Reggia di Valcasotto, la prima Certosa in Italia è tornata al suo antico splendore
Nascosta tra i boschi secolari delle Alpi piemontesi, nel comune di Garessio (provincia di Cuneo), la Reggia di Valcasotto si erge maestosa a 1.090 metri di quota ed è, senza dubbio, una delle residenze reali più suggestive ed affascinanti del nostro Paese. Costruito sui resti di un antico monastero certosino, il castello, dopo un lungo periodo di chiusura, grazie al quale sono stati effettuati degli importanti lavori di ristrutturazione, restauro e riqualificazione da parte della Regione Piemonte, è tornato al suo antico splendore e, quindi, è possibile scoprire gli ambienti sia interni che esterni, scoprirne le curiosità e le vicende.
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La storia della Reggia di Valcasotto
Custode di una storia affascinante che si intreccia con le vicende dei Savoia, il castello reale di Casotto nasce come certosa nell’XI secolo, forse per volontà di San Bruno in persona, la Reggia conobbe un destino singolare. Nel 1837, passò nelle mani di Carlo Alberto di Savoia che la trasformò in residenza di caccia estiva, amata anche dal figlio Vittorio Emanuele II. Tra battute di caccia e momenti di relax, i Savoia hanno lasciato la loro impronta su questo luogo suggestivo, arricchendone gli interni con opere d’arte e decorazioni preziose.
Nel 1858 poi, la principessa Clotilde ricevette proprio qui all’interno della reggia la notizia che doveva andare in sposa a Gerolamo Bonaparte, il cugino di Napoleone III, un matrimonio dettato dalla ragion di Stato e voluto da Cavour per ottenere l’alleanza con la Francia nella seconda guerra d’indipendenza.
Come accennato, dagli anni 2000 il castello è di proprietà della Regione Piemonte e dopo anni di chiusura, è stato riaperto al pubblico, evento celebrato con con un concerto a cura della RAI il 15 agosto nel 2020.
Cosa vedere al castello di Valcasotto
Da qualche anno la Reggia di Valcasotto ha aperto le sue porte ai visitatori, offrendo un’immersione nella storia e nella bellezza del Piemonte ed è possibile visitare l’ala nord del castello che è completamente arredata, la cappella reale, la torre campanaria e l’area archeologica con le rovine dell’antica chiesa e del convento.
Passeggiando tra le sale del castello, si ammirano gli affreschi ottocenteschi, i mobili d’epoca e la cappella privata, dove ancora si respira l’atmosfera raccolta e spirituale dei certosini.
La camera del Principe Re Umberto I, molto luminosa e soleggiata, è una delle più belle del Castello e custodisce un baldacchino, un servizio di porcellana finissima, mentre in salotto c’è un caminetto sovrastato da un quadro della Galleria Daniel che rappresenta una “Dama con cagnolino”. Un’attenzione particolare va riservata al parco che circonda la Reggia con un manto verdeggiante di boschi e prati. Qui è possibile fare trekking, escursioni in bicicletta o semplicemente godersi la quiete della natura.
Come visitare la Reggia di Valcasotto
La Reggia di Valcasotto, luogo del Cuore FAI, è aperta al pubblico da aprile a ottobre, con visite guidate e aperture straordinarie. Per informazioni su orari, prezzi e modalità di visita, è consigliabile consultare il sito web ufficiale della Regione Piemonte o contattare l’Ufficio Turistico di Garessio.
Inoltre, una visita alla Reggia di Valcasotto può essere l’occasione perfetta per esplorare le bellezze naturali e culturali del Piemonte meridionale. Gli amanti della natura possono immergersi nei sentieri del Parco Naturale delle Alpi Marittime, mentre gli appassionati di storia potranno visitare i borghi medievali e i castelli della zona. Ovviamente, non mancano inoltre le occasioni per degustare i prodotti tipici della gastronomia piemontese, come i formaggi, i vini e i piatti della tradizione.
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