Con i suoi 153 abitanti è uno dei più piccoli d’Italia: questo borgo alle porte di Roma ti stupirà con il suo silenzio

Mariarita, 01 Feb 2025
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A circa 72 km da Roma, incastonato tra i Monti Lucretili, sorge Vivaro Romano, un piccolo gioiello medievale immerso nella natura. Con appena 153 abitanti, è uno dei comuni meno popolati d’Italia e rappresenta una meta ideale per chi cerca tranquillità, storia e autenticità. Il toponimo Vivaro potrebbe derivare da Viprarius, che letteralmente significa “paese delle vipere”, o da Vivarium, per la presenza di bacini d’acqua usati per l’allevamento di pesci.

Dove si trova e come arrivare

Vivaro Romano si trova nel Lazio, in provincia di Roma, vicino al confine con l’Abruzzo. Il borgo è raggiungibile principalmente in auto. Percorrendo l’autostrada A24 Roma-L’Aquila, si esce a Vicovaro-Mandela, poi si prosegue lungo la SP34a per circa 20 km. Il viaggio da Roma dura poco più di un’ora. Oppure, è possibile prendere un treno fino a Tivoli o Carsoli e proseguire con un autobus di linea, ma i collegamenti pubblici non sono frequenti.

Nonostante la sua vicinanza alla capitale, Vivaro Romano è un luogo ancora poco conosciuto e conserva intatto il fascino del borgo in cui il ritmo della vita è scandito dalle tradizioni locali e dalla natura.

Cosa vedere a Vivaro Romano

Nonostante le dimensioni ridotte, il borgo custodisce un ricco patrimonio storico e paesaggistico. Il centro è caratterizzato da un dedalo di vicoli con case in pietra e scorci pittoreschi, perfetti per una passeggiata nel silenzio.

Tra le attrazioni principali, il Santuario di Santa Maria Illuminata. Risalente al XIII secolo, sorge su un colle panoramico ed è legato a una leggenda secondo cui un fascio di luce avrebbe illuminato l’immagine della Madonna trovata in questo luogo.

C’è poi la Chiesa di San Biagio, un piccolo edificio religioso di origini medievali.

Da non perdere il Castello Borghese che, situato su Colle Gennaro a 757 metri di altitudine, conserva ancora resti delle antiche fortificazioni.

Nei dintorni si possono percorrere sentieri escursionistici che attraversano i Monti Lucretili e offrono panorami di rara bellezza. Uno dei percorsi più suggestivi conduce fino a Monte Aguzzo, da cui si gode una vista spettacolare sulla valle del Turano e sulle montagne dell’Appennino centrale.

Cosa mangiare a Vivaro Romano

La tradizione gastronomica del borgo si ispira alla cucina laziale e abruzzese. Il prodotto più celebre è il fagiolo Cioncone. La denominazione deriva da quella di un abitante che, tornato nel paese d’origine con questo prodotto, si rese conto che fosse particolarmente adatto a crescere in questo territorio. Viene oggi coltivato nelle campagne di Vivaro Romano, in terreni argillosi e umidi vicino a risorgive. Si semina a maggio, si raccoglie (a mano) tra fine agosto e inizio settembre. 

Tra i piatti tipici si possono gustare le paste fatte in casa, come le sagne al sugo rustico, sagnozzi con fagioli, carni alla brace, salumi e scamorze da accompagnare con pane casereccio, funghi porcini, gli arrosticini di pecora. Tra i dolci, delle ottime ciambelline al vino e i tozzetti alle mandorle. Le tradizioni culinarie vengono celebrate ogni anno con degli eventi gastronomici, come la sagra del fagiolo che si tiene da circa quarant’anni, quella degli gnocchi e quella del cinghiale. Durante queste manifestazioni, le vie del borgo si animano di stand e spettacoli folcloristici, permettendo ai visitatori di assaporare i sapori autentici del territorio in un’atmosfera conviviale. 

Vivaro Romano è un borgo autentico, lontano dal turismo di massa, ideale per una gita fuori porta all’insegna della tranquillità e della natura. Passeggiando tra i suoi vicoli e ammirando i panorami sulle colline circostanti, si può riscoprire il piacere della lentezza e del silenzio. Un piccolo angolo di Lazio dove il tempo sembra essersi fermato. 



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