Non solo Venezia: 5 località italiane che stanno correndo ai ripari contro l’overtourism con tasse e ingressi limitati

Stefania Guerra, 01 Lug 2025
non solo venezia: 5 località italiane che stanno correndo ai ripari contro l'overtourism con tasse e ingressi limitati

Il fenomeno dell’overtourism sta assumendo dimensioni preoccupanti. In gioco non c’è solo il danno alle città o luoghi coinvolti, ma anche il benessere dei cittadini, dei viaggiatori stessi e delle attività commerciali. Ecco che stanno nascendo dei veri e propri progetti volti a contrastare l’assalto alle località “soffocate” dai turisti. L’anno scorso, ad esempio, in Italia si sono registrate 450 milioni di presenze, il che ovviamente fa bene al comparto, ma tutte queste presenze si sono concentrate in pochissime città, in primis Firenze, Roma e Venezia. Ma le cose stanno per cambiare: ecco cosa prevede il Governo per i luoghi più tartassati dall’overtourism.

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Firenze

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Negli ultimi decenni Firenze è divenuta sempre meno vivibile per i fiorentini, e la massiccia presenza di turisti si è trasformata in un’invasione annuale. Per invertire la tendenza, rispettando però ovviamente il settore del commercio (quello degli affitti brevi no, è un capitolo a parte), sono stati stanziati ingenti fondi per avviare un progetto denominato Enjoy, Respect & Feel Florence. Si tratta di una serie di iniziative volte a comunicare la città in modi alternativi, così da valorizzare non solo il centro storico e a far arrivare i turisti anche in stagioni meno hot. Tra le altre cose, saranno avviate una rassegna cinematografica e un evento sportivo, il Grande Volley, con lo scopo di veicolare i flussi turistici anche in zone alternative.

Roma

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Anche Roma, com’è intuibile, deve lottare costantemente con l’overtourism, ed ecco che tramite un nuovo progetto si cercherà – proprio come per Firenze – di indirizzare i turisti in altre aree oltre a quelle più iconiche. Nello specifico, il progetto Unexpected Itineraries of Rome andrà a costruire itinerari nuovi, coinvolgendo anche quartieri meno visitati come Ostiense, Garbatella, o Monteverde; gli itinerari saranno accessibili agli utenti grazie a campagne informative, a un’App ad hoc e naturalmente ai classici Info-Point.

Napoli

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Per la città di Napoli è in atto una campagna di marketing e di comunicazione molto interessante, che mira ad attrarre il cosiddetto slow tourism. Si punta a far scoprire la città in modo più sostenibile e ad attrarre turisti anche in periodi di bassa stagione. Soprattutto, la volontà è di offrire esperienze più immersive e coinvolgenti, come le passeggiate nei Decumani o le visite nei quartieri collinari.

Milano

navigli-milano

Stessi obiettivi anche per Milano, una città che offre un turismo molto particolare grazie ai quartieri di design, fieristici e museali, ma che necessita di un controllo sui flussi proprio come le altre grandi città. I progetti in questo caso sono volti a incentivare un turismo green, anche attraverso l’esplorazione dei Navigli o di altre aree verdi della città.

Capri

capri

Infine, ma non da ultimo, anche Capri sta tentando di lottare contro un turismo non solo eccessivo ma spesso anche “mordi e fuggi”; nel senso che ogni giorno si registrano anche fino a 50 mila presenze, la maggior parte delle quali, però, di sera se ne va. A Capri la situazione è addirittura emergenziale, come sostiene il suo Sindaco Marino Lembo, tanto che ha chiesto ufficialmente al Governo di varare Leggi speciali per limitare gli sbarchi e gli accessi. Al momento, l’Amministrazione sta adottando misure-tampone, come ad esempio l’allestimento di corsie preferenziali alla funicolare o per i cittadini, nonché personale addetto al controllo degli accessi. 

La speranza è che tutti i progetti e le iniziative in essere raggiungano gli obiettivi prefissati, ridando il giusto valore alle città e anche dignità, nonché benessere per i residenti e per i turisti.



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