I “Caraibi freddi” d’Europa: panorama da sogno e mare mozzafiato, ma non ti aspetteresti mai di trovarli qui
Acqua cristallina? Scogliere da copertina, o che sembrano finte da come sono belle? Le prime cose che vengono in mente sono quelle che stanno ai tropici, è naturale. Ma tra coolcation e calura, salta in mente subito una location per chi conosce i Paesi un po’ più a nord, ed è qui che ci sono i Caraibi freddi d’Europa: a poco più di un’oretta da Copenhagen, in Danimarca (sì, davvero), c’è un posticino che è ben capace di competere coi paradisi più caldi. Siamo sulle Mons Klint, che stanno nella parte meridionale della Danimarca sull’isola di Mon, e sono grandi scogliere di gesso bianco che si tuffano a picco nelle acque limpide del Mar Baltico, anche se limpide è riduttivo. Sono nate sui 70 milioni di anni fa e hanno una storia geologica di tutto punto: enormi, potenti, e delicate, sono una di quelle tappe da visitare una volta nella vita per godersele un po’ di più di quei 50 secondi a persona che ti vengono a malapena concessi per la Gioconda dopo 2 ore di fila al Louvre.
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Mons Klint: come arrivare (con maps)
Partiamo dal principio: tocca qui per indicazioni dinamiche con Google Maps.
Da Copenaghen a Mons Klint è un’ora e mezza di macchina (ad andatura veloce): sono 140 km. Detto questo, Mons Klint si trova a sud di Copenhagen nella Selandia del sud, nella parte orientale (Borre); il viaggio in macchina dà panorami meravigliosi già nel tragitto, perché le strade si fanno le turbine eoliche e campi dorati di grano che al tramonto fanno sembrare tutto dorato. Certo, chi preferisce un po’ più di azione può mettersi come tappa le Stevns Klint, un altro sito Unesco con le scogliere calcaree. Sì, un altro: Mons Klint è Unesco (dubbi?). Le Stevns Klint stanno solo a 80 km da Mons Klint.
Se invece decidi di arrivarci coi mezzi, per arrivare a Mons Klint puoi prendere un treno da Copenhagen fino a Vordingborg a un’ora e mezzo di distanza, e da lì prendere un bus. Ci vuole un po’ di più, ma è fattibile; la parte bella è che quando si arriva sull’isola di Mon ci sono gli ultimi 3 km di strada che prima di arrivare alle scogliere si attraversano un bosco. Sembra di essere un po’ persi nel vuoto, ma verso la fine si arriva al GeoCenter Mons Klint (questo su Maps, e qui c’è il sito in inglese) che è il primo punto per esplorare la zona… torna utile una mappa cartacea lì.
Cosa fare e vedere in questo paradiso bianco
GeoCenter di Mons Klint, Danimarca – trabantos / Shutterstock.com
Le Mons Klint sono uno spettacolo visivo e una testimonianza vivissima della storia geologica del nostro pianeta: queste scogliere di gesso nascono 70 milioni di anni fa e i sedimenti marini (fatti da microrganismi minuscoli, i coccolitofori) si sono depositati per milioni di anni, creando le pareti bianche di oggi. Come ci si può immaginare, soffrono un costante processo di erosione che le consuma lentamente, facendo saltare fuori ogni tanto qualche fossile preistorico. Una frana del 2007 ha fatto uscire un dente di Mosasaurus, un rettile marino di lunghezza massima di 17 metri. Per l’appunto si trova al GeoCenter di Mons Klint, che come anticipato prima sta poco prima delle scogliere.
Passeggiando per le scogliere i fossili si vedono eccome, e si possono raccogliere un po’ lungo la spiaggia, cosa amata dai bambini e non. Il GeoCenter è un museo molto interattivo, d’altronde, ma passiamo al resto: ovviamente il Mons Klint è un paradiso per chi ama natura e aria aperta. Ci sono 7 sentieri escursionistici ben segnalati che si fanno boschi e creste panoramiche per ogni livello di abilità: di solito ci si fa il Northern Circular Walk di poco meno di 3 km che fa raggiungere il picco a 128 m s.l.m. Qui la vista… è la vista. Specie all’alba.
Continuando per l’outdoor si può fare kayak sulla costa o fare un po’ di snorkeling per esplorare il fondale. Si può fare anche birdwatching perché qui nidifica il falco pellegrino, il rapace più veloce del mondo che arriva a 380 km/h in picchiata. Chi vuole una passeggiata di relax si può godere comunque un 267 metri di passerella panoramica anche per passeggini e persone con disabilità, passerella che porta fino al Freuchens Pvnt, un punto panoramico. E se per questo ci sono anche parti di campeggio libero in certi rifugi (che richiedono certi permessi che dà il GeoCenter).
La scalinata che porta a Mons Klint
Tra le cose più iconiche che ricorderete (con le gambe) è la scalinata che porta a Mons Klint, con più di 400 gradini che portano alla spiaggia mentre si vedono le pareti di gesso.C’è anche la possibilità di esplorare un po’ in bici, perché c’è l’N8, il sentiero ciclabile del Baltico che si fa la regione, Mons Klint inclusa, con uno dei punti più alti del percorso. Ma se per questo ci sono pure le escursioni guidate a cavallo per i boschi e le colline attorno alle scogliere. E se vuoi qualcosa di più immersivo, Mons Klint è parte del primo Dark Sky Park perché è ben lontana dall’inquinamento luminoso. Vuoi goderti il cielo stellato tutta la notte? È il posto giusto.