In Italia c’è una delle città più arabe d’Europa, dove tra casbah e moschee si vive all’insegna del dialogo
In Italia c’è una città un po’ unica dove le sue 50.000 animelle vivono all’insegna del dialogo tra culture. Mazara del Vallo, in piena Sicilia occidentale, è conosciuta come una delle città più arabe d’Europa tra la sua storia storia millenaria e la convivenza pacifica tra comunità diverse. Alla foce del fiume Mazaro, è una moltitudine perché così è sin dalle sue radici, ma tra fenici, arabi e altre popolazioni è diventata architettonicamente meravigliosa. La casbah, le tracce dell’antica moschea e il mare stupendo, vale assolutamente la pena visitare Mazara del Vallo, perché ci sono un sacco di cose da vedere. E da mangiare, perché c’è qualcosa qui tra le più apprezzate del Mediterraneo, ma parlando seriamente, è un mix davvero ben riuscito. È come stare al buffet di dolci la mattina in un b&b, che quando vai in vacanza… piangi, ridendo, ripensando alla dieta mentre guardi impotente le tue mani afferrare un piattino di tutto. Se conosci Mazara del Vallo, quanto la conosci?
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Mazara del Vallo. La sua storia (e perché si chiama così)
Cattedrale del Santissimo Salvatore
La storia di Mazara del Vallo è ricca e stratificata, un po’ come il sapore del gambero rosso di Mazara, ma le note originano dai fenici. Il nome di Mazara del Vallo ha indubbiamente origini antiche perché deriva dalla dominazione fenicia della Sicilia. Mazara, fondata nel XI secolo a.C. dai Fenici, a livello di termine viene da Mazar che sta per rocca o fortezza, implicando di gran carriera l’importanza della città come porto e come punto di difesa. Nasce come emporio commerciale ma prospera grazie alla vicinanza con le coste africane, diventando un importante punto di scambio per mercanti di varie civiltà.
Dopo la caduta di Selinunte (409 a.C.) Mazara ha subito la dominazione cartaginese prima e quella romana poi. Durante quella romana sono state costruite ville e infrastrutture, ma si vedono ancora qui e lì qualche mosaico. La svolta nella storia di Mazara del Vallo succede con l’arrivo degli Arabi nell’827 d.C. che fanno fiorire economicamente Mazara, che appunto diventa capitale della Val di Mazara. Ossia? La sicilia era stata divisa amministrativamente in 3 valli, cioè la Val di Mazara, la Val di Noto e la Val Demone. Questo era un sistema che si usava per gestire i territori e il commercio, ergo il nome completo è limpido riflesso dell’importanza anche militare della città stessa.
Interno della Cattedrale del Santissimo Salvatore
Da qui in poi ospita una delle più grosse comunità musulmane della regione che rendono la città ancora più importante a livello commerciale, ma soprattutto diventa un importante centro giuridico e intellettuale. Con l’arrivo dei Normanni nel 1072 invece la svolta è spirituale e Mazara del Vallo viene cristianizzata, diventando sede della diocesi con la costruzione della Cattedrale del Santissimo Salvatore. Nel regno normanno la città ha un nuovo periodo prospero fino alle dominazioni angioine e aragonesi per un nuovo declino: l’ordine di Federico II di Svevia di trasferire i musulmani in Puglia ha contribuito ulteriormente al declino.
Altra crescita e decadenza nei secoli fra Spagnoli e Borboni, ma come si sa non tutto il mare viene per nuocere e dal punto di vista architettonico si è fatto tesoro di tante testimonianze di queste epoche, specie con l’Arco Normanno, l’ultimo resto del castello normanno, più varie chiesette in stile barocco e arabo-normanno tipo la Chiesa di San Nicolò Regale. Altra tesoro per cui la si conosce è il Satiro Danzante, una straordinaria statua di bronzo del IV secolo a.C. ritrovata nel mare di Mazara nel ’98, che appunto sta nell’omonimo Museo del Satiro Danzante. Ma ad ogni modo la città è ancora importante a livello portuale, perché ospita una delle flotte di pescherecci più grandi del Mediterraneo.
Cos’altro vedere a Mazara del Vallo
Piazza della Repubblica
Se pensi di visitare Mazara del Vallo ci sono varie cose da vedere. Anzitutto c’è il quartiere della casbah che è uno dei luoghi più suggestivi, coi vicoli labirintici che sembrano una medina araba. Nasce in piena dominazione araba ed è un esempio vivente di multiculturalità, tant’è vero che molti abitanti sono tunisini. Le stradine hanno murales e porte colorate, tra cui la famosa Porta Blu.
