERSTATE 5 per poi immetterci sulla 101 ed uscire sull’Hollywood Blv dove visitiamo il Teatro Cinese, le impronte dei divi nel cemento ed il marciapiede delle STELLE. Proseguiamo lungo il Sunset Blv. Deviando prima per fare un giro in Bel Air fra le ville dei divi e poi per fare due passi sulla Rodeo Drive a Beverly Hills. Ripreso il Sunset lo percorriamo fino al suo termine in Santa Monica proseguendo fino a Malibù che si conferma, come previsto, una delusione.
Riprendendo verso Sud, dopo S.Monica dove abbiamo pranzato in un ristorante coreano, sul molo, attraversiamo Venice, Marina del Rey, Manhattan Beach, Redondo ed altre località famose ma quasi tutte assai deludenti per arrivare a Long Beach dove vediamo il transatlantico Queen Mary trasformato in Albergo galleggiante.
Proseguiamo ancora verso Sud dove, dopo poche miglia, veniamo tamponati, fermi ad un semaforo rosso, da un’automobilista un po’.. ..Distratta.
L’auto non era più utilizzabile quindi abbiamo chiesto l’intervento dell’Hertz (per fortuna c’era un interprete) che ha provveduto ad inviare un carroattrezzi che, avventurosamente, ci ha riportato alla sede Hertz dell’aeroporto di Ingelwood dove c’è stata consegnata una nuova auto (Nissan Sentra) con la quale siamo rientrati al Motel.
TERZO GIORNO – GIOVEDÌ 25 APRILE – LOS ANGELES – LAS VEGAS Dopo il breakfast entriamo nella Freeway 91, raggiungiamo l’INTERSTATE 15 a San Bernardino ed iniziamo il nostro viaggio in direzione Las Vegas attraverso il deserto. A Bartsow usciamo per una piccola deviazione che ci porta alla Gost Town di Calico, un paesino di minatori che risale al tempo della “corsa all’oro”. Ripresa la 15 e attraversato il confine fra la California ed il Nevada, arriviamo a Las Vegas nel primo pomeriggio ed alloggiamo al Travelodge, sul Las Vegas Blv, nei pressi del Casino Circus – Circus.
Pomeriggio e sera sono dedicati alla visita dei Casino di Las Vegas; prima il Caesar Palace ed il Mirage poi l’isola del Tesoro, l’Excalibur ed il Luxor, tanto per citarne alcuni.
QUARTO GIORNO – VENERDÌ 26 APRILE – LAS VEGAS – GREEN RIVER Si rientra nell’INTERSTATE 15 in direzione Nord (attraversando un breve tratto di Arizona per poi entrare nell’Utah) fino all’intersezione con la 40 che prendiamo in direzione Est verso Green River. Il paesaggio gradatamente cambia passando dal deserto sassoso e biancastro alle rocce stratificate e sempre più rosse che caratterizzano l’altopiano del Colorado. Incontriamo paesaggi nuovi ed imponenti Canyon che l’autostrada percorre con ripide salite e vertiginose discese e ar-riviamo al paesino di Green River, che prende il nome dall’omonimo fiume che lo attraversa e dove prendiamo alloggio al Motel BUDGET HOST BOOK CLIFF LODGE 6 RESTAURANT.
Green River è poco più di un punto di sosta che offre in ogni modo ottime possibilità di pernottamento, ristoro e rifornimento.
Preso possesso della camera scarichiamo i bagagli e partiamo per la visita dell’Arches National Park nei pressi di Moab. La distanza fra Green River ed il Parco Nazionale degli Archi si rivela superiore a quanto previsto ma riusciamo ugualmente a visitare tutto il Parco ed a rientrare al Motel per l’ora di cena.
QUINTO GIORNO – SABATO 27 APRILE – GREEN RIVER – CAMERON.
Partiamo abbastanza presto e prima di Moab visitiamo il Canyonland N.P. Ed il Dead Horse Point (specie quest’ultimo molto spettacolare, su una stretta ansa del Colorado) nella zona di confluenza del Green River con il Colorado quindi proseguiamo verso Sud passando per Moab e Monticello fino a raggiungere, al Confine fra l’Utah e l’Arizona, la Monument Valley nel cuore della riserva dei navajos. Questa offre un paesaggio unico che ha fatto da sfondo a moltissimi films Western (il più classico è certamente “OMBRE ROSSE”). Dopo un giro di un paio d’ore fra i maestosi pinnacoli di rocce rosse e lungo un polveroso tracciato che pareva pronto per un assalto alla diligenza della posta, entriamo in Arizona e, contrariamente a quanto previsto in un primo tempo, ci dirigiamo verso Camerun anziché verso Page. Questa variante ci consente di risparmiare almeno un centinaio di chilometri anche se ci toglie l’occasione di vedere il lago Powell formato dalla diga che si trova proprio a Page.
