Un “mare di alberi” ai piedi del Monte Fuji: in Giappone c’è la foresta più misteriosa del mondo

Avete mai sentito parlare della foresta di Aokigahara? Situata sul versante nord-occidentale del Monte Fuji, nella prefettura di Yamanashi, rappresenta uno degli ambienti naturali più affascinanti e complessi del Giappone. Estesa per oltre 30 chilometri quadrati, questa fitta distesa di alberi si è sviluppata sulla colata lavica generata dall’eruzione del Fuji nell’864 d.C. Il risultato è un territorio straordinariamente suggestivo: il substrato vulcanico, poroso e irregolare, assorbe i suoni e contribuisce a un silenzio quasi assoluto che, unito alla densità della vegetazione, crea un senso profondo di isolamento.
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La foresta di Aokigahara: le caratteristiche morfologiche uniche al mondo
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Il terreno è così duro e compatto che persino gli attrezzi da escursionismo più comuni, come piccozze e ramponi, faticano a incidere la superficie. Questo ambiente ostile, ma al contempo incontaminato, ha permesso la sopravvivenza e la proliferazione di una fauna rara, difficilmente osservabile in altre aree del Giappone. Aokigahara è infatti rifugio per diverse specie animali, tra cui il visone giapponese, il cinghiale selvatico, la piccola talpa nipponica e l’orso nero asiatico. Anche gli appassionati di ornitologia trovano in questo luogo un ecosistema privilegiato: tra le fronde si possono avvistare tortore orientali e numerose specie di cuculo, insieme ad altri uccelli tipici delle foreste temperate. Aokigahara ospita anche un sistema di grotte vulcaniche di notevole interesse geologico e turistico. Le principali attrazioni includono la Grotta del Ghiaccio di Narusawa, famosa per le sue formazioni di ghiaccio perenni; la Grotta del Vento di Fugaku, ampia e fresca anche in estate; e la Grotta dei Pipistrelli del Lago Sai, la più lunga della zona, abitata da diverse colonie di pipistrelli. Queste cavità, formatesi all’interno di antichi tunnel lavici, offrono uno sguardo affascinante sul passato geologico del Monte Fuji e sono considerate monumenti naturali protetti.
La foresta dei suicidi: un triste primato, ma c’è molto di più
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Tuttavia, la foresta di Aokigahara è conosciuta anche per la sua fama più oscura. Profondamente radicata nella tradizione e nel folklore giapponese, la foresta è spesso associata agli yūrei, spiriti inquieti legati a morti traumatiche. La sua reputazione si è aggravata in tempi recenti, quando il luogo è divenuto tristemente noto per il numero elevato di suicidi che vi si verificano ogni anno. Il silenzio, la difficoltà di orientamento e la sensazione di isolamento hanno contribuito a trasformare Aokigahara in un simbolo di solitudine esistenziale, alimentando una narrazione che trova eco in romanzi, film e reportage. Nonostante ciò, Aokigahara rimane un patrimonio naturale di straordinaria bellezza, in grado di offrire esperienze uniche a chi lo visita con consapevolezza e rispetto. Raggiungerla è relativamente semplice: da Tokyo si può prendere la linea Chūō fino a Takao, proseguire per Otsuki e poi utilizzare la linea Fujikyuko fino alla stazione di Kawaguchiko. Da lì, con un breve tragitto in auto o taxi, si raggiunge l’ingresso della foresta. In bilico tra meraviglia naturale e inquietudine simbolica, Aokigahara invita a riflettere sul delicato equilibrio tra l’uomo e la natura, tra ciò che si vede e ciò che si percepisce. È un luogo che richiede attenzione, prudenza e rispetto, e che può rivelare il suo lato più autentico solo a chi è disposto ad ascoltarne il silenzio.