Il borgo ‘dolce come il miele’ delle Marche perfetto per una gita fuori porta a settembre

Tra i dolci colli dell’entroterra marchigiano, esiste un luogo dove la storia non è solo scritta nei libri, ma scolpita nella pietra, custodita nei cortili e sussurrata dalle torri che vegliano il magnifico paesaggio. Qui, il silenzio ha il suono delle campane, il vento profuma di ulivi e miele, e ogni passo è un invito alla scoperta. Le mura medievali abbracciano il centro come un racconto che non ha mai smesso di essere narrato. Le strade si snodano tra palazzi nobiliari, chiese secolari e deliziose piazze che sembrano fatte apposta per fermarsi, osservare, ascoltare. In questo angolo di Marche, il tempo rallenta, la bellezza si fa discreta, e la cultura si intreccia con la vita quotidiana in un equilibrio unico e prezioso.
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Tra mura, campane e memorie andiamo alla scoperta di un borgo gioiello della Marche
Il borgo di cui parliamo è Ostra, adagiato tra le colline dell’entroterra marchigiano, in una posizione che domina la valle del Misa. Un tempo si chiamava Montalboddo, nome che ha conservato fino al 1881, quando fu sostituito con quello attuale. Il cambio di nome non ha però intaccato la sua identità, che è rimasta quella di un centro che ha attraversato i secoli, sì, ma mantenendo intatta la propria anima. La sua cinta muraria, lunga oltre un chilometro, è ancora oggi visibile in gran parte, con nove torrioni che raccontano la vocazione difensiva del borgo. All’interno, il centro storico conserva palazzi nobiliari, chiese antiche e una Torre Civica che svetta sulla piazza principale, simbolo di orgoglio e resistenza. Costruita nel Cinquecento e ricostruita dopo la Seconda guerra mondiale, è uno dei punti di riferimento più riconoscibili del luogo. Ostra è anche un luogo conosciuto per il suo carattere spirituale, con monumenti importanti come la Basilica di Santa Croce, fondata nel Medioevo, e il Santuario della Madonna della Rosa, rinomata meta di pellegrinaggi, che testimoniano una devozione che ha attraversato le generazioni. Secondo la tradizione, nel Seicento un giglio posto davanti all’immagine della Madonna rimase fresco per mesi, segno di un evento miracoloso. Ma la storia di Ostra non si ferma alla pietra e alla fede. Da secoli, il borgo coltiva una profonda passione per la musica, tanto da essere conosciuto come Città della Musica. Il teatro ottocentesco, ancora funzionante, le rassegne musicali e gli spettacoli estivi che animano la Piazza dei Martiri sono il cuore vivo di una tradizione che continua a rinnovarsi.
Cosa fare e cosa vedere nel delizioso borgo di Ostra, tra scorci panoramici, passeggiate e musiche che aprono il cuore
Passeggiare per le vie di questo borgo significa immergersi in un paesaggio che alterna bellezza architettonica e quiete rurale. Il centro storico è raccolto, curato, e conserva un’atmosfera autentica, ogni angolo sembra fatto per rallentare il passo e lasciarsi sorprendere. Tra i luoghi da non perdere c’è la Torre Civica, simbolo del borgo, che svetta sulla piazza principale con la sua struttura cinquecentesca, ricostruita dopo la Seconda guerra mondiale. Poco distante, la Basilica di Santa Croce accoglie i visitatori con la sua facciata sobria e l’interno elegante, mentre il Santuario della Madonna della Rosa, meta di pellegrinaggi, racconta una devozione popolare che ha attraversato i secoli. Per chi ama l’arte e la cultura, il Teatro La Vittoria è invece una piccola gemma. Parliamo di un teatro all’italiana, ottocentesco, ancora funzionante, che ospita concerti, spettacoli e rassegne musicali. La Piazza dei Martiri, cuore pulsante del borgo, si anima con eventi e mercatini, diventando luogo di incontro e festa. Nei dintorni, è possibile visitare cantine locali e degustare il Verdicchio dei Castelli di Jesi, oppure esplorare percorsi naturalistici tra colline e sentieri, ideali per escursioni a piedi o in bicicletta. E per chi cerca relax, non mancano agriturismi e strutture immerse nel verde, dove il tempo sembra davvero fermarsi.
Come arrivare a Ostra: ecco qualche piccolo consiglio che potrebbe tornarvi utile
Raggiungere Ostra è semplice, anche se il borgo conserva il fascino di un luogo appartato e protetto. Il punto di riferimento principale è Senigallia, da cui Ostra dista circa 17 km. Per chi viaggia in auto, l’uscita consigliata è quella di Senigallia lungo l’Autostrada A14, da cui si prosegue in direzione Arcevia lungo la SP12. Chi preferisce i mezzi pubblici può contare su collegamenti ferroviari fino a Senigallia o Jesi, entrambe servite da treni regionali e intercity. Da lì, è possibile proseguire in autobus grazie alle linee locali che raggiungono il centro di Ostra. I tempi variano in base alla stagione e agli orari, ma il viaggio offre scorci rilassanti e un primo assaggio della quiete marchigiana. Per chi arriva da più lontano, l’aeroporto più vicino è quello di Ancona-Falconara, situato a circa 30 km da Ostra. Dall’aeroporto, si può raggiungere Senigallia in treno o in auto, e da lì completare il percorso verso il borgo. Una volta giunti a destinazione, Ostra si esplora facilmente a piedi.