La Sanremo dell’America Latina: a 10mila chilometri dalla Riviera c’è l’altra città famosa per il suo Festival

Adriano Bocci, 02 Ott 2024
la sanremo dell'america latina: a 10mila chilometri dalla riviera c'è l'altra città famosa per il suo festival

Perché Sanremo è Sanremo, ma se pensavi che esistesse solo lui, ti sbagli. A 10.000 km da Sanremo c’è un gemellaggio ufficiale del festival stesso: siamo in Cile, più precisamente alla Sanremo dell’America Latina, che si chiama Viña del Mar. L’effettivo palcoscenico di uno degli eventi musicali più in di tutto il continente, quello splendore da quasi 300.000 animelle viene chiamata anche La Ciudad Jardín, Città Giardino, ed è famosa per spiagge e tante bellezze naturali. Ospita, però, il Festival Internacional de la Canción de Viña del Mar e come al nostro Festival di Sanremo partecipano artisti di fama mondiale.. anche se spesso, anzi secondi al Cile, lo abbiamo vinto più volte noi. Voglia di musica e voglia di bellezze? Viña del Mar è all-inclusive.

Com’è il Festival Internacional de la Canción de Viña del Mar? Chi lo ha vinto nel 2024

elton john a vina del mar in cile
Ciao, Elton John. Crediti: Borja García de Sola Fernández, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

Il Festival Internacional de la Canción de Viña del Mar nasce nel 1960 ed è tutt’ora uno degli eventi musicali più prestigiosi (e longevi) dell’America Latina. Si fa ogni anno a fine febbraio all’Anfiteatro della Quinta Vergara, un meraviglioso parco (ed altro, ma ne parliamo dopo) al centro città. Per sei notti di fila la città diventa una festa costante di musica, intrattenimento e ansietta su chi vince.

Nasce da un’idea di qualche funzionario che ha voluto fare un evento culturale per promuovere la città come destinazione turistica, ed evidentemente ci è riuscito in pieno. La prima edizione è del ’60, la partecipazione fu modesta ma il successo immediato: inizialmente erano solo canzoni inedite, proprio come Sanremo, ma col passare degli anni si è aperto alla partecipazione internazionale.

È specifico perché ha due competizioni principali: la competizione internazionale ha classicamente artisti di vari Paesi coi loro brani mentre la competizione folcloristica è prettamente musica tradizionale latinoamericana. Per molti artisti la partecipazione al Festival de Viña è una consacrazione e vincere una Gaviota de Plata o una Gaviota de Oro è un traguardo di altissimo prestigio. Quello del 2024 è stato vinto dal Messico da Eddy Valenzuela aggiudicandosi la vittoria con El Maestro e il premio per la miglior canzone internazionale, mentre Ahyre ha vinto con La Luna per la miglior canzone folcloristica. Invece il premio per la miglior interpretazione è andato allo spagnolo Enrique Ramil con La Última Vez.

 
 
 
 
 
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Oltre alle competizioni il Festival di Viña del Mar è famoso per i concerti e le performance internazionali non mancano. Andrea Bocelli è fra loro, ma sul palco ci sono andati anche nomi come Anitta, Maná e i Men at Work. Tutti provano a conquistarsi il pubblico del Festival, che è temuto e conosciuto come “El Monstruo” che non ha decisamente paura di esprimersi tra fischi e applausi.

Nato nel ’60, sì, ma è dal ’68 che il Festival ha aperto le porte all’internazionalità. Noi lo abbiamo vinto per dieci edizioni, e tra i vincitori più famosi abbiamo Paolo Meneguzzi, Annarita Spinaci, Denise Faro, Michele Cortese ed altri. Se per questo Franco Simone nel 2003 ha ricevuto un Premio alla Carriera per il trentennio di successo delle sue canzoni tradotte in spagnolo. Gli artisti italiani ci partecipano da sempre, come Simona Galeandro che nel 2010 ha vinto con una versione di Volare, ma siamo stati spesso ospiti illustri al Festival. Andrea Bocelli, Claudio Baglioni, Edoardo Bennato, Eros Ramazzotti, Matia Bazar, Lucio Dalla, Ricchi e Poveri, Raffaella Carrà, Jovanotti, Laura Pausini.. siam sempre presenti. Se vuoi partecipare al prossimo, il sito è questo.

Cosa vedere a Viña del Mar?

Come anticipato, Viña del Mar non è solo il festival. È meravigliosa, e la Città Giardino è degna di questo nome: la Vergara la abbiamo già nominata, quindi partiamo col parlare di lui.

