Vienna: una visita d’autunno alternativa, tra pasticcerie, architetture visionarie e cimiteri

Vienna è bellissima in autunno. La sua inconfondibile eleganza, di asburgica memoria, si tinge con i colori caldi del foliage: sono numerosi i parchi in città, perfetti per passeggiate rinvigorenti quando arrivano i primi freddi di stagione. Dopo una bella promenade, le innumerevoli e accoglienti pasticcerie, le famose “konditorei”, sono premio e ristoro ma anche cultura, perché la dolcezza da queste parti è un’identità golosa. La bella Capitale austriaca che affaccia sul Danubio incanta per le icone imperdibili come il maestoso Palazzo Reale, l’Hofburg, residenza degli Asburgo per oltre 600 anni, oggi sede del Presidente federale austriaco, il Duomo di Santo Stefano, l’incantevole cattedrale gotica facilmente riconoscibile per il tetto variopinto da 250.000 tegole che disegnano lo stemma austriaco, e i magnifici musei e le gallerie d’arte, custodi di opere uniche come il Bacio di Klimt. Vienna è conosciuta anche per le atmosfere incantate del Natale, troneggiate dall’iconico albero in Piazza del Municipio, la Rathausplatz, e per i tipici mercatini che invadono le piazze, ma anche in novembre, prima che si apra il sipario sulle Feste, la città rivela un’aura magica e autentica.
Questa settimana la rubrica “Altro viaggiare” vi porta alla scoperta di alcuni angoli meno noti della città, perfetti da scoprire in questo periodo dell’anno, come il Cimitero Centrale di Vienna, dove riposano i geni della musica Ludwig van Beethoven e Franz Schubert, e, proprio accanto al suo secondo cancello d’entrata, la pasticceria Kurkonditorei Oberlaa, considerata un tempio della dolcezza in città. Da non perdere anche i meravigliosi musei d’arte e delle avanguardie contemporanee, per scoprire la storia e la caratura dei personaggi che le appartengono, come Klimt, artista viennese per eccellenza.
Indice dei contenuti
Cosa visitare a Vienna: qualcosa di alternativo
Il Cimitero Centrale di Vienna
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Lo Zentralfriedhof, il Cimitero Centrale di Vienna, è un luogo che racchiude un’atmosfera davvero unica, tutto fuorché lugubre e malinconica. Questo angolo di pace e memoria viene considerato un’oasi di relax molto amata dai viennesi, dove amano passeggiare e persino… fare jogging ed andare in bicicletta! È inoltre un museo a cielo aperto d’architettura, in cui svettano maestosi mausolei e cappelle in stile liberty, e la Chiesa di San Carlo Borromeo, considerata una delle più belle in città.
Nel Cimitero Centrale di Vienna riposano molti personaggi illustri come i musicisti di fama internazionale Johannes Brahms, Franz Schubert, Ludwig van Beethoven, così come Falco e Udo Jürgens. Inaugurato nel 1874, lo Zentralfriedhof si trova nella zona sud della Capitale, nel quartiere Simmering. La vasta area di quasi due chilometri quadrati lo rende il secondo cimitero più grande d’Europa, ma quello che affascina, oltre alla dimensione, è lo spazio che la natura trova al suo interno: non è raro passeggiare ed incontrare scoiattoli, tassi, donnole, gheppi, criceti di campagna e persino cervi che attraversano indisturbati i sentieri.
Kurkonditorei Oberlaa, il regno della Sacher Torte
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Proprio accanto al secondo cancello dello Zentralfriedhof, si trova un’icona della pasticceria viennese, la Kurkonditorei Oberlaa. Qui si mangia in primis con gli occhi ammirando la leggendaria vetrina di dolci che mette in bella mostra un’ampia selezione di crostate, fette di torta, torte, praline, amaretti e… vossignoria la Sacher, la torta al cioccolato più famosa al mondo, inconfondibile per la farcitura di marmellata di albicocche e la copertura di glassa al cioccolato fondente, da accompagnare rigorosamente con un ciuffo di panna montata non zuccherata e da una tazza di tè o caffè.
