La capitale della Rinascenza: da 2500 anni questa città è l’incredibile sito storico del paese

Adriano Bocci, 19 Ago 2024
la capitale della rinascenza: da 2500 anni questa città è l'incredibile sito storico del paese
Ascolta i podcast
 

Da oltre 2500 anni, una città particolare incarna l’essenza della storia e della cultura del suo paese, rappresentando un crocevia tra Oriente e Occidente. Le sue radici sono antiche, antichissime: la si vive da 8.000 anni ormai, con un passato ormai segnato da conquiste e da grandi rinascite, ed ha saputo trasformarsi in un centro di straordinaria importanza culturale. Riconosciuta come Capitale Europea della Cultura nel 2019, conserva monumenti di epoca romana e testimonianze della sua rinascita culturale, la Rinascenza, e offre anche un’esperienza molto vivace che può essere ben apprezzata in un paio di giorni, tra le visite alla storia e la movida notturna. Questa città è Plovdiv, un gioiello nel cuore della Bulgaria, fra le città più antiche d’Europa.

La storia di Plovdiv: la città dei sette colli, la Firenze bulgara

plovdiv, teatro romano

Plovdiv è una delle città più antiche del mondo, con una storia che risale a oltre 6.000 anni fa. Le sue origini risalgono all’epoca dei Traci che fondano un insediamento di nome Eumolpias. Nel quarto secolo avanti Cristo, Filippo II di Macedonia (padre di Alessandro Magno) la conquista e la ribattezza come Filippopoli (Philippopolis), in suo onore: nome che nelle epoche successive si è evoluto finché non è diventato Plovdiv.

Durante l’Impero Romano, quella che si conosce come Trimontium (Città delle Tre Colline) diventa un importante centro amministrativo e culturale della provincia romana della Tracia: la città prospera, come mostrano i tanti resti archeologici che si trovano al Teatro Romano di Filippopoli, il suo Stadio ed il suo Foro. Dopo la caduta dell’Impero Romano Plovdiv passa sotto il controllo di vari imperi, tra qui l’Impero Bizantino, il Primo Impero Bulgaro e l’Impero Ottomano. Durante quello ottomano diventa un centro multiculturale di grande forza commerciale.

Passano gli anni e nel XIX secolo diventa il centro chiave del Risveglio Nazionale Bulgaro, meglio conosciuto come Rinascenza bulgara, periodo che vede ulteriormente la città fiorire nella cultura, nell’educazione e nell’arte. È per questo che la si definisce anche la Firenze bulgara: un movimento che contribuisce alla riscoperta della propria identità e che crea tantissimi edifici, anche case, in stile rinascimentale bulgaro. La maggior parte di questi li si vede tranquillamente nella città vecchia.

A proposito: ricordi la vecchia nomea Trimontium? Quando era fatta ancora su 3 colli, era così. La Città delle Sette Colline, Plovdiv, è una città grandissima, seconda città della Bulgaria dopo Sofia, con 343.424 abitanti. Dai 3 colli si espanse, arrivando a sette (come la nostra Capitale), ma poi tornò a sei. Questo perché in passato c’erano effettivamente sette colline, ma una di esse, Markovo Tepe, è stata demolita nel corso del XX secolo per dare materiale da costruzione alle strade della città moderna. Le sei colline rimanenti sono Dzhambaz Tepe, Nebet Tepe, Taksim Tepe (la parte antica, Trimontium in epoca romana), Sahat Tepe, Bunardzhik Tepe (la Collina dei Liberatori), e Dzhendem Tepe (la Collina della Gioventù), che è la più alta. Ogni collina ha la sua storia legata ai vari periodi, Traci, Romani, Ottomani ed oltre.

Per cosa è famosa Plovdiv?

 

Saremo brevi: a Plovdiv ci si va per la storia millenaria, per il centro storico che è patrimonio dell’umanità Unesco, per l’architettura del teatro e dello stadio romano, per l’atmosfera giovane del giorno e giovanissima della notte e in generale per il fatto che, nel 2019, è diventata Capitale Europea della Cultura (assieme a Matera, nello stesso anno). Ciò ha fatto riqualificare diverse zone della città, che ora sono più attraenti.

