Colori, coralli e alici ripiene: sulla Riviera dei Fiori la Liguria mostra uno dei suoi paesini più incantevoli

Emanuele Desiglioli, 07 Lug 2025
colori, coralli e alici ripiene: sulla riviera dei fiori la liguria mostra uno dei suoi paesini più incantevoli

All’estremità orientale della Riviera dei Fiori, dove la Liguria sembra voler dare il meglio di sé in uno sfoggio di natura e case color pastello, sorge, arroccato a picco sul mare, un borgo medievale, con i suoi caratteristici carruggi che si inerpicano fino alla Piazza dei Corallini. Dimenticatevi di Genova, perché queste stradine le si trova anche qui, in un paesino della Liguria di Ponente. Ed è un posto che vale assolutamente la pena scoprire, una di quelle perle italiane dove non c’è l’overtourism, ma solo turismo consapevole.

Una storia antica che precede Roma

cervo

Il borgo primitivo di Cervo ha origini molto antiche e fu abitato inizialmente dalla popolazione locale dei Liguri Ingauni per poi essere conquistato dai romani nel II secolo a.C. A partire dal Medioevo divenne comune autonomo e passò sotto la protezione della Repubblica di Genova, anche a fronte dei numerosi sbarchi di pirati saraceni per via dei fervidi commerci legati alla pesca del corallo rosso che si spingeva fino alle coste della Sardegna, per cui, le cosiddette coralline, le imbarcazioni utilizzate, venivano spesso scortate dalle galee da guerra genovesi, nei momenti di maggiori incursioni. Proprio grazie ai proventi della fiorente attività commerciale fu realizzata, tra il XVII e il XVIII secolo, la chiesa patronale di San Giovanni Battista, detta appunto dei Corallini. 

Scoprendo Cervo lungo i suoi carrugi (e le sue tavole)

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Risalendo i ripidi carruggi si scorgono, tra le tradizionali case alte e colorate, edifici di pregio storico e culturale, come palazzo Viale, storica residenza di una delle famiglie più importanti di Cervo; da scoprire anche l’oratorio di Santa Caterina, la chiesa di San Giovanni Battista che con la sua imponente facciata barocca domina il borgo e l’intero Golfo Dianese, fino ad arrivare al castello dei Clavesana alla sommità del paese, il cui nucleo originario è costituito dalla mansio romana utilizzata per accampamento delle carovane. 

Infine, attrazione non indifferente è il mare su cui il borgo affaccia, con la caratteristica acqua cristallina del Porteghetto, che offre inoltre fondali variopinti e popolati di pesci. E proprio a proposito di pesci, non possiamo non fare un accenno alla gastronomia cervese. Qui, infatti, la cucina è strettamente legata al territorio, con piatti della tradizione locale marinara. Come il Brandacujun, a base di patate e stoccafisso, ma anche il fritto misto di pesce e le acciughe ripiene. Immancabili prodotti locali come la focaccia, la pizza Sardenaira, l’olio Extra Vergine di Oliva Taggiasca e il Vermentino degli uliveti e vigneti alle spalle di Cervo.

Non solo mangiare, perché Cervo, annoverato tra i Borghi più belli d’Italia, è particolarmente rinomata anche dal punto di vista culturale: nei mesi di luglio e agosto si tiene ogni anno il Festival internazionale di Musica da Camera, che giunge nel 2025 alla sua 62esima edizione e tenuto nelle cornici della piazza dei Corallini, della chiesa di San Giovanni Battista e dell’oratorio di Santa Caterina; inoltre, da dieci anni, Cervo è sede del Premio Letterario Strega con Cervo ti Strega, che nel 2025 festeggia la sua 12esima edizione.

Come raggiungere Cervo

La cittadina, a 10 km da Imperia, è attraversata dalla SS 1 Via Aurelia che la collega a ovest a Diano Marina e a est ad Andora e Alassio. È raggiungibile in auto dall’autostrada A10 Genova-Ventimiglia allo svincolo di San Bartolomeo al Mare; oppure, in treno, dalla stazione ferroviaria di Diano con un primo autobus fino a Diano Marina, quindi un secondo in direzione Andora.



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