Un capolavoro che arriva dall’800: ecco l’unica città italiana che ha una intera piazza coperta

Bologna si distingue da secoli per il suo fervore culturale e il suo tessuto storico unico e variegato, ed è facile, anche visitandola, perdersi spesso qualche capolavoro più defilato o nascosto. E’ forse questo il caso di un gioiello architettonico straordinario: la piazza coperta di Sala Borsa, che si trova in un padiglione di Palazzo d’Accursio o Comunale, e che oltre che punto di ritrovo ormai iconico per i cittadini, è un vero e proprio simbolo vivente della storia e della cultura che hanno contribuito a plasmare l’identità di Bologna.
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Un’imponente struttura di vetro e ferro che lascia penetrare la luce del sole e sotto, i resti di epoche lontane riportati alla luce da recenti scavi archeologici che narrano di secoli di trasformazioni. Questa è Sala Borsa, che una volta restituita ai cittadini si è affermata come l’unica grande piazza coperta d’Italia, esempio di storia e di grande innovazione, è adesso uno spazio vibrante e pieno di vita.
Una piazza coperta tra ferro, vetro e storia antica
La piazza coperta di Sala Borsa è un esempio davvero affascinante di come l’ingegneria e l’arte possano incontrarsi e dare vita a qualcosa di davvero unico. La sua prima versione viene inaugurata nel 1886, progettata dall’ingegnere Filippo Buriani e realizzata concretamente dall’impresa di Alfredo Cottrau. L’ispirazione è senza dubbio alle grandi costruzioni in vetro e ferro tipiche dell’epoca, come le iconiche gallerie commerciali e le stazioni ferroviarie. Al termine dei lavori quella che si presenta è una sala luminosissima e ariosa coperta da un grande padiglione in ferro e cristallo, che ospita all’inizio la rinomata Borsa di Commercio.
Il tempo e la necessità trasformano questo luogo e negli anni Venti del Novecento questa piazza si rinnova e viene impreziosita da un lucernario monumentale e un soffitto a cassettoni in stile eclettico. Le originarie strutture in ghisa si nascondono così sotto uno strato di cemento e stucco che conferiscono un’atmosfera assolutamente solenne che ancora oggi suscita un senso di assoluta meraviglia nei visitatori. Sotto un pavimento trasparente in cristallo, oggi sono ben visibili i resti di antiche civiltà di Felsina, antica città etrusca, e di Bononia, antico nome romano di Bologna: una linea temporale che collega un passato remoto con il presente e la contemporaneità, che rende questa piazza non solo un punto di incontro fisico per la comunità, ma anche un incontro simbolico tra epoche e culture apparentemente lontane.
La storia e la trasformazione di Sala Borsa
Nata inizialmente come sede della Borsa di Commercio, questo luogo in particolare vive lunghi periodi di splendore e di abbandono, tanto che questa piazza coperta sembra in qualche modo riflettere i cambiamenti sociali, economici e culturali di Bologna. Nel 1903 la Borsa chiude per mancanza di attività e la sala diventa sede di un ristorante e di un centro polifunzionale. Nel 1922 la struttura si affida alla Cassa di Risparmio che la trasforma in una serie di uffici bancari e una nuova sede per la Borsa.
E’ il 1926 tuttavia, a segnare un nuovo capitolo di vita per questo spazio, che si adatta ai nuovi bisogni ed esigenze di una città in pieno fermento e trasformazione, anche se la vera destinazione la Sala Borsa la trova per sé stessa solo alla fine del XX secolo. Ecco infatti che nel 2001 dopo importanti lavori di ristrutturazione, inaugura la biblioteca multimediale: uno sforzo ulteriore per la salvaguardia e la valorizzazione del sapere contemporanea e della memoria storica. Nel 2016 poi questa bellissima piazza coperta diventa un omaggio alla figura di Umberto Eco, simbolo della cultura italiana e internazionale, in quanto molto vicina alla sua visione, con lo scopo di rendere tangibile la sua filosofia.
Una piazza coperta nel cuore di Bologna simbolo di cultura e progresso
Trovarsi all’interno della piazza coperta di Bologna è davvero qualcosa di incredibile: la luce che filtra attraverso il lucernario crea un’atmosfera del tutto particolare e che sembra quasi sospesa tra realtà e immaginazione. Un ambiente unico dove la creatività ingegneristica si unisce alle rovine archeologiche sottostanti, proprio a sottolineare il fortissimo legame che questa città ha con la sua storia. Tuttavia Sala Borsa non è solo un luogo da ammirare, i suoi spazi infatti sono più vivi e frequentati che mai e la biblioteca e i suoi spazi adiacenti sono spesso sede di mostre, eventi culturali e incontri di vario tipo.
La rinascita di questa piazza coperta è data anche dal quartiere universitario e le vicine attrazioni come il Cinema Modernissimo, attualmente in fase di trasformazione, che fanno di questo angolo di Bologna il vero e proprio fulcro di numerose attività per studenti, turisti e cittadini. C’è in progetto attualmente di creare un nuovo centro per la fruizione culturale che unisca agli spazi condivisi tecnologie avanzate.
La piazza coperta di Sala Borsa rimane dunque un baluardo di memoria e innovazione, soprattutto in un mondo che corre sempre più velocemente verso il digitale. Questa grande piazza coperta, teatro di molte trasformazioni, ha saputo integrarsi perfettamente nel tessuto urbano e soprattutto contribuisce a mantenere la città di Bologna al centro della scena culturale europea.