Ottobre è il mese giusto per scoprire la valle delle cascate: borghi e natura più belli li trovi solo qui

maryvass, 20 Ott 2025
ottobre è il mese giusto per scoprire la valle delle cascate: borghi e natura più belli li trovi solo qui

Una terra famosa per la secolare tradizione dell’attività nel settore tessile, che possiede un ambiente generosamente ricco di aspetti unici che si fondono nell’accogliente e rilassante quiete dei centri abitati, tra pinete, prati verdi e pittoreschi scorci dal sapore svizzero. Nella Lombardia che è ormai da anni fagocitata dalla sempre maggiore riconoscibilità e fama mondiale di Milano, una regione da 11 milioni di abitanti e dal tessuto industriale formidabile riesce ancora a stupire con la semplicità dei tempi passati. Seguendo il corso del fiume, si passa dalla pianura alle colline, fino alle montagne. Magnifici paesaggi fanno da cornice al variegato patrimonio artistico, etnografico e naturalistico di una zona perfetta da scoprire in autunno, quando il foliage, gli eventi tipici e le giornate man mano più corte sembrano volerci far rallentare e innamorarci di nuovo di ciò che ci circonda.

Pedalare ai piedi delle montagne

La Valle Seriana, dominata dall’imponente massiccio della Presolana, d’inverno è il paradiso dello sci d’inverno, in primavera e in estate meta per appassionati del trekking e delle passeggiate in bicicletta e in autunno, grazie al fenomeno del foliage, si presenta come il posto ideale per godersi delle gite fuori porta domenicali. I percorsi, infatti, non mancano: questo territorio propone suggestivi itinerari, costeggiando il fiume, tra boschi, ponti medievali e borghi che hanno conservato l’aspetto originale. La Pista ciclabile della Val Seriana, un percorso lungo 70 chilometri e perfettamente inserito nell’ecosistema fluviale, permette di apprezzarne le bellezze partendo dalla città di Bergamo fino ad arrivare a Clusone, attraverso punti pittoreschi e aree verdi di grande valore naturalistico, con possibilità di sostare e intervallare il cammino con visite a centri storici e chiese che conservano autentici capolavori d’arte religiosa.

Clusone, una delle “Bellezze Naturali” d’Italia

clusone

Il centro abitato di Clusone, circondato da una ricca e folta pineta iscritta nel “Catalogo delle Bellezze Naturali” d’Italia, vanta una storia millenaria testimoniata da superbi affreschi d’epoca medievale ed espressioni artistiche custodite in chiese e palazzi. Percorrendo il suo suggestivo centro storico, posto su quattro livelli successivi, ci si trova di fronte a continue sorprese. Imperdibile è la visita ai monumenti più importanti e celebri, quali il palazzo comunale, con il celebre orologio planetario Fanzago; da ammirare il complesso monumentale della Basilica di Santa Maria Assunta, nella cui facciata spicca un affresco di fama internazionale sul tema della “Danza macabra”, risalente alla fine del ‘400. Sulle facciate e all’interno di palazzi ed edifici religiosi si possono ammirare numerosi affreschi originali che hanno reso celebre Clusone come “città dipinta”. «SYDERA VIX ALIJ OBSCURA RATIONE MOVERIFANZAGUS MANIBUS, LUMINIBUSQUE PROBAT 1583» («Ho messo in opera tutta la conoscenza acquisita dagli astronomi nei loro studi. 1583»). Fanzago di Clusone. È questa la scritta che troneggia nella famosa piazza di Clusone, sull’orologio planetario che ne è il protagonista. L’Orologio si trova sulla facciata Sud della torre del municipio. L’Orologio è un capolavoro meccanico di grande rilievo, concepito e costruito nel 1583 da Pietro Fanzago, ingegnere meccanico, matematico, fonditore di Clusone, ed è l’unico esemplare del suo lavoro.

Tra i gioielli del territorio, a pochi km da Clusone, si trova la Basilica di Gandino, con un patrimonio artistico e una collezione di arredi sacri di immenso valore, risalenti agli anni dei floridi commerci tessili con l’Europa tra il 1400 e il 1600. Il paese è carino da visitare in quanto conserva ancora la sua struttura di borgo medievale, e in alcune occasioni si possono visitare chiese e palazzi accompagnati da guide gratuite.

Il Parco paleontologico di Cene

Scendendo verso la bassa Valle Seriana si trova il Parco Paleontologico di Cene, uno dei più importanti bacini fossili al mondo, che consente di conoscere e rivivere l’ambiente com’era 220 milioni di anni fa, ovvero quando gran parte dell’Italia non era ancora emersa dalle acque, e anzi questa zona somigliava più ai Tropici che a una terra di mezza montagna. Le Alpi facevano da sponda al Tetide, il grande oceano che separava i due mega-continenti Laurasia (America settentrionale, Europa e Asia) e Gondwana (America meridionale, Africa e Oceania). In questo parco sono stati ritrovati innumerevoli fossili, compreso quello di uno pterosauro, del periodo triassico (251-201 milioni di anni fa).

I luoghi dello sci in Valle Seriana

selvino

Dall’altopiano di Selvino, meta di turismo estivo, posto a soli 1.000 metri di quota, alle più alte conche, la valle mantiene il suo incantevole aspetto verde e panoramico. La Valle Seriana ha dato i natali a campioni olimpici e mondiali dello sci alpino. Le sue stazioni invernali sono tra le più rinomate del comprensorio prealpino. Le piste di Spiazzi di Gromo si sviluppano su dolci pendii all’ombra di pini secolari, a poca distanza da uno dei più antichi borghi delle Orobie. A Lizzola e Valbondione, circondate da cime che raggiungono i tremila metri, si può praticare la discesa e lo sci di fondo, come pure cimentarsi con le ciaspole. Una dozzina di piste da sci, anelli da fondo e una pista da bob sono i motivi di attrazione del Passo della Presolana.

Felicemente esposto al sole, il Monte Pora soddisfa le esigenze di tutti gli sciatori, con piste ampie e di buon livello. A Valbondione l’apertura della diga edificata su un piccolo lago naturale forma le cascate del Serio, un triplice salto per complessivi 315 metri, il più alto d’Italia e il secondo in Europa. Uno spettacolo mozzafiato che avviene secondo un calendario da giugno a settembre, anche in notturna. D’inverno le cascate di ghiaccio esercitano un’attrazione sugli amanti dell’arrampicata.



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