Dove l’acqua diventa meraviglia: affacciato sul lago di Como c’è un borgo con cascate, canyon e affacci da sogno

A neanche due ore a nord di Milano, vicino al confine con la Svizzera, c'è un comune con due piccole frazioni in simbiosi. Il famoso Borgo Dipinto vicino al Lago di Como ma sul Lago di Lugano, con cascate, canyon e affacci da sogno
Adriano Bocci, 15 Set 2024
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Affacciato tra le montagne della Valle Intelvi e le rive del Lago di Lugano, c’è un borgo incantato dove l’acqua diventa meraviglia. Parliamo oggi di Claino con Osteno, un comune molto appartato della Lombardia in provincia di Como che si trova immerso (a metà) in un paesaggio naturale incontaminato, coi torrenti Telo e Lirone che si fanno il territorio e creano canyon da sogno. Un rifugio perfetto, ottimo e propriamente detto: qui il turismo di massa non ci è ancora arrivato e per chiunque abbia bisogno di un po’ di tranquillità e bellezza selvaggia è il posto giusto. Coerentemente con le origini medievali, la natura attorno è rimasta meravigliosa ma è un punto di riferimento poco conosciuto che sta, in effetti, a pochi passi dalla Svizzera. E se per questo, a meno di due ore da Milano. Un angolino nascosto da scoprire con calma, tra vicoli pittoreschi.. e pitturati, oltre alle viste sul Lago di Lugano che già da sole ammorbidiscono l’anima.

Claino con Osteno: cosa vedere? Il Borgo Dipinto è uno yin e uno yang in simbiosi col lago

 
 
 
 
 
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Claino con Osteno è un comune italiano di neanche 600 animelle della provincia di Como in Lombardia, ed è fatto appunto da due frazioni principali e qualcuna minore, ma le principali sono appunto Claino e Osteno. Il primo è sopraelevato e si affaccia sul Lago di Lugano, mentre il secondo è un porticciolo direttamente sulle sue sponde. Claino è immerso in una natura rigogliosa ed è famoso per il Borgo Dipinto, un progetto nato nel 2015 che ha trasformato le facciate di molte case in… tele.

Ci sono più di 60 murales che decorano le stradine un po’ intime del centro e raffigurano il quotidiano, personaggi storici e la simbologia locale: c’è un percorso turistico che guida i visitatori per vederle, mescolando in essenza l’antico col moderno. Difatti c’è anche il Lavatoio Pegè da vedere a Claino dove un tempo le donne del paese si riunivano a lavare i panni e raccontarsi il gossip del momento. C’è anche qualche dettagliuzzo architettonico nascosto in giro, di solito un qualche graffito rinascimentale che decora gli angoletti nascosti. Un piccolo museo all’aperto, da godersi con calma.

L’arte non è l’unico elemento che colpisce, anzi: Claino si mantiene un bel patrimonio architettonico. La Chiesa di San Vincenzo Martire risale al XIII secolo, meravigliosa arte sacra con affreschi e sculture, nata dalla cappella romanica di un castello, ma è senza facciata. Però ha due ingressi, di cui uno affrescato con una Vergine col Bambino, mentre internamente invece ha sia una Pietà del 1492 del Gentilino che un altorilievo della Adorazione dei pastori, questa fatta da Marco Antonio Prestinari, ed è praticamente il bozzetto della stessa opera che ci sta nel Duomo di Milano.

Meraviglie naturali? Presentissime: cascate e grotte

 
 
 
 
 
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Claino con Osteno è come anticipato prima un paradiso naturale dove l’acqua si è scavata dei paesaggi di prim’ordine. I torrenti Telo e Lirone si fanno il territorio, e la risultante è qualche canyon profondo e diverse cascate da sogno che calmano l’anima, ben lontane dal quotidiano. Tali cascate (alimentate dal Telo) si gettano nel vuoto e fanno pozze cristalline meravigliose, formazioni immerse in una vegetazione lussureggiante (siamo in zona prealpina, e si vede) che si raggiungono con qualche sentierino attorno al borgo.

