È la villa che segnò la “fine” di Venezia: il gioiello barocco del Friuli-Venezia Giulia racconta secoli di storia italiana

19Simone80, 12 Ago 2024
È la villa che segnò la fine di venezia: il gioiello barocco del friuli-venezia giulia racconta secoli di storia italiana
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A pochi minuti di auto da Camino al Tagliamento, nel cuore di quel Friuli-Venezia Giulia che è tanto bello quanto ancora poco conosciuto ai più, si può visitare una villa che ha avuto un ruolo fondamentale nel disegnare l’Italia contemporanea. Stiamo parlando di Villa Manin (XVII sec.), dimora dei nobili Manin e tra le ville di tipo veneto più grandi d’Italia. Il suo aspetto attuale, caratterizzato da una certa imponenza e magnificenza dello stile, è dovuto alla ristrutturazione settecentesca che l’ha reso uno splendido capolavoro architettonico barocco.

L’intenzione dei Conti Manin era quella di fare della villa di campagna un centro di produzione agricola e trasformazione dei prodotti della terra ed entrare in competizione con le regge europee più grandiose, Versailles inclusa. Villa Manin è stata l’ultima dimora di Lodovico Manin, ultimo Doge della Repubblica di Venezia fino al 1797, quando venne firmato il Trattato di Campoformio in cui Napoleone Bonaparte decretò la fine della Serenissima Repubblica.

La villa più bella del Friuli-Venezia Giulia

villa manin

Il complesso architettonico di 8500 mq ha una caratteristica forma a ferro di cavallo, al centro del quale si erge l’edificio principale di tre piani da cui dipartono due barchesse porticate che delimitano il giardino d’onore. Al di là vi sono due ulteriori portici che costituiscono un’esedra che abbraccia il grande spiazzo erboso. Dalla barchessa orientale si accede alla bellissima Cappella di Sant’Andrea (XVIII sec.), edificata sul luogo dell’originaria chiesa del borgo. La cappella presenta una pianta simil-ottagonale con cupola a spicchi illuminata da aperture ellittiche.

L’interno è caratterizzato da tre altari ed eleganti stucchi che decorano ed abbelliscono le pareti. Sempre su questa barchessa, poco più avanti si trova la Scuderia, che custodisce un piccolo museo delle antiche carrozze. Si raggiunge poi l’accesso alla villa attraverso l’atrio (Sala del Dorigny), la stanza più riccamente affrescata con il “Trionfo della Primavera” nel tondo centrale del soffitto e i racconti mitologici realizzati a monocromo sulle pareti opere del parigino Louis “Ludovico” Dorigny.

Segue poi la Sala della Stufa e la Sala delle Medaglie, uniche aree aperte della villa in quanto si stanno compiendo opere di restauro. Gli interni contengono tutte mobili d’epoca.

Dopo il periodo di abbandono nel 1962 la villa venne acquisita dall’Ente Ville Venete che ne cura il primo restauro, dal 1969 poi diviene proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia, che garantirà i successivi restauri di villa e parco.

Alla villa è annesso uno splendido parco all’inglese di circa 18 ettari che ospita oltre 1600 alberi e arbusti appartenenti ad un centinaio di specie botaniche diverse e lungo i sentieri si trovano numerose opere scultoree, impossibile non rimanerne affascinati.

Villa Manin oggi: come visitarla

Oggi a Villa Manin si organizzano mostre d’arte e il parco viene spesso utilizzato nel periodo estivo per concerti e manifestazioni. Il complesso si trova nella frazione Passariano del comune di Codroipo (provincia di Udine), ed è visitabile con i seguenti orari:

  • dal martedì alla domenica, 10.00 – 19.00
  • lunedì chiuso

Il costo del biglietto d’ingresso è di 8 euro, con una riduzione a 5 euro per over 65, under 18 e studenti under 26. Gli under 12 non pagano. Sono previste inoltre visite guidate nel weekend, con orari e prenotazioni possibili sul sito turismofvg.it.



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