Parco Quinta Vergara, con l’Anfiteatro e i Giardini

giardini di quinta vergaraIl Parco Quinta Vergara

Il Parco Quinta Vergara è un paradiso verde nel centro città, che ospita l’Anfiteatro Quinta Vergara dove ogni anno si fa il Festival Internacional de la Canción de Viña del Mar. È la parte più conosciuta almeno a livello internazionale, era una struttura provvisoria che nel ’63 diventa un teatro più stabile con una “conchiglia acustica” (concha acùstica) che proietta il suono verso il pubblico e protegge gli artisti. Ristrutturato nel 2002, accoglie sulle 15.000 persone.

Il Palacio Vergara ne fa parte ed è una splendida villa storica per passeggiate stupende. Nasce nel 1910 in stile gotico-veneziano dalla famiglia Vergara, fondatori della città, sulla vecchia residenza di famiglia che è stata distrutta in un terremoto del 1906. Dal ’41 è stata presa del comune per diventare il Museo di Belle Arti che ospita opere europee del XVI secolo, molte donate proprio dalla famiglia Vergara. I Giardini della Quinta Vergara sono il suo parco, che è famoso per specie esotiche da ogni angolino del globo. Sono presenti sculture come il busto di Pablo Neruda o come quello di una poetessa cilena di nome Gabriela Mistral, fatto dopo che ha vinto il Nobel nel 1945.

Orologio di Fiori (Reloj de Flores)

orologio di fiori di vina del marL’Orologio di Fiori

Fra i simboli più famosi di Viña del Mar c’è l’Orologio di Fiori che sta all’ingresso della city vicino alla spiaggia di Caleta Abarca. È un grosso orologio funzionante e corredato da fiori stagionali, una delle parti più fotografate che rappresenta effettivamente l’armonia tra natura e urbanizzazione. Sta ai piedi della collina Cerro Castillo e viene inaugurato nel ’62 per la Coppa del Mondo di calcio del Cile: l’orologio è svizzero e le lancette sono da 3 metri. Il Reloj de Flores ha subito qualche danno per eventi naturali nel corso del tempo, specie una frana del 2017, ma è stato sempre restaurato con minuzia.

Castello Wulff, o Castillo Wulff

castello di wulffIl Castello Wulff

Altra cosa da vedere è il Castillo Wulff, una villa fatta in stile europeo direttamente sul mare. Creato nel 1906 da Gustavo Adolfo Wulff, commerciante tedesco emigrato in Cile, in uno stile architettonico che è un mix tra neo-gotico e neo-medievale stupendo: torri, mura in pietra e un ponte col pavimento in vetro che dà una vista stupenda sull’oceano. Venne poi ampliato e trasformato in residenza, influenzata per bene da Alberto Cruz Montt, un architetto. Considerato che la sua posizione su un promontorio fa vedere il Pacifico, non sorprende che fra le varie cose ha ospitato il Museo Navale della marina cilena ma pure una collezione dello scrittore Salvador Reyes Figueroa.

Museo Fonck

 
 
 
 
 
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Questo è un museo particolarmente interessevole per chi ama l’archeologia: il Museo de Arqueología e Historia Francisco Fonck è uno dei principali punti di riferimento culturali di Viña del Mar che nasce nel 1937 per preservare il patrimonio archeologico del Cile. Il nome viene da un medico ed esploratore tedesco, Francisco Fonck, che ha dedicato la sua vita alla ricerca. Per quanto tra le collezioni più importanti del museo ci siano gli oggetti di civiltà precolombiane e indigene del Cile (leggasi: Mapuche, Atacameños e i Diaguitas), la parte più famosa è la collezione relativa alla cultura Rapa Nui, quella dell’Isola di Pasqua, che infatti ha un Moai originale all’esterno del museo. Ci sono altri reperti validissimi, come quelli delle culture Chinchorro con la mummia più vecchia del mondo che risale a più di 7.000 anni fa. Una tappa obbligata.

Jardín Botánico Nacional

 
 
 
 
 
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Appena fuori dalla città c’è il Jardín Botánico Nacional è un’oasi di tranquillità e biodiversità con oltre 3000 specie di piante. Ci stanno percorsi per passeggiate rilassanti e spazi per i picnic, una delle parti naturali più belle di Viña del Mar.. ma non solo. È uno dei principali spazi verdi di tutto il Cile, nato nel 1951 con 400 ettari di verde. Il progetto originale era del 1918, però, da un paesaggista francese chiamato Georges Dubois. C’è un enorme cactarium con 670 cactus di una sessantina di specie e una bella collezione di piante endemiche dell’arcipelago Juan Fernández. Si conosce a livello internazionale anche perché ospita una delle ultime specie documentate di Toromiro, una pianta (dell’Isola di Pasqua) praticamente estinta in natura. Lì c’è anche il sentiero Marianne North, un laghetto con anatre, cascate artificiali e zone dedite al picnic. Il giardino è anche un punto di sosta per numerose specie di uccelli migratori, se vi sentite soli o vi piace il birdwatching.

