Può un aeroporto essere la vera attrazione della città? A Venezia ce n’è uno (bellissimo) che risale agli anni ’20

A Venezia anche gli aeroporti sono un’attrazione turistica. Questo capita quando c’è nel proprio territorio una struttura come l’aeroporto Nicelli, un autentico gioiello degli anni ’30 che adesso sta vivendo una sorta di seconda giovinezza. Per chi non lo sapesse stiamo parlando dell‘aeroporto civile più antico d’Italia. Inaugurato nel 1926 al Lido di Venezia, ha una storia che precede altri scali italiani e conserva un fascino storico e architettonico unico. Merito anche di un recente restauro che gli ha ridonato l’antico splendore dopo un periodo in cui era caduto quasi nel dimenticatoio.
Se chi vuole passare un week end a Venezia adesso arriva all’aeroporto Marco Polo, per buona parte del secolo scorso invece l’unico modo per approdare nella città lagunare era l’aeroporto Nicelli. Un report della BBC datato 2014 ha inserito il Nicelli tra i dieci aeroporti più belli al mondo, un riconoscimento internazionale che arriva dopo le cinque stelle assegnate all’aeroporto di Fiumicino. Oltre ai voli, l’aeroporto oggi è una vivace location culturale: ospita mostre – alcune allestite all’interno di bunker anni ’30-, meeting esclusivi, riprese cinematografiche ed eventi privati. Scopriamo insieme allora perché vale veramente la pena visitare l’aeroporto Nicelli di Venezia.

L’aeroporto Nicelli di Venezia

La storia dell’aeroporto Nicelli di Venezia ha inizio già nel 1915, quando una squadriglia francese operava dal Forte San Nicolò sul Lido per difendere la città durante la Prima Guerra Mondiale. Restando sempre in tema bellico, il poeta e aviatore Gabriele D’Annunzio ha comandato da qui la sua squadriglia tra il 1918 e il 1919. Nel 1926 sotto la guida visionaria dell’ingegnere Renato Morandi, quest’area pionieristica fu trasformata in un prestigioso aeroporto civile: il Nicelli così divenne il cuore pulsante dell’aviazione italiana negli anni ’30, primo scalo civile in Italia anticipando anche Roma e Milano.
Entrando più nei dettagli, l’aeroporto può contare su una pista in erba lunga 994 m che oggi può ospitare piccoli aerei fino a 12 posti e voli in elicottero. L’aerostazione invece fu inaugurata nel1935: realizzata in stile razionalista, è stata progettata da Mario Emmer e impreziosita da decorazioni del futurista Tato. Con l’entrata in funzione nel 1961 dell’aeroporto di Tessera – oggi Marco Polo -, il Nicelli ha perso il ruolo di scalo commerciale e ha iniziato un lento declino.

Il restauro e la nuova vita come meta turistica

Per diversi anni l’aeroporto Nicelli è finito in una sorta di dimenticatoio. La rinascita è avvenuta negli anni 2000, quando è stato effettuato un ampio restauro tra il 2004 e il 2007 mirato a recuperare lo stile originale degli anni Trenta, ripristinando l’atmosfera storica della struttura. Nel 2019 l’aeroporto è stato acquisito da imprenditori locali guidati da Maurizio Luigi Garbisa, con nuovi progetti culturali e commerciali che hanno donato una nuova vita al primo aeroporto di Venezia.
A favorire la nuova veste di attrazione turistica c’è anche il fatto che il Nicelli è situato a circa 3 km da Piazza San Marco; inoltre è raggiungibile via taxi boat, vaporetto o autobus. Storicamente poi è stato scelto da star e VIP durante il Festival del Cinema del Lido, con personaggi come Orson Welles, Cary Grant, Charlie Chaplin, Ingrid Bergman e Sophia Loren, che sono atterrati nella splendida pista con vista sulla laguna.  Come indicato nel sito ufficiale, nei giorni indicati i visitatori occasionali devono versare il contributo di accesso alla città di Venezia. Infine occorre menzionare anche il Fly Restaurant, ristorante raffinato e ancora oggi frequentato soprattutto da uomini d’affari. Insomma visitare l’aeroporto Nicelli è come fare un viaggio nel tempo dove l’eleganza dell’aviazione si intreccia con la bellezza senza tempo di Venezia.