Non è Chicago, ma anche qui è nato un Leone: questo borgo del Lazio è la casa del papa più longevo di sempre

Tra i monti selvaggi e le pievi secolari del Lazio, esiste un luogo che racconta la storia di un’Italia autentica, fatta di radici profonde, panorami mozzafiato e cultura secolare
Matteo Meliconi, 09 Set 2025
non è chicago, ma anche qui è nato un leone: questo borgo del lazio è la casa del papa più longevo di sempre

Nel cuore del Lazio, tra le pieghe selvagge dei Monti Lepini, esiste un luogo dove il tempo sembra aver rallentato il passo. Qui, la pietra scolpisce la memoria, le strade si arrampicano tra colline e silenzi, e ogni scorcio racconta una storia che affonda le radici nella spiritualità e nella bellezza. È un borgo che ha saputo custodire la propria identità attraverso secoli di trasformazioni, dove la natura detta il ritmo della vita e le tradizioni non sono solo ricordi, ma gesti quotidiani. Tra boschi di faggio, grotte profonde e panorami che si aprono come quinte teatrali, questo angolo d’Italia offre un’esperienza autentica, lontana dal turismo di massa e vicina all’anima del territorio. Un luogo che ha dato i natali a figure storiche di rilievo, che celebra la propria cultura con fierezza e che invita il visitatore a rallentare, osservare, ascoltare.

Secoli di fede, lotta e cultura: il volto nascosto del Lazio più autentico

carpineto romano

Stiamo parlando di Carpineto Romano, un borgo autentico che, come anticipato, sorge tra le pieghe rocciose dei Monti Lepini, ed è incastonato come una gemma tra boschi di faggio e alture spettacolari. Questo borgo, oggi poco conosciuto al grande pubblico, ha attraversato i secoli con fierezza, lasciando tracce profonde nella storia religiosa, politica e culturale del Lazio. Le sue origini affondano le radici nel Medioevo, quando il paese si sviluppò attorno a pievi e conventi, diventando un centro spirituale e strategico. Ma è nel XIX secolo che Carpineto Romano scrive una delle pagine più significative della sua storia. Qui, infatti, nacque Vincenzo Gioacchino Pecci, salito al soglio pontificio con il nome di Papa Leone XIII. La sua figura ha lasciato un’impronta indelebile, non solo nella Chiesa, ma anche nel borgo, dove ancora oggi si può ammirare la croce commemorativa posta sulla cima del Monte Capreo, a oltre 1.400 metri di altitudine. Carpineto è stato anche teatro di fermenti rivoluzionari, nel 1820 fu uno dei centri della Carboneria, movimento patriottico che lottava per l’unità d’Italia e la libertà dal dominio straniero. Le strade del borgo conservano ancora i segni di quel passato ribelle, tra palazzi nobiliari e architetture austere. La cultura qui non è mai stata un ornamento, ma una forza viva. Il dialetto locale, le tradizioni popolari, le sagre e le celebrazioni religiose raccontano una comunità che ha saputo resistere, reinventarsi e tramandare. Ogni pietra, ogni scorcio, ogni nome ha una storia da raccontare. E Carpineto Romano, con la sua anima forte e gentile, è il testimone silenzioso di un Lazio che non ha mai smesso di credere nella propria identità.

Cosa fare e cosa vedere nel delizioso borgo autentico di Carpineto Romano

carpineto romano

Il borgo, arroccato tra i Monti Lepini, offre scorci pittoreschi di incredibile bellezza e una grande varietà di luoghi da esplorare, tra spiritualità, natura e cultura. Passeggiare per i vicoli del centro storico di Carpineto Romano significa immergersi in un’atmosfera sospesa, dove ogni angolo racconta una storia autentica e ogni pietra conserva il respiro del passato. Uno dei punti di riferimento più suggestivi è il Castello Colonna, risalente al XIII secolo, che domina il paese con la sua struttura imponente e le torri merlate. Le sue mura raccontano secoli di vicende nobiliari e rivoluzionarie, e oggi ospitano interessanti eventi culturali e rievocazioni storiche che coinvolgono l’intera comunità. Tra le chiese più significative spiccano la Chiesa di Sant’Agostino, con la sua architettura gotica e l’epigrafe del XIII secolo, e la Chiesa di Santa Maria del Popolo, costruita nel 1483 come ex voto per la liberazione dalla peste. Ogni edificio sacro qui è un frammento di spiritualità che ha attraversato i secoli. Per chi ama la natura, invece, il Monte Semprevisa è una meta davvero imperdibile. Con i suoi oltre 1.500 metri di altitudine, offre sentieri escursionistici immersi nei boschi, panorami mozzafiato e una vista che abbraccia l’intera valle. È il luogo ideale per chi cerca silenzio, aria pura e contatto diretto con la madre terra. Non mancano le esperienze culturali, con il Museo La Reggia dei Volsci che racconta la storia locale attraverso reperti e testimonianze, mentre il Palazzo Pecci, legato alla figura di Papa Leone XIII, conserva memorie familiari e documenti storici. Ogni anno, il borgo si anima con la Festa del Gonfalone, una competizione tra rioni che unisce giochi medievali, costumi storici e celebrazioni religiose. È un momento di grande partecipazione, dove la tradizione diventa spettacolo e la comunità si ritrova in un abbraccio collettivo. Infine, per chi vuole assaporare la cucina locale, i piccoli ristoranti e le trattorie del centro offrono piatti genuini, preparati con ingredienti del territorio come funghi, formaggi, carni e dolci tradizionali, che raccontano al meglio l’anima gastronomica del Lazio più autentico.

Come arrivare: ecco qualche piccolo consiglio che potrebbe tornarvi utile

Raggiungere Carpineto Romano è più semplice di quanto sembri, anche se il borgo conserva il fascino di un luogo remoto e protetto. Il punto di partenza ideale è Roma, da cui il paese dista circa 70 km. In auto, il percorso più diretto prevede di imboccare l’A1 in direzione Napoli, uscire a Colleferro, e da lì seguire le indicazioni per Carpineto Romano lungo la SP609. Il tragitto dura circa 1 ora e 15 minuti, attraversando paesaggi collinari e strade panoramiche che anticipano la bellezza del borgo. Chi preferisce i mezzi pubblici può optare per una combinazione di treno e autobus: dalla stazione di Roma Termini, si prende il treno per Colleferro, e da lì si prosegue con un autobus locale fino al centro del paese. Il viaggio dura circa 2 ore e 20 minuti, ed è una buona occasione per godersi il paesaggio laziale in tutta tranquillità. Una volta giunti a destinazione, il borgo è facilmente esplorabile a piedi. Che si arrivi in auto, in treno o con un’escursione organizzata, Carpineto Romano è pronto ad accogliere chi cerca autenticità, bellezza e un contatto profondo con la storia e la natura.



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