Se pensavi di conoscere il Belgio, questa città ti farà cambiare idea
Piccolo, ma spettacolare: il Belgio, che si divide in tre regioni (Vallonia, Fiandre e regione di Bruxelles), è incastonato nel cuore dell’Europa centrale e oltre che per le sue bellezze naturali e culturali è famoso come il paese del cioccolato e della birra. Basti considerare che custodisce oltre 2 mila cioccolateria e alcune delle sue 650 birre sono dichiarate patrimonio dell’Umanità.
Tra le diverse e belle città, in particolare spicca Gand, Gent in fiammingo che vanta l’area pedonale più grande del Belgio e un ricco patrimonio architettonico, locali alla modo, musei interessanti, edifici medievali, romantici canali navigabili, e gallerie d’arte che rubano il cuore.
Gent, la piccola gemma del Belgio e delle Fiandre
Meno conosciuta rispetto a Bruges e città natale di Carlo V, Gent è il capoluogo della regione delle Fiandre che, nonostante le sue piccole dimensioni, permette di passeggiare nella più grande isola pedonale del Belgio, così da poter andare a piedi alla scoperta di tutte le sue bellezze, come il Beffroi di Gent: simbolo dell’indipendenza della città e del potere civico fiammingo, è una delle tre torri campanarie che dominano il centro storico, costruita tra il 1323 e il 1380 e inserita nei siti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Realizzata in stile gotico, è alta ben 95 metri e in cima ospita il drago dorato, mentre al primo e secondo piano ospita il museo del campanile.
Appena dietro la torre si erge l’imponente Cattedrale di San Bavone la cui costruzione è iniziata nel lontano 942; l’aspetto attuale, però, risale al XVI secolo e all’interno custodisce il polittico dell’Agnello Mistico, un tesoro formato da 12 pannelli di legno di quercia dipinti con pittura ad olio di cui otto dipinti anche sul retro, un’opera monumentale realizzata tra il 1426 e il 1432 da Hubrecht e Jan van Eyck, simbolo della scuola fiamminga nel XV secolo.
Proprio nel centro di Gent si trova il Castello dei Conti di Fiandra, un suggestivo edificio fortificato in pietra circondato da un fossato, torrette e feritoie, costruito sui resti di un precedente castello del IX secolo. Facendo una visita degli interni è possibile ammirare le stanze delle torture, lì dove venivano torturati i sospettati; con strumenti disumani come il martelletto per schiacciare le dita, collari e catene. Il cuore pulsante della città è il quartiere Patershol che mantiene il suo assetto medievale con le stradine strette costellate di botteghe di artigiani, case, palazzi storici, ex residenze di ricchi mercanti e ristoranti nei quali assaggiare le delizie tipiche.
In particolare, da non perdere il Werregarenstraat, ovvero il vicolo degli artisti, una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto dove gli artisti di strada liberano il loro proprio estro creando graffiti e murales meravigliosi, che è possibile ammirare seguendo un tour a piedi dedicato all’arte di strada.
Molto suggestivi i beghinaggi che permettono di fare un viaggio indietro nel tempo al medioevo: si tratta di insediamenti urbani un tempo circondati da un muro di protezione, una combinazione di architettura religiosa e fiamminga che si trovano solo nei Paesi Bassi e in Vallonia; a Gent ce ne sono tre: l’Oude Begijnhof, non murato, il Klein Begijnhof risalente al 1235 e il Groot Begijnhof, il più moderno. Purtroppo, nel XVI secolo, con l’affermarsi del protestantesimo in Olanda, la maggior parte dei Beghinaggi, venne distrutta, quindi questi superstiti sono molto preziosi e inclusi nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.