Profumo di vino e tartufo: ecco il borgo più gustoso d’Italia
Adagiato sulle dolci colline delle Langhe, dove la terra regala prelibatezze per il palato come vino e tartufi, sorge Neive, uno dei Borghi più belli d’Italia. Siamo nelle Terra dei Quattro Vini, quattro eccellenze come il Dolcetto d’Alba, il Barbaresco, il Barbera e il Moscato che tutto il mondo ci invidia e a soli 10 chilometri da Alba, la patria mondiale del tartufo, su una collina circondata da vigneti e dal profumo della campagna.
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Un po’ di storia
Neive è un piccolo borgo di origine medievale e il suo nome è un omaggio alla Gens Naevia, una nobile famiglia romana che visse in questo angolo di Piemonte. Neive sorge dove anticamente passava la Via Aemilia Scauri, una delle vie commerciali più importanti di tutto il nord ovest che collegava la cittadina di Luni con Vado Ligure e con Tortona.
Proprio questa posizione, molto strategica, ha influito sulle vicende storiche della cittadina.
Tra il XI e il XIII secolo Neive fu governata da varie famiglie nobiliari delle Langhe e fu a lungo contesa tra le città di Asti e di Alba, che alla fine vide Asti come vincitore. Sul finire del XIV secolo il piccolo borgo venne inserito nel Capitanato dell’Astesana da Luigi di Valois Duca d’Orleans e in tale occasione Neive venne dotata di una cerchia di mura, ancora oggi ravvisabili in alcuni parti del centro storico.
Nel XVI secolo seguì le sorti di tutta la zona dell’astigiano e finì sotto il dominio prima della Francia e poi della Spagna, per essere infine inglobata nel Ducato di Savoia da Carlo III nel 1531.
Salvo brevi e sporadiche parentesi, Neive rimase sotto i Savoia fino alla nascita del Regno d’Italia.
Da vedere
I tetti rossi e le facciate in cotto, che ricordano il colore delle foglie di vite in autunno, si uniscono al verde dei vigneti, donando a Neive un’atmosfera ovattata e rarefatta, di una bellezza unica e indimenticabile. Il centro storico si sviluppa ad anello lungo la collina su cui sorge il borgo, dove in alto svetta il simbolo di Neive, la Torre dell’Orologio. L’accesso al centro storico di Neive avviene attraverso la Porta San Rocco, che ha da un lato il Palazzo della Contessa Demaria, un edificio in cotto del XVI secolo oggi proprietà privata e dall’altro lato il Palazzo dei Conti di Castelborgo, splendido edificio del XVIII secolo sede dell’omonima azienda agricola. Cuore del borgo è Piazza Italia, dove una Donna Selvatica ci aspetta con le sue storie.
Casaforte dei Conti Cotti di Ceres
Nel punto più alto di Neive troviamo la Casaforte dei Conti Cotti di Ceres, del XIII secolo, che con la sua torre dell’orologio che è divenuta il simbolo del borgo.
È uno degli edifici più antichi di Neive e risale al XIII secolo e fu costruita dalla ricca famiglia di banchieri dei Conti Cotti di Ceres. All’interno della casaforte ci sono splendidi soffitti decorati e anche resti di mura romane.
La Torre dell’Orologio del 1224 è il simbolo di Neive e fu costruita quando il borgo era sotto il dominio della vicina Asti.
Palazzo dei Conti di Castelborgo
Sui resti di un antico castello del Cinquecento, nel XVIII secolo il Conte Manfredo Bongiovanni di Castelborgo decise di costruire il suo palazzo, proprio alle porte di Neive. All’interno della imponente struttura, oggi in visitabile in parte, troviamo una splendida cappella barocca con un altare realizzato in marmi preziosi, il salone di rappresentanza in stile Impero con richiami all’Egitto, la galleria, il salotto della musica e le spettacolari cantine, ancora oggi utilizzate per la produzione e lo stoccaggio del vino.