Cosa e dove mangiare a Plovdiv

 

distretto di kapana di plovdiv

A livello culinario, Plovdiv è fantastica. La cucina, grazie alle dominazioni, è variegata e non ci si annoia: sapori mediterranei, balcanici, turchi. Nei ristoranti del centro storico e nei quartieri moderni puoi mangiare la Shopska Salad, un’insalata a base di pomodori, cetrioli, cipolle e formaggio bianco bulgaro, un simbolo nazionale. Un altro piatto iconico è la Kavarma, uno stufato di carne cotto in un vaso di terracotta con cipolle, peperoni e spezie, che spesso viene servito col pane. Non mancano piatti più forti tipo la Shkembe Chorba, una zuppa di trippa piccante.

A livello di ristoranti c’è il Pavaj nel quartiere di Kapana, che è il quartiere dove la movida notturna è più presente (ricordalo, se ci vai). Eventualmente c’è Rahat Tepe nella città vecchia con una bella vista, e qui si può provare una cosa chiamata Bumbar, fatto a base di interiora speziate. I Giardini Tsar Simeon (leggerai dopo) hanno vari localetti per godersi un drink: quello più famoso è la Rakia, il distillato di frutta bulgaro che spesso accompagna i pasti.


Cosa fare, vedere o visitare a Plovdiv

città vecchia di plovdiv

Plovdiv ha un sacco di cose da fare, vedere o visitare. Se non sapete per cosa è famosa Plovdiv, e soprattutto avete intenzione di farci un salto, ricordate queste locations:

  • Teatro romano di Filippopoli
  • Stadio antico di Filippopoli
  • Città vecchia e la sua architettura
  • Giardini Tsar Simeon
  • Museo etnografico regionale di Plovdiv
  • Museo archeologico regionale di Plovdiv
  • Monumento Alyosha
  • Nebet Pepe
  • Moschea Djumaya

Teatro romano di Filippopoli

Il Teatro Romano di Plovdiv, costruito nel II secolo d.C. sotto l’imperatore Traiano, è uno dei teatri romani meglio conservati al mondo. Sta fra le colline di Taksim e Dzhambaz e il teatro poteva ospitare tra i 5.000 e i 7.000 spettatori. Si usava per spettacoli teatrali, concorsi e riunioni civiche. Oggi come oggi, grazie ad un ottimo lavoro di restauro degli anni ’70, il teatro è ancora in uso e ospita numerosi eventi culturali, concerti e rappresentazioni teatrali. La vista dalle sue gradinate offre anche un magnifico panorama sulla città, rendendolo una delle attrazioni più amate di Plovdiv.

Stadio antico di Filippopoli

Lo Stadio Antico di Plovdiv, fatto invece sotto l’imperatore Adriano nel II secolo d.C., era uno degli stadi più grandi dell’antichità, con una capacità di circa 30.000 spettatori. Sta sotto l’attuale strada pedonale principale ed era lungo 240 metri e largo 50 metri, usato principalmente per giochi atletici e altre competizioni pubbliche. Oggi solo una parte dello stadio è visibile, ma la sua curva settentrionale, in particolare, è perfettamente conservata e accessibile ai visitatori. Questo sito è un richiamo visivo che lascia a bocca aperta poiché in gran parte è nascosto sotto la città moderna di Plovdiv, creando un bellissimo contrasto.

Città vecchia e la sua architettura

La Città Vecchia di Plovdiv è un vero e proprio museo a cielo aperto, famoso per la sua architettura in stile Rinascenza bulgara, che riflette il periodo del Risveglio Nazionale bulgaro del XIX secolo. Le sue strade acciottolate conducono a case-museo splendidamente restaurate, chiese ortodosse, e monumenti storici che raccontano la ricca storia della città. Tra le attrazioni principali ci sono la Casa Balabanov, la Casa Hindliyan e la Chiesa dei Santi Costantino ed Elena.

Giardini Tsar Simeon

I Giardini Tsar Simeon si inaugurano nel 1892 come parte della Fiera Agricola e Industriale e sono uno dei luoghi più popolari di Plovdiv. Fatti dall’architetto svizzero Lucien Chevalas combinano ampi spazi verdi, fontane ornamentali, e una vegetazione lussureggiante che dà rifugio tranquillo al centro città. L’attrazione principale è la Fontana Danzante, una installazione che ogni sera in estate (o almeno nei weekend) fa uno spettacolino di luce e musica. Anche la fontana della Dea Demetra e il padiglione in stile viennese sono da vedere.