Passati per Kayenta e Tuba City arriviamo quindi a Camerun e prendiamo alloggio al CAMERON MOTEL appena passato il ponte sul Little Colorado.
SESTO GIORNO – DOMENICA 28 APRILE – CAMERON – TEHACHAPI Poche decine di chilometri dopo Camerun prendiamo il primo contatto con il Grand Canyon entrando nel Parco Nazionale omonimo a Desert View. Lo spettacolo è sempre grandioso anche per chi lo ha visto più di una volta!!!. Dai piedi di un’antica torre d’osservazione degli indiani Anasasi si osserva l’immenso lavoro d’erosione svolto dal Colorado nel corso di milioni d’anni e non si può che rimanere stupefatti. Proseguiamo fermandoci spesso in altri punti panoramici e lasciamo la sponda del Grand Canyon dopo il Visitors Center per dirigerci a Sud fino a Williams dove c’immettiamo sulla INTERSTATE 40 iniziando la lunga tappa d’avvicinamento a S.Francisco che ci porterà, dopo aver lasciato a Barstow l’INTERSTATE 40 per la Statale 58 fino a Tehachapi a po-chi chilometri da Bakersfield.
Dopo otre 800 chilometri prendiamo alloggio al Best Western Mountain Inn ai piedi della Sierra Nevata e non distanti dal Parco Nazionale delle Sequoia.
SETTIMO GIORNO – LUNEDÌ 29 APRILE – TEHACHAPI – S.MATEO (S.FRANCISCO) Partiamo presto e, percorrendo la fertilissima pianura che si estende fra la Sierra Nevada ed il mare, attraversando gli immensi orti che forniscono la verdura a tutta la California e gli splendidi aranceti della S. Joaquin Valley arriviamo a San Mateo alla periferia di San Francisco.
Dopo aver preso alloggio al Super 8 Motel, nel pomeriggio, attraversiamo la baia sul S.Mateo Bridge (oltre 10 Km.) e passando per Oakland entriamo in San Francisco attraverso il Bay Bridge.
Prendiamo un primo contatto con le vertiginose salite e discese delle via cittadine, percorriamo gli stretti tornanti della Lombard Street resi famosi in tutto il mondo da numerosissimi films e saliamo ai piedi della bianca torre di Telegraph Hill da dove si gode una splendida vista sulla baia e sull’isola d’Alcatraz.
Finiamo la giornata al Fisherman’s Wharf ed al Peer 39 quindi, dopo essere saliti a Twin Peaks ad ammirare il panorama notturno di S.Francisco rientriamo al Motel.
OTTAVO GIORNO – MARTEDÌ 30 APRILE – S.FRANCISCO Riprendiamo la visita alla città ritornando a Twin Peaks per un’occhiata alla città ed alla baia anche con la luce del sole (per fortuna non c’è la nebbia di Agosto) quindi andiamo, lungo la Lombard Street, verso il Golden Gate Bridge fermandoci nel Vista Point che precede quello che è uno dei ponti più famosi del mondo.
Dopo averlo ammirato ed aver letto le sue caratteristiche e le sue dimensioni nell’apposito tabellone lo attraversiamo e ci fermiamo dall’altra parte in un altro Vista Point che consente di rendersi conto dell’incredibile colonna d’auto che 24 ore su 24 lo attraversa. Proseguiamo per qualche miglio e scendiamo verso il mare per andare a Sausalito una ridente e soleggiata cittadina che consente di ammirare, ancora una volta, la splendida Skyline di S.Francisco.
Rientriamo in città e proseguiamo la visita pranzando a Little Italy, visitando China Town e prendendo il Cable Car (il famoso tram – funicolare) per Market Street. Finiamo la giornata cenando al Fisherman Warf e ritornando al Motel di S. Mateo.
NONO GIORNO – MERCOLEDÌ 1 MAGGIO – S.FRANCISCO – MONTEREY Salutiamo la Baia di S.Francisco ed iniziamo il viaggio verso Sud lungo la costa passando da Half Moon Bay per arrivare a S.Cruz, dove facciamo una tappa, e quindi a Monterey dove prendiamo alloggio al Comfort Inn di Munras Avenue. Nel pomeriggio prendiamo un po’ di sole in piscina quindi, dopo un giro per Monterey andiamo a percorrere le “17 Miles Drive ” 17 miglia che si snodano nella penisola, fra ville favolose, pinete e campi da golf che arrivano al mare; andiamo quindi a Carmel (in pratica unita a Monterey), una cittadina con una splendida spiaggia bianca e tante minuscole villette, una città una volta abitata da artisti ed amministrata per anni dal divo di Hollywood Clint Heastwood. Alla sera ritorniamo a Monterey, ceniamo in un ristorante sul molo e rientriamo al Motel.