A qualche chilometro a nord dal centro di Claino ci sono le Grotte di Rescia, un complesso carsico di 7 grotte del Novecento nella parte orientale del Lago Ceresio. Le grotte sono ben famose (localmente, in zona) per stalattiti e stalagmiti bellerrime, ma sono anche una rarità per come si sono originate, perché sono cavità che stanno dentro le colate di travertino, quello che di solito si chiama tufo. Le puoi visitare autonomamente (biglietto 7€) ma se prenoti puoi fare un aperigrotta. Lì vicino ci sono anche delle cascate, e sì, Rescia è una delle borgate minori.

Oltre a loro, lì dietro, ci sono le cascate di Osteno, quelle di Santa Giulia che stanno nella frazione affacciata sul lago (codesta, più a nord) alle spalle del borgo e creano uno spettacolo naturale stupendo, specie in stagione delle piogge quando il flusso d’acqua aumenta. Anche qui le formazioni rocciose fanno un piccolo canyon per gli amanti delle escursioni. Ma a proposito di Osteno, invece..

Ma parliamo un po’ di Osteno

osteno, vista sul lago lugano, como, lombardiaLa vista sul Lago Lugano da Osteno

La frazione di Osteno è quella che si affaccia sulle rive del Lago di Lugano ed è un borghetto che si tiene intatto il fascino storico. Il lago, inutile dire, dà viste che appagano ed un’oasi di tranquillità piccola ma senza pari. Osteno, in sé, è un antico porticciolo il cui nome deriva da ostum, latino per porto, e si trova infatti in posizione strategica.

Le prime cose da vedere di Osteno sono decisamente il Molo Malombra per la vista che offre, soprattutto nelle prime ore del mattino o al tramonto. Così come Claino ha la Chiesa Parrocchiale di San Vincenzo, anche Osteno ha la sua, ed è la Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo che sta nel centro borgo e custodisce una Madonna col Bambino di Andrea Bregno, il tabernacolo e qualche altra statua, mentre invece di Giovanni Battista Barberini ci sono stucchi e statue. Il lungolago di Osteno è ottimo per passeggiare in sovrumani silenzi e profondissima quiete.

Osteno poi è il punto di partenza migliore per esplorare i dintorni, perché da qui partono varie escursioni che portano alle grotte e cascate vicine, oltre agli altri borghi della Valle Intelvi. Un qualcosa di imperdibile è l’Orrido di Osteno che viene anche citato da Luigi Pirandello nella poseia Lago di Lugano, una gola con una cascata fatta da due torrenti già nominati: Telo e Lirone. Alte pareti rocciose finiscono in una cascata meravigliosa, e al tempo si poteva esplorarlo in barca, con barche che avevano due prue. Sempre all’Orrido di Osteno c’è un pezzo specifico stupendo, la Sala del Trono, un’enorme camera naturale dove i due torrenti si infrangono su un masso centrale e creano giochi di luce e riflessi arcobaleno. Al momento è chiuso per questione di pericolosità. Riguardo il lago, invece, c’è da dire che permette sport acquatici o il semplice relax sulla spiaggetta libera in estate.

Come arrivare a Claino con Osteno

In primis, ti passiamo come arrivare a Claino con Osteno usando le indicazioni di Google Maps, che puoi trovare qui. Detto questo, da Milano ci vuole un’ora e 20 senza traffico, o comunque neanche due ore di solito. Per arrivare a Claino con Osteno il modo più facile è in auto seguendo vari percorsi a seconda da dove parti: se parti da Milano puoi prendere l’A9 verso Como (ps: c’è una funicolare di pura meraviglia in zona) per uscire a Como Nord e andare verso Menaggio, percorrendo poi la SP14 lungo il lago. Volendo puoi arrivarci pure da Torino puoi farti l’A4 fino a Milano e poi l’A9 verso Como.

Coi mezzi pubblici ci sono treni per Como o Lugano (se vieni dalla Svizzera, si intende) e da lì ci sono bus e taxi. Per i bus i collegamenti ci sono da Porlezza o Lugano che facilitano di molto il tutto, anche se sono un po’ più lenti. Se invece devi prendere un aereo l’aeroporto più vicino è giustamente quello di Milano Malpensa, poi Milano Linate e Bergamo Orio al Serio, tutti con l’autonoleggio.



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