Fra le cose da vedere c’è il Museo del Satiro Danzante, con l’omonima Statua del Satiro Danzante, del quarto secolo a.C.. Ritrovata nelle acque vicine in due momenti, nel ’97 la gamba sinistra e nel ’98 il resto del corpo. È un satiro nel pieno di una danza orgiastica in estasi dionisiaca, ospitata nel museo che sta nell’ex chiesa di Sant’Egidio (XVI secolo). La parte importante, oltre alla sua bellezza, è che la statua pare sia legata alla scuola di Prassitele, una rarità.
Piazza della Repubblica è il centro città ed ha tutto attorno un sacco di edifici storici. Ne nomino tre, la Cattedrale del Santissimo Salvatore, il Palazzo Vescovile e il Palazzo del Seminario. Solo la cattedrale (1093) nasce su una moschea ma l’impronta è normanna, la facciata è barocca e le colonne sono tuscaniche, ci sono due sarcofagi romani e la Trasfigurazione di Gagini fatta da 6 statue di marmo. Piazza della Repubblica è il punto di partenza migliore per esplorare Mazara, visto che in zona c’è pure l’Arco Normanno nominato prima (sta in Piazza Mokarta, ha una bella vista sul mare) e la Chiesa di San Nicolò Regale. Certo, c’è anche il Collegio dei Gesuiti e la Chiesa di San Francesco che meritano una visita. Quest’ultima sta ai margini della casbah ma è tra quelle più belle con un interno barocco decoratissimo, statue, stucchi e cripte.
L’interno della Chiesa di San Francesco
Mazara del Vallo è famosa anche perché ci sono alcune delle spiagge siciliane più belle. La prima è sicuramente la Spiaggia di Tonnarella, quella più conosciuta e apprezzata, lunga vari chilometri con sabbia dorata e acqua limpida, una delle mete principali e classiche dei turisti della zona. Ha fondali bassi, ergo adatta ai bambini, e ci sono sia aree libere che stabilimenti coi classici servizi, bar e ristoranti sulla costa.
Un’altra destinazione comune è la Riserva Naturale di Capo Feto che è un’area protetta. Di per sé ha un ambiente più tranquillo, ma più selvaggio, rispetto alla spiaggia della Tonnarella, ed ha dune sabbiose, vegetazione mediterranea e un gran numero di specie di uccelli migratori, fenicotteri e aironi inclusi. Le acque di Capo Feto sono incredibilmente trasparenti e per chi preferisce l’incontaminato è la spiaggia migliore.
Altro gioiellino marittimo nostrano è la Spiaggia della Quarara con le scogliere basse e il mare che sfuma sul turchese, quella più indicata per fare il cosiddetto snorkeling, l’esplorazione dei fondali con una maschera (ah, gli anglicismi). È comunque una spiaggia attrezzata, sempre una buona scelta. Però comunque un tour non è completo se non ti fai il lungomare, tra barche e vista sul Mediterraneo.
Cosa vedere in mezza giornata?
L’Arco Normanno. Ludvig14, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Se hai solo mezza giornata a disposizione puoi cominciare con una passeggiata al quartiere della kasbah, cuore arabo della città, tra vicoli stretti, maioliche colorate e il saltuario murales. Pare una medina del Nord Africa, ma non scordarti della Porta Blu e di tenere gli occhi aperti per la tanta street art che decora il quartiere. Tira dritto verso il Museo del Satiro Danzante, fra le cose più famose di Mazara del Vallo, per poi andare verso Piazza della Repubblica per la Cattedrale del Santissimo Salvatore. Lì in zona c’è il Palazzo Vescovile e allungando un po’ arrivi fino all’Arco Normanno, quell’ultimo residuo survivor del castello normanno. Poi vai per il lungomare o lungo il Porto Canale per l’atmosfera di mare e fare (altre) foto.
Come arrivare a Mazara del Vallo? Indicazioni e maps
Per arrivare a Mazara del Vallo è piuttosto semplice per la sua posizione sulla costa occidentale della Sicilia. Se devi arrivarci in aereo hai due opzioni: gli aeroporti più vicini sono quello di Trapani-Birgi e quello di Palermo-Punta Raisi (a 40 km e a 100 km rispettivamente). La soluzione più comoda è l’autonoleggio in aeroporto, specie se vuoi goderti i dintorni. C’è comunque la A29 che porta a Mazara del Vallo da Palermo, tra paesaggi siciliani che già di loro meritano la visita. In alternativa comunque ci sono i treni regionali coi collegamenti diretti sia da Palermo che da Trapani, contando che la stazione di Mazara è a poca distanza dal centro storico.
Se invece preferisci andare di autobus ci sono molte linee che la collegano con le altre città siciliane. Sono economici e pratici, ma se per questo i collegamenti ci sono ovviamente anche via mare, essendo uno dei porti pescherecci più importanti del Mediterraneo. Per qualunque evenienza, tocca qui per indicazioni dinamiche.
Crediti immagine d’apertura: Mαρκος, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons