Un angolo di paradiso a 30 chilometri dal mare: la Svizzera Croata è la meraviglia europea da scoprire a fine estate

Stefano Maria Meconi, 21 Ago 2024
un angolo di paradiso a 30 chilometri dal mare: la svizzera croata è la meraviglia europea da scoprire a fine estate
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Immaginate di concedervi una giornata di mare, con il sole caldo che abbronza e illumina tutto il panorama, ma di tornare a casa alla sera e trovare ad attendervi un clima fresco e ventilato. Un sogno per molti, ma spesso difficile da conciliare nelle mete del turismo tradizionale. Non è così invece a Gorski kotar, una delle regioni montuose più belle della vicina Croazia, che si è guadagnata non a caso l’appellativo di Svizzera Croata. Foreste, a perdita d’occhio, ma anche laghi e montagne, pochi abitanti e tantissimo verde. Un posto che stupisce, e che disegna un’altra pagina di questa nazione così vicina, tutta da scoprire.

L’oasi verde della Croazia

delnice

Ci troviamo nella zona centro-settentrionale della Croazia, vicinissimi alla città di Rijeka-Fiume e a un’ora circa di viaggio dalla capitale Zagabria. Una location facile da raggiungere anche dall’Italia, Gorski Kotar è una meta “irresistibile”, come scritto sul sito dell’ente turistico, e i motivi sono essenzialmente due: la bellezza di una destinazione naturale e le tante opportunità di viaggio, dal trekking alla cultura, dalla gastronomia al relax. Relax che si basa anche su un clima piacevolmente temperato, dove gli eccessi al rialzo del Mar Mediterraneo e delle coste sono solo un brutto ricordo: con quasi il 60% del territorio coperto da boschi, l’effetto mitigante sulle temperature fa sì che l’estate arrivi più tardi, non sia mai così insopportabile, e durante la notte si possa dormire anche coprendosi leggermente.

Questa aria buona è sempre stata una delle fortune di Gorski Kotar, che venne scelta in passato per ospitare i sanatori climatici, ovvero quelle strutture sanitarie in cui le persone sofferenti di malattie respiratorie venivano ricoverate per dare sollievo ai problemi. E oggi, questa che viene definita l’oasi verde d’Europa è diventata un vero simbolo di come il ritorno alla natura coincida con la sempre maggiore attenzione all’ambiente che ci circonda, soprattutto a causa dei cambiamenti climatici.

Nonostante la zona sia relativamente piccola (l’intero territorio copre una superficie pari a quella della città di Roma, circa 1300 kmq), oggi viene suddivisa in tre macroaree, che corrispondono alle zone prossime di Rijeka, del litorale e di Karlovac-Zagabria, e le montagne superano ampiamente i 1200 metri d’altitudine.

Cosa fare nel Gorski kotar

kamacnik kanjon

Un po’ Twin Peaks, un po’ Heidi. Delnice, il capoluogo de facto di questa verde regione croata, è un paesello di appena 5000 abitanti che sorge sul pianoro, a 700 metri di altitudine. Il classico stile alpino mitteleuropeo, coi tetti a spiovente rossi e le case dai colori chiari, ci ricorda che qui in inverno la neve è assolutamente presente, per la gioia di chi ama gli sport invernali. Ma altrettanto meritevole è una visita a Fužine/Fusine, paesino di 1500 abitanti che sorge sulle sponde di ben tre laghi (Bajer, Lepenica, Potkoš). Proprio da qui è possibile risalire verso il passo di Vrata, che segna il confine geografico tra le Alpi e le Alpi Dinariche, ovvero tra l’Europa centrale e i Balcani.

Per rimarcare questa somiglianza con alcuni luoghi degli Stati Uniti d’America, sempre nei dintorni della Fusine croata c’è il Roswell-Winnetou Cowboy Village, una divertente attrazione che riproduce a misura d’uomo un piccolo villaggio del selvaggio West americano. Il villaggio è in perfetto stile americano, con mulini, saloon, chiesetta in legno: qui negli anni ’60 vi furono girati numerosi film Western, soprattutto da parte di troupe tedesche.

Gli amanti di cascate, canyon e fiumi non possono invece perdersi il Kamacnik Kanjon a Vrbovsko, con le sue magnifiche cascatelle da percorrere su lunghe passerelle in legno che si confondono nella vegetazione. Bellissima anche la grotta di Bukovac, con testimonianze della presenza dell’uomo sin dal Paleolitico, tutto all’interno di un territorio oggi percorribile sia in automobile (autostrada Fiume-Zagabria) e sia in treno, grazie a una delle più antiche ferrovie della Croazia, risalente a metà dell’Ottocento.



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