DECIMO GIORNO – GIOVEDÌ 2 MAGGIO – MONTEREY – S.BARBARA Proseguiamo la marcia verso Sud e verso l’aeroporto di Los Angeles da dove domani ripartiremo per l’Italia lasciando Monterey per giungere, dopo alcune ore di viaggio sulla 101 a S.Luis Obispo (San Luigi Vescovo) e quindi a S.Barbara una splendida città di 80.000 abitanti. Prendiamo alloggio al Motel La Playa sul Cabrillo Blv a pochi metri dalla spiaggia e da un molo che si protende sul mare. Perpendicolare al lungomare su cui si trova il Motel inizia la State Street, la via principale di S.Barbara, piena di locali caratteristici e di negozi di tutti i generi.
Prendiamo un po’ di sole, facciamo shopping lungo la State Street ed andiamo a mangiare il pesce in un caratteristico e simpaticissimo locale nella zona del porto.
UNDICESIMO GIORNO – VENERDÌ 3 MAGGIO – MONTEREY – ITALIA L’aereo parte alle 21,10 e Los Angeles è lontano poco più di due ore di macchina quindi ci possiamo permettere un’intera mattinata di relax anche perchè abbiamo ottenuto il permesso di lasciare libera la camera alle ore 14 invece che alle 11 com’era programmato. Ci alziamo con comodo, andiamo a fare colazione poi facciamo un giro per la città e arriviamo fino alla Missione (la più famosa di tutte quelle del “Camino Real”).
Quindi facciamo un giro lungo la costa scoprendo ville e parchi favolosi e alle 11 ritorniamo a prendere il sole in piscina fino ad oltre le 13 quando, preparati e caricati i bagagli saldiamo il conto ed andiamo a pranzo in un vicinissimo ristorante.
Verso le 15 lasciamo S.Barbara e verso le 17,30 siamo pronti per il Check in; alle 20,30 ci s’imbarca e poco dopo le 21 inizia il volo di ritorno. Saremo a Londra all’aeroporto di Heathrow alle ore 15 del 4 maggio; ripartiremo da Gatwick alle 18,30 e saremo a Genova alle 20,25.
TUTTO E’ ANDATO BENE PECCATO CHE SIA FINITO COSÌ PRESTO ! ! ! ! il viaggio dal punto di vista economico Per semplicità il calcolo viene fatto sulla spesa di due persone (quali erano ef-fettivamente) calcolando alla fine il costo unitario il cambio del dollaro e’ calcolato £ 1.584 per $ costo dei due passaggi aerei £. 2.300.000 noleggio auto (berlina 4 posti) $ 426 £ 675.369* pernottamenti motel travelodge di los angeles (2 notti) $ 115 £ 182.286 motel travelodge di las vegas (1 notte) $ 112.66 £ 178.577(1) motel di green river (1 notte) $ 41.57 £ 65.892 motel di cameron (1 notte) $ 79 £ 125.222 motel di tehachapi (1 notte) $ 58.66 £ 92.899 motel di s. Mateo (s.Francisco)-(2 notti) $ 129.34 £ 204.833 motel di monterey (1 notte) $ 61.36 £ 97.194 motel di s.Barbara (1 notte) $ 82.50 £ 130.637 totale $ 680.09 £ 1.077.530 cassa comune per pagamenti di colazioni, pranzi, cene, benzina, parcheggi ed ogni altra spesa fatta in comune $ 700 £ 1.108.800 totale generale £ 5.162.000 il costo totale del viaggio (escluse le spese personali di telefonate, souvenir ecc.) risulta quindi di lire 2.581.000* per persona il costo del soggiorno (escluso il viaggio aereo) risulta essere 1.431.000* per 11 giorni con una spesa giornaliera di £ 130.000 se si fosse divisa la spesa dell’auto e della camera su tre persone il costo del viaggio sarebbe sceso a £ 2.299.000 con un risparmio di circa 280.000 lire a testa ed un costo giornaliero di £ 104.000 (1) con ogni probabilità, per un malinteso, abbiamo pagato, a las vegas, l’equivalente di tre notti anche se, in realtà, abbiamo dormito una notte sola. Dalla spesa per persona sarebbero da togliere circa 60.000 lire a testa.
Calcolando i costi in dollari e trasformandoli in Euro non è difficile raggiungere, con una buona approssi-mazione il costo dello stesso viaggio fatto al giorno d’oggi. Aggiungendo il 10% di inflazione (per i 7 anni trascorsi) saremo ancora più vicino alla realtà