Singapore, la città-stato dell’Asia che corre veloce

Innovativa, sorprendente e adrenalinica, come il suo Grand Prix di Formula 1. Dallo skyline vertiginoso ai vicoli brulicanti dove transitano risciò, una città del futuro che custodisce antiche tradizioni nate dall’incontro: influenze cinesi, indiane, malesi e arabe la rendono unica e affascinante
Elena Bittante, 22 Nov 2025
singapore, la città-stato dell'asia che corre veloce

Non solo i grattacieli avveniristici che salgono in altezza giorno dopo giorno, ma soprattutto quell’ambizione virtuosa, capace di renderla una realtà smart e proiettata al futuro. Singapore è la città-stato dell’Asia che punta a diventare una delle metropoli più sostenibili del pianeta sviluppando il concetto di “garden city”, dove la natura diventa protagonista. Un concept innovativo per una metropoli che conta 6 milioni di abitanti, perfetto per lo spirito vincente che la contraddistingue e ben si adatta al suo nome ovvero “città del leone”, dal termine sanscrito “Singapura”. 

Situata sulla punta meridionale della penisola malese, è un punto di riferimento del sud-est asiatico, una delle metropoli più influenti del pianeta, nonché il quarto centro finanziario del mondo. Non è un caso se Singapore viene soprannominata “Manhattan del Pacifico”. A New York City assomiglia anche per lo splendido intreccio di culture, aspetto che la rende ancora più affascinante, un melting pot che abbraccia influenze cinesi, indiane, malesi e arabe. 

Una metropoli di grattacieli, tanto verde e con un’anima di mille colori, capace di custodire il valore del suo passato ma allo stesso tempo correre veloce, soprattutto al Singapore Grand Prix, la gara fiore all’occhiello della Formula 1 notturna, ospitata all’interno dell’affascinante Marina Bay Street Circuit. Il circuito stesso è uno spettacolo che si snoda nel cuore della città, tra mirabolanti grattacieli e incredibili belvedere come Marina Bay Sands e il Singapore Eye che fanno da sfondo in una miriade di luci. Questa settimana la rubrica Altro Viaggiare vi porta alla scoperta di questa città-stato che corre veloce verso il futuro e continua a stupire con logiche innovative attente all’ambiente e architetture strabilianti, ma rivela anche affascinanti tradizioni, angoli storici, templi e giardini. 

Le architetture iconiche della “città del leone”

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Singapore è nota per lo skyline avveniristico e le sue architetture sono attrazioni famose in tutto il mondo a cominciare da Marina Bay Sands, progetto firmato dall’archistar Moshe Safdie. Tre torri inclinate di 55 piani, collegate a 194 metri dal suolo dall’esteso SkyPark®, un parco sospeso nel vuoto che offre una vista panoramica stupefacente. Dal 2011, questa mirabolante struttura ha cambiato l’aspetto del lungomare di Marina Bay, considerato il quartiere del futuro della città. Spettacolare anche il The Helix, il ponte pedonale inaugurato nel 2010 che si distingue per il design a doppia elica, ispirato ad un filamento del DNA. Questa infrastruttura, inno alla biologia e all’ingegneria, misura la bellezza di 280 metri e collega Marina Center a Marina South, imperdibile per una passeggiata con il naso all’insù. Le architetture di Singapore sono iconiche, lo si può capire sin dall’arrivo in città, atterrando al Jewel Changi Airport. Molto più di uno scalo internazionale, ma una vera e propria opera progettata dall’architetto Moshe Safdie e inaugurata nel 2019, capace di unire funzionalità, bellezza e sostenibilità: 280 negozi, hotel e ristoranti, immersi nella Forest Valley, una vera e propria foresta tropicale all’interno dell’hub. Ma quel che la rende unica è la cascata al coperto più alta del mondo, il Rain Vortex, con i suoi 40 metri di salto nella piscina interna sottostante. 

Angoli storici, templi e giardini

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Una visita di Singapore può iniziare dal Civic District, alla ricerca delle tracce della Città-Stato. Questo quartiere custodisce l’eredità storica e culturale della città, progettato da Sir Stamford Raffles, niente meno che il fondatore della moderna Singapore. Qui si trovano gli edifici culturali più importanti, dal The Arts House, sede dell’ex parlamento oggi adibito a eventi ed esposizioni, al Victoria Theatre and Victoria Concert Hall, icona della città dall’elegante facciata neoclassica, così la neogotica cattedrale anglicana  St. Andrew’s Cathedral.

L’animo più antico di Singapore aleggia e Chinatown, cuore storico della città, risalente al 1828. Un dedalo di vicoli brulicanti, case variopinte in stile mandarino e piccoli negozi dove trovare ogni genere di articoli e souvenir, così tantissimi chioschetti dove assaporare i profumi e i sapori della cucina asiatica, a caratterizzare questo quartiere sono infatti le innumerevoli proposte dello street food. A Chinatown si trova anche il più antico tempio indù di Singapore, il Sri Mariamman Temple del 1827, e il recente Buddha Tooth Relic Temple, terminato nel 2007. Questo luogo di culto viene considerato l’eredità cinese della città, e custodisce il gigantesco stupa d’oro massiccio, reliquia storica di inestimabile valore.

Da non perdere anche il quartiere di Little India: una passeggiata lungo Serangoon Road, la via principale, è un tuffo nei colori, nei profumi speziati e nella vivace vita locale. Si caratterizza per le case minime e basse e i templi di religione induista: da visitare il Sri Veeramakaliamman Temple che omaggia la dea Kali, costruito nel 1881. Merita una visita anche la zona di Kampong Gelam, il quartiere arabo di Singapore, un autentico mix di culture e tradizioni. Originariamente popolato da indonesiani e malesi di fede musulmana, oggi è una delle destinazioni più cool della città dove trovare locali e ristoranti alla moda, così boutique esclusive. Il simbolo resta la Sultan Mosque, costruita nel 1824 per il Sultano Hussein Shah.

Da appuntare anche questa meraviglia: vicino a Orchard Road, una delle principali zone di shopping e intrattenimento di Singapore, spuntano i Giardini Botanici, incantevole patrimonio UNESCO. Realizzati nel 1859, quest’oasi urbana ospita la più grande collezione di orchidee al mondo, oltre ad un’infinità di specie di piante preistoriche, tropicali, cactus e piante grasse. Non solo natura, questo polmone verde è anche palcoscenico di concerti musicali all’aperto, tra il profumo dei rari gelsomini rossi. 




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