La “perla dell’Adriatico” è la vera terrazza panoramica sulla Riviera delle Palme: sapevi che tutto l’alloro italiano viene da qui?

Ivano Carpentieri, 05 Giu 2024
la perla dell'adriatico è la vera terrazza panoramica sulla riviera delle palme: sapevi che tutto l'alloro italiano viene da qui?

Serve per realizzare le corone con cui si cingono le teste dei neolaureati, lo ritroviamo addirittura nello stemma della Repubblica Italiana, e più prosaicamente si usa per insaporire gli arrosti. L’alloro, o lauro che dir si voglia, è una pianta dalle mille proprietà e con un simbolismo tutto suo, ma sapevi che tutto quello che si consuma in Italia viene da un piccolo borgo delle Marche? Siamo sulla Riviera delle Palme, quel magnifico tratto di costa dove si respira aria buona, si gustano piatti tradizionali, e si gode un mare calmo con spiagge magnificamente attrezzate e ricche di tanti servizi. Più precisamente, siamo a Grottammare, uno dei Borghi più Belli d’Italia, celebre per le spiagge e per i suoi panorami.

Oggi ci sono villini Liberty, viali adornati di palme e il profumo dell’alloro, ma l’area dove oggi sorge Grottammare era abitata fin dal Neolitico, come testimoniato da alcuni ritrovamenti archeologici. Durante l’epoca medievale era sotto i territori gestiti dalla potente Abbazia di Farfa (Rieti) e tra il XIII e il XVI secolo fu oggetto di disputa tra Ascoli Piceno (che dista una quarantina di chilometri da qui) e Fermo, con quest’ultimo vincitore. Il 13 dicembre 1521 a Grottammare, dove oggi si trova la Chiesa di Santa Lucia, nacque Felice Peretti, che passerà alla storia con il nome di Papa Sisto V.

Tra il XVI e il XX secolo Grottammare è uno dei porti più attivi della costa adriatica e tutta la sua florida economia è basata proprio sulle attività legate al porto. Data fondamentale per la storia di Grottammare è il 12 ottobre 1860, quando Vittorio Emanuele II incontrò proprio a Grottammare i delegati del Regno delle Due Sicilie per formalizzare l’annessione al Regno d’Italia. Insomma, una perla dell’Adriatico, una realtà storica che oggi è divisa in due livelli: quello storico, con il Vecchio Incasato, e quello contemporaneo che si sviluppa lungo tutta la linea costiera, senza soluzione di continuità tra le attigue San Benedetto del Tronto (a sud) e Cupra Marittima (a nord).

Cosa vedere a Grottammare, uno dei Borghi più belli d’Italia

grottammare

Il borgo medievale di Grottammare è la parte più antica della cittadina della Riviera delle Palme ed è generalmente chiamato Vecchio Incasato. Il Vecchio Incasato è caratterizzato dai resti della cerchia di mura edificate a seguito degli attacchi dei pirati nel 1525 e da una serie di palazzi storici. Le case sono basse e con le facciate in mattoni, che conferiscono a tutto il borgo un’aurea particolare. Il borgo, da cui si gode una bellissima vista su tutta la Riviera delle Palme, si sviluppa intorno a Piazza Peretti, su cui si affacciano gli edifici più importanti della cittadina.

Chiesa di Santa Lucia

Nel luogo dove ora si trova la Chiesa di Santa Lucia si trovano alcune case appartenenti alla famiglia Peretti e proprio qui nacque, il 13 dicembre 1521, Felice Peretti, che sarebbe poi diventato papa Sisto V nel 1585, uno dei grandi papi che hanno contribuito alla trasformazione della città di Roma e del Vaticano. Fu proprio Felice a volere la costruzione della chiesa, intitolata a Santa Lucia, la santa che si festeggia il giorno della sua nascita, e per la realizzazione dell’edificio di culto si affidò al suo architetto di fiducia, Domenico Fontana.

Del faraonico progetto iniziale se ne realizzò però solo una parte, perché il papa morì solamente pochi mesi dopo la posa della prima pietra, il 27 agosto 1590. Il progetto, estremamente modificato, riprese per volontà della sorella del papa e venne terminato solo nel 1595. L’edificio, molto sobrio, ha una pianta quadrata e ha un piccolo campanile. Poco distante si trova Porta Castello, la più scenografica e meglio conservata tra le porte che davano accesso al Vecchio Incasato di Grottammare.

