In mezzo alle Alpi c’è un borgo di appena 100 abitanti dove si vive senza elettricità: ecco l’oasi di pace che tutti vogliono visitare

Stefano Maria Meconi, 25 Ago 2024
in mezzo alle alpi c'è un borgo di appena 100 abitanti dove si vive senza elettricità: ecco l'oasi di pace che tutti vogliono visitare
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Immaginate per un momento che vita sarebbe se non ci fosse l’elettricità. Forse non potreste leggere nemmeno questo articolo che stiamo per proporvi. Eppure, fino a un centinaio d’anni fa, la corrente non era certo un bene di tutti, ma un lusso per alcuni. Eppure, tra le montagne delle Alpi Svizzere, sopravvive un luogo che ha resistito alla rivoluzione dei 220V, e dove un nugolo di abitanti ancora trascorre la sua quotidianità con i ritmi della natura, scanditi dall’alba e dal tramonto, dal frastuono armonico delle acque e dal suono musicale delle campane. Ecco Foroglio, frazione dell’altrettanto piccolo comune di Bignasco. Siamo nel Canton Ticino, l’unico a maggioranza italofona della Svizzera, in un luogo che sembra voler farci ritornare a un’epoca senza connessioni virtuali, ma solo legami fisici.  Non vi è venuta già voglia di partire?

Tutto il bello della Val Bavona

sonlerto a cevio

Foroglio si trova nella Val Bavona, un gioiello nascosto tra le montagne del Ticino. È una valle dove l’energia viene prodotta in modo naturale, con tre centrali idroelettriche e tre laghi di riserva. Eppure, non c’è corrente elettrica, tranne che a Robiei. Qui, l’energia viene prodotta da pannelli solari, piccole turbine idrauliche, gas e, naturalmente, candele.

Foroglio è inoltre il punto di partenza per un viaggio alla scoperta della Val Bavona e della sua storia. Un sentiero didattico ti condurrà attraverso i villaggi di Cavergno e Bignasco, lungo il fondovalle fino alla Terra di Foroglio, a Pontido e attraverso la Val Calnegia fino ai pascoli alpini a oltre duemila metri di altezza. Lungo il cammino, scoprirai le tracce lasciate dall’uomo e la storia di una popolazione che si è adattata a vivere in armonia con la natura.

Cosa vedere a Foroglio, il borgo senza elettricità della Svizzera

cascata di foroglio

Quando si arriva a Foroglio, la prima cosa che si nota – oltre all’assenza di cavi e cavetterie varie a ogni angolo del paesaggio, è la sua imponente cascata, che cade da un’altezza di 110 metri. Facilmente ammirabile da gran parte del villaggio, il suo getto si apre in un panorama mozzafiato, soprattutto dopo un periodo di pioggia quando l’acqua scorre con maggiore forza. La cascata è facilmente raggiungibile attraverso un sentiero ben segnalato che parte dal villaggio. Il rumore dell’acqua che cade, combinato con la vista delle case in pietra e delle montagne circostanti, crea un’atmosfera quasi magica.

Foroglio è uno dei pochi luoghi in Europa dove non c’è elettricità. Questo non solo contribuisce a preservare l’aspetto tradizionale del villaggio, ma offre anche ai visitatori un’esperienza unica. La mancanza di elettricità significa che la vita a Foroglio è semplice e tranquilla, lontana dal trambusto della vita moderna. Di notte, il villaggio è illuminato solo dalla luce delle stelle e delle candele, creando un’atmosfera romantica e pacifica, e soprattutto senza inquinamento visivo, che permette di ammirare le stelle in tutto il loro splendore.

Ecco come arrivare a Foroglio

La Svizzera non ha nulla da invidiare al resto d’Europa in fatto di trasporti pubblici e collegamenti efficienti. Anche in un borgo “lontano” come Foroglio, arrivarci è davvero facile:

In auto

  • Da Lugano, prendi l’autostrada A2 in direzione di Bellinzona.
  • A Bellinzona, prendi l’uscita per Locarno sulla A13.
  • Da Locarno, segui le indicazioni per la Valle Maggia.
  • Attraversa la città di Maggia e segui le indicazioni per la Valle Bavona.
  • Infine, segui le indicazioni per Foroglio.

In treno e autobus

  • Prendi un treno da Lugano a Locarno.
  • Da Locarno, ci sono autobus per Bignasco. L’autobus numero 315 parte dalla stazione di Locarno e arriva a Bignasco.
  • A Bignasco, dovresti cambiare autobus per Foroglio. Il servizio potrebbe non essere molto frequente, quindi controlla in anticipo gli orari degli autobus.

I collegamenti nella zona del Ticino sono gestiti dalla FART – Società per le Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi, che si occupa anche della storica ferrovia Vigezzina – Centovalli. L’ultimo tratto di percorso è invece gestito dai tradizionali autopostali, gli autobus gestiti dal sistema postale svizzero (La Posta).



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