L’Aquila: viaggio alla scoperta della Capitale italiana della Cultura 2026

Sarà L’Aquila la Capitale italiana della Cultura 2026. Si tratta di un’altra tappa importante per la rinascita del capoluogo abruzzese duramente colpito dal terrificante terremoto del 2009. L’assegnazione è avvenuta nel 2024 per decisione dell’apposita giuria – capitanata dal giornalista Davide Maria Desario – istituita dal ministero della Cultura all’epoca guidato dall’ex ministro Giuliano Sangiuliano, con l’Aquila che così succede ad Agrigento (2025) e Pesaro (2024) come Capitale italiana della Cultura. Un riconoscimento importante per una città che è impegnata da oltre quindici anni a rialzarsi dopo il sisma, con il 2026 che potrebbe essere l’anno della definitiva ripartenza anche per quanto riguarda il turismo. Questo perché L’Aquila – nota città universitaria – è soprattutto un luogo di storia e cultura, con tanto da offrire anche dal punto di vista paesaggistico, leggere alla voce Gran Sasso.
Per diventare Capitale italiana della Cultura 2026 il capoluogo abruzzese ha dovuto superare la dura concorrenza delle altre città finaliste: Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), L’Aquila, Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso e Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena). Ma cosa comporta nel dettaglio questo titolo? In sostanza si tratta della possibilità di accedere a un contributo statale di un milione di euro, grazie al quale potrà valorizzare – per il periodo di un anno – i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità. Sono tanti così gli eventi culturali in programma a L’Aquila nel 2026.
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L’Aquila, Capitale italiana della Cultura 2026
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Il dossier presentato per aggiudicarsi il titolo di Capitale italiana della Cultura 2026 si intitola L’Aquila città multiverso. Nel dettaglio si tratta di un programma di sperimentazione artistica per la creazione di un modello di rilancio socioeconomico territoriale a base culturale, il tutto facendo leva sui quattro assi della Nuova Agenda Europea della Cultura: coesione sociale, creatività e innovazione, salute pubblica benessere, sostenibilità socio-ambientale. L’obiettivo così è il rilancio di tutto il territorio – fanno parte del progetto tutti i 56 Comuni del cratere, compresa la città di Rieti – utilizzando la cultura come volano della definitiva rinascita.
“Il dossier propone un modello di valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale, artistico e naturale – ha spiegato il presidente della giuria Desario al momento dell’assegnazione nel motivare la scelta dell’Aquila come Capitale italiana della Cultura 2026 -. Mira al recupero dell’identità, puntando sulla cultura intesa come volano per la crescita e come elemento fondante di una comunità. Il progetto coinvolge un numero rilevante di realtà, creando un forte collante con i territori circostanti”. Vediamo allora qual è il programma degli eventi a L’Aquila nel 2026 in quanto Capitale italiana della Cultura.
Il programma degli eventi
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Sono tanti gli eventi previsti nel 2026 nell’ambito della Capitala italiana della Cultura, con il programma ufficiale che è stato presentato dall’amministrazione comunale a inizio dicembre 2025. Si tratta così di qualcosa come 300 eventi in 300 giorni di programmazione, con la cerimonia di inaugurazione che si terrà in data 17 gennaio. Arte, musica, teatro, cinema e danza, con una forte componente internazionale e una proposta policentrica che coinvolgerà L’Aquila e tutti gli altri Comuni del cratere. Diamo uno sguardo allora a quelli che sono i principali eventi in calendario nel 2026 a L’Aquila (qui il programma completo).
A febbraio ci sarà il Festival internazionale ItARTS – Back to L’Aquila, un’importante kermesse di arti contemporanee con musica, performance, installazioni e teatro. Al MAXXI L’Aquila invece andrà in scena una mostra su Fabio Mauri con una retrospettiva dedicata al centenario della nascita dell’artista a cura di Maurizio Cattelan e Marta Papini. Per celebrare l’80ª fondazione della Società Aquilana dei Concerti “Bonaventura Barattelli” ci sarà un’opera di Nicola Piovani, mentre spicca anche il Primo Concorso Internazionale di Direzione d’Orchestra “Vittorio Antonellini”, una competizione dedicata ai giovani direttori d’orchestra con giuria di alto profilo internazionale. Poi ancora danza con Sond – The School of Narrative Dance, una grande performance collettiva di Marinella Senatore, tanta musica – in cartellone c’è anche Simone Cristicchi – e un evento speciale per San Francesco con protagonisti Davide Rondoni, Roberto Molinelli e Simona Molinari.