Sembra uscito da una fiaba alpina, ma esiste davvero: un villaggio sospeso nel tempo tra le montagne svizzere

Case affrescate, silenzi che parlano e sentieri che raccontano storie: un angolo incantato dell’Engadina dove la tradizione vive tra arte, natura e memoria
Stefano Maria Meconi, 28 Lug 2025
sembra uscito da una fiaba alpina, ma esiste davvero: un villaggio sospeso nel tempo tra le montagne svizzere

C’è un villaggio in Svizzera che sembra essere veramente uscito da una fiaba. Le sue case affrescate raccontano storie antiche, le stradine sono silenziose e ordinate, e tutto intorno si respira quell’aria sottile e pulita che solo l’Engadina e le montagne sanno regalare. Qui il tempo non corre, ma cammina piano, si ferma a osservare, si lascia cullare dai ritmi lenti della montagna, che meraviglia. Passeggiando tra le facciate decorate e i portali in pietra, si ha la sensazione di essere in un luogo dove ogni dettaglio è stato pensato con cura, dove la tradizione non è solo memoria, ma parte viva della quotidianità. I sentieri che partono dal borgo si inoltrano tra larici e torrenti, e raccontano, senza bisogno di parole, la bellezza autentica di un angolo di mondo che ha scelto di restare fedele a sé stesso, tra storia, tradizione e natura.

Dove ogni pietra ha qualcosa da raccontare: frammenti di storia tra valli, affreschi e silenzi

guarda

Stiamo parlando del delizioso borgo svizzero di Guarda, incastonato tra le montagne dell’Engadina, nel Canton Grigioni. Un luogo che ha saputo conservare intatta la sua identità nel corso dei secoli, senza mai cedere al rumore del tempo. La sua storia è fatta di architettura rurale elegante, di affreschi a sgraffito che decorano le facciate delle case, e di una cultura romancia che qui non è solo memoria, ma lingua viva. Già nel Medioevo, Guarda era un punto di riferimento per i contadini e gli artigiani della valle, e nel corso del Cinquecento e Seicento il borgo conobbe una fioritura artistica e culturale che si riflette ancora oggi nei suoi edifici. Le case, costruite secondo lo stile engadinese, raccontano di famiglie che hanno vissuto in simbiosi con la montagna, con il legno, la pietra e il ritmo delle stagioni. Nel Novecento, Guarda ha rischiato lo spopolamento, come molti borghi alpini, ma ha saputo reinventarsi, riuscendo ad essere scelto come villaggio modello per la conservazione del patrimonio architettonico e riuscendo ad attirare artisti, viaggiatori e amanti della bellezza della montagna. Oggi è considerato uno dei borghi più autentici e meglio conservati della Svizzera, dove si respira storia e tradizione in ogni angolo.

Cosa fare e cosa vedere nel delizioso borgo svizzero di Guarda, tra montagne, arte e natura

guarda

Guarda è un piccolo villaggio dell’Engadina che si visita volentieri a piedi, con calma. Le case engadinesi affrescate con motivi a sgraffito sono il tratto distintivo del borgo: basta passeggiare tra le vie per notare portali in pietra, decorazioni antiche e dettagli architettonici che raccontano la storia locale. Una tappa consigliata è il Sentiero di Schellen-Ursli, dedicato al famoso personaggio dei libri per bambini. È un percorso semplice, adatto anche alle famiglie, che attraversa il paese e i dintorni, offrendo scorci sulla valle e sulla vita alpina. Per chi ama camminare, ci sono diversi sentieri escursionistici che partono dal borgo e portano verso la Val Tuoi e il rifugio Chamonna Tuoi. Sono percorsi immersi nella natura, ideali in estate per godersi il paesaggio e il silenzio. Anche la Chiesa Riformata, con la sua architettura sobria, merita una visita, è un luogo raccolto, tranquillo, che riflette bene lo spirito del villaggio. Infine, ci si può fermare in una locanda tipica per assaggiare piatti locali e magari scambiare due parole con gli abitanti, che parlano ancora il romancio con naturalezza. Guarda non è un posto da attrazioni appariscenti, ma da scoperte semplici e autentiche che rispecchiano una terra ricca di storia, tradizione e autenticità.

Come arrivare a Guarda: ecco qualche piccolo consiglio per voi

Raggiungere Guarda è semplice, anche se richiede un po’ di pianificazione. Il borgo si trova nella Bassa Engadina, nel Canton Grigioni, ed è ben collegato con i mezzi pubblici. Se si arriva in treno, è possibile scendere alla stazione di Scuol-Tarasp o Susch, entrambe servite dalla rete ferroviaria retica. Da lì, un breve tragitto in autobus locale porta direttamente al villaggio. Per chi viaggia in auto, si percorrono strade panoramiche ben tenute, ma bisogna fare attenzione in inverno quando possono essere necessarie le gomme da neve o le catene. Il parcheggio nel borgo è limitato, quindi conviene lasciare l’auto all’ingresso e proseguire a piedi.



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