Il balcone colorato della Campania è il borgo delle ceramiche che tutto il mondo ha imparato a conoscere

Manuela Titta, 02 Lug 2025
il balcone colorato della campania è il borgo delle ceramiche che tutto il mondo ha imparato a conoscere

La magia che sprigiona la Costiera Amalfitana è qualcosa di irripetibile, perché qui abbiamo un concentrato di bellezza senza eguali: non a caso questo luogo è patrimonio mondiale dell’UNESCO e una delle destinazioni turistiche più popolari del mondo. La strada che percorriamo lungo i panorami spettacolari, sono un mix di scogliere e costa frastagliata, dove sono incastonate le piccole spiagge e i villaggi di pescatori dai colori pastello, luoghi che, nel corso del tempo, sono diventati simbolo di una dimensione senza tempo. Ogni angolo sembra dipinto e destinato a diventare protagonista di una cartolina: gli scenari si susseguono, avvicendandosi nelle loro peculiarità, ma mantenendo costante la bellezza, vera protagonista di questa terra. Di luoghi famosi qui ce ne sono tanti, ma oggi ci fermiamo a Vietri sul Mare, tra vicoli e ceramiche, il balcone ‘’coloratissimo’’ della Campania. 

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Capitale della ceramica

vietri sul mare

Quando si parla di Vietri sul Mare è impossibile non pensare alle sue ceramiche artigianali, la cui lavorazione nasce grazie ai principi di Sanseverino che nel Rinascimento ne avviano la produzione in loco. Da allora i maestri ceramisti hanno affinato sempre più la loro tecnica, facendo diventare Vietri sul Mare una delle patrie della ceramica artistica. Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale a Vietri sul Mare furono ospitati molti ceramisti ebrei tedeschi, che contribuirono ad affinare la tecnica dei vietresi e a cui si deve la tradizione dell’asinello blu. La scelta dell’asinello da parte dei ceramisti tedeschi era un omaggio ai vietresi che li ospitavano e agli asinelli che erano parte fondamentale dell’economia del piccolo borgo marinaro.
Passeggiando per il centro storico è facile imbattersi in maioliche che decorano facciate, porte, finestre, muri. Numerosi i negozietti di artigiani che offrono inoltre dei corsi per imparare l’arte della ceramica vietrese. Villa Guariglia, che ospitò il Re Vittorio Emanuele III quando nel 1944 la capitale d’Italia fu spostata a Salerno, dal 1981 è la sede del Museo Provinciale della Ceramica. Il percorso museale si sviluppa per tematiche: si va dalla ceramica religiosa a quella di uso quotidiano. Le ceramiche esposte raccontano la storia della produzione dal XVIII secolo a oggi.

Cosa vedere a Vietri sul Mare

Il centro storico di Vietri sul Mare si sviluppa nella parte alta del borgo ed è un vero e proprio gioiello. Le strette stradine che s’inerpicano su per la collina, sono contornate dalle case con le facciate dai colori pastello e decorate con le ceramiche realizzate artigianalmente dai maestri ceramisti di Vietri. 

Chiesa di San Giovanni Battista

chiesa di san giovanni battista

La sua cupola decorata con ceramiche sui toni del giallo e del blu caratterizza lo skyline del centro storico di Vietri sul Mare. Questa chiesa, la più importante del borgo, fu costruita nel XVII secolo in stile tardo rinascimentale napoletano. La facciata è decorata da maioliche mentre l’interno, a una sola navata, presenta una decorazione a maioliche e da dipinti di scuola napoletana del XVII e XVIII secolo. 

Villa comunale

Uno dei luoghi più sorprendenti e ricchi di fascino di Vietri sul Mare è la Villa Comunale. Da questo parco a picco sul mare si può godere di uno spettacolare panorama sulla costa mentre si passeggia tra i viali alberati, decorati con le celebri ceramiche di Vietri sul Mare. Sembra quasi di essere al Parc Güell di Barcellona, ma qui tutto parla italiano! Tra le aree verdi di Vietri c’è anche il Parco Benedetto Croce, oasi WWF da scoprire magari percorrendo il Sentiero dei Borghi Vietresi, che collega tutte le frazioni di Vietri sul Mare con una piacevole passeggiata nella natura più rigogliosa.

Le torri di avvistamento

Data la posizione strategica sul mare, a Vietri sul Mare e nei suoi dintorni, numerose sono le torri di avvistamento. Una delle più affascinanti è la Torre di Marina di Vietri, seguita dalla Torre Angellara, la Torre Crestarella, la Torretta di Cetara e la Torre dei Normanni a Maiori.

I due fratelli

Uno dei simboli di Vietri sul Mare sono i due fratelli, due scogli identici che si trovano a pochi metri dalla spiaggia. Ma da dove viene questo nome? Un’antica leggenda narra che due pastori, mentre si dirigevano al pascolo, videro nelle acque del mare una ragazza in grave pericolo perché stava arrivando una tempesta. I due pastori si tuffarono cosi in mare per salvare la ragazza, ma purtroppo persero la vita. La ragazza era la figlia di Poseidone, il dio del mare, che per omaggiare il sacrificio dei due fratelli decise di far emergere dal mare due scogli uguali.

Le spiagge

crestarella

Vista sulla Crestarella, la più piccola delle spiagge di Vietri sul Mare

La spiaggia La Baia si estende per 400 i metri di sabbia fine ed è sia libera che attrezzata. La piccola spiaggia della Crestarella è più piccola e intima, infatti è accessibile solo a numero chiuso. Le due spiaggette di Albori sono invece protette da un’insenatura e sono raggiungibile attraverso una suggestiva scalinata.

