Sul fiume di Giulio Cesare c’è il piccolo borgo di 3000 abitanti che è stato (anche) la casa di Leonardo

Sui luoghi di Tonino Guerra, Sogliano al Rubicone è uno scrigno prezioso di Saperi e Sapori
Stefano Maria Meconi, 28 Mar 2024
sul fiume di giulio cesare c'è il piccolo borgo di 3000 abitanti che è stato (anche) la casa di leonardo

Tutti conoscono la frase alea iacta est, il dado è tratto. La pronunciò Giulio Cesare nel 49 a.C. quando attraversò, alle porte di Rimini, il fiume che da il nome a questo interessante borgo della Romagna. Siamo a Sogliano al Rubicone, un nugolo di case e magnifici monumenti che dominano la vallata dalla vetta di una collina, a 20 km dalla Riviera Romagnola e a soli 10 chilometri dalla Repubblica di San Marino. Un luogo perfetto da scoprire anche in giornata, magari proprio durante una vacanza in Romagna. Ma perché raggiungerlo? Scopriamolo insieme.

Affacciato sulla Riviera ma strenuamente di collina

sogliano al rubicone

L’identità di Sogliano al Rubicone è quella tradizione di quest’angolo della regione Emilia-Romagna. Anzi, potremmo anche escludere l’Emilia per un momento, perché qui a tutti gli effetti si respira l’aria della Romagna, quella iconica nella cultura popolare italiana e tramandata dalle spiagge di Rimini, dalle biciclettate di Cesenatico e da una bontà unica come quella della piadina, che si prepara senza soluzione di continuità su tutto il territorio. Il borgo di Sogliano, che dista rispettivamente 40 e 25 km dai due capoluoghi di provincia, è un gioiello che include in sé tutto ciò che la Romagna ha da offrire: storia, panorami, cultura e tanti appuntamenti scanditi durante il corso dell’anno per dar vita a un calendario di manifestazioni assolutamente imperdibili. E inoltre, pensate che questo paesello è in realtà una città: lo ha stabilità nel 2009 il Presidente della Repubblica, che con un decreto ad hoc ha concesso il tanto ambito titolo alla località romagnola.

Cosa vedere a Sogliano al Rubicone

sogliano al rubicone

Vi dice nulla il nome di Tonino Guerra? Poeta, artista, filosofo della pace e del profumo della vita, la sua frase più celebre pronunciata con l’immancabile e simpatico accento romagnolo. Uno dei suoi lasciti più belli sta proprio qui, nel centro di Sogliano al Rubicone, e più precisamente in Piazza Matteotti, dove fa bella mostra di sé la Fontana delle Farfalle. Richiamo alla vita contro le guerre, messaggio che mai come in questo periodo è attuale, ma anche pregiata opera d’arte composta da una grande vasca di marmo nero lucido su cui troneggia un mosaico rosso con al centro una enorme farfalla. 

A Sogliano la cultura prende le forme più disparate, da quelle alte e auliche a quelle più vicine alla quotidianità e al sentire popolare. Ecco perché, nell’antico Palazzo della Cultura, trova spazio l’interessante Museo del Disco d’Epoca e della Registrazione Sonora, una collezione che racconta l’evoluzione della registrazione sonora da Edison al giorno d’oggi, grazie a splendidi reperti come grammofoni, fonografi, vecchi e nuovi dischi, per un vero e proprio viaggio nel mondo delle sette note.

E poi c’è lui, Leonardo da Vinci, il genio per antonomasia. L’inventore toscano visse a Sogliano per un paio d’anni, sull’iniziare del Cinquecento, e proprio al suo periodo romagnolo è dedicata una esposizione che si divide tra i lavori di fisica, meccanica e idraulica (tra cui anche le celebri Porte Vinciane di Cesenatico) e gli studi sulla cultura e le tradizioni popolari del periodo vetero-rinascimentale.

Natura e sapori di un borgo d’autore

piadina romagnola

Oltre ai tanti altri monumenti e collezioni museali di Sogliano, questo angolo di Romagna è anche un perfetto invito a vivere la natura attraverso la sua rinascita primaverile. E dove farlo? Le proposte sono numerose: la sorgente del Rubicone, il fiume che ha segnato i destini della Roma di Cesare; il Passo dei Meloni, con le sue calanche che ricordano certi paesaggi d’Oltralpe o le Marmitte dei Giganti, scavate dalle acque del fiume Uso. 

Ma questa è anche terra di grandi sapori: oltre alla già menzionata piadina, non potrete non rimanere incantati dalla storia del Formaggio di Fossa di Sogliano DOP, lasciato stagionare in delle grotte dagli infossatori, professionisti sempre desiderosi di trasmettere curiosità e conoscenze su questa tecnica così speciale. Insieme alla pasta fresca, il bustrengo e un buon bicchiere di Sangiovese, mangiare qui sarà un vero piacere!



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