Non solo campane: questo piccolo borgo di montagna è celebre per l’antica fiaccolata che illumina le strade del Natale

È la tradizione natalizia legata al fuoco più importante e famosa al mondo, che ogni anno infiamma la cittadina molisana di Agnone. La ‘ndocciata è uno spettacolo unico
Marianna Di Pilla, 17 Dic 2023
non solo campane: questo piccolo borgo di montagna è celebre per l'antica fiaccolata che illumina le strade del natale

Tra le cime dell’Alto Molise, nella cittadina che ha fatto della produzione di campane d’eccellenza il suo fiore all’occhiello, tutti gli anni rivive una tradizione antichissima e tutti gli anni si ripete la medesima emozione. Quello della ‘ndocciata di Agnone (il primo sabato di dicembre e la sera della Vigilia di Natale) è uno dei maggiori appuntamenti dell’inverno in Molise, che attira sempre un gran numero di visitatori e curiosi.

Non si tratta di un evento come tanti, ma di una autentica celebrazione del fuoco come elemento propiziatorio e purificatore. E se vuoi saperne di più, ti conviene davvero continuare a leggere.

Come nasce la ‘ndocciata di Agnone

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‘Ndocciata di Agnone: dai riti pagani alla celebrazione della Nascita di Gesù 

Le origini di questa incredibile manifestazione molisana sono da ricercare andando parecchio indietro nel tempo, scoprendo antichi riti pagani che venivano celebrati in occasione del solstizio d’inverno per bruciare idealmente le negatività del passato e garantirsi fortuna nel nuovo anno. Un’usanza che venne ripresa dal Cristianesimo che, la sera della Vigilia di Natale, festeggiava la vittoria della luce sulle tenebre, e che al contempo aveva anche una funzione pratica.

Le fiaccole, infatti, servivano probabilmente ai contadini delle campagne circostanti che si recavano in paese per assistere alla messa di mezzanotte, e che le adoperavano per illuminare il cammino, riscaldarsi e difendersi da eventuali attacchi di animali.

Come si svolge la ‘ndocciata di Agnone

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Un momento della ‘Ndocciata di Agnone

I protagonisti della ‘Ndocciata di oggi sono gli stessi di secoli e secoli fa, ovvero i portatori delle cinque contrade rurali di Agnone.

Il gruppo più antico è quello della contrada di Sant’Onofrio, seguito da quelli di Capammonde e Capaballe che rappresenta Agnone centro, Colle Sente che è il gruppo di alta quota proveniente da un abitato posto ad oltre 1000 metri di altitudine, e infine le contrade di San Quirico e Guastra.

Gli ‘ndocciatori vestiti in abiti tradizionali (le cappe) già dal tardo pomeriggio cominciano la loro impressionante sfilata con le ‘ndocce infuocate in spalla lungo il corso principale di Agnone, dando vita ad una suggestiva scia di fuoco.

Il corteo termina in Piazza del Plebiscito, dove li attende il grande falò noto come Falò della Fratellanza. È intorno al Falò della Fratellanza che ‘ndocciatori e presenti si stringono per salutare simbolicamente tutto quello che c’è stato di negativo durante l’anno che sta per terminare, e che sarà bruciato nel fuoco.

Partecipare alla ‘ndocciata è dunque l’occasione di assistere a momenti di grande suggestione, ad una tradizione che vede il trionfo del fuoco che illumina e scalda il cielo e le strade di Agnone. Dà però anche l’opportunità di approfittare dell’evento per visitare Agnone, una delle principali cittadine dell’Alto Molise e di tutta la regione. Magari assaporando una delle sue tante specialità gastronomiche. Nelle botteghe e negli alimentari è infatti possibile assaggiare prodotti tipici del territorio come i celebri formaggi (caciocavallo in testa), da acquistare e portare a casa come gustoso souvenir.

E se sei ad Agnone nel periodo natalizio, è d’obbligo un assaggio delle sue golosissime ostie ripiene. Due ostie sottili che custodiscono un ripieno di miele e frutta secca, dolcetti che sono dei veri simboli del Natale ad Agnone e che di sicuro ti conquisteranno al primo morso con la loro irresistibile semplicità.

Cosa sono le ‘ndocce?

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Le grandi torce protagoniste della ‘Ndocciata di Agnone

Se ti stai chiedendo cosa sono le ‘ndocce che vengono portate in luminosa processione, devi sapere che sono delle grosse torce di legno di abete bianco e fasci di ginestre secche. Sono dunque delle torce completamente naturali, alla cui realizzazione gli agnonesi lavorano tutto l’anno perché possano essere pronte in tempo. Le ‘ndocce di Agnone sono davvero monumentali dato che la loro altezza può raggiungere anche i tre metri di altezza. I materiali che le compongono sono tenuti insieme da uno spago, creando la tipica e inconfondibile struttura a raggiera o a ventaglio. Ardendo, le ‘ndocce di Agnone sprigionano un delicato odore di resina, che contribuisce a rendere emozionante l’atmosfera delle feste natalizie e dell’inverno ad Agnone.

Una curiosità: gli auspici per il nuovo anno dipendevano, secondo la tradizione, dal modo in cui la ‘ndoccia ardeva. Se soffiava il vento di tramontana e la fiamma era consistente, si prevedeva una buona annata. Questo perché una ‘ndoccia scoppiettante poteva scacciare le streghe e garantire un anno prospero e fortunato.



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