Castello

Tra gli edifici più significativi del Vecchio Incasato c’è il Castello, edificato tra il IX e il XIII secolo. Rimaneggiato più volte anche a causa delle numerose incursioni saracene, oggi restano solamente alcuni ruderi, che però fanno percepire la grandezza e l’importanza della costruzione.

Chiesa di Sant’Agostino

Sulla strada che collega la Marina di Grottammare col borgo antico si trovano il convento e la chiesa di Sant’Agostino. Di origine cinquecentesca, questa piccola chiesa conserva al suo interno alcune pregevoli pale d’altare di scuola di Carlo Crivelli, uno dei massimi pittori del rinascimento marchigiano. Molto suggestivo è il chiostro e nel vicino convento fu ospitato Martin Lutero mentre si recava in viaggio a Roma, prima di esporre le sue celebri tesi che diedero avvio allo scisma.

Chiesa Santa Maria ai Monti

Quella che oggi da molti è chiamata “l’oasi di Grottammare” è in realtà ciò che resta di un antico convento seicentesco.
La Chiesa Santa Maria ai Monti conserva alcune opere settecentesche del pittore locale Nicola Monti e poco distante si trova un boschetto dal quale si gode un bellissimo panorama di Grottammare.

Marina di Grottammare, ovvero dove il borgo incontra l’Adriatico

marina di grottammare

A metà del XVIII secolo, visto il sempre crescendo numero di abitanti e le numerose frane che flagellavano il Vecchio Incasato, si decise di spostare in posizione più comoda e vicino al mare l’abitato di Grottammare.
Nasce così la Marina, che si sviluppa lungo la costa ed è dove si svolge la maggior parte della vita cittadina. Il progetto della nuova cittadina viene affidato all’architetto Pietro Augustoni, che disegna una città ordinata, sviluppata intorno ad una piazza centrale, con ampi viali e sempre in stretto rapporto con il mare.

Chiesa di San Pio V

Tra gli edifici prevista per la nuova Grottammare, non poteva mancare una chiesa.
Si costruisce così la Chiesa di San Pio V, con la facciata in mattoni che nelle forme ricorda quelle romane del Vignola, mentre l’interno, semplice ma scenografico, è caratterizzato dall’ampia cupola che inonda di luce la navata e dalle numerose opere di artisti locali.
Il campanile, previsto nell’originario progetto del XVIII secolo, è stato realizzato solamente nel 1955.

Chiesa di San Martino al Tesino

Una delle chiese più antiche di Grottammare è quella di San Martino al Tesino, tanto che la sua edificazione si fa risalire all’VIII secolo, quando Grottammare era sotto il dominio dell’Abbazia di Farfa. Si pensa che sorga sui resti di un antico tempio pagano dedicato alla dea Cupra, come testimoniato da alcuni resti di muri nel piazzale di fronte l’ingresso della chiesa.
Nel XVI secolo il complesso viene restaurato, mantenendo comunque le forme romaniche. L’esterno è semplice, mentre all’interno si conserva la preziosa Madonna del Latte, un affresco del XII secolo molto venerata.

Spiaggia e lungomare di Grottammare

spiaggia di grottammare

È lungo ben cinque chilometri il lungomare di Grottammare e le spiagge di sabbia fine si specchiano in un mare limpido e con il fondale che degrada lentamente, rendendolo adatto anche ai più piccoli.

Grottammare ha ricevuto sia la Bandiera Blu, per la gestione sostenibile del territorio, sia la Bandiera Verde, rilasciata a quelle spiagge che sono a misura di bambino. Grande attenzione anche ai nostri amici a quattro zampe, che hanno la loro spiaggia riservata, la Dog Beach. Il lungomare di Grottammare, contraddistinto dalla presenza di numerose palme (da qui il nome di Rivera delle Palme) ed attraversato da una pista ciclabile, si collega a nord con quello di Cupra Marittima e a sud con quello di San Benedetto del Tronto.

I villini liberty di Grottammare

Tra le zone più suggestive della Marina di Grottammare c’è Viale Colombo, caratterizzato dalla presenza di numerosi villini di epoca liberty.
Realizzati ad inizio Novecento da facoltose famiglie che scelsero Grottammare come luogo per le loro vacanze estive, questi villini sono un chiaro esempio della fama della cittadina.
Tra i villini liberty più belli c’è Villino Matricardi, edificato nel 1913 dall’architetto Cesare Bazzani per una ricca famiglia di Ascoli.
Sulla ricca facciata del villino sono presenti maioliche realizzate nella fabbrica dei Matricardi e l’edificio è caratterizzato dalla presenza di un’altana riccamente decorata con un finto pergolato.

