Sulle sponde del lago di Garda c’è un borgo abbandonato, dove anche il silenzio sembra voler narrare paesaggi di meraviglia
C’è un luogo dove regna ormai il silenzio più assoluto, fatta eccezione per l’eco di un passato lontano e di storie forse dimenticate. Oggi andiamo a Campo di Brenzone, un borgo medievale ormai praticamente abbandonato circondato da ulivi secolari sulle pendici del Monte Baldo, che offre una vista a dir poco mozzafiato sul meraviglioso Lago di Garda. La chiesetta di San Pietro in Vincoli, le rovine delle antiche case in pietra e le stradine che si dipanano tra edifici ancora saldi e alcuni invece ormai crollati, sono i protagonisti di questo piccolo borgo semi abbandonato che parla di una vita contadina semplice e autentica, legata ai ritmi di una natura che ormai praticamente abbraccia questo piccolo gioiello.
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Un luogo sospeso tra cielo e terra dove il silenzio si fa poesia
Campo di Brenzone si può raggiungere solo a piedi, percorrendo antiche mulattiere che si snodano tra gli ulivi secolari e che di tanto in tanto offrono scorci pazzeschi sul blu profondo del Lago di Garda. Già questo ci prepara in parte a quello che ci aspetta, arrivando al borgo che è ormai un vero e proprio museo a cielo aperto. Case diroccate in parte o del tutto, finestre mancanti, piccoli terrazzini affacciati sul nulla, edifici che sembrano scolpiti nella roccia stessa, come se tutto si stesse lentamente fondendo e ricongiungendosi alla natura circostante.
In mezzo a questo silenzio, dove il rumore dei propri passi sembra l’ultima eco di un luogo senza tempo, la chiesetta di San Pietro in Vincoli si staglia nel cuore del borgo come antica e ancora solida custode di un’epoca lontana. Come spesso accade, è proprio in luoghi inaspettati che si trovano i tesori più preziosi ed è proprio il caso di questa chiesetta, che conserva al suo interno i meravigliosi affreschi di Giorgio Da riva risalenti addirittura al 1358. Ci sono altre chicche particolari che possiamo trovare a Campo di Brenzone, come la “Casa dei 7 d’America”, chiamata così per i fratelli emigrati in America in cerca di fortuna e il “Poggiolo di Romeo e Giulietta”, un romanticissimo terrazzino con una vista spettacolare dove troviamo un tavolino e due sedie, quasi come se spettasse a due innamorati.
La vita semplice e rurale di Campo di Brenzone
Campo di Brenzone affonda le sue origini nel lontano 1023 e questo lo rende in assoluto uno dei borghi più antichi del Lago di Garda. Per moltissimo tempo, il borgo di Campo assume un ruolo assolutamente centrale per la comunità contadina dell’epoca e le antiche mulattiere oggi praticamente deserte brulicavano un tempo di vita, un vero e proprio crocevia di uomini e animali. Tutto questo finisce nel XX secolo con la costruzione della strada Gardesana, che porta lentamente il borgo a svuotarsi, rimanendo come testimonianza del florido tempo passato.
Nelle case oggi diroccate, costruite in pietra locale, famiglie numerose hanno condiviso i loro pasti e le fatiche della vita rurale. Gli anziani di Campo, i pochi rimasti, ancora ricordano i Natali passati attorno a “el soc de Nadal”, il classico ceppo di legno che per giorni interi ardeva nel camino riscaldando i cuori durante le festività. Il pane cotto nei forni comuni impregnava l’aria del suo caratteristico profumo e anche l’acqua, recuperata con fatica dalla fontana sotto la chiesa, erano i simboli indiscussi di un’esistenza spartana e semplice.
Campo di Brenzone si veste a festa con i presepi tradizionali
Potreste scegliere un giorno dell’anno qualsiasi per immergervi nel silenzio di Campo di Brenzone, ma visto il periodo vi segnaliamo il fatto che tra dicembre e gennaio questo borgo torna a rivivere grazie alla rassegna “Natale a Campo”. In questo periodo le stradine, i cortili e persino le antiche cantine di Campo di Brenzone si animano grazie all’esposizione di oltre 120 presepi artigianali. Ogni angolo del borgo ospita alcuni di questi capolavori, dai presepi tradizionali a quelli realizzati con i materiali più insoliti, che si sposano perfettamente con la bellezza selvaggia e nostalgica del paese. La chiesa di San Pietro in Vincoli viene aperta per l’occasione rendendo visitabile anche l’interno con i meravigliosi affreschi e il contrasto delle luci natalizie e gli antichi edifici ricoperti d’edera crea un’atmosfera davvero suggestiva.
Campo di Brenzone, piccolo borgo che si affaccia sul Lago di Garda, merita di essere scoperto e ricordato per tutto quello che rappresenta. Non solo per gli scorci mozzafiato che promette, per le sue case caratteristiche in pietra locale e per gli affreschi di San Pietro in Vincoli, ma anche e soprattutto per la sua storia, che ci racconta come eravamo e ci parla delle nostre origini. Un monumento alla vita rurale di un’italia lontana, che ci ha permesso nel tempo di diventare quelli che siamo.