Dal 1974 la pasticceria Oberlaa si distingue in tutta la città per essere un’eccellenza dell’alta pasticceria e della cioccolateria, oggi capitanata da Vinzenz Bäuerle. Il suo team di pasticceri sono maestri nel loro mestiere e attribuiscono grande importanza all’artigianalità che prevede una lavorazione accurata di ogni singolo prodotto. Creazioni raffinate e prelibatezze selezionate che promettono una vera e propria esperienza di gusto, in perfetto stile viennese.
I musei da non perdere e il “Cavolo d’oro”
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Un pomeriggio o più, all’insegna dell’arte nei migliori musei di Vienna è tempo ben speso, basti citare il Kunsthistorisches Museum, il Museo di Storia dell’Arte di Vienna, e il Leopold Museum, dove è custodita la più grande collezione al mondo di opere di Egon Schiele e numerosi capolavori di Gustav Klimt, sono tappe da non perdere. Grandi classici anche il Museo dell’Albertina e il Castello del Belvedere, un tempo residenza reale, successivamente trasformato in pinacoteca, oggi sede della Galleria dell’Arte Austriaca che comprende il Museo d’Arte Barocca, il Museo delle Opere Medievali, la Galleria d’Arte del XIX e XX sec.
Da appuntare anche il Palazzo della Secessione, soprannominato il “Cavolo d’oro”, opera architettonica di Joseph Maria Olbrich, dove campeggia l’iscrizione: “A ogni epoca la sua arte, all’arte la sua libertà”, motto della Secessione viennese, corrente artistica di fine XIX, inizio del XX secolo. La struttura stessa è considerata una magnifica opera d’arte del periodo, splendido esempio della Jugendstil, l’Art Nouveau viennese. Fate attenzione alla sua peculiarità: è quasi priva di finestre e assomiglia ad un cubo con quattro torri, e sul tetto un enorme globo realizzato con la forma di grandi foglie d’alloro.
Le opere visionarie di Hundertwasser
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Anche la Hundertwasser House si distingue in città, edilizia popolare come una vera e propria opera d’arte. Venne progettata da Friedensreich Hundertwasser, pioniere dell’architettura sostenibile, nonché esponente dell’architettura organica e visionario per eccellenza. La variopinta Hundertwasser House nasce come progetto virtuoso di social housing nel 1985: 50 appartamenti, 16 terrazze private e 3 comuni, alcuni negozi, un ristorante, un parco giochi per bambini e una palestra.
L’architetto desiderava rompere con lo stile dell’edilizia moderna e ideò un’alternativa unica e originale che potesse rispondere anche ai canoni della sostenibilità ambientale. L’edificio venne infatti costruito con materiali ecologici tutti di origine naturale, dalle spesse murature in argilla per la coibentazione, al legno degli infissi, alle ceramiche per i pavimenti, e le vernici e colle di origine naturale. A caratterizzare l’intera struttura i diversi colori degli appartamenti che si rifanno alle case variopinte dell’isola di Burano che la rendono simile a un puzzle, impreziosito da una miriade di ceramiche colorate di recupero, volutamente scelte in forme differenti.
Quest’opera ha aperto la strada ad altre idee architettoniche del genio visionario di Hundertwasser. Oggi il suo estro caratterizza la Capitale, e un’altra imperdibile e virtuosa tappa da visitare è lo Spittelau, l’inceneritore che da oltre cinquant’anni brucia tonnellate di rifiuti all’anno. Oggi è fonte energetica per oltre 60 mila famiglie (con dati sulle emissioni disponibili in rete ogni mezz’ora), e si fa esempio di come l’arte possa redimere il brutto: questa struttura dell’utile, un tempo grigia e inquinante, è stata ammodernata e trasformata in una proposta creativa, grazie ad un carosello di colori, colonne smaltate, la ciminiera dove spunta una bolla d’oro e la torretta che ricorda un basco, forse proprio quello tanto amato dall’architetto.