Un frammento d’Italia in Svizzera: Campione d’Italia è un piccolo gioiello da scoprire
Tricolore sventola fiero, i cartelli stradali sono scritti in italiano, e il caffè espresso è servito proprio come nei migliori bar italiani, ma tutto intorno non c’è traccia del Bel Paese. Al posto delle dolci colline toscane o delle vibranti piazze romane, ci sono paesaggi montani che richiamano la Svizzera e il confine italiano è ormai solo un ricordo: tutto questo accade a Campione d’Italia, un frammento di terra italiana che, come un’isola nella nebbia, galleggia tra le montagne e le acque cristalline del Lago di Lugano, completamente circondato dalla Svizzera.
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In questo angolo di mondo, la storia e la geografia si sono intrecciate in modo così peculiare da creare un luogo unico, dove l’identità italiana si mescola a una forte influenza svizzera, generando una realtà quasi surreale. Campione d’Italia non è solo un nome evocativo; è un viaggio tra passato e presente, tra due culture che convivono in armonia, eppure si distinguono nettamente l’una dall’altra.
Qui, più che altrove, l’Italia si fa sentire, ma solo nei confini di questo piccolo borgo, dove la vita scorre a un ritmo diverso, sospeso tra due mondi.
La storia di Campione d’Italia, exclave italiana in territorio svizzero
Campione d’Italia è un piccolo comune italiano, appartenente alla provincia di Como che si trova completamente circondato dal territorio svizzero. Questo lo rende un’exclave, una porzione di territorio nazionale situata al di fuori dei confini principali dello Stato di appartenenza. La storia di Campione è antica e affascinante, risalente all’epoca romana, quando la località era conosciuta come “Campilonum“. Tuttavia, fu solo nel 777 d.C. che la sua storia prese una piega decisiva. Un nobile longobardo, Totone, donò il territorio all’Abbazia di Sant’Ambrogio a Milano, stabilendo così un legame duraturo con l’Italia.
Con il passare dei secoli, Campione rimase sotto la giurisdizione del Ducato di Milano, resistendo ai tentativi di annessione da parte dei vicini Cantoni svizzeri. Questo legame fu formalizzato con l’Unità d’Italia e Campione divenne ufficialmente parte del Regno d’Italia nel 1861. Tuttavia, la sua posizione geografica lo ha reso sempre un’eccezione, una sorta di enclave di italianità in terra svizzera. Qui, pur utilizzando il franco svizzero come moneta, parlando italiano e vivendo secondo le leggi italiane, gli abitanti hanno sviluppato una cultura unica, che fonde il meglio di entrambi i mondi.
Cosa visitare a Campione d’Italia: tra il fascino del Casinò e la bellezza delle escursioni
Campione d’Italia, nonostante le sue ridotte dimensioni, offre una serie di attrazioni che meritano di essere scoperte. Tra tutte, spicca il celebre Casinò di Campione, uno dei più antichi e prestigiosi d’Europa, fondato nel 1917. Il Casinò non è solo un luogo di gioco, ma anche un monumento di stile e architettura, ridisegnato negli anni 2000 dall’architetto Mario Botta. La sua struttura imponente e moderna domina il paesaggio circostante, offrendo al visitatore un’esperienza che va oltre il gioco d’azzardo, tra eleganza, storia e cultura.
Ma Campione non è solo sinonimo di Casinò. Grazie alla sua posizione privilegiata sulle rive del Lago di Lugano e alle pendici delle Prealpi, il comune è il punto di partenza ideale per escursioni che offrono panorami mozzafiato. Tra i percorsi più apprezzati c’è quello che porta al Monte Sighignola, noto anche come il “Balcone d’Italia”. Da qui, si può godere di una vista spettacolare che spazia dal Lago di Lugano fino alle Alpi. Per gli amanti dell’arte e della storia, una visita alla Chiesa di San Zenone è d’obbligo. Questo piccolo gioiello religioso, con le sue origini medievali, custodisce affreschi di grande valore storico e artistico.