Vietri sul Mare e Borgo diVino in tour, un abbinamento perfetto

Corso Umberto I, la Villa Comunale, la Fabbrica Solimene progettata dall’architetto Paolo Soleri negli anni ‘50, sono solo alcuni dei punti di interesse di Vietri sul Mare che, ancora una volta, ospiterà l’evento enogastronomico Borgo diVino in tour durante il weekend dell’11, 12 e 13 luglio 2025. Gli incredibili panorami di questo angolo della Costiera si riempiranno di offerte enogastronomiche, per tre giorni di degustazioni che mettono insieme le eccellenze locali con le migliori proposte nazionali. Intenditori, turisti e appassionati, troveranno una Vietri arricchita da banchi d’assaggio che rendono omaggio ai profumi e ai sapori: vediamo nel dettaglio la ricca offerta dei vini campani, realtà consolidata nel panorama enologico italiano. 

Terra divina, terra di vini

Non solo panorami mozzafiato, ma anche vino e prodotti d’eccellenza: Costa d’Amalfi DOC è la denominazione che comprende un ottimo assortimento di vini bianchi, rossi e rosati. Tutta la Campania spicca per produzione vitivinicola, ma queste terre hanno qualcosa di magico, che mette insieme tutti i pregi della costiera e le caratteristiche inimitabili della penisola sorrentina. I terrazzamenti sono qualcosa di spettacolare, vera e propria testimonianza di come l’uomo riesca a plasmare una terra impervia che restituisce il frutti più esaltanti da lavorare. Quando si parla di terroir si intende il mix che incredibilmente si struttura a cavallo tra condizioni naturali, territorio e mano nell’uomo, che sapientemente crea il risultato perfetto, quello che definisce il carattere inimitabile di un luogo. 

Il Falanghina celebre vitigno a bacca bianca, è molto antico perché risalente a ceppi di origine greco balcanica. Da questo vitigno si ottiene un vino in purezza, dal profumo fruttato, con sentori di ananas e agrumi, un vino con un’ottima acidità, fine, fresco ed equilibrato. La Falanghina è un vino dotato di intensità ed aromaticità, che si presenta sia nella versione ferma, che spumantizzata e c’è anche il passito. Piuttosto versatile negli abbinamenti, la Falanghina si può sorseggiare con gli aperitivi, sicuramente con il pesce come un primo piatto ai frutti di mare o una grigliata; benissimo con le carni bianche e i formaggi a pasta molle. 

Il Piedirosso è uno dei vitigni a bacca nera autoctoni campani, il cui nome deriva da “piede di colombo” e “piedicello rosso” perché rimanda alla caratteristica zampa dei colombi, per via del pedicello degli acini. È un vino leggero e fruttato, con una buona acidità: i suoi tannini delicati e la media struttura. Questo vino rosso morbido e delicato, con le sue note floreali e il sentore di lamponi, ciliegia e fragole, risulta secco e di buona intensità. Il Piedirosso è un vitigno che ama i terreni vulcanici, infatti le sue note minerali sono ben percepibili nel nostro calice. È un vino perfetto nell’abbinamento con la Mozzarella di Bufala Campana DOP, un cibo dal sapore avvolgente, la cui succulenza è ben bilanciata da questo rosso che, con un’azione di contrasto, pulisce perfettamente il cavo orale.

L’Aglianico che è un vitigno che ci regala vini assolutamente piacevoli, dal gran carattere, con il loro colore e profumo intenso. L’Aglianico si esprime al meglio sui terreni vulcanici, infatti da queste uve nasce un rosso grandioso, il Taurasi DOCG: questo rosso è adatto a piatti ben strutturati come carne rossa, selvaggina e formaggi stagionati. Con queste uve si fa anche il rosato, un vino dal bouquet aromatico con sentori a cavallo tra i fiori bianchi, le ciliegie e il pepe rosa: grazie alla sua grande versatilità, questo vino può accompagnare legumi, pesce, carni bianche e non è insolito abbinarlo alle pizze gourmet.

La strepitosa gastronomia campana

Vediamo ora cosa ci offre la cultura gastronomica di Vietri sul Mare e della Costiera Amalfitana perché, non dimentichiamolo, una grande offerta di vini prevede anche abbinamenti con i sapori della tradizione locale. La Campania è una terra ricca di ricette strepitose, che può contare su una vastissima gamma di prodotti base dal sapore intenso. Tra questi, un formato di pasta molto diffuso nel sud Italia, i cavatelli di grano Senatore Cappelli, conditi con crema di patate, pesto di basilico e briciole di pane al crusco; ci sono anche nella variante con ragù bianco, melanzane affumicate e cacioricotta, oppure con puleggio, menta selvatica, pomodorini e pecorino locale. 

Una preparazione apparentemente semplice come i crostini di pane, con crema di scapece e cipolla agrodolce, o il tortino di verdure, con prodotti dell’orto e fonduta di caciocavallo podolico, sono le proposte perfette per esaltare al meglio i prodotti di stagione. Un altro primo, sempre con grano Senatore Cappelli: fusillo preparato con un condimento di salsiccia, crema di zucchine e pane al pomodoro secco. Non poteva mancare uno dei simboli dello street food per eccellenza, ovvero i cuoppi di pesce, ossia cartocci di pesce fritto misto. Cuppo significa cono con il quale si indica il cartoccio fatto con la carta paglia, materiale perfetto per la frittura nel suo doppio ruolo di contenitore e di assorbimento dell’olio in eccesso. Per finire il tagliere misto con una selezione di salumi e formaggi locali e bruschetta di pane ai grani antichi, con datterino rosso e salsa al basilico.



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