In questo borgo della Svizzera ci tengono tantissimo allo sport: è la “capitale olimpica” del Vallese

Il Brasile per il calcio, la Nuova Zelanda per il rubgy e gli Stati Uniti d’America per il baseball. Ogni paese ha il suo sport tradizionale, quello più praticato o il più seguito dai suoi abitanti. E poi c’è la Svizzera, che del rapporto con il mondo sportivo ha fatto uno dei suoi punti di forza. Nel paese alpino, infatti, ci sono le sedi della UEFA (la federazione calcistica europea), del Comitato Olimpico Internazionale, della FIFA (la federazione calcistica mondiale). Ma è anche il paese di campioni dello sport come Lindsay Vonn per lo sci, Roger Federer per il tennis, Fabian Cancellara per il ciclismo e Yann Sommer per il calcio. Insomma, Svizzera e sport fanno rima, anche quando si parla di turismo, perché è nel Canton Vallese che si trova la “piccola capitale” dello sport nel paese, un luogo assolutamente da scoprire.
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A caccia di meraviglie tra chalet di legno e turisti
Una delle località turistiche più antiche della Svizzera e il primo sito olimpico del Vallese, dopo aver ospitato le gare di curling durante i Giochi Olimpici Giovanili del 2020, Champéry è entrata a far parte nell’autunno 2025 del novero de I Borghi più belli della Svizzera, l’equivalente elvetico dei Borghi più belli d’Italia. E a buona ragione: infatti, il borgo unisce fascino e autenticità grazie ai suoi chalet secolari. Incorniciato dalle spettacolari cime delle Dents du Midi, il villaggio alpino, situato nel Canton Vallese, è una delle mete più affascinanti delle Alpi svizzere. Situato a 1050 metri di altitudine, in fondo alla Val d’Illiez, unisce l’autenticità di un borgo tradizionale con l’energia di una località turistica rinomata.
Le origini di Champéry risalgono al Medioevo, quando la valle era abitata soprattutto da contadini e allevatori. La comunità ha mantenuto a lungo un carattere rurale, legato alla pastorizia e alla transumanza, finché, nel XIX secolo, la bellezza del paesaggio iniziò ad attirare i primi viaggiatori e alpinisti. Grazie anche alla vicinanza con il confine francese, il villaggio si sviluppò come stazione turistica internazionale: già nel 1857 venne costruito l’Hôtel de la Dent-du-Midi, uno dei primi grandi alberghi di montagna della Svizzera.
Cosa vedere a Champéry, il paradiso svizzero degli sportivi
Passeggiando lungo la via principale, si viene accolti da una sequenza di chalet in legno scolpito, balconi fioriti e insegne pittoresche che ricordano la lunga tradizione di ospitalità della regione. Oggi Champéry è parte integrante del vasto comprensorio sciistico dei Portes du Soleil, che collega dodici località tra Svizzera e Francia e offre ben 650 chilometri di piste. Ma il fascino del borgo non si limita agli sport invernali: in estate è un paradiso per gli escursionisti e gli amanti della mountain bike, con itinerari che si snodano tra pascoli, laghi alpini e foreste ombrose. Il Palladium, un moderno centro sportivo e ricreativo rappresenta il cuore pulsante della vita comunitaria e turistica del villaggio. È qui che si allenano campioni di hockey e pattinaggio, ma anche dove famiglie e visitatori possono praticare sport in ogni stagione, dall’arrampicata indoor al nuoto. Il complesso non è soltanto un luogo dedicato all’attività fisica: è un centro di aggregazione che accoglie eventi, concerti e manifestazioni culturali, incarnando perfettamente lo spirito di Champéry, dove il turismo sportivo si intreccia con la convivialità alpina.
Come arrivare a Champéry: alcune indicazioni utili
Champéry si trova nel cantone svizzero del Vallese, di lingua francese, in una posizione particolarmente strategica per chi intende raggiungerlo sia dalla Francia (con cui confina) e sia dall’Italia. Le principali località nelle vicinanze sono infatti Martigny (CH, 37 chilometri) e Montreux (CH, 34 chilometri), mentre Aosta dista poco più di 100 chilometri passando per il Colle di Gran San Bernardo e Annecy, in Francia, ne dista 135. Per chi si muove con i mezzi pubblici, esiste una ferrovia che unisce Aigle, Monthey e Champéry, gestita dall’azienda dei trasporti pubblici dello Chablais. Ad Aigle, invece, si arriva comodamente con i treni delle FFS.
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