Viaggio in Andalusia: 5 giorni alla scoperta dell’Arabia di Spagna

Perfetto mix di tradizioni artistiche e culturali, sapori e colori: cosa vedere in Andalusia in 5 giorni
Claudia Giammatteo, 29 Gen 2024
viaggio in andalusia: 5 giorni alla scoperta dell'arabia di spagna

Rappresenta il punto d’incontro tra due mari, l’Oceano Atlantico e il Mediterraneo, e tra due continenti, l’Europa e l’Africa: l’Andalusia è la regione più meridionale della Spagna, ricca di città cosmopolite, villaggi che rievocano un antico passato, spiagge da sogno e ampie distese verdeggianti.

Il clima “caliente” scalda anche l’atmosfera, sempre vivace in ogni periodo dell’anno, anche grazie ai tanti eventi come le feste tradizionali di primavera, in primis quelle suggestive della famosa Semana Santa (Settimana Santa) tra marzo e aprile.

La storia dell’Andalusia, un territorio da sempre conteso

Nel territorio dell’Andalusia si sono incrociate e alternate diverse culture, dando vita a monumenti, opere d’arte e tradizioni uniche. A partire dal II secolo A.C., la Spagna diventò provincia romana e lo rimase per più di 600 anni. Nel V secolo arrivarono i barbari e fondarono il loro impero, poi nel 711 vennero sconfitti dagli arabi e dai berberi che s’insediarono, facendo di Cordova un grande cento economico e culturale.

La Reconquista degli spagnoli si concluse nel 1492 con la presa di Granada e la Spagna assunse un ruolo di primo piano in Europa. Dopo la scoperta dell’America si avviò l’epoca dell’oro e nel XIX secolo, dopo la sconfitta di Napoleone, fu redatta la costituzione più liberale d’Europa. Con Franco al potere, poi, la Spagna cadde in un isolamento internazionale durato 30 anni e, solo nel 1974, Juan Carlos riportò la democrazia. L’Andalusia Nel 1981  divenne regione autonoma rispetto al centralismo di Madrid.

Cosa vedere in Andalusia in 5 giorni

Cosa vedere in Andalusia – giorno 1

  • Siviglia

Città simbolo per eccellenza dell’Andalusia e delle sue tradizioni (prima fra tutte quella del Flamenco), Siviglia è Capitale della regione e incarna l’anima della Spagna.

Uno dei suoi simboli è la grandiosa Cattedrale realizzata in stile gotico, affiancata dall’emblema della città, ovvero La Giralda, la torre campanaria: si tratta di un monumento alto ben 96 metri che rispecchia in pieno lo stile degli Almohadi.

Meravigliosi anche i palazzi reali (Reales Alcazares) riccamente decorati e che mixano stili diversi, dall’islamico al neoclassico. Suggestivi passeggiare nel quartiere di Santa Cruz, un labirinto di vicoli dai nomi leggendari, piazzette e  cortili in fiore.

Cosa vedere in Andalusia – giorno 2

  • Cadice

Quasi completamente circondata dalle acque, Cadice è una della città più antiche della Spagna. Meravigliosa la Cattedrale che risale al ‘700, ma da vedere assolutamente anche il Teatro Romano, la Torre Tavira e il Castello Esteban. Vale la pena fare una passeggiata a Plaza de San Juan de Dios, arricchita con bellissime fontane e tanti ristorantini dove provare le delizie tipiche. 

  • Tarifa

Rappresenta il punto più a sud d’Europa ed è proprio qui che è possibile ammirare l’unione tra il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico: basta passeggiare sopra alla scogliera artificiale, dalla quale scorgere anche l’Africa (l’Isola di Las Palomas, distante solo 14 km dal Marocco). Tarifa possiede ben 10 km di spiaggia, vicoli, locali e negozi tipici.

Cosa vedere in Andalusia – giorno 3

  • Malaga

Sorge a breve distanza dallo stretto di Gibilterra ed è la seconda città per importanza dell’Andalusia dopo Siviglia. Famosa per aver dato i natali a Pablo Picasso ospita il museo voluto da lui stesso che si trova all’interno di palazzo Bevilacqua che ospita oltre 200 opere tra dipinti, incisioni e ceramiche. Non lontano da qui si trova anche la casa dove l’artista è cresciuto e ha vissuto.

Da non perdere l’anfiteatro romano e la Cattedrale di Malaga: nota come “La Manquita” per via della torre destra che non è mai stata ultimata, è una delle opere più maestose al mondo, Bellissima anche l’Alcazaba, una fortezza araba simile all’Alcazar di Siviglia.

  • Ronda

Una volta a Malaga vale la pena spostarsi nell’entroterra della provincia per visitare questa deliziosa città  arroccata su un promontorio dalle pareti scoscese e divisa in due parti, quella vecchia e la nuova.  Da visitare la collegiata di Santa Maria, la moschea e  Plaza de TorosIl Puente Nuevo di Ronda, il ponte che ha ispirato Ernest Hemingway nel suo libro “Per chi suona la campana”.

Cosa vedere in Andalusia – giorno 4

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  • Granada

Granada deve essere assolutamente inserita nella lista del “cosa vedere in Andalusia”. Consacrata nella storia medievale come l’ultima roccaforte dei Mori in Europa occidentale, custodisce il bellissimo palazzo dell’Alhambra, uno dei simboli più importanti del dominio musulmano sulla città, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO: qui è possibile ammirare meravigliosi cortili, fontane e giardini.

Da non perdere anche palazzo Generalife e Palazzo dar-al-Horra e l’altro Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, ovvero  il quartiere dell’Albayzin, caratterizzato da un intricato sistema di stradine, patii e balconcini fioriti che lo rendono il luogo più autentico di Granada.

Cosa vedere in Andalusia – giorno 5

  • Cordoba

Punto di incontro di ben tre culture che si sono alternate in 1000 anni di storia, nel X secolo era la città più grande al mondo con ben un milione di abitanti; inserita nell’elenco del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, ospita la Moschea, una delle opere d’arte islamica più belle al mondo con le sue colonne e il sontuoso “Mirhab”e il Quartiere Ebraico con le viuzze caratteristiche, le tipiche case bianche con i balconi fioriti e i cortili andalusi.  Il Ponte Romano, invece, offre un bellissimo panorama sulla città e vale la pena attraversarlo, soprattutto al tramonto.

Consigli utili per il viaggio in Andalusia

Per visitare l’Andalusia è necessario essere in possesso solo della carta d’identità valida per l’espatrio.

Come muoversi in Andalusia

La regione è ben servita da aeroporti internazionali  a Malaga, Siviglia e Granada. Una comoda rete di treni ad alta velocità e autobus collegano le principali città, mentre per esplorare le zone rurali e le coste può essere utile noleggiare un’auto.

Cosa mangiare in Andalusia

  • Gazpacho (zuppa fredda con pomodoro e altre verdure)
  • Rabo de toro (stufato di carne)
  • Uova alla flamenca (con piselli, prosciutto, salsicce e patatine fritte)
  • Tapas (stuzzichini di vario tipo)
  • Paella (riso con pesce o pesce e verdure)
  • Tortilla di gamberetti
  • Vino di Jerez

Vita notturna in Andalusia

Tutte le grandi città dell’Andalusia vantano una vita notturna vibrante. In particolare il divertimenti è assicurato  sulla Costa del Sol (da Gibilterra ad Almeria) con le sue spiagge, i pub, i locali affollati dal tramonto fino all’alba.



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