Museo etnografico regionale di Plovdiv

Il Museo Etnografico Regionale di Plovdiv è uno dei musei più importanti della Bulgaria, messo in una casa rinascimentale del XIX secolo, la Casa Kuyumdzhioglu. Una dimora fatta nel 1847 che è un esempio della Rinascenza Bulgara, con le decorazioni barocche. Il museo ospita una collezione di 40.000 oggetti tra cui strumenti musicali, abbigliamento tradizionale, arredi e utensili agricoli: un quadro sulla vita e le tradizioni delle tante comunità diverse che hanno abitato Plovdiv nei secoli.

Museo archeologico regionale di Plovdiv

Il Museo Archeologico Regionale di Plovdiv nasce nel 1882 ed è uno dei musei più antichi della Bulgaria. Ospita una collezione eccezionale (100 mila) di reperti che toccano la storia della regione dalla preistoria fino al Medioevo. Tra i pezzi più pregiati ci sono le grosse collezioni di ceramiche tracie, monete romane e gioielli antichi, oltre al famoso Tesoro di Panagyurishte, fatto da oggetti d’oro risalenti a fine IV e inizio III secolo a.C. di un sovrano trace sconosciuto. Un set di 9 oggetti d’oro con 8 contenitori a forme zoomorfe e antropomorfe, trovato nel ’49. La collezione d’arte greca ha ceramiche a figure nere e rosse e oggetti d’argento decorati con la mitologia greca, e vari gioielli e accessori femminili. La parte romana ha vari reperti di Filippopli, con più di 200 statuette in bronzo, ornamenti dei carri, vasi, teste di marmo e statue che effettivamente erano dell’anfiteatro. Anche colonne e capitelli dello stadio, mosaici e pilastri.

Monumento Alyosha

Il monumento Alyosha è un’imponente statua sulla Collina dei Liberatori (Bunardzhik Tepe), alta 10 metri e mezzo che mostra un soldato sovietico. Eretto nel ’54 per commemorare i soldati dell’Armata Rossa che liberarono la Bulgaria dal nazismo durante la Seconda Guerra Mondiale, è un punto di riferimento iconico che, se andate, lo sentirete spesso. Da lì c’è una vista panoramica. Nonostante le controversie legate al suo significato politico, Alyosha rimane uno dei monumenti più famosi.

Nebet Pepe

Nebet Tepe è una dei tre colli della Città Vecchia di Plovdiv, e anche uno dei siti archeologici più antichi. Le rovine sulla collina sono dell’epoca tracica, con fortificazioni che hanno resistito millenni. Panorama, storia, vista sui monti Rodopi: è pure un simbolo della stratificazione storica di Plovdiv.

Moschea Djumaya

La moschea Djumaya, verso il centro, è uno degli edifici ottomani più antichi e ben conservati di tutta la Bulgaria. Costruita nel XIV secolo (poco dopo la conquista ottomana, ndr), la moschea è pura architettura islamica con l’ampia sala di preghiera e il minareto ornato. Dentro è decorata con calligrafie e motivi geometrici tipici dell’arte islamica tradizionale.

Come arrivare a Plovdiv (con Google Maps)

Raggiungere Plovdiv non è complesso vista la sua posizione centrale. La città è ben collegata sia a livello nazionale che internazionale: se arrivi dalla capitale bulgara, Sofia, il metodo più facile è prendere un treno o un bus con un viaggio di due ore. I collegamenti giornalieri sono frequenti. I bus partono dalla stazione centrale di Sofia e arrivano direttamentea a quella di Plovdiv, abbastanza vicino al centro città. Anche il treno è una buona idea, perché il percorso è panoramico e si fa le campagne bulgare.

Se invece vuoi arrivarci direttamente in volo, c’è un piccolo aeroporto internazionale (Aeroporto di Plovdiv, PDV) che passa voli stagionali e charter da varie destinazioni europee, specie in estate. Se viaggi in auto, puoi arrivare direttamente da varie autostrade che collegano la Bulgaria con Turchia e Grecia: per informazioni dinamiche, usa Google Maps toccando qui.



Leggi ancheLeggi gli altri diari di viaggio