Una cascata selvaggia a due passi da Roma: questo luogo nasconde antiche città abbandonate e una natura davvero straordinaria
C’è un luogo naturale un po’ nascosto nel Lazio, poco distante dalla capitale, nel quale è possibile lasciarsi incantare: stiamo parlando della Riserva Naturale Regionale Selva del Lamone, all’interno della quale scorre la Cascata del Salabrone, bellissima e selvaggia.
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Come raggiungere la Cascata del Salabrone?
Ci troviamo pressappoco a circa 1 km da Farnese, in zona direzione Pitigliano – Manciano, verso il confine con la Toscana e questa cascata, seppur non particolarmente alta, è sicuramente suggestiva, anche grazie al meraviglioso paesaggio che la circonda.
Precisamente, la Cascata del Salabrone si trova al km 12 della strada provinciale che da Farnese conduce a Pitigliano, verso il confine con la Toscana, e si raggiunge percorrendo il sentiero CAI segnalato sulla sinistra con il numero 8: adatto a tutti, è lungo circa 500 metri e, quindi, basta circa un parto d’ora di passeggio per arrivare al cospetto della cascata dall’aspetto imponente, soprattutto durante il periodo di maggiore affluenza di acqua.
Cosa vedere nei dintorni della Cascata del Salabrone
La Riserva del Lamone che custodisce la cascata è attraversata da due itinerari, entrambi piuttosto semplici da percorrere: il Sentiero di Rosa Crepante e il Sentiero della Strompia. Tutta la zona, estesa tra il Lazio e la Toscana, è particolarmente interessante sia dal punto di vista storico che ambientale. Infatti, la sua foresta è considerata una delle più integre del Lazio: cresciuta su un’antica colata lavica formatesi tra i 50 e 150 mila anni fa, riveste una notevole importanza naturalistica e ambientale, in particolare grazie alle numerose specie erboree e faunistiche presenti.
Inoltre, qui si trovano testimonianze storiche e archeologiche di pregio come ponti, resti di villaggi fortificati, strade romane, luoghi di culto, necropoli e così via.
Da non perdere anche l’abbazia cistercense di Santa Maria di Sala: risalente al XII secolo, è stata restaurata tra il 2013 e il 2014 e si tratta di una piccola chiesetta rurale, facilmente raggiungibile dal borgo di Farnese che vale la pena visitare. Si tratta di un antico centro medievale che sorge su una rupe tufacea che custodisce suggestive testimonianze storiche come la chiesetta dedicata alla Santa Maria delle Nevi, il portale del Vignola e la Rocca, la residenza dei Farnese.
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