Casinò Enjoy

 
 
 
 
 
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Il Casino Municipal de Viña del Mar, oggi noto come Enjoy Viña del Mar, è uno dei casinò più famosi e prestigiosi di tutto il Cile. È stato inaugurato il 31 dicembre 1930 e fu concepito per promuovere lo sviluppo economico e turistico della città, allora in piena espansione. È bello perché è fatto con uno stile che ha elementi greci, romani e assiri, rendendolo deliziosamente elegante, ma comunque immerso in giardini ben curati. Sì, è un casinò classico e come tale ci sono i classiconi (roulette, blackjack e slot), ma ci si fanno anche spettacoli, eventi e concerti. Nel tempo ha contribuito in modo importante all’economia del luogo, finanziando progetti e infrastrutture varie, castello Wulff incluso. Non è proprio la storia di quest’altro casinò, che fece effettivamente da base per un’altra città, ma quella è un’altra storia.

Il Museo delle arti decorative dentro Palacio Rioja

palazzo rioja - vina del mar, cile
Palazzo Rioja – Vina del Mar, Cile

Il Museo delle Arti Decorative presso il Palacio Rioja a Viña del Mar è ospitato in un palazzo storico di inizio XX secolo progettato dall’architetto Alfredo Azancot per la famiglia Rioja. Eleganza in puro stile francese, si finisce nel 1907 ma diventa museo nel 1979, preso dal comune. Oggi come oggi ha una collezione di arte decorativa vasta: mobili, dipinti, ceramiche e oggettistica europea e cilena. Gli stili principalmente sono il barocco, rococò e neoclassico, il gusto della borghesia cilena dell’epoca. Il Palacio Rioja ha dettagli interni da vedere davvero, soffitti decorati, pavimenti in legno intarsiato e vetrate artistiche. Dichiarato monumento nazionale del Cile, tra le cose più belle di tutta la regione.

Muelle vergara (Molo Vergara)

 
 
 
 
 
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Il Molo Vergara è uno dei luoghi più frequentati dai turisti che vogliono godersi la costa e l’oceano Pacifico. Nasce dapprima come molo commerciale, ma è un punto panoramico stupendo per le passeggiate al tramonto. Localmente lo troverete sotto il nome di Muelle Vergara ed è uno dei luoghi più iconici di Viña del Mar: nasce tra 1893 e 94, faceva da carico e scarico principalmente per zucchero e carbone, e sta in mezzo a due spiagge: El Sol e Acapulco. La vista sulla baia di Valparaíso e su Concón fa emozionare, e appunto è stato poi ristrutturato e trasformato in un molo pedonale. C’è ancora una griglia storica vecchia più di cent’anni, ma ci si arriva con facilità, stando vicino a molti hotel. Ma a tal proposito, parliamo di spiagge.

Le spiagge di Viña del Mar

playa renaca, vina del mar, cile
Playa Reñaca

Le spiagge di Viña del Mar sono una delle parti principali fuori dal festival. Le più famose sono tre: Playa Reñaca che sta a pochi chilometri dal centro, bella vivace (coerentemente) e con gli edifici terrazzati che si affacciano sull’oceano, e poi ci sono Playa Acapulco e Playa del Sol, entrambe al centro, molto trafficate ma validissime per godersi il sole e relajarse.

Ce n’è una molto popolare però che sta vicino al Reloj de Flores e al Cerro: a pochi passi dall’Hotel Sheraton Miramar c’è la Playa Caleta Abarca con una baia protetta e acque tranquille, ottime per una nuotata e per le famiglie. In estate (specie a gennaio e febbraio, mesi del Festival) diventa molto frequentata, con ombrelloni e asciugamani che coprono quasi tutta la sabbia. Pare una cartolina di Viña del Mar, a tutti gli effetti, ma comunque ha un po’ di significato storico: nella seconda metà del XIX secolo qui c’era una fabbrica di cantieristica navale, che poi ha lasciato spazio all’attuale zona balneare che ci sta dagli anni ’60.

Crediti copertina: NMdUnsl, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons


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