Proprio nelle cantine del castello lavorò uno degli enologi più famosi al mondo, Louis Oudart, che qui “inventò” il Barbaresco, uno dei vini più famosi e celebrati del Piemonte.
Da vedere anche il bel giardino del palazzo, protetto dai resti delle antiche mura di Neive.
Piazza Italia e la Donna Selvatica
Il cuore del borgo è la settecentesca Piazza Italia, che, stretta tra i vicoli che si inerpicano per la collina, ospita alcuni degli edifici simbolo di Neive, come il Palazzo del Municipio e la Casa della Donna Selvatica. Il Palazzo del Municipio, già Palazzo Borghese, è un edificio del Settecento caratterizzato dalla presenza sulla facciata dello stemma del Comune di Neive e di un orologio. Subito accanto troviamo il Museo Casa della Donna Selvatica, dove viene raccontata e celebrata la storia della celebre grappa della Donna Selvatica, che con le sue etichette disegnate a mano è diventato un oggetto da collezione.
Le chiese di Neive
Sono svariate le chiese presenti sul territorio di Neive. Una delle più interessanti è senza dubbio quella dell’Arciconfraternita di San Michele, che si trova nella parte bassa del paese.
Questo imponente edificio in cotto è della fine del Settecento ed è stato realizzato in stile barocco piemontese ed oggi è una chiesa di rito ortodosso. Nei pressi della Porta di San Rocco, uno dei due accessi al centro storico, troviamo la cinquecentesca Cappella di San Rocco, con un portico e un piccolo campanile.
Dell’antico monastero di Santa Maria del Piano, posto fuori all’abitato di Neive, oggi rimane solo la splendida Torre del X secolo, caratterizzata da due ordini di monofore e da cinque piani decorati con archetti.
Tutti a tavola
Neive si trova nel cuore delle Langhe, una delle roccaforti del buon cibo e del buon bere. Protagonisti assoluti e presenti in tutte le tavole, sono i tartufi (Alba è a soli 10 chilometri da Neive) e i vini che hanno reso Neive celebre in tutto il mondo. Tra i piatti tipici da assaporare non possono mancare la celebre bagna cauda, una zuppa a base di aglio e acciughe e i tajarin al tartufo, dove la semplicità del tajarin all’uovo si sposa in un connubio perfetto con il tartufo bianco di Alba. Per quanto riguarda le carni, da provare sono la carne cruda all’albese, un carpaccio di carne di vitello marinata nel limone e impreziosita con scaglie di tartufo e il coniglio al civèt, spesso servito con polenta.
Se invece preferite un piatto unico, non fatevi mancare un buon fritto alla piemontese. Di origini antichissime, questo piatto prevede la frittura delle frattaglie degli animali che venivano macellati in casa, come fegato, rognone, cervello, animelle, polmone e a seguire. Nel corso degli anni si è aggiunta anche la parte dolce, con amaretti e mele fritte.
Per gli amanti dei dolci, la torta di nocciole è quello che fa per voi. La Tonda gentile delle Langhe, la nocciola per eccellenza, è la protagonista di questo dolce. Se invece volete raggiungere il paradiso con le vostre papille gustative, dovete assolutamente provare lo zabaione al moscato.
Ma se visitare Neive e le Langhe, è d’obbligo degustare i quattro vini che sono il fiore all’occhiello di questa terra. Barbaresco, Barbera, Moscato e Dolcetto sono quattro tra i vini che hanno fatto la fortuna di Neive e delle Langhe. Moltissime sono le cantine, dalle più grandi fino ai piccoli produttori, dove è possibile fare degustazioni a base dei vini e di prodotti tipici della zona.
Come arrivare
Per arrivare a Neive possiamo percorrere l’Autostrada A33 Asti – Cuneo, prendere l’uscita Castagnito (località Baraccone ) per poi proseguire sulla Strada Provinciale 3 per circa sei chilometri fino a destinazione.