Lanzarote: un viaggio perfetto per il mese di novembre, tra spiagge, vulcani e atelier

Spiagge dorate e surf, terra bruna e vulcanica, marmellate di cactus, buon vino e l’arte di César Manrique, l’artista canario più famoso al mondo pioniere dell’ecologia
Elena Bittante, 08 Nov 2025
lanzarote: un viaggio perfetto per il mese di novembre, tra spiagge, vulcani e atelier

Quando arriva il freddo, c’è un’isola bellissima da scoprire per vivere nuovamente la bella stagione, a poche ore di volo dall’Italia. Stiamo parlando di Lanzarote, la perla color ossidiana delle Canarie, terra arida e selvaggia che svela un entroterra bruno e roccioso, paesini candidi imbiancati a calce, ombreggiati da rigogliose palme canarie e un mare da favola. Quest’isola è unica nel suo genere, riserva della Biosfera tutelata dall’UNESCO: circa il 40% del territorio è infatti regolato da divieti per preservarne la bellezza.

A renderla un incanto sono le spiagge dorate incorniciate da scogliere di roccia scura che si tuffano nelle acque limpide dell’Oceano Atlantico, e le montagne a forma di cono tipiche dell’eredità vulcanica (Lanzarote conta la bellezza di 30 vulcani attivi). Un territorio brullo ma allo stesso tempo generoso: a caratterizzarla anche tantissimi vigneti bassi, protetti da strutture in pietra semicircolari che li riparano dal vento. 

Lanzarote è unica e bella come una musa, quello che fu per César Manrique, architetto visionario originario dell’isola, allo stesso tempo artista poliedrico e precursore di idee ecologiste. Durante tutta la sua vita l’isola ispirò la sua arte, e numerose opere vennero realizzate in difesa dei valori ambientali, capaci di raccontare la natura insulare come nessun altro. La Fundacion César Manrique ne è l’esempio lampante, l’edificio biofilo che un tempo ospitava il suo atelier.

Questa settimana la rubrica “Altro viaggiare” vi porta alla scoperta delle spiagge più belle di Lanzarote per vivere una vacanza balneare fuori stagione, un tuffo novembrino nelle acque trasparenti dell’Oceano Atlantico, oppure per praticare surf, ma svela anche qualche consiglio per scoprire delle belle alternative nell’entroterra, ideali per andare all’avventura oppure rilassarsi contemplando la vita lenta dei paesini, e visitare i luoghi dell’arte canaria, gioielli di una mente visionaria che ha lasciato tanto all’ isola.

Le spiagge da non perdere

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Lanzarote è un richiamo irresistibile per chi ama il mare e desidera trascorrere una vacanza balneare anche in autunno e in inverno. Le bellissime spiagge della parte meridionale dell’isola sono un invito a trascorrere una giornata total relax. Qui si trovano nastri di sabbia dorati come Playa Blanca, litorale attrezzato che affaccia sullo stretto di Bocaina, il quale separa l’isola da Fuerteventura e Lobos. Sempre a sud di Lanzarote spazia la Costa del Rubicon, dove spuntano incantevoli mezzelune di sabbia dorata come Playa Papagayo. Questa spiaggia non è solo un must locale ma è considerata una delle più belle delle Canarie per la sabbia candida che si tuffa nell’acqua color smeraldo dell’oceano, incorniciata da alte scogliere di roccia bruna a contrasto. Lungo la costa meridionale, da appuntare anche Puerto Muelas, Playa de la Cera, Playa del Pozo, Caleta del Congrio e la lunghissima e selvaggia Playa Mujeres.

Lanzarote è anche meta di surfisti e windsurfer: la pittoresca Playa de Famara, situata a nord-ovest, è una delle spiagge canarie più amate dagli sportivi, vegliata da altissime scogliere a picco sul mare. Da appuntare anche: La Canteria, Playas Caletones, Playa El Risco, Charca de la Laja e Caleta, e Caleton Blanco del Mero, dove rilassarsi o divertirsi con numerose attività acquatiche. Tra le spiagge più adatte alle famiglie, la Costa Teguise è l’ideale. Qui spuntano baiette al riparo dai venti come Playa Bastian, perfetta per i bambini piccoli. La candida Playa Jablillo e Playa de los Charcos invece, sono dei paradisi che degradano al blu dell’oceano, ideali per tutti quelli che amano spiaggiarsi e rilassarsi.

Non solo mare

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Il mare è un piacere esclusivo durante la stagione fredda che qui non conosce le basse temperature, ma alcuni luoghi di Lanzarote sono bellissimi diversivi al blu. Merita una tappa la natura selvaggia e iraconda dell’entroterra, dove i paesaggi primordiali lasciano senza fiato, come quelli che si susseguono nel Parque Nacional de Timanfaya, modellato dalle eruzioni vulcaniche di appena 300 anni fa. 

Dopo un tuffo nella natura spettacolare, pit stop al villaggio pittoresco di Teguise, famoso per il Mercadillo della domenica, dove trovare tantissimi prodotti locali di artigianato, abbigliamento vintage e gastronomia, tra cui spicca una vera e propria chicca, la rinomata confettura di cactus. Dopo tanta dolcezza, non perdete l’occasione e il piacere di assaggiare il vino di Lanzarote, fiore all’occhiello delle Canarie, nonché una peculiarità tutta da scoprire anche per la particolare coltivazione: le piante della vite vengono fatte crescere in delle nicchie ricoperte di cenere vulcanica e racchiuse in costruzioni chiamate “zocos” o “gerìa”, dei semicerchi di mattoncini ampi circa cinque metri che hanno lo scopo di proteggere le piante dal vento costante. Curate e tutelate anche le succulente di Jardin de Cactus, il meraviglioso giardino con 4,500 cactus provenienti da tutto il pianeta, uno spazio ideato da César Manrique nell’area vulcanica di Guatiza che valorizza il binomio arte-natura.  

Per approfondire la vita e il genio dell’artista, imperdibile la Fundacion César Manrique, il suggestivo edificio biofilo che fu il suo atelier, chiamato anche la “casa vulcano” per essere meravigliosamente inserito nel contesto naturale. Manrique la progettò proprio nel mezzo di una colata di lava, in cinque bolle d’aria che vennero intrappolati durante un’eruzione. Oggi è riconvertita e trasformata in un bellissimo museo che ospita anche una piscina e un giardino a mosaici multicolore ornato da cactus giganti. Le sale sono piccole stanze ricavate dalla roccia e intonacate in bianco, dove sono esposte opere di Manrique e Picasso

Bellissimo e suggestivo anche il Jameo del Agua, il primo intervento di Manrique per la riqualificazione dell’isola. Qui si scende in uno stupefacente mondo ipogeo ammantato da uno straordinario gioco di luci ed ombre. All’estremo nord dell’isola, merita una tappa anche al Mirador del Rio, il punto panoramico più alto di Lanzarote: un posto in prima fila a 500 metri di altezza sull’Oceano Atlantico e sulla vicina isola sorella, la più piccola delle Canarie, La Graciosa, un’altra possibile tappa di un caldo viaggio invernale. 






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