I musei

Cultura a gogò a Grottammare! Sono moltissimi i musei che si trovano nella perla dell’Adriatico e in ce n’è per tutti i gusti. Si va dal museo d’arte sacra a quello dell’illustrazione umoristica, senza dimenticare quello dedicato a Pericle Fazzini, uno dei maestri dell’arte del Novecento.

Museo del Torrione della Battaglia

Museo del Torrione della Battaglia di Grottammare. Copyright foto: musei.cultura.marche.it

A Grottammare è nato uno degli artisti più famosi di tutto il Novecento, lo scultore Pericle Fazzini (sua è la scultura della Resurrezione della Sala Nervi in Vaticano) e a lui è dedicato il Museo del Torrione della Battaglia.
Le opere esposte sono oltre 230 e si compone di ori, argenti, bronzi, litografie, disegni e bozzetti vari, che raccontano la lunga e proficua carriera dello scultore.

MIC – Museo dell’Illustrazione Comica

Dove negli anni ’50 si ballava, ora si ride!
Ebbene si, nei locali che un tempo ospitavano uno dei dancing più frequentati della costa, oggi si trova il MIC – Museo dell’Illustrazione Comica.
Nel museo sono esposte oltre 300 opere realizzate dagli artisti che ogni anno partecipano al “Festival Nazionale dell’Umorismo Cabaret Amoremio!”.

Chiesa San Giovanni Battista – Museo Sistino

Dove un tempo sorgeva una vecchia chiesa del XIV secolo, oggi si trova un edificio di culto costruito a partire dal 1802 dalle linee semplici ed eleganti.
La facciata è in mattoni e si inserisce perfettamente negli edifici del Vecchio Incasato, caratterizzati da colori tenui e caldi. L’interno, ad un’unica navata, ha subito dei rifacimenti e le decorazioni risalgono ai primi anni del XX secolo.
Dal 2002 ospita il Museo Sistino, che conserva opere, suppellettili e arredi sacri provenenti dalle chiese di Grottammare.

Il Teatro dell’Arancio e il Museo Il Tarpato

Nell’ampio progetto di riqualificazione del Vecchio Incasato è stato restaurato e riportato all’antico splendore il Teatro dell’Arancio, cosi chiamato per la presenza, nella piazza antistante, di una pianta di arancio. Oggi il Teatro dell’Arancio, con la sua facciata in mattoni a vista, è uno spazio espositivo e si affianca alla Loggia, da cui si gode uno spettacolare panorama sulla Riviera delle Palme e a Museo Il Tarpato, dedicato al pittore novecentesco di Grottammare Giacomo Pomili.

Grottammare e l’alloro

alloro

Oltre che per la bellezza dei panorami e per le spiagge, Grottammare è famoso per essere una delle patrie italiane dell’alloro. Pensate che oltre il 70% dell’alloro italiano è prodotto qui e l’alloro di Grottammare è uno dei più aromatici e ricchi di oli essenziali. Nato come pianta ornamentale da giardino, oggi l’alloro è usato sia in cucina che nell’industria delle essenze. E proprio nella cucina marchigiana l’alloro trova casa, coi i suoi piatti a base di selvaggina e di pesce.

Ottimo anche per la preparazione di decotti depurativi o per la realizzazione di distillati, l’alloro di Grottammare – sul quale un consorzio lavora per l’ottenimento dell’Indicazione Geografica Protetta – viene prodotto in un areale che ha nel borgo rivierasco il suo fulcro, ma che si estende ai vicini comuni di San Benedetto del Tronto, Cupra Marittima, Massignano, Campofilone (celebre per i gustosi maccheroncini), Monteprandone, Pedaso, Ripatransone, Acquaviva Picena, Carassai, Montefiore dell’Aso, Monsampolo del Tronto, Offida, Spinetoli, Colli del Tronto e Cossignano.

Come arrivare

Per raggiungere Grottammare, possiamo percorrere l’Autostrada A14 ed uscire al casello di Grottammare. In alternativa c’è la Strada statale 16 Adriatica che attraversa l’abitato di Grottammare. La cittadina marchigiana è servita anche dalla linea ferroviaria Adriatica con la stazione di Grottammare, dove fermano i treni provenienti da Ascoli Piceno, Pescara, Ancona con frequenze di 10-30 minuti. Molti sono anche gli autobus a lunga percorrenza che permettono di arrivare in zona da Roma e dalle principali città italiane.



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