Una “Magra” figura: la bellezza raccolta del borgo più verde della Lunigiana ligure

Adriano Bocci, 03 Ago 2024
una magra figura: la bellezza raccolta del borgo più verde della lunigiana ligure
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Incastonato tra colline verdeggianti e fra la confluenza di due placidi fiumi, il Magra e il Vara, c’è un luogo di punta dove il tempo si è fermato. Un gioiellino di serenità e storia che cattura il cuore, e un po’ la curiosità, di chiunque abbia la fortuna di visitarlo: uno spettacolo di rara bellezza, soprattutto sul comparto strategico. La bellezza raccolta di questo borghetto, con un fascino discreto e un ambiente molto rigoglioso, fa parte di ciò che è stato per lungo tempo uno dei punti d’incontro più importanti della Lunigiana Ligure. Siamo pertanto in provincia di La Spezia, vicino alle Cinque Terre e a 10 km di distanza, in quel centro di tutto che fu. Siamo proprio al confine con la Toscana, in un paesello da 10.000 anime chiamato Santo Stefano di Magra.

Santo Stefano di Magra: la Terra di Mezzo fra economia e religione

 
 
 
 
 
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In provincia di La Spezia, la città della scoperta della LiguriaSanto Stefano di Magra è un luogo molto ricco di tradizioni. Compare già nei tempi antichi per l’appunto come un mercato importante, tanto che nel 981 Ottone II lo chiama mercatum in plebe Sancti Stephani, sotto la guida del Vescovo di Luni.

Un borgo importante, molto importante, poiché zona di passaggio e mercato lungo la Via Francigena, la strada dei pellegrini diretti a Roma: la prima volta che si legge della comunità di per sé è nel 1202, ma è dal 1235 che acquisisce la cittadinanza Sarzanese. Questo perché al borgo venne concessa una casa che sta lungo la Via Francigena, vicino al torrente Calcandola, come simbolo di comunità. Comunità che poi si piegherà ai Castracani, ai Malaspina, ai Genovesi, a Milano e poi a Napoleone.

Ma sì, come detto, zona di passaggio lungo la Via Francigena. Qui passarono molti nomi importanti di autorità religiose come l’arciverscovo Sigerico di Canterbury o l’abate di Guny, su una città che è dedicata a un santo a cui hanno dedicato uno dei punti di interesse più importanti del borgo, ossia la Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano Protomartire. Protomartire perché Santo Stefano è venerato come il primo martire in assoluto a morire causa persecuzioni, via lapidazione, anche se in realtà il suo martirio è preceduto da quello di Giovanni Battista (via decapitazione).

Un esempio stupendo di architettura religiosa del diciottesimo secolo, con la facciata imponente e gli interni ben decorati è l’emblema più lampante del passato del borgo. Senza scordare del fiume Vara che confluisce lì col fiume Magra, attraversando dolcemente il tutto e creando un ambiente ideale per passeggiate ed escursioni. Le colline tutt’attorno sono coperte di verde e danno viste semplicemente meravigliose per chi ha la memoria libera per fare qualche foto.

Cosa vedere a Santo Stefano di Magra

 
 
 
 
 
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In primis, senza dubbio, c’è da il centro storico per farsi i vicoletti intimi, fino ad arrivare alla Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano Protomartire. Essendo il borgo chiuso da grosse mura di fine Rinascimento, il monumento principale questa chiesa che venne fatta in epoca barocca nel diciottesimo secolo, sulle fondamenta di una pieve dell’Alto Medioevo. Sotto la dominazione di Lucca, nel XIV secolo, tornò invece nella sua struttura primordiale con una navata, un altare e un soffitto a volto, per poi essere abbattuta nel diciassettesimo secolo e ricreata sotto il progetto di Ferdinando D’Andrea. Ora come ora però ha una forma a croce latina, con altari in marmo policromi, stucchi, sei cappelle e un organo sull’ingresso. Sulla stessa onda nelle vicinanze c’è l’Oratorio di San Leonardo, situato sempre nel cuore del borgo, altro esempio di architettura deliziosa. Questo oratorio è noto per la sua semplicità e bellezza serena, rappresentando un luogo di pace e riflessione.

Successivamente c’è da vedere il ponte romano che dà una vista panoramica sul fiume Magra e sulla campagna circostante, e sulle stesse righe, salire a Ponzano Superiore. È una delle tre frazioni di Santo Stefano di Magra (4 km e mezzo in su) oltre a Ponzano Madonnetta e Ponzano Belaso; da Ponzano Superiore ci si gode la vista di tutta la valle, e a dominarla c’è la pieve di San Michele Arcangelo che è fra barocco e rococò, il cui campanile una volta era la torre di un vecchio castello che purtroppo venne demolito. La Chiesa di San Carlo Borromeo invece sta nella frazione di Ponzano Belaso, ed è ben più giovane poiché inaugurata nel 1950 ma famosa per la navata ampia e le decorazioni a mosaico.

Come arrivare

Per arrivare a Santo Stefano di Magra in macchina si deve uscire al casello di La Spezia-Santo Stefano Magra usando l’autostrada A-12-A15, e si può parcheggiare tranquillamente al centro storico. Se dovete arrivare via treno è collegatissima con Firenze, Pisa, Parma, Genova e ovviamente La Spezia. Se arrivate invece col bus vale lo stesso discorso, poiché alla stazione c’è una fermata apposita. Per qualunque evenienza, toccate qui per le indicazioni dinamiche.

Crediti foto copertina: facebook.com/santostefanomagra. Tutti i diritti riservati.



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