È il borgo più bello da visitare quest’anno: il suo fascino nobile è davvero sorprendente

Stefano Maria Meconi, 26 Mar 2024
È il borgo più bello da visitare quest'anno: il suo fascino nobile è davvero sorprendente

Un piccolo museo a cielo aperto circondato dal verde dove trovare un elegante giardino all’inglese ma con un nome che ricorda la Russia e una cattedrale barocca dove risuonano le note di un organo tedesco. Un viaggio nel mondo di Arlesheim, che da pochi mesi è divenuto il 49° premiato come Borgo più bello della Svizzera, e che ha subito un record dalla sua parte: è il primo ad appartenere al cantone di Basilea, che fino ad ora era rimasto escluso da questo ambito riconoscimento. Andiamo subito a scoprirlo insieme!

L’antichissima storia di un borgo d’autore

Arlesheim, almeno nella forma attuale, pare che risalga al Duecento circa. Eppure, la sua storia è molto più antica, perché qui sono stati ritrovati dei reperti archeologici addirittura del Paleolitico (circa 10mila anni fa). Il momento più importante per questa comunità della Svizzera tedesca è però il 1679, quando il capitolo del Duomo di Basilea si spostò dapprima a Friburgo, e poi proprio ad Arlesheim, trasformandosi in una sorta di sede episcopale in esilio che diede rilevanza al paesino, grazie alla costruzione di una magnifica cattedrale. Con la decisione di separarsi da Basilea Città ed entrare nel cantone di Basilea Campagna, a cui appartengono ancora oggi, gli abitanti si costituirono in un distretto autonomo e portarono avanti la loro fiera tradizione di autonomia, evidenziata anche dal particolare stemma a forma di ala, richiamando così l’antico stemma del baliato di Birseck e della nobile famiglia Uesenberg.

Cosa vedere ad Arlesheim

burg birseck

Il Castello di Birseck ad Arlesheim

Poco più di 9000 abitanti su un territorio che è poco più grande del quartiere di una grande città, Arlesheim è un luogo che rappresenta al meglio lo stile e l’eleganza tipica di quest’angolo della Svizzera. A farla da padrone sono i quattro edifici, uno religioso e tre laici, che nel corso dei secoli hanno scandito la storia cittadina. Ecco cosa vedere ad Arlesheim:

Cattedrale di Arlesheim

Dal magnifico stile barocco mitteleuropeo, con i suoi colori pastello e la doppia torre campanaria sormontata da delle cupole a cipolla, l’Arlesheimer Dom risale alla fine del Seicento. Fu costruito per ospitare la diocesi cattolica di Basilea, espulsa dalla città con la riforma protestante, e rimase la cattedrale diocesana fino alla fine del Settecento. Magnifico l’organo Silbermann del 1761, pregiatissimo lavoro di mano tedesca.

Castello di Birseck e Castello di Reichenstein

Due castelli pressoché gemelli, sia per forma che per collocazione, il Birseck e il Reichenstein dominano dall’alto la località basilese sin dal 1244, anno a cui viene fatta risalire la costruzione. I manieri sono molto simili tra loro, con una leggera merlatura e delle torrette sormontate da tetti a cono.

Eremitage

Costruito nel 1785 e presto divenuto uno dei luoghi simbolo per i viaggiatori del Grand Tour europeo, l’Eremitage è un bellissimo giardino all’inglese (dunque che viene lasciato crescere naturalmente, con pochi o nessun intervento umano, a differenza dei giardini all’italiana) con grotte, stagni, due piccoli edifici dedicati al giardiniere e alla casa forestale e percorsi immersi nel verde di grande impatto scenico.

Il mercato primaverile di Arlesheim

La tradizione del Frühlingsmarkt, o Mercatino Primaverile, è uno dei momenti in cui la comunità di Arlesheim si ritrova nel borgo per celebrare l’arrivo della bella stagione. Un caleidoscopio di colori e artigianato locale che si fa vivo attraverso lavori in legno, ceramica, vetro e metallo, ma anche specialità gastronomiche e tantissime idee regalo. Vi partecipano tutti: dalle istituzioni ai comuni cittadini, dalle associazioni benefiche ai commercianti, per una giornata in cui divertirsi, stare insieme e celebrare il senso di comunità.

Foto apertura: “Arlesheim” di Roland Zumbuehl (CC BY-SA)



Leggi ancheLeggi gli altri diari di viaggio